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Russia-Ucraina: la situazione degenera, ma ci sono ancora speranze

Russia-Ucraina, la situazione degenera, ma ci sono ancora speranze
Postazioni militari in fiamme nel Donbass (immagine canale telegram RT)

Il gioco delle parti tra accuse e smentite. La situazione attuale con video, foto e dirette

Russia-Ucraina. Questa mattina, alle 5.45, il presidente russo Putin è comparso in Tv e parlando alla nazione aveva detto: “Ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, con l’approvazione del Consiglio della Federazione, ho deciso di condurre un’operazione militare speciale” per “difendere le persone vittime degli abusi e del genocidio commesso dal regime di Kiev”.. Poi ha aggiunto “Ci impegneremo per la smilitarizzazione e la denazificazione”… “Per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa”… “Le nostre azioni – conclude Putin – sono un’autodifesa”.

Diretta RT

Le notizie sono molto frammentarie e difficili da verificare. Di certo si sa come le truppe russe siano entrate nel Donbass e ci siano stati e siano tutt’ora in corso degli scontri.

C’è chi sostiene che siano state bombardate Kiev ed Odessa, sta di fatto che le webcam in queste città fanno vedere la vita di tutti i giorni.

Sicuramente degli scontri ci sarebbero stati nella zona di Kharkiv (Charkiv), seconda città del Paese per popolazione, capoluogo dell’Oblast’ omonimo.

La webcam di piazza Svobody a Kharkiv nel nord-est del Paese: https://velton.ua/en/webcams/Wide1HQ/

Nella regione di Kherson al sud del Paese, vicino alla Crimea, l’esercito russo avrebbe ottenuto il controllo della zona dove è presente una grande centrale idroelettrica.

Il video dell’attraversamento dei mezzi pesanti militari russi contrassegnati con la lettera “Z” in bianco

Qui, nella zona non sarebbero state segnalate attività ostili.

Nel mentre i telegiornali russi spiegando l’evolversi degli eventi ricordano come La Russia non vuole prendere l’Ucraina, ma sta dando aiuto a queste due repubbliche, Donec e Lugansk che si sono autoproclamate indipendenti e hanno chiesto aiuto alla stessa Russia.

Proprio sul territorio, da quanto spiegano i telegiornali (russi), ci sarebbero dei mercenari che sono l’obbiettivo dei militari. “Non si tratta di un’invasione russa dell’Ucraina – spiega la presentatrice su 1 Tv – non è un attacco all’esercito ucraino…”

Di diversa opinione il governo ucraino con il presidente Zalensky che dice di non credere a certe notizie e che è in corso un attacco alla sovranità ucraina e che l’obiettivo della Russia è quello di destabilizzare e conquistare il paese.

Il presidente ucraino Zalensky

Zalensky poi afferma di scontri nella zona di Chernobyl che il sito di scorie radioattive sarebbe stato bombardato, ma i fatti non sono ancora stati verificati. Zalensky prosegue spiegando che sarebbero stati abbattuti dei jet e degli elicotteri russi e che la popolazione ucraina è solidale con il suo Stato.

24 TV (Ucraina)

https://youtu.be/ZkWz4uF5-vI

Nel mentre da parte del governo russo viene annunciato il controllo della centrale nucleare di Chernobyl, ma smentito il bombardamento del deposito di scorie.

Il deposito di scorie della centrale nucleare di Chernobyl

Sta di fatto che in tanti dall’Ucraina, riportano media locali, si starebbero spostando verso ovest, verso la Moldavia e la Romania e ci sarebbero state tante defezioni tra le file dell’esercito ucraino, addirittura con un Mig ucraino che avrebbe disertato e sarebbe atterrato in un aeroporto rumeno.

Da parte della Nato arriva la “condanna” per l’attacco “ingiustificato della Russia contro l’Ucraina” e per voce del segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg chiede alla Russia “di fermare immediatamente la sua azione militare”, spiegando che “farà tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati”.

“Ci siamo accordati per portare avanti ulteriori sanzioni alla Russia, che saranno devastanti”. Lo twitta il presidente americano Joe Biden dopo il G7.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine del Cdm a proposito della crisi ucraina presso la Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi esprime “la solidarietà piena dell’Italia all’Ucraina”

“L’Ucraina – aggiunge Draghi – è una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Esprimo la solidarietà piena e incondizionata del popolo italiano al popolo ucraino e al presidente ucraino”.

“E’ necessario (che Putin) metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini ucraina in modo incondizionato”.

Il premier Mario Draghi

“In sede Ue sarà previsto – assicura Draghi – un pacchetto duro di sanzioni”. “Con la Russia ora – dichiara il premier – il dialogo è impossibile”. “Sono ore di grande preoccupazione per i cittadini: domani riferirò al Parlamento sul conflitto in corso, il governo intende lavorare senza sosta per risolvere la crisi accanto ai nostri alleati e faremo tutto il necessario”.

“La nostra Ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le Autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate, anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti.”

Però c’è sempre la speranza che la situazione non degeneri

Dal canto suo il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha affermato, durante i colloqui con il suo omologo pachistano, che spera ci sia una possibilità per tornare al diritto internazionale e agli obblighi internazionali.

“Purtroppo – ha affermato Lavrov in un comunicato reso noto sul sito web del ministero degli Esteri russo – i nostri amici occidentali non rispettano il diritto internazionale, cercando di distruggerlo e promuovere ciò che definiscono l’ordine basato sulle regole”.

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov

“Come avete potuto sentire, il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato, questa mattina, una dichiarazione dettagliata riguardo alle azioni della NATO e ha spiegato che questa non si limita più ai territori degli Stati membri e intende avere ulteriori territori. Loro sono ‘responsabili della sicurezza mondiale’. Il modo in cui promuovono le cosiddette strategie nell’Indo-Pacifico è certamente la prova che hanno un ‘appetito’ per l’intero pianeta”, ha detto il ministro.

Lavrov ha poi aggiunto che hanno avuto luogo “discussioni tese e dettagliate con i nostri colleghi americani, con altri membri della NATO”.

“Ci auspichiamo che ci sia ancora la possibilità di tornare al diritto internazionale e agli obblighi internazionali”, ha sottolineato.

“Siccome stiamo intraprendendo le misure annunciate dal presidente per garantire la sicurezza del Paese e del popolo russo, certamente saremo sempre pronti per un dialogo che ci riporti alla giustizia e ai principi della Carta delle Nazioni Unite”, ha concluso il ministro. L.B.

La capitale dell’Ucraina Kiev questa mattina (24.02.2022)