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Stendhal visitò la festa di Recco tra musica, balli e religiosità

Lo scrittore francese Stendhal visita Recco per la festa patronale

Lo scrittore francese Stendhal, si reca a Recco per assistere alla festa patronale tra musica, balli e religiosità. 

L’8 settembre 1814, un pellegrino d’eccezione, lo scrittore francese Stendhal si reca a Recco per assistere alla festa. In una nota scritta a lapis a Recco l’8 ed il 9 settembre 1814 e pubblicata sotto il titolo “Rivage de la mer” nel 1818. Il romanziere racconta di essere andato a Recco perché “……. Vi era una festa della Vergine ……………. Per vedere i fuochi d’artificio che si devono tirare questa sera in onore dell’amabile Maria, madre di Gesù Cristo. Non torneremo che fra tre giorni”. Infatti la comitiva, una decina di persone fra cui le nipoti dell’anziano doge Spinola, si ferma a Recco anche il 9 settembre, segno che già allora in quel giorno si celebrava la festa del Ringraziamento.

Egli scrive tra l’altro “Il villaggio era abbondantemente illuminato, ad un miglio di distanza percepivo il suono del piffero e del clarino ………… sono le dieci, lo spettacolo diventa più sublime ad ogni istante………da qui intendo gli scoppi dei fucili e dei mortaretti esplosi in onore della Santa Vergine………abbiamo ballato fino alle due del mattino e poi abbiamo cenato”. 

Biografia dello scrittore francese. 

Stendhal, pseudonimo di Marie-Henri Beyle nase a Grenoble, 23 gennaio 1783 – e muore a Parigi, 23 marzo 1842. E’ uno scrittore francese amante dell’arte e appassionato dell’Italia, dove vive a lungo. I suoi esordi in letteratura iniziano nel 1815 con le biografie su Haydn, Mozart e Metastasio. Seguono nel 1817 da una Storia della pittura in Italia, seguito dal libro di ricordi e d’impressioni su Roma, Napoli, Firenze.

Quest’ultima opera è firmata per la prima volta con lo pseudonimo di Stendhal, nome forse ispirato alla città tedesca di Stendal, dove nacque l’ammirato storico e critico d’arte Johann Joachim Winckelmann. Stendal è apprezzato per i romanzi Il rosso e il nero (1830), La Certosa di Parma (1839) e l’incompiuto Lucien Leuwen. Sono tutti capolavori scritti in una prosa essenziale ma vertiginosa e radicalmente idiosincratica, dove si ricerca la verità psicologica dei personaggi. 

Quest’autore francese ha lasciato una lunga teoria di testi e abbozzi, testimonianza della quantità di progetti concepiti ma non realizzati. Con Balzac, Dumas, Hugo, Flaubert, Maupassant e Zola, Stendhal è uno dei maggiori rappresentanti del romanzo francese del XIX secolo e anche uno dei primi e principali esponenti del realismo. I suoi protagonisti sono giovani romantici che aspirano alla felicità attraverso la realizzazione di sé, il desiderio della gloria e l’espansione di sentimenti d’amore appassionati. ABov