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Servizi sociali e Municipi, Pd e Lista Crivello: ecco perché Tar ha accolto nostro ricorso

Enrico Pignone con Gianni Crivello (foto di repertorio fb)

“Il Tar Liguria riconosce il ruolo amministrativo dei presidenti di Municipio e annulla la delibera della giunta Bucci del 19 settembre 2019 che svuotava i Municipi delle attribuzioni in materia di servizi sociali e concentrava queste competenze nelle mani dell’amministrazione comunale. Grazie alla sentenza arrivata ieri, i servizi sociali del Comune tornano quindi ad essere di competenza dei Municipi”.

Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri comunali del Pd e della Lista Crivello, insieme a Mario Bianchi, presidente Municipio Medio Ponente, Federico Romeo, presidente Municipio Valpolcevera, Massimo Ferrante, presidente Municipio Bassa Valbisagno, Claudio Chiarotti, presidente Municipio Ponente.

In realtà, il Comune di Genova ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato e quindi, al momento, i servizi sociali del Comune dovrebbero restare di competenza di Palazzo Tursi.

Servizi sociali e Municipi: Comune di Genova fa ricorso contro sentenza del Tar

“Il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale – hanno spiegato gli esponenti del centrosinistra – giunge in risposta al ricorso dei presidenti di Municipio e dei consiglieri comunali di PD e Lista Crivello che sottolineava come la delibera della giunta Bucci si ponesse in aperto contrasto con il Regolamento comunale sul decentramento e con lo Statuto del Comune di Genova.

Osservazioni presentate nell’immediato al sindaco Marco Bucci in sede di Conferenza dei presidenti, ma da parte del primo cittadino e della giunta non era stato fatto nessun passo indietro.

Ecco allora, per la prima volta nella storia del decentramento comunale, la decisione di fare ricorso al Tar, che ha annullato la delibera del Comune per violazione dello Statuto comunale, violazione della legge e vizio di incompetenza.

La sentenza del Tar enuncia in sostanza due principi.

I presidenti di Municipio hanno diritto di impugnare dinanzi al Tribunale amministrativo gli atti del Comune che ritengono lesivi del loro ruolo amministrativo.

Lo Statuto del Comune stabilisce che i servizi di base devono essere erogati da parte dei Municipi.

Il pronunciamento del Tar obbliga perciò il sindaco Bucci a cambiare direzione sul piano del decentramento amministrativo e a riconoscere il ruolo dei Municipi.

Un risultato fondamentale nella battaglia portata avanti da parte delle opposizioni per riconoscere l’importanza del decentramento amministrativo e dar modo ai Municipi di portare avanti una politica efficace e vicina alle esigenze dei cittadini.

Purtroppo, da parte dell’amministrazione di centrodestra in questi anni è arrivato un chiaro attacco al ruolo dei Municipi, mai coinvolti nelle decisioni della giunta e messi sistematicamente da parte, se non addirittura, come nel caso dei servizi sociali, privati delle loro competenze specifiche.

Ripercorrendo questo processo di pericoloso accentramento, si ricorda che Bucci ha dimezzato da 800mila a 400mila Euro le risorse ai Municipi per le manutenzioni, ha accentrato le decisioni sui patrocini alle manifestazioni locali, fino all’ultima interpretazione della giunta Bucci, per cui ai Municipi non è più necessario chiedere il parere per le modifiche del Piano urbanistico comunale.

Una chiara strategia di annullamento di ogni politica di decentramento amministrativo. A cui oggi il Tar dice no, rimettendo sostanzialmente al centro i Municipi”.