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Dl Salvini, 130 associazioni e 5mila in piazza: da centrosinistra a centri sociali | Foto

Piazza De Ferrari a Genova, corteo anti Dl Salvini

I numeri della stima ufficiale parlano di circa 2500 persone. Altri indicano 5mila. Secondo gli organizzatori addirittura 7-8mila.

In ogni caso, alcune migliaia di genovesi e di stranieri oggi sono scesi in piazza a Genova contro le politiche sull’immigrazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini e la nuova legge su Sicurezza e Immigrazione, approvata dal Parlamento.

In corteo rappresentanti e sostenitori di circa 130 associazioni e partiti di centrosinistra, ma anche centri sociali e, fra gli altri, perfino alcuni scout dell’Agesci rigorosamente “in divisa”. Un mix variopinto di chi è direttamente o indirettamente coinvolto e comunque è a favore del business migranti.

“Migliaia di persone in piazza per una Città e un Paese che accoglie e che non respinge, per l’apertura immediata dei porti e di corridoi umanitari sicuri” hanno spiegato i responsabili di Arci Liguria.

 

 

 

 

Samp-Udinese, Gabbiadini subito dall’inizio

Samp-Lazio 1-1, Gabbiadini: Sono contento del gol e del pari
Manolo Gabbiadini

Anticipo delle 18 al Ferraris oggi tra Samp e Udinese, una sfida che può dire molto per le ambizioni rispettivamente europee e di salvezza.

Giampaolo che schiera dall’inizio Gabbiadini con Quagliarella, complice l’infortunio di Caprari. Il tecnico friulano Nicola invece punta sull’ex Okaka per cercare di portare a casa un punto che sarebbe di vitale importanza per le speranze salvezza dei bianconeri.

Una sfida delicata da non sbagliare.

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SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Andersen, Tavares; Praet, Ekdal, Jankto; Saponara; Gabbiadini, Quagliarella. Allenatore: Giampaolo.

UDINESE (3-4-1-2): Musso; Opoku, Troost-Ekong, Nuytinck; Stryger-Larsen, Fofana, Behrami, Mandragora, D’Alessandro; De Paul, Okaka. Allenatore: Nicola.

Oggi si inaugura la mostra omaggio a Pino Pascali

L' installazione "clou" della mostra

GENOVA. 26 GENN. Si inaugura questo pomeriggio, alle ore 18 alla Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, la mostra: “My Way- Installazione con figure” dell’ artista romano Fabio Sargentini. Si tratta di un omaggio che il grande artista-gallerista ha voluto tributare a Pascali nel cinquantenario della scomparsa. Abbiamo visitato la Fondazione di Polignano proprio nei giorni scorsi, durante i lavori di preparazione di questa mostra il cui cuore è l’ installazione che propone le sagome di alcuni grandi artisti, amici di Pascali, che all’ inizio degli anni Sessanta a Roma frequentarono la mitica galleria “L’Attico”. Qui Sargentini, visionario artista, sensibile gallerista, acuto collezionista, generoso mecenate ed illuminato operatore culturale, ospitò le loro opere e con il suo fiuto fece di Roma una delle grandi capitali mondiali dell’ Arte Contemporanea del secondo Novecento.

Nel salone principale della Fondazione Pascali sono così riuniti Gino De Dominicis, Simona Forti, Jannis Kounellis, Eliseo Mattiacci, Mario Merz, Pino Pascali, Robert Smithson e Fabio Sargentini. Non ci sono proprio loro, anche perchè quasi tutti scomparsi, ma le loro sagome, a grandezza naturale, riprodotte in bianco e nero, con quella di Sargentini invece a colori per mettere in evidenza l’ artista e gallerista visionario che seppe vedere in loro, primo fra tutti, il talento e l’estro. Sargentini a colori anche per sottolineare che proprio lui ha vinto il Premio Pascali 2018 e che la sua idea per ricordare l’ amico Pino Pascali è stata vincente e si è concretizzata proprio attraverso questa suggestiva mostra.

Il premio, che consiste in una coda di balena in ceramica bianca, realizzata dagli studenti del Liceo Artistico “Pascali-De Nittis”di Bari, verrà consegnato oggi a Sargentini da Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia e Cultura della Regione Puglia, mentre nelle vesti di padroni di casa ci saranno il presidente della Fondazione Pascali Giuseppe Teofilo e la direttrice del Museo Rosalba Branà.

Il gruppo di artisti venne accolto nella “ Città Eterna” fraternamente da Sargentini: all’ Attico si creò un ambiente frizzante e creativo nel quale nacquero alcune fra le più grandi intuizioni artistiche che hanno caratterizzato l’ arte contemporanea italiana ed internazionale degli anni Sessanta e Settanta. E la mostra è dedicata proprio al periodo che va dal 1966 al 1976.

Fra i pezzi storici più importanti di Pino Pascali in mostra ci sono la “Cresta di Dinosauro”, proveniente dalla Galleria Nazionale di Roma ed i mitici “Bachi da setola con bozzolo”, che il Museo Pascali ha acquistato recentemente grazie ad un finanziamento della Regione Puglia. La mostra è arricchita dalle splendide fotografie di Claudio Abate che testimoniano eventi storici, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, come i celebri “Dodici cavalli” che Jannis Kounellis espose nel 1969 all’ Attico, in via Beccaria; lo storico “Igloo” di Mario Merz ed il celebre “Zodiaco” di Gino De Dominicis.
Pino Pascali è morto, a soli 33 anni, l’11 settembre del 1968 a Roma, tragicamente e prematuramente. E’ forse l’artista pugliese più grande, certamente il più celebre a livello internazionale di tutto il Novecento. Era nato a Bari (i genitori di Polignano a Mare) il 19 ottobre del 1935. Dopo la tragica fine (fu investito da un’auto mentre correva in moto) la sua salma fu inumata nel piccolo cimitero del suo paese di origine.

