Home Blog Pagina 7715

Fontana (Lega) a chi canta Bella Ciao: icona sinistra Dario Fo camicia nera RSI

Dario Fo, premio Nobel: a 18 anni parà RSI (foto web archivio Nino Arena)

“Quanto abbiamo affrontato in consiglio comunale è uno di quei passaggi di estrema delicatezza e sensibilità che per natura, si sa, scatena reazioni. Reazioni che si possono considerare lecite se non scivolano in reazioni di violenza e aggressività che poco hanno a che fare con la democrazia. Ciò non significa un livellamento di uguaglianza da un punto di vista storico e politico. Però vorremmo anche poter dire, in un contesto di democrazia, che l’assolutizzazione della ‘giusta causa’ dei partigiani contro la ‘causa sbagliata’ dei cosiddetti repubblichini, ha tracciato un confine di legittimità democratica che, se ha valore per un giudizio storico-politico complessivo sulla Liberazione, non può valere come criterio nelle considerazioni di vicende personali”.

Lo ha dichiarato oggi la capogruppo comunale della Lega, Lorella Fontana, durante il suo intervento a difesa del sindaco Marco Bucci sulla questione della fascia tricolore concessa al consigliere delegato Sergio Antonino Gambino che il domenica 29 aprile ha partecipato alla commemorazione dei Caduti RSI a Staglieno.

“Non tutti i ‘ragazzi di Salò’ furono volontari – ha aggiunto Fontana – certamente non tutti furono fascisti spietati e irriducibili. Altrettanto crediamo che non tutti furono sanguinari.

Una cosa è certa. Tutti portarono sulle proprie spalle la responsabilità di aver sposato una causa che ha portato il Paese a diventare baluardo di un regime totalitario. Causa che, se per taluni ha rappresentato la morte in nome di un’idea o di un’infatuazione ideologica di gioventù, per altri è stata un passaggio di vita che successivamente alla caduta del regime divenne esattamente un cambio di casacca.

Persino Eugenio Scalfari, che fino alla caduta del fascismo sostenne l’economia corporativa, dichiarò, con onestà, che nel dopoguerra ‘quaranta milioni di fascisti scoprirono di essere antifascisti’.

E vorrei ricordare anche un premio Nobel, Dario Fo, divenuto un simbolo della sinistra, che si arruolò a 18 anni come volontario nel battaglione Azzurro di Tradate e poi tra i paracadutisti del Battaglione Mazzarini della Repubblica Sociale Italiana.

Come Lega crediamo che, un conto sia il giudizio storico-politico su fatti sanguinari e tragici che il nostro Paese ha vissuto, un altro sia che, a distanza di 73 anni da quella pagina di storia, oggi si renda necessaria una capacità di discernere la commemorazione di migliaia di ragazzi e soprattutto di ragazze che, quando tutto era perduto, si schierarono dalla parte di Salò e non da quella dei diritti e delle libertà.

Ecco perché riteniamo, proprio in nome della democrazia e della ‘pietas’ che anche quei morti siano degni di pietà e della commemorazione anche delle istituzioni“.

Sintesi sentenza giudici Varese 1979 su caso Dario Fo: «È certo che Fo ha vestito la divisa del paracadutista repubblichino nelle file del Battaglione Azzurro di Tradate. Lo ha riconosciuto lui stesso – e non poteva non farlo, trattandosi di circostanza confortata da numerosi riscontri probatori documentali e testimoniali – anche se ha cercato di edulcorare il suo arruolamento volontario sostenendo di avere svolto la parte dell’infiltrato pronto al doppio gioco. Ma le sue riserve mentali lasciano il tempo che trovano. […] lo rende in certo qual modo moralmente corresponsabile di tutte le attività e di ogni scelta operata da quella scuola nella quale egli, per libera elezione, aveva deciso di entrare. È legittima dunque per Dario Fo non solo la definizione di repubblichino, ma anche quella di rastrellatore».

