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Foibe, Olocausto italiano al cinema. Senza più censura rossa: un pugno nello stomaco

"Red land" in programmazione a Genova e La Spezia

“Una ricostruzione ottima”. “Senza più censura”. “Un pugno nello stomaco”. Sono alcuni dei commenti dei critici cinematografici comparsi in questi giorni sui quotidiani per il film “Red land” che racconta l’Olocausto italiano e i massacri di massa delle foibe.

Si tratta di un film storico di Maximiliano Hernando Bruno con Selene Gandini, Franco Nero, Geraldine Chaplin, Sandra Ceccarelli, Romeo Grebensek, che “ricorda il passato per costruire un futuro diverso”.

Durante e dopo la Seconda guerra mondiale i partigiani comunisti del “macellaio” Tito assassinarono oltre 12mila (ma alcuni esperti dicono 20mila) uomini e donne italiani, gettandoli anche a gruppi nelle foibe, solo per ragioni etniche. Per le minacce ricevute, circa 300mila connazionali dovettero fuggire dalle terre istriano-giuliano-dalmate.

L’odio rosso fu talmente forte che oggi non si può dimenticare pure l’orribile e vergognoso episodio avvenuto nel dopoguerra alla stazione ferroviaria di Bologna, dove i comunisti locali, senza nessuna pietà, gettarono a terra il latte destinato ai bambini innocenti e denutriti, in fuga dall’inferno e dagli sgherri di Tito.

 

Presidente Sandro Pertini rende omaggio a bara di Tito, responsabile massacri foibe e pulizia etnica

 

 

Luminarie di Natale a Genova, Bordilli: bando da 47mila euro per illuminare la città

Luminarie di Natale in via XX Settembre a Genova (foto d'archivio)

“Anche quest’anno il Comune di Genova rinnova il supporto ai commercianti che illuminano le vie della città. Sulla scia di quanto fatto per lo scorso Natale, ma con un importo più alto e maggiori dettagli, lancia un bando per le installazioni di luminarie e addobbi natalizi. Potranno concorrere al co-finanziamento Civ e Associazioni di categoria presentando, entro il 3 dicembre, progetti legati alle luci di Natale”.

Lo hanno riferito oggi i responsabili di Palazzo Tursi.

“Come Comune – ha spiegato l’assessora al Commercio Paola Bordilli (Lega) – abbiamo stanziato 47mila euro, quasi 20mila  in più dell’anno scorso, visto il successo del bando 2017 e aumentato l’importo da poter finanziare per singola iniziativa per aiutare le tante realtà economiche che sostengono spese per far percepire l’atmosfera natalizia ai cittadini e ai tanti turisti. Quest’anno abbiamo poi voluto avere, nella costruzione dei criteri, un occhio di riguardo verso le zone maggiormente colpite sia dal crollo del Ponte Morandi sia dalla recente mareggiata”.

Il contributo sarà concesso per un importo massimo non superiore, per ciascun progetto, al 50% delle spese indicate, con il limite di 5mila euro.

Mentre per le delegazioni maggiormente colpite dal crollo del Ponte Morandi (Municipio 5, 2 e 6) e per le zone cittadine costiere colpite dai danni causati dalla recente mareggiata, potrà arrivare al 60% delle spese e il limite potrà salire fino a 6mila euro.

Il bando è scaricabile al seguente link: http://www.comune.genova.it/content/gare-dappalto-e-bandi-di-gara.

Le informazioni sul bando, sulle modalità di compilazione della domanda di partecipazione possono essere richieste alla Direzione Sviluppo del Commercio – Sportello CIV scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: sportellounicociv@comune.genova.it oppure utilizzando il numero telefonico 010-5573346/73563.

 

Uxoricida di Boissano dimesso dall’ospedale e trasferito in carcere

Carabinieri (foto d'archivio)

L’operaio Piaggio di 47 anni accusato di aver soffocato con un cuscino la moglie infermiera di 42 anni sabato scorso a Boissano, oggi è stato dimesso dall’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

L’uxoricida, che ha confessato il delitto al pm e ai carabinieri, era stato trovato nella cantina dell’abitazione, dove aveva tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene dopo il tragico episodio.

Il 47enne è stato trasferito in isolamento nel carcere di Savona ed è guardato a vista per il timore che possa ripetere il gesto estremo.

Interrogato in ospedale ieri, l’operaio ha ammesso di aver soffocato la moglie anche per un eccesso di gelosia, avendo saputo da lei che aveva un altro uomo: “Ho perso la testa – avrebbe detto – mi sono sentito un uomo fallito e l’ho soffocata”.

Tuttavia, ci sarebbero altre cause. In sostanza, non avrebbe elaborato il dolore per la morte dei genitori e avrebbe avuto il timore di un licenziamento dalla Piaggio. Queste circostanze lo avrebbero fatto andare in depressione.

