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Bagarre a Tursi, ma poi solidarietà a Rettore e Leonardo. Salis: ok per pragmatismo politico

UniGe via Balbi: Bernini e Delfino nel mirino come bersagli dei violenti collettivi ProPal di sinistra

Bagarre oggi pomeriggio in consiglio comunale a Genova, dove erano in corso due mozioni del centrodestra, poi entrambe votate all’unanimità. Anche se a denti stretti dalla sinistra.

La prima chiedeva di esprimere solidarietà nei confronti del rettore di Unige Federico Delfino, raffigurato nel mirino come un bersaglio dagli occupanti Pro Pal di sinistra insieme alla ministra Anna Maria Bernini e la cui immagine è stata appesa su una colonna nella sede universitaria di via Balbi.

La seconda chiedeva alla giunta Salis di intervenire sulla situazione che ha visto la fondazione Leonardo non partecipare come sponsor al Festival della Scienza, dopo le dure polemiche della sinistra e le “fake news” che riguardavano la presunta vendita di armi a Israele (l’ad di Leonardo ed ex ministro Roberto Cingolani era stato costretto a intervenire personalmente per chiarire una volta per tutte che Leonardo non vende armi a Israele dall’ottobre 2023 ossia da quando è cominciato il conflitto con i terroristi palestinesi di Hamas).

Il primo documento è stato votato da tutto il consiglio comunale, ma durante la discussione non sono mancate le polemiche per l’intervento della consigliera della lista Salis Sara Tassara che, parlando del bersaglio, ha detto che “il mirino è una forma di dissenso e come tale non deve essere piacevole”.

Sulla prima mozione è intervenuta in Sala Rossa anche la sindaca Silvia Salis: “Sappiamo che esistono sensibilità diverse su questi temi e pur non condividendo diverse impegnative, voglio esprimere solidarietà al rettore per le minacce subìte. Voglio confermare la volontà del Comune a partecipare a un tavolo di confronto per trovare soluzioni condivise e gestire quel che sta succedendo. Abbiamo una responsabilità politica nei confronti della città e nelle ultime settimane abbiamo dato uno spettacolo poco edificante di questo consiglio comunale. Ringrazio la mia maggioranza perché so che è una posizione che comporta uno sbilanciamento, ma sono orgogliosa di questo atto di pragmatismo politico”.

“Trovo avvilente che – ha dichiarato la capogruppo di Fdi Alessandra Bianchi – per nascondere l’imbarazzo della sua maggioranza a votare favorevolmente la mozione del centrodestra e dimostrare pubblicamente la solidarietà al rettore, il sindaco Silvia Salis abbia dovuto prender la parola e ringraziare la sua coalizione per lo sforzo. Ma quale sforzo doveva essere fatto? Quale spaccatura doveva esser nascosta? Forse tra di loro ci sia chi ritiene legittimo minacciare di morte, occupare un’università? Così come è inaccettabile il comportamento di Sara Tassara che prova a derubricare le minacce ricevute dal Rettore a un mero atto di dissenso. No, mettere il suo volto in un mirino è una minaccia di morte e non possiamo accettare che queste parole ricevano un cenno di assenso da parte del sindaco Silvia Salis. Ricordiamo che tale gesto è stato riservato anche al ministro Anna Maria Bernini, mentre ad aprile era stato il turno della premier Giorgia Meloni e del ministro Giuseppe Valditara”.

Anche il secondo documento sulla Fondazione Leonardo è stato votato da tutto il consiglio comunale.

Tuttavia, nonostante i chiarimenti fatti pubblicamente dall’ad Roberto Cingolani, la dichiarazione della stessa consigliera della Lista Salis Sara Tassara secondo cui: “Leonardo in quanto industria bellica si è resa complice del genocidio da parte di Israele”, ha irritato notevolmente l’opposizione di centrodestra ed è scoppiata un’altra bagarre in aula.

A questo punto, si è resa necessaria una sospensione temporanea della seduta consiliare. Calmati gli animi, si è passati alla votazione e il documento è passato all’unanimità.

“Questo voto non va a sanare il silenzio che il Comune e la giunta Salis hanno avuto finora anche su questa vicenda vicenda” ha dichiarato la capogruppo comunale della Lega Paola Bordilli.