Sintesi commento 2004 di Oriana Fallaci su Dario Fo: «Fui esposta al pubblico oltraggio. Istigato, questo, da un vecchio giullare [Dario Fo] della repubblica di Salò. Cioè da un fascista rosso che prima d’essere fascista rosso era stato fascista nero quindi alleato dei nazisti che nel 1934, a Berlino, bruciavano libri degli avversari».

 

 

Pd: Bucci non all’altezza dei valori antifascisti, strumentalizza Bisagno

Comandante Bisagno: l'articolo di Simone Lombardo per Meeting Quotidiano

“Dopo il gesto provocatorio del consigliere comunale Sergio Antonino Gambino, che ha portato la fascia tricolore del Comune a commemorare i caduti di Salò al cimitero di Staglieno, ci saremmo aspettati dal sindaco Marco Bucci e dalla sua maggioranza una presa di posizione chiara e la riconferma dei valori antifascisti di Genova, città Medaglia d’Oro della Resistenza (in realtà Medaglia d’Oro al Valor Militare come spiegato oggi da Bucci, ndr). Bastava poco, bastava ricordare il sacrificio di chi ha perso la vita per donare a tutti noi la libertà e dire con chiarezza che la fascia tricolore del Comune di Genova lì non doveva andare”.

Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri comunali e regionali del Pd.

“Non si tratta – hanno aggiunto i consiglieri del Pd – della pietà per i morti, che va riconosciuta a tutti, ma di riaffermare che alcuni lottavano per la libertà e altri per affossarla nel sangue. Bastava prendere le distanze dal gesto del consigliere Gambino, censurando il suo comportamento che umilia l’intera città.

Purtroppo, ancora una volta, il sindaco e la sua maggioranza balbettano di fronte al tema della Resistenza. Purtroppo, ancora una volta, non si dimostrano all’altezza dei valori antifascisti della città di Genova.

Chi indossa la fascia ha il dovere di fedeltà alla Repubblica, nata dalla Resistenza, e deve partecipare al mantenimento dei valori che caratterizzano e fondano lo Stato italiano.

Inoltre, chi rappresenta le istituzioni, secondo la Costituzione, deve farlo con dignità e onore.

Chi commemora i repubblichini e gli autori di una dittatura sanguinaria dimostra di non avere né dignità né onore. E dimostra di aver dimenticato i danni prodotti dall’autoritarismo, che per venti lunghi anni ha negato la libertà e i diritti dei cittadini italiani.

Al sindaco Bucci, che non perde occasione per dire che vuole rappresentare tutta la comunità dei genovesi e che nega il patrocinio al Liguria Pride, giudicandolo divisivo, vogliamo dire che non è con l’ambiguità e il travisamento della nostra storia che si tiene unita una comunità.

Gli chiediamo anche, infine, di non strumentalizzare più il comandante Bisagno. Lui, a differenza del sindaco Bucci, avrebbe saputo da che parte stare”.

 

Pastorino (RaS): su Caduti RSI parole Bucci inascoltabili, occorre spinta antifascista

Genova, Gianni Pastorino (Linea condivisa) con Fiom e Cgil a corteo antifascista (foto d'archivio)

“Oggi pomeriggio il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino ha partecipato alla mobilitazione antifascista, indetta dalla Cgil e sostenuta da altre associazioni, contro l’omaggio del Comune di Genova ai Caduti di Salò. Le parole del sindaco Bucci non sono assolutamente condivisibili. Ancora una volta viene riproposta la teoria dell’equidistanza dei morti, il rispetto delle salme, nessuna ricerca o comprensione storica di cosa sia stato il fascismo in Italia, prima, e la Resistenza che lo ha sconfitto, dopo. Verità storicamente accertate che non possono essere sottaciute: dalla Resistenza nasce la Carta Costituzionale”.

Lo ha riferito il capogruppo regionale di RaS Gianni Pastorino.

“Dalla Carta Costituzionale – ha aggiunto Pastorino – nascono i principi di liberà e democrazia. Proprio per questo i sindaci governano, e secondo quei principi Bucci siede in quel ruolo. Mettere sullo stesso piano chi ha portato l’Italia alla tragedia nazifascista e chi invece l’ha liberata è obiettivamente una cosa inascoltabile.