Domani verrà eseguita l’esame autoptico della vittima.

 

Coca su cargo Dimitris C, marittimo condannato a 11 anni

La Dimitris C

Si chiama Densi Sanson Chisongora, è originario della Tanzania e ha 40 anni il marittimo ritenuto responsabile del trasporto in Italia a bordo della portacontainer Dimitris C, di quasi 300 chili di cocaina, che oggi è stato condannato con rito abbreviato a 11 anni.

Narcotrafficante africano condannato a 11 anni: trasporto su nave di 300 chili di cocaina

Ad incastrare il marittimo erano stati gli investigatori della Squadra Mobile di Genova.

Il presunto narcotrafficante aveva ammesso ai poliziotti di essere stato il custode del carico di droga.

Il 40enne era stato fermato in un albergo a Genova, dove era rimasto dopo la partenza del cargo dal porto di Genova. Era insieme a altri quattro colleghi a cui non era stato rinnovato il visto.

 

Volley, Normac ko amaro nel derby con Serteco

Sabato 17 novembre sul campo della Serteco si è giocato il derby con la Normac Avb.

Primo set nettamente a favore delle padrone di casa che con una condotta di gara molto aggressiva mettono in difficoltà le avversarie. Le due frazioni successive sono caratterizzate da un buon equilibrio ma, alla fine, la differenza la fanno le grandi difese della Serteco e qualche indecisione di troppo delle ragazze della Normac Avb.

Risultato finale: SERTECO VOLLEY SCHOOL GE) – NORMAC AVB (GE) 3 – 0

(25/15 – 25/21 –  25/22)

Ora per la Normac l’imperativo è ripartire mentre per la Serteco Volley  deve mantenere i piedi per terra dopo una vittoria che entusiasma.

Derby della Lanterna, ancora ampia disponibilità di biglietti

Genoa-Inter Serie A 2023: formazioni e dove guardare la partita in tv
Lo stadio Luigi Ferraris illuminato: questa sera alle 20.45, Genoa-Inter

Meno sei alla stracittadina con la Sampdoria n° 117. La prevendita per il derby di domenica sera sta entrando nel vivo, con migliaia di tagliandi già acquistati secondo le modalità in vigore.

Resta tuttavia ancora ampia la disponibilità per quasi tutti i settori dello stadio. Per i biglietti in gestione Genoa non occorre tessera del tifoso per procedere all’acquisto. Esaurita la Gradinata Nord, rimangono pochi posti solo nel Settore 5 di pertinenza dei supporter del Grifone. Questi i prezzi dei tagliandi reperibili nelle ricevitorie Listicket / Ticketone, sul sito www.listicket.com e, da martedì (10-19), al Ticket Office in via al Porto Antico 4.

 

PREZZI (*ridotto: da 8 a 16 anni non compiuti)
Tribuna Inferiore: 150 euro, *75 euro
Tribuna Superiore: 60 euro, *30 euro
Distinti: 40 euro, *20 euro
Settore 5: 25 euro, *15 euro

Gradinata Sud e Settore 6: contingente Uc Sampdoria

 

Contributi di Autostrade: commercianti ci hanno riferito che andamento attività ora è migliorato

Ponte Morandi a Genova

Sono circa 110 i contributi attribuiti da Società autostrade per l’Italia nella prima giornata a commercianti, professionisti e artigiani della zona arancione istituita a seguito del crollo del Ponte Morandi a Genova. Lo ha comunicato oggi pomeriggio Aspi.

Stamane si era registrata una coda davanti alle scuole Caffaro di Certosa, dove i titolari delle attività erano stati convocati per compilare un modulo.

“Gli incontri – hanno dichiarato i responsabili di Autostrade in una nota stampa – proseguiranno anche in serata, oltre che nelle giornate di domani e mercoledì.

La nostra attività ha l’obiettivo di assistere commercianti e artigiani della zona arancione che stanno riscontrando difficoltà in seguito al crollo del Ponte Morandi e della conseguente chiusura della viabilità della valle.

Copre il mancato guadagno fino al 15 febbraio del prossimo anno, anticipando così le esigenze dei titolari delle imprese coinvolte”.

“Nel corso dei nostri colloqui – ha aggiunto Massimo Iossa, responsabile della definizione degli importi per gli artigiani e commercianti –alcuni commercianti ci hanno riferito che l’andamento della propria attività è migliorato rispetto a due mesi fa grazie alla riapertura di alcune vie cittadine.

Ma, in ogni caso, abbiamo preferito mantenere un livello di contributo identico a quello delle prime settimane subito dopo il crollo.

