“Allo stato attuale non sono emersi elementi utili a ricondurre i fatti accaduti all’azione di giovani appartenenti a movimenti di estrema destra e sulle predette attività la magistratura ha imposto uno stretto riserbo istruttorio”.
Lo ha confermato oggi il sottosegretario al ministero dell’Interno Emanuele Prisco (FdI) rispondendo a un’interpellanza alla Camera sul raid vandalico al liceo scientifico ‘Da Vinci’ di Genova del 26 ottobre scorso.
Durante l’occupazione degli studenti, un gruppo di giovanissimi (15-18 anni) aveva fatto irruzione con spranghe e avevano danneggiato l’edificio e lasciato scritte sui muri, tra le quali anche una svastica.
A differenza di quanto diffuso da esponenti della sinistra, dalla Questura di Genova era filtrata l’informazione secondo cui i responsabili del blitz erano giovanissimi italiani e “maranza” ossia migranti di seconda generazione. I
nfatti, era risultato che nessun giovane riconducibile all’area dell’estrema destra genovese avesse partecipato al raid vandalico.
“Sono in fase di svolgimento – ha confermato oggi Prisco – delle attività di indagine a cura della Digos genovese, la quale ha proceduto al sequestro di ingente materiale documentale, attualmente oggetto di analisi tecnico-scientifiche, e ha defnunciato, in stato di libertà, all’autorità giudiziaria, alcuni giovani indagati per i reati di danneggiamento aggravato, di violenza privata, di porto di oggetti atti ad offendere”.
Per quanto riguarda l’unico 18enne denunciato (gli altri risultano tutti minori) ricordiamo che il pm ha contestato gli stessi reati, ma non l’apologia del fascismo come invece avevano auspicato alcuni sostenitori della sinistra.
“A parte lo specifico episodio – ha proseguito Prisco – il Prefetto di Genova ha poi rappresentato che sul territorio della provincia di Genova l’attivismo dell’estrema destra è un fenomeno limitato, riferibile all’azione di pochi sodalizi, i quali per lo più organizzano iniziative pubbliche in occasione di commemorazioni che, a loro volta, registrano presenze assai modeste”.




















