La stessa scelta di mettere nello discorso anche riferimenti a supposti successi della giunta, come Euroflora, ci è parsa una cosa del tutto fuori luogo.

Abbiamo bisogno di una nuova spinta antifascista, in questa città e nella nostra regione. Fatta non di atti formali, ma di atti politici, che coniughino i principi dell’antifascismo in un’iniziativa di inclusività, libertà, partecipazione di cui questa politica sembra aver perso traccia.

Genova non è soltanto la città Medaglia d’Oro, che ha saputo liberarsi da sola dal tacco nazifascista, ma è anche quella che il 30 giugno del 1960 ha respinto ogni ipotesi di cittadinanza a governi appoggiati dal MSI. Solo una politica fatta di atti concreti, che sappiano coniugare principi e bisogni delle persone sarà in grado di dare una risposata antifascista alla classe dirigente di centrodestra che sta governando a Genova e in Liguria”.

 

Errori condanne alluvione Fereggiano: ancora del tempo per farle giuste

Genova, targa commemorativa tragica alluvione 2011

C’è ancora da aspettare. I giudici della Corte d’Appello di Genova oggi si sono riservati di decidere in merito alla correzione dell’errore nel dispositivo della sentenza di secondo grado per i fatti dell’alluvione del novembre 2011, in cui persero la vita quattro donne e due bambine.

Le toghe genovesi avevano confermato la condanna a cinque anni per l’ex sindaca Marta Vincenzi, ma nel dispositivo letto in aula il 23 marzo scorso avrebbero incredibilmente fatto confusione sui capi di imputazione calcolando al ribasso le pene per l’ex assessore Francesco Scidone e per il dirigente comunale Gianfranco Delponte.

Era stata così fissata l’udienza odierna per correggere l’errore e raddoppiare la condanna.

Tuttavia, il pg ha spiegato che la procedura adottata dalla Corte non sarebbe quella corretta. Stesse conclusioni per i legali degli imputati e delle parti civili.

 

Il 9 giugno battesimo di Msc Seaview a Genova con Loren e Hunziker

L'Msc Seaview

MSC Seaview, la nuova nave di MSC Crociere destinata a navigare nel Mediterraneo, verrà battezzata a Genova il 9 giugno.

Madrina della nave, ipertecnologica e dal design avveniristico, sarà come Sophia Loren, che ha tenuto a battesimo tutte le altre navi MSC Crociere.

Insieme alla Loren ci sarà Michelle Hunziker, in qualità di presentatrice della serata.

La costruzione della nave è avvenuta nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, dove un team di 4.000 persone sta lavorando ai ritocchi prima della consegna all’armatore Gianluigi Aponte, prevista il 4 giugno, a cui seguirà la presentazione ufficiale nello scalo ligure, destinato a diventare home port di MSC Seaview.

La crociera inaugurale partirà il 10 giugno da Genova e, per tutta l’estate, MSC Seaview sarà impegnata negli itinerari settimanali in partenza da Genova, Napoli e Messina per poi proseguire alla scoperta di La Valletta, Barcellona e Marsiglia.

Sori, appicca fuoco a villetta ex moglie con della benzina: arrestato

Vigili del fuoco (foto d'archivio)

Pistole in pugno, oggi pomeriggio i carabinieri sono intervenuti in via Caorsi a Sori, dove l’ex marito 61enne ha appiccato il fuoco alla villetta della ex moglie 53enne.

La donna per fortuna avrebbe subìto solo contusioni e risulta lievemente intossicata dal fumo, come l’aggressore. Entrambi sono stati trasferiti in codice giallo in ospedale a Genova. Lei al San Martino e lui al Galliera.

Sul posto sono tempestivamente intervenuti anche i vigili del fuoco e i sanitari del 118.

Il 61enne risulta già noto alle Forze dell’ordine, separato di fatto e senza fissa dimora.

Ora rischia l’arresto per tentato omicidio o per l’incendio doloso, che secondo i primi accertamenti sembra che sia stato appiccato con della benzina.

