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Trasporti fase 2, Toti e Berrino: Governo non ha fatto nulla, ma Cgil attacca la Regione

Governatore ligure Giovanni Toti e assessore regionale di FdI Gianni Berrino (foto d'archivio)

“Sul trasporto pubblico il Governo non ha ancora fatto nulla, ma la Cgil ligure riesce a difenderlo lo stesso. Nulla importa dei lavoratori, basta dare la colpa a questa giunta. Quando un sindacato fa fino in fondo il suo dovere…”.

Lo ha dichiarato ieri sera il governatore Giovanni Toti.

“La competenza per il trasporto pubblico su gomma – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino – è in capo alle Province. Un fatto che è stato ribadito con l’ultima legge regionale in materia, che risale al 2017.  Mi domando come mai la Cgil non se ne sia accorta in questi anni.

Un fatto che mi stupisce ancora di più, visto che la stessa Cgil era presente alla riunione in videoconferenza, tenutasi proprio con le province mercoledì scorso, sulla gestione del servizio. In quell’occasione è stata effettuata una precisa analisi della situazione, e l’ordinanza non è altro che la sua naturale conseguenza.

Ovviamente, Regione Liguria è in costante contatto con gli enti provinciali per coordinare il servizio, ma il problema è a monte, ed è insolubile.

Infatti, il Governo ha sancito che i contratti di servizio del settore debbano esser pagati interamente fino a fine anno, e questo al di là della quantità di servizio svolto, senza la possibilità per gli enti locali di comminare penali o sanzioni in caso di eventuali disservizi o mancato rispetto del contratto.

In questo modo alla regione e alle province è stata tolta ogni possibilità di vigilare concretamente su questi contratti.

In Liguria non abbiamo notizie di disaccordi interni, ma anche se fosse non avremmo nessuna arma per far rispettare le regole.

In realtà, come ho già avuto modo di sottolineare, la partita si gioca su un tavolo che è nazionale, e riguarda le risorse e le regole riguardanti le modalità di viaggio che garantiscano il rispetto delle distanze e quindi la sicurezza degli utenti. Per questo siamo di fronte a un attacco del tutto incomprensibile”.