Il primo di settembre si è chiuso, forse per fortuna, il calciomercato e i tanti attesi colpi da 90 della Sampdoria non sono giunti.
La tifoseria è delusa, la squadra non è stata rinforzata, ma d’altronde, l’abbiamo detto e ripetuto più volte, la potenza economica della società è quel che è.
Quindi i miracoli da Andrea Mancini non si potevano assolutamente aspettare e di conseguenza gli arrivi, che sono non sono stati assolutamente pochi, 11, hanno rimpolpato una rosa che addirittura è fin troppo numerosa, ma qualitativamente la squadra è rimasta mediocre.
Dicevamo, 11 acquisti nella sessione di calciomercato al fronte delle tante cessioni e soprattutto dei prestiti non rinnovati su tutti quelli di Curto e Sibilli che a 500.000 euro l’uno, non siamo riusciti a trattenere.
È arrivato il portiere di riserva Coucke che dovrebbe supportare Ghidotti che in queste prime due uscite è stato il titolare indiscusso.
Poi sono arrivati due difensori numericamente a rimpolpare la rosa, ma sono due incognite. Uno è Coubis dal Milan, Under 23, che non si è certo coperto di gloria nell’ultima stagione e soprattutto Hadžikadunić difensore che previene dall’Armburgo, un marcantonio che però è reduce da un infortunio molto serio e quindi il suo recupero per il momento è solamente ipotetico.
La difesa della Sampdoria ha dimostrato in queste prime due giornate di campionato, incassando cinque gol, di non essere assolutamente ermetica ed è rimasta praticamente la stessa dello scorso campionato dove i risultati erano stati alquanto insufficienti. Il centrocampo invece è stato rivoluzionato, secondo me, in meglio. Sono stati fatti quattro innesti ed è stato rimpolpato un reparto che nello scorso campionato era decisamente il più deficitario di tutti. Sono arrivati Ferrì dal campionato francese. È arrivato Henderson dopo la titolarità in Serie A nell’Empoli. È arrivato Abildgaard reduce dalle due promozioni consecutive con Como e Pizza. E ultimo, cilegina sulla torta è arrivato Barák dalla Fiorentina che sicuramente sulla carta è l’acquisto più prestigioso e forse il nominativo più eclatante di tutta la rosa blu cerchiata.
Bisogna vedere con che spirito però arriverà, è un prestito secco e soprattutto se gli acciacchi fisici gli permetteranno di ritornare alle fasti che tutti noi abbiamo conosciuto… Alberto Squeri
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