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Pirondini in aula: pagliacci. Su RSI autogol opposizioni, centrodestra più compatto di prima

Meloni e Salvini con Rixi, Toti e Bucci (foto d'archivio)

La sinistra a Tursi ha evitato di presentare sostanziosi e concreti ordini del giorno, mozioni e interrogazioni (tolto l’art. 55 di oggi) non solo sulla questione dei fischi del 25 aprile contro Marco Bucci in piazza Matteotti, ma anche e soprattutto sul “caso-non caso” della fascia tricolore concessa al consigliere delegato Sergio Gambino (FdI) per la commemorazione dei Caduti RSI di domenica 29 aprile a Staglieno.

L’opposizione ha fatto questa scelta, per taluni compagni antifascisti “incomprensibile”, sostanzialmente per evitare che la maggioranza schierata a sostegno del “sindaco di tutti” si compattasse ulteriormente in caso di una votazione su questi argomenti in consiglio comunale.

In pratica, la speranza era (è) che i malcontenti registrati nei giorni scorsi nelle fila del centrodestra sul gesto di “pietas” di Gambino verso i Caduti della RSI potessero (possano) incrinare la granitica amministrazione Bucci, ben più solida di quella dell’ex sindaco Marco Doria.

Pertanto, si tratta di una mossa politica semmai ben comprensibile, ma poco azzeccata e senz’altro senza speranza perché non ha portato (e non porterà) gli effetti sperati.

Invero, oggi pomeriggio in Sala Rossa abbiamo assistito, rispetto al caos che si registrava durante le contestazioni alla giunta Doria, a una seduta tutto sommato abbastanza tranquilla e civile. Anche se dispiace constatare che, forse per inesperienza o mancanza di self control, l’unica caduta di stile è stata quella del capogruppo del M5S Luca Pirondini che prima di lasciare il seggio si è lasciato scappare un insulto rivolto al sindaco e ai colleghi di maggioranza: “Pagliacci”.

Soprattutto, i gruppi consiliari del centrodestra hanno dichiarato “convintamente” la loro solidarietà e il pieno appoggio a Marco Bucci, senza nessun distinguo. Ed anzi, se si vuole, con maggior fervore rispetto ad altri temi discussi poco tempo fa come quello della mozione antifascista che doveva regolare la concessione degli spazi pubblici (poi passata con il “non voto” dei 3 consiglieri di FdI e l’assenza in aula della consigliera leghista Francesca Corso).

Non è tutto. Perché, allorquando i colleghi della minoranza se ne sono andati via in segno di protesta (v. articolo precedente), i consiglieri di maggioranza hanno continuato a restare al loro posto in Sala Rossa, uniti e ancora più compatti di prima, per far proseguire i lavori del consiglio comunale senza che mancasse mai il numero legale (circostanza invece avvenuta più volte durante il quinquennio amministrato dalla giunta Doria).

Il risultato politico di oggi è quindi chiaro e sotto gli occhi di tutti: su RSI autogol di sinistra e M5S, centrodestra sempre più forte.