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Sotto la rotonda di Carignano spuntano i resti delle antiche batterie

Sotto la rotonda di Carignano spuntano i resti delle antiche batterie
I resti emersi dai lavori di scavo

Nel mentre proseguono in Carignano i lavori nel cantiere in via Saffi sotto il piazzale San Francesco d’Assisi, per la realizzazione di un supermercato e di alcuni parcheggi, emergono nuove parti dell’ “Antica Genova”. Si tratta, probabilmente, delle antiche batterie costiere.

Gli scavi si sono fermati momentaneamente per il ritrovamento di costruzioni risalenti tra l’Ottocento e gli inizi del Novecento quando la zona era presente la Batteria della Cava, a difesa del Porto e della città.

Gli operai, si sono trovati, infatti, davanti a diversi strutture, dei veri e propri vani.

Secondo gli esperti tali strutture sarebbero le “riservette” della batteria della Cava.
Ovvero i locali interrati costruiti vicino alle postazioni di tiro per stipare al riparo le munizioni.

Il nome della batteria deriva da un vicino bastione chiamato “della Cava”, utilizzato come cava di pietre dal XVI secolo al 1630 per costruire il Molo.

La Batteria della Cava era originariamente equipaggiata con cinque cannoni per difendere il porto. Nel 1878, fu modernizzata e potenziata con otto cannoni. Nel 1914 fu disarmata e nel 1930 fu smantellata.

I bagni Cava. E’ possibile vedere i resti delle antiche batterie (Foto: A Mae Zena)

Sulle antiche strutture erano nate alcune attività commerciali riguardanti le auto: un’officina, una carrozzeria ed una rivendita di auto.

Quelle emerse sono strutture di valore storico e potrebbero vedere anche l’opportunità della realizzazione di un “parco storico”.
I lavori sono attualmente fermi. Si tratta di costruzioni con più di 70 anni e non dovrebbero essere distrutte.

Sicuramente il progetto immobiliare dovrebbe essere rivisto, magari con l’integrazione di tali manufatti che potrebbero essere utilizzati a scopo turistico. Ed è questa l’opinione di molti genovesi.

Probabilmente, ci auguriamo che, con lo stop dei lavori, sia in corso una valutazione della Soprintendenza archeologia Belle arti e del Comune.