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Sestri Levante: Giocare Insieme, servizi per l’infanzia

Al via il progetto famiglia 2018 “Giocare insieme”, un laboratorio per bambini e genitori. Il progetto “Giocare insieme” coinvolge i Comuni di Sestri Levante, Moneglia e Casarza Ligure e viene progettato in un’ottica di valorizzazione dei servizi educativi della fascia di età 0 a 3 anni del Distretto Sociosanitario 16.

Questo progetto si propone di presentare nidi e servizi per la prima infanzia attraverso laboratori esperienziali e un avvicinamento alla cultura e all’arte. Ogni servizio proporrà un percorso diverso di presentazione e di sviluppo dei laboratori, coinvolgendo ambiti differenti come il rapporto con la natura, la musica, lo yoga, la lettura, luci e ombre, il teatro e i colori.

Le attività verranno presentate lunedì 15 gennaio alle ore 17 presso la sala Bo a Sestri Levante. Ogni coordinatrice pedagogica dei servizi, esporrà la propria proposta e le date di realizzazione. Sarà presente anche Manuela Bruno, coordinatrice del distretto, per raccontare il quadro generale del progetto e il grande lavoro di rete svolto. Per ulteriori e dettagliate informazioni su questa nuova iniziativa vedere le due foto-documento indicative in fondo all’articolo. ABov

Catherine: uomini devono essere liberi di importunarci. Silvio: ha detto cose sante

Catherine Deneuve: “Gli uomini devono essere liberi di importunarci”.

Silvio Berlusconi: “Catherine Deneuve ha detto cose sante”.

Il leader di Forza Italia ed ex premier stasera è stato invitato dal giornalista Tv Bruno vespa alla trasmissione Rai “Porta a Porta” per illustrare il programma di governo in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo.

In apertura della popolare trasmissione televisiva, il conduttore ha ricordato che avrebbe affrontato anche le dichiarazioni della celebre attrice francese che ha ricevuto il sostegno da molte donne, nonché quello immediato dell’ex Cav che ha cominciato il suo show nel salotto di Vespa con tale condivisibile affermazione.

Un paio di giorni fa su Le Monde è stata pubblicata una lettera aperta firmata da un centinaio di “donne libere, artiste e accademiche francesi” fra cui Catherine Deneuve, molto critica con il movimento femminista #MeToo, che invece “ha avviato sulla stampa e sui social network una campagna di delazioni e di messa in stato d’accusa pubblica di individui senza che gli sia lasciata la possibilità né di rispondere né di difendersi” sull’onda dello scandalo Weinstein.

Il testo della lettera aperta delle donne indipendenti, libere e intelligenti che non si riconoscono in “questo femminismo” ha sostanzialmente accusato certe donne di avere criminalizzato “l’aver toccato un ginocchio, o il tentativo di un bacio” e insiste sul fatto che durante il corteggiamento esiste “un’area grigia” che non si può tagliare con l’accetta: di qua la molestia e di là l’approccio innocente.

Viva la libertà d’importunare. Il manifesto francese contro #MeToo – Il Foglio

«Nous défendons une liberté d’importuner, indispensable à la liberté sexuelle» – Le Monde

 

Avviato negoziato con il Governo per riconoscimento autonomia della Liguria

Portualità, logistica, sanità, ambiente, con le connesse procedure autorizzative, demanio con tutta la vicenda delle spiagge e della direttiva Bolkestein, sviluppo economico, commercio con l’estero, ricerca nella tecnologia, comunicazione e “il sostegno all’informazione regionale che spesso svolge un servizio pubblico”.

Sono i temi che oggi il governatore Giovanni Toti ha presentato ufficialmente al sottosegretario alla presidenza del consiglio e agli Affari regionali Gianclaudio Bressa e che sono entrati a far parte del negoziato col Governo per il riconoscimento alla Regione Liguria di forme di autonomia ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione.

Un’iniziativa che la Liguria sta  portando avanti, insieme al Piemonte, seguendo la trattativa già avviata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dopo l’approvazione in giunta, lo scorso 28 dicembre, di un documento che individua i temi oggetto della richiesta di autonomia.

“Con il sottosegretario Bressa abbiamo concordato di procedere sulla scia di Lombardia, Veneto ed Emilia – ha spiegato oggi Toti – sulla base della loro preintesa, prevista verosimilmente nelle prossime settimane, Liguria e Piemonte potranno così incanalarsi nella trattativa già aperta e integrare le tematiche per inglobare anche i temi dello sviluppo economico, portualità, infrastrutture, tutela del territorio, demanio e beni culturali.

