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Tradizione, scienza e galateo: tutto in una tazzina di caffè

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La storia del caffè è ricca di aneddoti e leggende: sono tante le versioni relative alla scoperta di questa pianta che oggi fa parte della quotidianità di tutti. La più gettonata ci spedisce nel IX secolo, in quella porzione di mondo oggi nota come Etiopia: nella provincia di Kaffa un pastore scoprì che l’insonnia delle proprie capre dipendeva dalla loro passione per le bacche rosse e lucide della pianta di caffè. Non a caso, l’etimologia della parola stessa sembra essere connessa proprio a Kaffa. Successivamente le bacche rosse attraversarono l’Arabia fino a giungere anche in Italia, trasformando l’Europa in uno dei continenti che più apprezzano la bontà di questa bevanda.

Italiani e caffè: le abitudini nostrane

Da ben tre secoli è il caffè la bevanda prediletta da consumare al bar, ma cosa preferiscono gli italiani tra bar e moka? Nonostante la grande tradizione dell’espresso bevuto in pausa al bancone del bar, secondo i dati raccolti l’89% degli italiani ama consumarlo a casa. Qual è la differenza principale? Al bar il caffè ha un gusto più deciso, ma una quantità di caffeina pari alla metà dei caffè casalinghi: circa 40 milligrammi contro 80. Oltre a una questione di carica e di convenienza, oggi si può anche godere del tipico gusto del caffè del bar anche a casa: merito del caffè in cialde di brand noti come Borbone, acquistabili anche online presso e-commerce specializzati. Quante tazzine consumare quotidianamente? Il tre è il numero perfetto anche per quanto riguarda il caffè ed è meglio non superarlo per evitare dosi di caffeina eccessive per il nostro corpo.

È sempre l’ora del caffè?

Molti pensano sia un’abitudine giusta bere caffè al mattino appena svegli, per avere il giusto sprint e cominciare bene la giornata. Niente di più sbagliato: i migliori orari per assumerlo sono dalle 10 alle 12, a un paio d’ore dal risveglio, e dopo pranzo nel lasso di tempo che va dalle 14 alle 17. Il motivo è presto detto: il caffè bevuto appena svegli deve fare i conti con la produzione di cortisolo e sostituisce la caffeina a quest’ultimo. Ciò provoca un danno al nostro organismo, in quanto il cortisolo ha il compito di regolare i nostri ormoni e mantenerci attivi durante le fatiche quotidiane; inoltre, la caffeina produce dipendenza in presenza di alti picchi di cortisolo e perde la sua qualità stimolante.

Cosa dice il Galateo?

Il bicchiere d’acqua che viene servito insieme al caffè va bevuto prima o dopo? La risposta è sempre e solo una: prima! L’acqua aiuta infatti ad assaporare tutto il gusto della bevanda, purificando la bocca e preparandola all’aroma; se l’acqua viene bevuta dopo, invece, vuol dire che la tazzina di caffè non è stata di proprio gradimento. Per consentire al caffè di sprigionare al meglio il suo profumo e le sue proprietà, è consigliabile mescolarlo con il cucchiaino con un movimento dall’alto verso il basso; il cucchiaino poi non dovrà essere portato alla bocca ma lasciato sul piattino. Tra le varie regole del Galateo su come bere il caffè troviamo particolari indicazioni anche sul servizio: la bevanda andrebbe infatti sempre offerta in salotto, non a tavola, e direttamente dalla moka, per convivialità e per preservarne la giusta temperatura.