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Olive Taggiasche liguri, arriva il riconoscimento IGP: una vittoria storica per l’agricoltura ligure

L’Unione Europea ufficializza l’IGP per le Olive Taggiasche

Il 2 ottobre 2025 segna una data storica per la Liguria: le Olive Taggiasche liguri ottengono ufficialmente il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Si tratta di un traguardo atteso da anni, che conferma il valore di una tradizione agricola radicata e garantisce ai consumatori autenticità, qualità e origine certificata.

“Dopo un percorso lungo e condiviso – sottolineano il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e il vicepresidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana – arriva un risultato epocale, che non solo tutela una coltura simbolo del nostro territorio, ma rafforza la competitività della filiera sui mercati. L’IGP rappresenta un nuovo punto di partenza per investire in crescita produttiva, paesaggio e ambiente. Un grazie va a produttori, associazioni agricole, Camere di Commercio, uffici regionali e Ministero dell’Agricoltura che hanno reso possibile questo successo”.

Dal 2021 al riconoscimento: il percorso dell’IGP

Il cammino verso l’IGP delle Olive Taggiasche liguri è iniziato nel 2021, con la nascita dell’Associazione dei Produttori. L’anno successivo è stata presentata la domanda di registrazione al Ministero dell’Agricoltura e alla Regione Liguria, che ha dato parere favorevole. Dopo l’accertamento pubblico e la successiva trasmissione alla Commissione Europea, il dossier ha superato tutte le fasi di valutazione. Parallelamente, il sostegno del territorio è stato determinante: oggi la Regione ha già approvato una delibera che prevede campagne di comunicazione dedicate e iniziative mirate per valorizzare e promuovere le Olive Taggiasche IGP in Italia e all’estero.

Le eccellenze agroalimentari della Liguria tra DOP, IGP e DOC

Con questo riconoscimento, la Liguria arricchisce ulteriormente il suo patrimonio di prodotti certificati. Le altre IGP liguri già riconosciute sono le Acciughe del Mar Ligure, la Focaccia col formaggio di Recco e il Vitellone piemontese della coscia (in condivisione con il Piemonte). Due le DOP: l’Olio extravergine Riviera Ligure e il Basilico Genovese.

Olio e olive taggiasche

Per quanto riguarda il settore vitivinicolo, la regione vanta 4 IGT (Terrazze dell’Imperiese, Colline Savonesi, Colline del Genovesato, Liguria di Levante) e ben 8 DOC, tra cui il celebre Rossese di Dolceacqua, le Cinque Terre e lo Sciacchetrà, il Golfo del Tigullio-Portofino e i Colli di Luni (in comune con la Toscana).

Un ulteriore traguardo è arrivato nel luglio 2025, quando il Rossese di Dolceacqua DOC ha ottenuto il riconoscimento di 33 Unità Geografiche Aggiuntive, valorizzando ancora di più il legame con i territori di produzione e rafforzando la tutela delle eccellenze vitivinicole liguri.

 

Olive Taggiasche IGP: un futuro di crescita

Il riconoscimento europeo non è solo un punto di arrivo, ma anche l’inizio di una nuova fase per l’olivicoltura ligure. La certificazione IGP apre infatti prospettive di crescita per i produttori locali, rafforza l’export e consolida l’immagine della Liguria come terra di eccellenze agroalimentari uniche, capaci di unire tradizione, qualità e innovazione.

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