Al termine di questi incontri sarà previsto un tavolo a Palazzo Chigi con il Ministero dell’Economia e Finanze è per prevedere le coperture economiche che prenderà il via insieme a tutte le regioni coinvolte.

Sicuramente si tratta di una novità storica nel giro di un anno e mezzo la sensibilità politica è cambiata. Siamo passati da un’impostazione centralista ad una rinnovata sensibilità per le autonomie che le regioni si sono meritate. Basta vedere il contributo alla finanza pubblica portato dai Comuni e dalle regioni negli ultimi anni.

Circa il 90% dei risparmi fatti è da attribuire agli Enti locali e solo il 10% al Governo centrale.

Inoltre per la prima volta una serie di regioni di segno politico diverso hanno dato il via ad un percorso di federalismo che porterà a una maggiore efficienza delle periferie, ma anche dello Stato.

Sono molto contento che la Liguria è nel gruppetto di testa delle regioni, siamo strategici per il sistema portuale italiano e il sistema logistico europeo e per regioni confinanti come Lombardia e Piemonte di cui siamo lo sbocco a mare”.

All’incontro di oggi con il sottosegretario erano presenti anche gli assessori regionali allo sviluppo economico Edoardo Rixi, la vicepresidente e assessora alla salute Sonia Viale, gli assessori al Demanio Marco Scajola e alle Infrastrutture e Protezione civile Giacomo Giampedrone.

“La portualità – ha aggiunto Rixi – è una delle materie fondamentale per il Paese e per il sistema dei collegamenti e del commercio estero. Abbiamo bisogno di rilanciare un sistema che già oggi cresce rispetto ai porti del Nord Europa dove esistono sistemi  più rapidi di realizzazione delle infrastrutture.

Sicuramente i ritardi del Terzo Valico che oggi finalmente è finanziato, hanno pesato molto, così come quelli per la realizzazione della diga foranea.

I porti sono un elemento fondamentale per il rilancio delle regioni. Per questo, riuscire a livello locale ad investire, ci consentirà di avere una maggiore performance, ma soprattutto di rispondere ad esigenze importanti di mercati come la Cina che guardando Italia con interesse per lo sbocco della via della seta.

Inoltre, sarà importante e fondamentale compatibilizzare gli investimenti con le esigenze del territorio anche per evitare conflitti”.

“Sul tema della salute – ha sottolineato Viale – ci inseriamo in una trattativa che è già a buon punto nel confronto tra tre altre Regioni e il Governo. La sanità è un elemento centrale di una futura intesa tra Governo e Regione Liguria.

Ad esempio, per quanto riguarda il tetto alla spesa sanitaria, grazie al percorso intrapreso di azzeramento del debito, la Liguria deve puntare sul potenziamento della medicina del territorio, più che sull’ospedalizzazione, e sulla prevenzione che richiede personale per garantire una sanità sempre più a chilometro zero.

Anche in materia di specializzazioni, dobbiamo rispettare i vincoli imposti dal governo, nonostante la necessità di alcune specializzazioni, come l’ortopedia, che oggi non vengono garantite”.

 

Rixi e Viale hanno ricordato che oggi è il centenario della nascita di Gianfranco Miglio, padre del federalismo e dell’autonomia, al quale sarà dedicata una Giornata ufficiale.

 

Violenza sessuale per strada su 16enne, marocchino condannato a 2 anni: libero

L’aveva seguita di sera mentre tornava a casa. Un giorno come tanti, sul passaggio pedonale del ponte di Caperana in via Parma a Chiavari. Poi si era avvicinato troppo, l’aveva bloccata e aveva cominciato a toccarla ovunque, palpeggiandola nelle parti intime. Per la vittima di appena 16 anni una vera e propria violenza sessuale. Un incubo.

Solo la pronta reazione della minorenne lo aveva fatto desistere. Perché era riuscita a divincolarsi e, nonostante in quel momento non ci fosse nessuno nelle vicinanze, era riuscita comunque a scappare via in stato di forte choc.

Poi insieme ai genitori aveva denunciato i fatti ai carabinieri.

Dopo circa un mese, la vittima aveva incontrato per caso a Chiavari il marocchino 38enne che l’aveva aggredita e, coraggiosamente, lo aveva indicato a due agenti della polizia municipale che insieme ai carabinieri lo avevano acchiappato.

L’aggressione sessuale risale al gennaio scorso.

