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Parco Portofino, Lega: i confini non si toccano. No a imposizioni calate dall’alto

I consiglieri regionali leghisti Sandro Garibaldi e Alessio Piana (foto d'archivio)

“Gli attuali confini del Parco di Portofino non si toccano. No alle imposizioni calate dall’alto.

La nota con la quale la direzione generale del Ministero della Transizione ecologica chiede a Regione Liguria e agli 11 Comuni coinvolti eventuali osservazioni in 7 giorni solo sulle misure di salvaguardia transitorie ipotizzate è irricevibile.

Intervenga la politica e sia il ministro Roberto Cingolani a confrontarsi con la Regione e i territori.

Le norme nazionali e la giurisprudenza costituzionale definiscono  inequivocabilmente che occorre l’intesa e la leale collaborazione tra gli enti territoriali e l’amministrazione centrale dello Stato sia per quanto riguarda la perimetrazione dei confini del Parco nazionale sia per le norme di salvaguardia.

Regione Liguria si è già espressa in merito con una proposta avanzata 10 giorni fa, che ha ribadito la posizione, contraria all’allargamento, della quasi totalità dei Comuni interessati.

Non si capisce perché il Ministero non ne abbia tenuto conto e su quali basi l’Ispra abbia poi formulato la perimetrazione proposta con l’allargamento dei confini a 11 Comuni.

Nella stessa pronuncia del Tar del Lazio, alla quale si vuole dare attuazione, si evince chiaramente che occorre la cooperazione e l’intesa per la definizione delle norme di salvaguardia e ancor prima per la delimitazione dei confini del Parco Nazionale di Portofino”.

Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali della Lega Sandro Garibaldi e Alessio Piana.