Non è ancora chiaro l’esatto motivo che ha spinto l’ex marito ad appiccare le fiamme all’abitazione dell’ex moglie.

Il sindaco di Sori, Paolo Pezzana, su Fb ha confermato: “La signora è originaria di Sori e ha subito solo qualche contusione. L’ex compagno è stato prontamente arrestato dai carabinieri”.

 

Prè, senegalese spaccia cocaina-crack in pieno giorno: arrestato

Caruggi, nigeriano spaccia droga e aggredisce carabinieri: arrestato
Carabinieri arresto (foto d'archivio)

Ieri pomeriggio in via di Prè, un senegalese,  in cambio una modica somma di denaro, cedeva della “cocaina-crack” a un genovese di 50 anni.

Lo spacciatore di droga, subito fermato dai carabinieri della Stazione Maddalena, è stato identificato in un un 33enne senza fissa dimora, gravato da pregiudizi di polizia e mai rimpatriato, che è stato trovato in possesso di una modesta somma di denaro, provento dell’illecita attività.

Pertanto, lo straniero è stato arrestato in flagranza di reato per  “spaccio di sostanze stupefacenti”.

Droga e denaro sequestrati.

 

Pirondini in aula: pagliacci. Su RSI autogol opposizioni, centrodestra più compatto di prima

Elezioni a Genova: Meloni e Salvini con Rixi, Toti e Bucci (foto d'archivio)

La sinistra a Tursi ha evitato di presentare sostanziosi e concreti ordini del giorno, mozioni e interrogazioni (tolto l’art. 55 di oggi) non solo sulla questione dei fischi del 25 aprile contro Marco Bucci in piazza Matteotti, ma anche e soprattutto sul “caso-non caso” della fascia tricolore concessa al consigliere delegato Sergio Gambino (FdI) per la commemorazione dei Caduti RSI di domenica 29 aprile a Staglieno.

L’opposizione ha fatto questa scelta, per taluni compagni antifascisti “incomprensibile”, sostanzialmente per evitare che la maggioranza schierata a sostegno del “sindaco di tutti” si compattasse ulteriormente in caso di una votazione su questi argomenti in consiglio comunale.

In pratica, la speranza era (è) che i malcontenti registrati nei giorni scorsi nelle fila del centrodestra sul gesto di “pietas” di Gambino verso i Caduti della RSI potessero (possano) incrinare la granitica amministrazione Bucci, ben più solida di quella dell’ex sindaco Marco Doria.

Pertanto, si tratta di una mossa politica semmai ben comprensibile, ma poco azzeccata e senz’altro senza speranza perché non ha portato (e non porterà) gli effetti sperati.

Invero, oggi pomeriggio in Sala Rossa abbiamo assistito, rispetto al caos che si registrava durante le contestazioni alla giunta Doria, a una seduta tutto sommato abbastanza tranquilla e civile. Anche se dispiace constatare che, forse per inesperienza o mancanza di self control, l’unica caduta di stile è stata quella del capogruppo del M5S Luca Pirondini che prima di lasciare il seggio si è lasciato scappare un insulto rivolto al sindaco e ai colleghi di maggioranza: “Pagliacci”.

Soprattutto, i gruppi consiliari del centrodestra hanno dichiarato “convintamente” la loro solidarietà e il pieno appoggio a Marco Bucci, senza nessun distinguo. Ed anzi, se si vuole, con maggior fervore rispetto ad altri temi discussi poco tempo fa come quello della mozione antifascista che doveva regolare la concessione degli spazi pubblici (poi passata con il “non voto” dei 3 consiglieri di FdI e l’assenza in aula della consigliera leghista Francesca Corso).

Non è tutto. Perché, allorquando i colleghi della minoranza se ne sono andati via in segno di protesta (v. articolo precedente), i consiglieri di maggioranza hanno continuato a restare al loro posto in Sala Rossa, uniti e ancora più compatti di prima, per far proseguire i lavori del consiglio comunale senza che mancasse mai il numero legale (circostanza invece avvenuta più volte durante il quinquennio amministrato dalla giunta Doria).

