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2020: Fuga da Milano. Molti lombardi partiti anche verso la Liguria dopo annuncio decreto Conte

Coronavirus (foto di repertorio)

2020: Fuga da Milano e dalla Lombardia. La Liguria (finora non considerata zona rossa) potrebbe essere quindi più a rischio contagi da coronavirus.

Molti milanesi e lombardi, per il timore di rimanere chiusi nella loro regione, sono partiti anche verso le località di mare dopo la diffusione della bozza del nuovo decreto Conte che in sostanza “chiude” la Lombardia e adotta stringenti provvedimenti per altre 14 province italiane (Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli,Padova, Treviso e Venezia).

L’agenzia Ansa ha infatti riferito che a poche ore dalla diffusione della bozza del decreto “si hanno notizie di tanti che, per il timore di rimanere chiusi in Lombardia, sono partiti in auto per la casa al mare o quella in montagna”.

E probabilmente anche verso gli hotel fuori regione.

2020: Fuga da Milano. Camper arrivati nottetempo in Liguria dopo decreto Conte | Foto

Inoltre, ieri molti si sono precipitati per salire sui treni in partenza da Milano verso altre regioni e il Sud Italia.

Centinaia di persone ieri sera si sono riversate alla stazione Garibaldi, dove alle 23.20 è partito l’ultimo Intercity.

Alcuni viaggiatori sono saliti sui vagoni anche senza biglietto, dicendo ai controllori di essere disposti a pagare la multa pur di poter restare a bordo.

In stazione Centrale invece gli addetti alla sicurezza hanno raccontato che c’è stato qualche viaggiatore in più degli ultimi giorni, ma non ci sono state code o resse.

Coronavirus | In Liguria sono 6 i morti, 62 i positivi in prevalenza originari o provenienti da fuori regione.

Ricordiamo che, al momento, non risultano casi di persone positive al Covid-19 tra i residenti della Città di Genova. Mentre sono stati confermati un caso a Rapallo (che il sindaco Bagnasco su fb ha indicato come una donna originaria di Pavia), uno a Chiavari e uno a Sestri Levante di cui il sindaco Di Capua e la sindaca Ghio non hanno reso nota pubblicamente la residenza d’origine.