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Sanità, Ardenti: in provincia di Savona nuova risposta per demenze e alzheimer

Vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega)

“In provincia di Savona risultano 264,5 anziani ogni 100 giovani fino a 14 anni. È dall’analisi di questo dato che l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale ha sostenuto la realizzazione dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze.

In provincia di Savona c’è quindi una nuova risposta per pazienti affetti da demenze e alzheimer.

Fondamentale che i sindaci e gli assessori ai servizi sociali sostengano la promozione di questo  nuovo servizio perché sia conosciuto dai cittadini”.

Lo ha dichiarato oggi il vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega).

“La sede del ‘Cdcd’ nel territorio della Asl 2 – ha aggiunto Ardenti – si trova presso il distretto sociosanitario di via Collodi 13 a Savona ed è coordinata da Giuseppe Russo. Inoltre, il servizio è presente anche nelle cosiddette ‘sedi periferiche’ presso gli ospedali San Paolo di Savona e Santa Corona di Pietra Ligure (S.C. Neurologia).

I dati sono significativi, perché una popolazione che invecchia modifica la domanda di servizi sociosanitari, nel senso di una maggior esigenza di cure di tipo geriatrico e per i disturbi cognitivi.

Ricordo che i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze sono previsti dal Piano regionale demenze.

Gli anziani affetti per esempio da Alzheimer, che risulta essere il disturbo più frequente, saranno accolti da un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da neurologo, psichiatra e psicologo, che seguirà i vari aspetti della malattia.

In questo modo, la persona si sentirà accompagnata in un percorso assistenziale e di cure a 360 gradi, dedicato alla sua problematica.

Non è tutto. Questa nuova organizzazione dei servizi predisposta  da Regione Liguria è stata studiata pensando anche alle famiglie degli anziani affetti da demenza, le quali si sentono spesso sole.

Un ruolo importante in questo percorso di assistenza e cure spetta ovviamente al medico di famiglia, che compilerà la richiesta indirizzando il paziente verso il Centro più vicino.

L’obiettivo di non lasciare più sola nessuna famiglia si può raggiungere velocemente se tutte le istituzioni sul territorio daranno il proprio fondamentale sostegno a diffondere questo importantissimo progetto”.