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Tursi, Plinio a Bucci: nel 1931 Calamandrei giurò fedeltà al regime fascista

Sala Rossa, consiglio comunale di Genova (foto di repertorio fb)

“Calamandrei con Genova non ci azzecca niente”.

Lo ha dichiarato ieri l’ex presidente del consiglio regionale della Liguria (CasaPound) a seguito della proposta di Tonino Bettanini (ex Psi) di intitolare l’aula consiliare di Palazzo Tursi  al giurista Piero Calamandrei.

Plinio si  è rivolto al sindaco Marco BUCCI dichiarando:” Calamandrei è nato e morto a Firenze, dove ha tenuto per tutta la vita la cattedra universitaria.

Se si vuole onorare il padre costituente allora ce ne sono di genovesi.

Se si vuole celebrare il politico mi sembra assolutamente non meritevole: nel 1931 giurò fedeltà al regime fascista per conservare la cattredra e fu tra i principali collaboratori del Ministro Dino Grandi nella stesura del codice di procedura civile.

A fascismo sconfitto si distinse come autore di numerose  poesie ed epigrafi celebrative della resistenza.

Le aule consiliari sono la casa di tutti e quindi non andrebbero dedicate  a nessuno.

Non mi risulta che nè l’aula di Montecitorio e neppure quella di Palazzo Madama siano intitolate a qualcuno”.