Continueremo a lavorare anche nei prossimi giorni, stando al fianco di tutti gli imprenditori che vivono una situazione difficile, tenendo nel massimo conto anche tipologie di business che sono particolarmente influenzate dal periodo natalizio”.

Secondo Aspi, il contributo viene calcolato caso per caso, in modo da compensare la perdita di guadagno dovuta al calo di fatturato.

“Autostrade – hanno sottolineato i responsabili della società – sta sostenendo anche le attività commerciali che erano state avviate da meno di un anno o che avrebbero dovuto aprire a breve, ma hanno dovuto rimandare l’inizio delle attività”.

 

Via Archimede, banda finti tecnici del gas: condannati albanese, torinese e compagna ucraina

Polizia (foto di repertorio)

Secondo la polizia, nel mirino avevano persone anziane e sole in casa. Tre componenti della cosiddetta “banda dei finti tecnici” del gas e dell’acqua lo scorso luglio erano stati arrestati dagli investigatori della Squadra Mobile e oggi sono stati condannati dal gup del Tribunale di Genova. Lo ha riferito l’agenzia Ansa.

Un 30enne torinese e la sua compagna ucraina di 24 anni, risulta che siano stati condannati condannati a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Mentre un 20enne, di origini albanesi, a 3 anni e otto mesi.

I tre erano stati fermati in via Archimede a Genova subito dopo un colpo nella casa di una coppia di anziani.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, che li sospettano di diversi colpi, in due si fingevano tecnici Iren e, con la scusa di controllare le bollette o di volere installare apparecchi salvavita, distraevano la vittima di turno.

Nel frattempo, il terzo complice riusciva a entrare in casa dalla porta che gli altri due avevano lasciato socchiusa e arraffava la refurtiva che riusciva a trovare.

Lo scorso luglio erano stati fermati mentre avrebbero tentato altri colpi nel condominio vicino.

I poliziotti avevano trovato altra refurtiva nell’albergo dove alloggiavano, riconducibile a un colpo presumibilmente commesso un aio di giorni prima e ad altre presunte truffe in danno di genovesi.

 

Narcotrafficante africano condannato a 11 anni: trasporto su nave di 300 chili di cocaina

Palazzo di Giustizia a Genova (foto di repertorio)

Oggi in Tribunale a Genova un marittimo originario della Tanzania è stato condannato a 11 anni di reclusione, con rito abbreviato, perché ritenuto responsabile del trasporto in Italia, a bordo della portacontainer Dimitris C, di quasi 300 chili di cocaina.

Il pm aveva chiesto la condanna a 16 anni di reclusione.

L’africano era stato scoperto l’anno scorso dagli investigatori della Squadra Mobile e della Sezione Scientifica di Genova, grazie alle tracce di sangue e alle impronte lasciate sui sacchi di droga e sulle pareti del cunicolo dove li aveva nascosti.

Lo straniero 40enne, che aveva ammesso di essere stato il custode della droga, era stato fermato in un albergo di Genova dove era rimasto dopo la partenza del cargo ‘Dimitris C’.

Con lui c’erano altri 4 marittimi a cui non era stato rinnovato il visto d’ingresso.

Gli investigatori avevano scoperto anche alcuni messaggi sul telefono dell’arrestato che erano stati cancellati e si riferivano al carico di droga. Sono ancora in corso indagini per risalire all’intera filiera della droga.

Coca su cargo Dimitris C, marittimo condannato a 11 anni

 

Sanremo, la pioggia aumenta thc: da canapa light a stupefacente. Sequestrate 2000 piante

Piantine di marijuana in casa: denunciata coppia di genovesi
Carabinieri e piante di marijuana (foto d'archivio)

La pioggia aumenta il limite del delta-9-tetraidrocannabinolo (thc) della cosiddetta “canapa light” e un coltivatore legale del sanremese finisce nei guai.

Incredibile, ma vero. Circa duemila piante coltivate per l’industria tessile, che avevano un valore di thc superiore allo 0,6 per cento previsto dalla legge, ieri sono state sequestrate dai carabinieri di Sanremo e verranno distrutte.

L’intervento dell’Arma è avvenuto nell’ambito di un piano di intensificazione dei controlli delle coltivazioni autorizzate nella Riviera ligure di Ponente, messo in atto dai militari per verificare che dietro piantagioni all’apparenza legali non si nascondano abusi e illegalità.

In questo caso, però, anche se il coltivatore è stato denunciato per la violazione della normativa in materia di canapa legale, l’aumento del valore di thc (risultato circa lo 0,65 per cento) non è stato riconosciuto doloso perché potrebbe essere stato provocato dalle piogge degli ultimi giorni.

La posizione giudiziaria del coltivatore sanremese potrebbe quindi essere archiviata, ma le piante, potendo produrre sostanza stupefacente, saranno ugualmente distrutte.