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Voltz a la carte: arte, musica e ribellione da Berlino a Genova

Voltz a la carte: da Berlino a Genova

“Voltz à la Carte” è una serie di eventi community-based che unisce musica elettronica e arte contemporanea, nata a Berlino, ma ispirata da Genova.

Il nome Voltz evoca energia, intensità e trasformazione, mentre l’idea di “voltare la carta” è un omaggio a Fabrizio De André, un richiamo all’imprevedibilità della vita e alla continua evoluzione del suono e dell’espressione artistica.

Dopo varie edizioni nella capitale tedesca, il 4 luglio ha segnato una tappa fondamentale: la prima edizione internazionale di Voltz. E non poteva che essere a Genova, città d’origine dell’anima e curatrice del progetto, Adele Becchi.

Nonostante viva all’estero da più di 12 anni, le sue radici liguri sono sempre rimaste vive, alimentando il desiderio di costruire un ponte culturale tra le due città. Questo evento ne è stato la prima, potente espressione.

Ospitato in uno dei club più underground della Riviera Ligure, Bonfim a Nervi, l’appuntamento ha avuto un grande successo e ha offerto ai giovani genovesi 12 ore di musica elettronica, con dj set curati da artisti della scena berlinese, selezionati per portare suoni di nicchia, intensi e non convenzionali. Il tutto si intreccia con una doppia esposizione artistica:

Sofia Dimitrova, artista bulgara residente a Berlino, ha portato in mostra opere viscerali che parlano di femminilità e resilienza attraverso inchiostro, tessuti e narrazione emotiva.

Irene Della Casa, attrice e fotografa genovese, ha esplorato la condizione umana nell’era del consumismo. Le sue immagini hanno raccontato, anche a Genova, un’umanità frammentata e sovrastimolata, ridotta a prodotto in una realtà che promette inclusione ma genera isolamento. Le sue foto ci invitano, infatti, a riconnetterci con la nostra complessità, riabbracciando le ombre per tornare interi.

“Voltz – hanno spiegato gli organizzatori – non è solo una festa. È un movimento.
Un invito a creare, resistere, sentire e connettersi”.