Ieri in Tribunale a Genova il nordafricano è stato condannato dal collegio giudicante (presidente Silvia Carpanini) a soli due anni di reclusione per violenza sessuale su minore aggravata. Mai rimpatriato e lasciato sempre libero. FGraf

 

Genoa, bene la media spettatori al Ferraris

Nelle prime dieci posizioni per media spettatori, ma anche ascolti tv all’estero dove vengono diffuse le immagini del campionato di Serie A Tim, la cui vendita dei diritti per il triennio a venire è uno degli argomenti sul tavolo della Lega.

Quando si è disputato il primo turno del girone di andata, il Genoa detiene una media spettatori al Ferraris di 21.788 unità. Un dato che lo colloca in nona posizione dietro a Inter (58.283), Milan (51.329), Napoli (45.498), Juventus (39.765), Roma (37.284), Lazio (26.250), Fiorentina (24.753), Bologna (21.998). Anche il riferimento ai minuti visti alla televisione, tramite il circuito dei broadcaster che operano all’estero, confermano il Grifone tra le prime dieci squadre più seguite dal pubblico davanti agli schermi.

 

Caso scontrini, ex sindaco di Roma e genovese Ignazio Marino (Pd) condannato a 2 anni

Caso scontrini. L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino (Pd) oggi è stato condannato in appello a due anni di reclusione. In primo grado era stato assolto. E’ accusato di peculato e falso.

L’esponente del Pd, che è nato a Genova, dove ha ancora alcuni parenti e amici nel suo quartiere di Albaro, ha lasciato la Corte d’Appello di Roma senza rilasciare dichiarazioni. Nei confronti di Marino il pg aveva sollecitato una condanna a due anni e mezzo di reclusione.

I giudici hanno però confermato l’assoluzione dall’accusa di truffa per le consulenze della Onlus Imagine.

La vicenda giudiziaria riguardava una cinquantina di cene pagate con la carta di credito che gli fu rilasciata durante il suo mandato dall’amministrazione capitolina.

L’ex primo cittadino di Roma in serata ha parlato di sentenza politica: “La Corte di Appello di Roma oggi condanna l’intera attività di rappresentanza del sindaco della Città Eterna. In pratica i giudici sostengono che in 28 mesi di attività, il sindaco non abbia mai organizzato cene di rappresentanza ma solo incontri privati. Un dato che contrasta con la più ovvia realtà e la logica più elementare. Non posso non pensare che si tratti di una sentenza dal sapore politico proprio nel momento in cui si avvicinano due importanti scadenze elettorali per il Paese e per la Regione Lazio”.

 

Prè, tunisino 51enne arrestato per spaccio di eroina

Ieri uno straniero, in via di Prè, cedeva una dose di eroina in cambio di una modesta somma di denaro ad un genovese di 24 anni.

Notato lo scambio, lo spacciatore è stato fermato dai carabinieri della Stazione di Genova Maddalena e dai colleghi del C.I.O. Toscana.

Lo spacciatore è stato identificato in un tunisino di 51 anni, gravato di pregiudizi di polizia, ma mai rimpatriato.

A seguito della perquisizione, il nordafricano è stato trovato in possesso di 50 euro, verosimilmente provento dell’illecita attività, che sono stati sequestrati insieme alla droga.

Pertanto, il 51enne è stato arrestato in flagranza di reato per “spaccio di sostanze stupefacenti”.

 

Autista romeno prende whisky e birra dal carico del Tir: denunciato

Un autotrasportatore romeno di 44 anni, incensurato, dipendente di una ditta di trasporto con sede in provincia di Torino, ieri sera è stato bloccato a Casella nei pressi di un deposito “Carrefour” dalla pattuglia della  Stazione Carabinieri di Montoggio.

I militari accertavano che il conducente aveva nascosto all’interno della cabina numerose bottiglie di “olio, whisky e birra, 96 scatole di tonno e 12 flaconi di deodorante” facenti parte del carico da consegnare, per un valore commerciale di circa 400 euro.

Il bottino è stata recuperato e restituito al legittimo proprietario.

L’immigrato è stato denunciato in stato di libertà per “appropriazione indebita”.

 

Crollo soffitto, business migranti e aggressione Rai. Tursi: 2 irregolari in centro accoglienza

Crollo soffitto via Sampierdarena, business migranti, sequestro e indagine della procura e aggressione a troupe della Rai. All’interno del centro di accoglienza dove ieri sera è crollato un controsoffitto ferendo sette migranti (per fortuna non gravemente tanto che oggi sono stati tutti dimessi dall’ospedale) ci sarebbero stati anche due irregolari.

