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Sei calciatrici genovesi da record: 30 gare vinte su 30 giocate, delle vere Super Women!

Questa è la strana storia di sei calciatrici genovesi (più un dirigente) che quest’anno tra Figc e Uisp hanno vinto 30 partite sulle 30 ufficiali disputate. Quasi un record da Guinness maturato da settembre ad oggi.

Alessia Calcagno, Giulia Camisassi, Francesca Favilli, Carola Librandi, Rossella Peluttiero e Bianca Trovato militano nell’ ASD Baiardo femminile che nel campionato a 11 di Eccellenza ligure sta asfaltando ogni rivale (16 gare vinte su 16, primato in classifica e Coppa Italia di Eccellenza regionale già portata a casa), ma al tempo stesso sono anche colonne del “Boglia United”, formazione dominante (14 successi in 14 gare) del campionato femminile a 7 organizzato dall’Uisp.

Insomma un incredibile filotto di successi su binari differenti ma paralleli che le magnifiche 6 (con l’aiuto di altre compagne nel Baiardo e di altre ancora del gruppo Boglia) stanno portando avanti senza inciampi da ormai sette mesi.

Il collante delle due formazioni è Luca Lavagetto (foto a destra), giornalista molto conosciuto quale anchorman di una storica TV genovese, e personaggio ben noto nel calcio femminile ligure nella multipla veste di massaggiatore, dirigente ed organizzatore. “Conosco queste ragazze da una vita e insieme a loro da anni portiamo avanti la realtà Boglia United. In questa stagione è nata anche l’idea di costruire dal nulla una squadra a 11 e per riuscirci, grazie al Baiardo, magnifica società in cui ci troviamo splendidamente, ho utilizzato come colonna portante proprio il nucleo del Boglia. Non tutte comprensibilmente hanno accettato il doppio impegno, ma queste 6 “fedelissime” stanno portando avanti insieme a me questa avventura che abbina divertimento a risultati. Al Baiardo siamo ovviamente più strutturati e insieme a me lavorano altri amici preparati e importanti nei rispettivi settori. Qui al Boglia invece ci sono io da solo extra ragazze, ma il meccanismo mi sembra funzioni bene ugualmente”.

E l’incredibile percorso netto su entrambi i fronti sembra davvero confermarlo, per la soddisfazione delle stesse protagoniste.

Alessia Calcagno, classe 1991, è il super bomber, capocannoniere a undici nel Baiardo con 29 gol in 14 partite da lei disputate e capocannoniere a sette nel Boglia con 42 reti nelle sue 12 gare vissute in campo. “Segnare a 11 è una soddisfazione perchè mi permette di mettermi a confronto con le nuove leve sono stimoli in più. Segnare con il Boglia è più semplice perchè sono compagne di tanti anni che conoscono a memoria i miei movimenti per mettermi in porta. Sicuramente mi diverto da tutte e due le parti: il bello di giocare al Baiardo è di poter aiutare a crescere tante ragazze giovani e mettersi anche in competizione con loro: come ho detto prima è stimolante. Il bello di giocare al Boglia è stare di nuovo insieme a compagne con le quali si è giocato tanti anni e ritrovare il feeling e il divertimento di quei vecchi tempi”.

Carola Librandi è da anni uno dei volti più noti del calcio femminile ligure, nel 2020 aveva anche già appeso le scarpe al chiodo, ma poi… “Poi mi sono resa conto che ad una parte di me il campo mancava e così eccomi qui! Nel Boglia sono risate assicurate perchè la squadra, forte in campo, è formata dal gruppo di amiche che frequento nella vita di tutti i giorni. Anche il Baiardo è una buona squadra, lì c’è un mix di noi più esperte e di ragazze di 18-20 anni che hanno cominciato il loro percorso di crescita”.

