Home Politica Politica Italia

Becchi: c’erano tante speranze e invece ci ritroviamo Speranza, applicato Manuale Cencelli

Premier Mario Draghi (foto d'archivio)

“Manuale Cencelli da prima Repubblica”.

E’ il lapidario commento, che riassume la realtà dei fatti con grande chiarezza e capacità di sintesi, pubblicato ieri sera su Twitter dal prof. genovese Paolo Becchi a seguito dell’annuncio della lista dei ministri da parte del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.

Governo Draghi, la lista dei ministri. Ci sono Cingolani (ex IIT) e lo spezzino Orlando

Stamane il prof. Becchi ha pubblicato un altro tweet: “C’erano tante speranze e invece ci ritroviamo Speranza”.

“Ma non c’è ragione per disperare – ha poi aggiunto il prof. Becchi – questo appare sempre più come un governo di transizione verso il voto in primavera del prossimo anno e Matteo Salvini ha piazzato nella squadra di Mario Draghi tre giocatori che possono fare un ottimo lavoro”.

E per quanto riguarda il M5S: “Non c’è alcun super ministero della transizione ecologica. Il voto su Rousseau andrebbe quindi rifatto e comunque i parlamentari 5stelle non sono tenuti al voto di fiducia solo perché Luigi Di Maio ha conservato il suo posto. Capisco che Beppe Grillo abbia i suoi problemi, ma il partito di maggioranza relativa è quello che da questo governo esce con le ossa rotte. Come possano votarlo in Parlamento resta un mistero. Solo perché Di Maio è stato confermato nel ruolo?”.