Home Politica Politica Genova

Piana: Liguria arancione insostenibile danno e beffa di cui non si capisce l’estrema ratio

Sapori in Paradiso a Recco, la partecipazione di Alessandro Piana
Alessandro Piana (Lega)

“Vietate nell’area di criticità arancione le consumazioni al tavolo, con conseguenti danni per bar, ristoranti e agriturismi. Una decisione difficile da digerire o, anche solo lontanamente, da comprendere, per gli operatori liguri del settore e le associazioni di categoria subissate di lamentele e di richieste di aiuto”.

Lo ha dichiarato il vice presidente di Regione Liguria Alessandro Piana, a seguito del provvedimento assunto dall’Iss-Ministero della Salute che ieri sera ha inserito la Liguria in area di criticità arancione. L’ordinanza, firmata dal ministro di LeU Roberto Speranza, entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi.

Liguria con Rt 1,01 area arancione? Toti: accetteremo qualsiasi decisione di Roma

Alisa puntualizza: in Liguria Rt 1,08 con pressione ospedaliera sotto soglia di rischio

“Sul lato pratico – ha aggiunto Piana – questo provvedimento arreca un altro drammatico colpo alla grandissima precarietà su cui si reggono le nostre piccole e medie imprese. Inoltre, i locali liguri si erano già approvvigionati per domenica e per la giornata di San Valentino, anche perché i tavoli erano stati tutti prenotati in anticipo.

Questa repentina decisione non dà apparenti concreti benefici sul piano della salute pubblica e, anche sotto il profilo del ‘timing’, è inaccettabile. Infatti, si poteva mantenere l’apertura a pranzo con gli appositi accorgimenti di sicurezza.

Le scorte andranno sprecate per l’ennesima volta, così come tutta la catena di produzione necessaria, e a farne le spese ancora una volta saranno gli imprenditori e i lavoratori.

Alla grave situazione economica, al danno degli ultimi mesi, si aggiunge in questo modo un’ulteriore beffa dal peso insostenibile e di cui non si capisce l’estrema ratio. Una doccia gelata per chi sperava di iniziare a vedere la ripresa delle proprie attività”.