“Nessuna del Boglia United è una ragazzina, la più giovane della squadra è Giulia Camisassi che a giugno fa 30 anni – racconta Luca Lavagettoperò l’entusiasmo e la voglia di giocare sono le stesse che avevano 10/15 anni fa, non a caso vedo che spesso si lasciano dietro avversarie ben più giovani. I segreti credo siano tre: saper giocare a calcio, il feeling all’interno di un gruppo che si conosce da tanto e lo spirito con cui affrontiamo le gare, senza pressioni nè scimmiottamenti di realtà più professionali. Per esempio non esiste un allenatore vero e proprio, in pratica vige quella che per Socrates in Brasile fu la “Democrazia Corinthiana”.. qui c’è la Democrazia Bogliaschina in cui le scelte di formazione e di sostituzioni vengono condivise da me e dalle ragazze”. Del Baiardo invece posso dire di essere orgoglioso per aver costruito dal nulla in poco tempo, insieme a Mister Federico Belotti ed altri amici un gruppo così coeso e competitivo, che sa unire al meglio divertimento e risultati, “protetti” da una società meravigliosa come quella della Presidentessa Erriu”.

Rossella Peluttiero, roccioso implacabile difensore, è mamma di due bambini, Lorenzo di 11 anni e Federico di 3 e mezzo, ma si schiera sempre ed ancora con entusiasmo sui campi, piccoli o grandi che siano. Le motivazioni sono facilmente individuabili: “Più partite faccio più posso stare fuori di casa – ride di gusto – scherzi a parte, con due bambini, casa e lavoro a cui star dietro, quella del calico, che sia a 7 o a 11, per me è una valvola di sfogo, una cosa solo mia, e comunque riesco a farlo perchè ho una persona accanto che mi dà la possibilità di prendermi i miei spazi con ovviamente il supporto inestimabile della nonna. La cosa più importante per me è che in entrambe le squadre la prerogativa principale è quella di divertirsi. Nel gruppo Boglia, siamo tutte o quasi “grandi”, quindi più cose in comune di cui parlare e poi ci conosciamo da una vita: non è una squadra ma è famiglia. Al Baiardo siamo un gruppo disomogeneo ma ben amalgamato, quindi mi diverto anche lì”.

Anche il portierone Bianca Trovato è mamma di Lorenzo, 7 anni “Nel Boglia ci conosciamo da tempo e ci si frequenta anche fuori dal terreno di gioco, è un gruppo affiatato e consolidato.. e credo che un po’ sia quello che succede al Baiardo dove c’è inclusione e non si lascia fuori nessuno: è una squadra che deve crescere ancora ma sono state messe delle buone basi per il futuro”.

Francesca Favilli (matrimonio alle porte a giugno ma scarpe coi tacchetti lucide come il vestito da sposa) è un jolly polivalente. Difensore “determinata” a 11, laterale ma non solo a 7: “Un paio di partite fa contro il Moto Gp stavamo perdendo e nell’intervallo, vista l’assenza di Calchi infortunata, abbiamo deciso di spostarmi punta centrale, un ruolo che facevo da ragazzina: dopo tanto tempo evidentemente qualcosa mi ricordavo ancora perchè ne è uscita fuori una bella prestazione e abbiamo ribaltato il risultato vincendo 3-2. Al Baiardo invece la mia miglior prestazione credo sia stata da difensore di destra nel big match del Lagaccio contro la Superba”.

Giulia Camisassi in questi giorni scalpita perchè un serio infortunio alla caviglia la terrà lontana dai campi per un po’. Rimane il fatto di aver ritrovato la gioia di giocare a calcio dopo qualche anno di pausa. Nel Baiardo è il play davanti alla difesa che deve far girare il gioco, nel Boglia invece è impiegata solitamente come laterale… “Il Baiardo è un gruppo nuovo con facce conosciute ma anche tanti visi nuovi e quindi con nuove conoscenze e nuovi spunti. Il Boglia invece sono le compagne di sempre, come una vecchia famiglia che si ritrova. A dire la verità con la maglia neroverde gioco nel ruolo che preferisco: con tutto il campo davanti posso decidere cosa fare. Nel Boglia invece gioco dove serve, ma d’altronde nelle famiglie ci si aiuta come si può!!”.

Insomma, 6-ragazze-6 veramente Superwomen da record !

SANTE POLLASTRI