Lo ha rivelato oggi il consigliere comunale delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino (FdI) che ieri in tarda serata si era recato sul posto insieme al sindaco Marco Bucci per valutare la situazione dei feriti e dello stabile.

“Dalle verifiche della polizia – ha spiegato Gambino – uno dei feriti ricoverati all’Evangelico di Voltri non risulta un richiedente asilo ma un clandestino in possesso di un permesso di soggiorno scaduto.

Inoltre, c’è anche un’altra incongruenza perché dalle documentazioni risulta che fra i 9 migranti ospiti della struttura c’è uno straniero al momento irreperibile.

Se così fosse, sarebbe una truffa perché la coop che gestisce il business migranti incassa 35 euro al giorno per ospitare una persona che in realtà non vive nell’alloggio.

Credo che sia il caso di avviare controlli su tutti i centri di accoglienza di Genova per verificare chi sono le persone ospitate per cui la prefettura autorizza il pagamento dei finanziamenti per i richiedenti asilo”.

Recentemente, infatti, il Governo Gentiloni ha stanziato ulteriori soldi pubblici per il business migranti in Liguria (v. articoli precedenti): ben 16mila euro per richiedente asilo incluso nei progetti Sprar, che però sono stati definiti “fasulli”.

La presidente della coop che gestisce l’appartamento di Sampierdarena, preso in affitto e trasformato in centro di accoglienza, dove è avvenuto il crollo, stasera ha però replicato alla denuncia del rappresentante del Comune: “Credo sia tutto frutto di un equivoco. Noi ogni giorno controlliamo chi vive nelle nostre strutture e comunichiamo i nomi alla prefettura, che dopo le opportune verifiche autorizza il pagamento delle rette.

Un ospite clandestino? Forse è un richiedente asilo che ha fatto ricorso, ma di certo la prefettura ne è stata informata. Escludo che uno straniero irreperibile possa risultare fra i nostri ospiti.

Ripeto: tutti i giorni controlliamo i nomi degli ospiti e li comunichiamo alla prefettura. Se fossero emerse delle anomalie ne saremmo a conoscenza”.

Secondo ulteriori accertamenti, anche un responsabile della Prefettura di Genova ha confermato che, al momento, i nomi degli ospiti del centro di accoglienza di Sampierdarena “corrispondono ai richiedenti asilo che hanno diritto ad alloggiare nella struttura gestita dalla coop”.

 

Sampierdarena come Ostia? Rai: aggredito giornalista che fa un servizio su business migranti

“Fuori pericolo i 7 migranti travolti dal crollo di un controsoffitto a Sampierdarena. Aggredita la nostra troupe”.

E’ il titolo di apertura del TGR Liguria di oggi sul fatto di cronaca avvenuto la scorsa notte al civico 40 di via Sampierdarena, dove c’è l’appartamento di un privato che è stato affittato a una coop e quindi trasformato in centro di accoglienza.

Sul business migranti e sul crollo del soffitto, che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze perché i 7 giovani africani feriti nel pomeriggio sono stati tutti dimessi dall’ospedale, la procura di Genova ha deciso di vederci chiaro. Pertanto, ha disposto il sequestro dell’immobile ed avviato l’indagine di vigili del fuoco e polizia (v. articolo precedente).

“L’aggressione subita dal giornalista Rai che chiedeva informazioni sul crollo del soffitto nell’appartamento di via Sampierdarena, da parte di quelli che sembrano operatori della coop che gestisce il centro di accoglienza – ha spiegato il consigliere comunale leghista Davide Rossi –  è un fatto molto grave.

Direi quasi dello stesso livello di quella avvenuta ad Ostia tra un appartenente alla famiglia Spada e un altro giornalista che in quel caso, con le sue insistenze, rimediò una testata che gli ruppe il naso.

Stavolta non ci sono state gravi conseguenze per il giornalista del TGR Liguria, ma il grave episodio avvenuto nel centro di accoglienza di via Sampierdarena pone in luce non solo un ipotetico abuso ed eventuali illeciti, sui quali la magistratura con la sua indagine farà senz’altro chiarezza, ma deve far pensare a ciò che gira intorno al business dei migranti e a eventuali racket che fanno gola anche al crimine organizzato.

Motivo per cui diventa importante stroncare questo fenomeno, ma anche fare quegli atti amministrativi che vadano a colpire le varie cooperative che lucrano sul business immigrati e sui nuovi schiavi”.