Il risultato politico di oggi è quindi chiaro e sotto gli occhi di tutti: su RSI autogol di sinistra e M5S, centrodestra sempre più forte.

 

Genova è Medaglia d’Oro al Valor Militare: sindaco Bucci non sbaglia

Genova è Medaglia d'Oro al Valor Militare

Il sindaco Marco Bucci oggi in Sala Rossa ha correttamente riportato che Genova è Città Medaglia d’Oro al Valor Militare per il suo ruolo rilevante nella guerra di Liberazione. Tuttavia alcuni compagni antifascisti lo hanno “ripreso” dagli spalti del pubblico interrompendolo almeno tre volte e insistendo che la Città sarebbe “Medaglia d’Oro della Resistenza” o “Medaglia d’Oro per la Resistenza”.

“La storia non si cambia – ha sottolineato imperterrito il primo cittadino – anche io sono antifascista, ma bisogna essere intellettualmente onesti”. E poi, rivolto a uno dei contestatori più cocciuto degli altri: “Vuole venire lei al posto mio a parlare?”.

In effetti ha ragione Bucci, che ha anche mostrato in aula la copia ufficiale dello storico documento depositato in Comune.

Inoltre, chiunque può facilmente effettuare una breve ricerca in tal senso e trovare la motivazione del conferimento della “Medaglia d’Oro al Valor Militare” che è stampata pure sul marmo della storica targa affissa sotto al Ponte Monumentale di via Venti Settembre.

«Con questa motivazione il 1° agosto 1947 era concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova.

Amor di Patria, dolore di popolo oppresso, fiero spirito di ribellione, animarono la sua gente nei venti mesi di dura lotta il cui martirologio è messa fulgida gemma all’aureo serto di gloria della “Superba” Repubblica Marinara, i 1863 caduti il cui sangue non è sparso invano, i 2250 deportati il cui martirio brucia ancora nelle carni dei superstiti, costituiscono il vessillo che alita sulla città martoriata che infervorò i partigiani del massiccio suo Appennino e delle impervie valli, tenute dalla VI zona operativa, a proseguire nell’epica gesta sino al giorno in cui il suo popolo suonò la diana dell’insurrezione generale.

Piegata la tracotanza nemica otteneva la resa del forte presidio tedesco, salvando così il porto, le industrie e l’Onore.

Il valore, il sacrificio e la volontà dei suoi figli ridettero alla madre sanguinante la concussa libertà e dalle sue fumanti rovine è sorta nuova vita santificata dall’eroismo e dall’olocausto dei suoi martiri. 9 settembre 1943 – aprile 1945».

 

La polizia presente al Videofestival di Imperia

Il Questore di Imperia emana diverse misure di prevenzione
La questura di Imperia

Ha avuto inizio oggi la 13esima edizione del video Festival di Imperia, competizione cinematografica con oltre 2000 pellicole in gara presentate da più di 100 paesi.

Al tradizionale taglio del nastro, che ha dato ufficialmente inizio all’evento, ha  partecipato, insieme a tutte le autorità della provincia, il Questore di Imperia dott. Cesare Capocasa.

Oltre alla competizione cinematografica, è stata prevista la rassegna “non solo cinema”, dedicata ai ragazzi, nell’ambito della quale la Polizia di Stato ha organizzato ben due incontri all’insegna della prevenzione e della sensibilizzazione sui temi della legalità e della sicurezza.

Il primo, oggi, sul tema della sicurezza stradale tenuto da esperti della Polizia Stradale. Attraverso video ed esempi concreti i ragazzi sono stati sensibilizzati sul rispetto delle regole del codice della strada, nonché sui rischi nei quali possono incorrere mettendosi alla guida in stato di alterazione psico-fisica.

L’altro incontro invece, il prossimo venerdì 11 maggio, sull’attuale tematica del cyberbullismo, in occasione del quale gli specialisti della Polizia Postale illustreranno agli   studenti  il corretto uso del web e del social media.

Iniziative di sensibilizzazione – afferma il Questore di Imperia –  che consentono di concorrere, insieme, alla formazione di una nuova generazione sui rischi della strada e sulle insidie del web.