La carriera artistica di Pascali è stata breve e folgorante. Si era diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1959 e aveva cominciato subito a farsi notare come scenografo. Aveva eseguito bozzetti, disegni e “corti” per “Carosello” e altre trasmissioni tv, oltre che disegni e plastici di velieri, treni, corazze. Era un instancabile, sensibile e visionario sperimentatore.
Nel 1965 aveva tenuto la sua prima personale, a Roma nella prestigiosa galleria “La Tartaruga”. In soli tre anni si era imposto all’ attenzione dei maggior critici d’arte italiani (Vivaldi, Calvesi, Grandi, Rubiu, Boatto, Bucarelli, De Marchis) e di galleristi d’avanguardia, come Sargentini, Sperone, Iolas (che lo presentò nel 1968 a Parigi). Proprio nell’ estate del 1968 aveva partecipato su invito con una sala personale alla XXXIV Biennale di Venezia. Era la sua consacrazione: dopo la sua scomparsa, a mostra ancora aperta, gli fu conferito il Premio internazionale per la Scultura. Scultore, scenografo, performer.

La mostra resterà aperta, fino al 19 giugno, con il seguente orario: dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 21.
Per avere maggiori informazioni sulla mostra o sulle molteplici attività ed iniziative della Fondazione Museo Pino Pascali è possibile telefonare al numero 0804244534, oppure visitare il sito www.museopinopascali.it CLAUDIO ALMANZI

Rio Vernazza, Fanghella a Pd: opera ferma da anni, avevate fatto nulla. Entro 2019 i lavori

Rio Vernazza, inondazione a Genova Sturla (foto di repertorio)

“Siamo al paradosso. Oggi c’è una manifestazione per lo scolmatore del rio Vernazza a Genova Sturla, un’opera da 16 milioni di euro, anche se dopo anni finalmente siamo a una progettazione esecutiva e quasi pronti ad andare in gara. E chi cappeggia la protesta? Chi non ha fatto nulla nella scorsa legislatura e mi ha lasciato solo un’idea scritta su un foglio di carta. Credo che a volte un po’ di onestà intellettuale non farebbe male a nessuno”.

Lo ha dichiarato oggi su fb l’assessore comunale ai Lavori pubblici Paolo Fanghella (Lega) commentando la manifestazione di stamane a Sturla.

Scolmatore rio Vernazza a Sturla, Pd in piazza con gli abitanti: inaccettabili ritardi

“Dal Pd – hanno aggiunto i consiglieri leghisti del IX Municipio Levante – solo strumentalizzazioni. Riteniamo buffo, per non dire intellettualmente disonesto, che chi fino a un anno e mezzo fa amministrava Comune e Municipio, oggi abbia deciso di scendere in piazza a manifestare per il ritardo nell’inizio dei lavori dello scolmatore del Rio Vernazza.

Un’opera fondamentale e ferma da anni, certamente non per negligenza dell’attuale giunta di centrodestra. Il Pd dovrebbe ben sapere che l’opera è già stata inserita nel piano triennale dei lavori per un importo di circa 16 milioni di euro.

Una polemica pretestuosa, sinonimo della carenza di argomenti della minoranza che nasconde i suoi insuccessi dando la colpa ad altri non sapendo che l’assessore Fanghella, proprio qualche giorno fa, ha annunciato che entro fine anno sarebbero partiti i lavori. Questa è la differenza: da una parte una minoranza senza argomenti, dall’altra una maggioranza che invece di parlare fa i fatti”.

 

Riva Trigoso, varata nuova fregata Spartaco Schergat: eroe Xa Flottiglia Mas

Varo nuova fregata Spartaco Schergat e presidente consiglio regionale Piana

Stamane, alla presenza di varie autorità civili e militari, nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso si è svolta la cerimonia del varo della nuova fregata Spartaco Schergat.

La nuova unità porta il nome dell’eroe e volontario della Regia Marina, che frequentò la scuola del Corpo reali equipaggi marittimi di San Bartolomeo alla Spezia e, dopo aver conseguito il brevetto da palombaro, venne inquadrato nella Xª Flottiglia Mas con la qualifica di operatore dei mezzi speciali d’assalto.

Fu decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare per la sua partecipazione, nel dicembre del 1941, alla leggendaria spedizione nel porto di Alessandria con i mezzi d’assalto subacquei. Con un’operazione da manuale riuscì ad affondare la corazzata Queen Elizabeth insieme ad Antonio Marcegaglia.

Inoltre, fu insignito della Medaglia di Bronzo e della Croce di Guerra al Valor Militare per altre imprese compiute contro il nemico a Gibilterra e nel Mediterraneo Centrale.

Winston Churchill commentò così la gloriosa azione militare messa a segno dai mitici Durand de La Penne, Emilio Bianchi, Antonio Marcegaglia, Vincenzo Martellotta, Mario Marino e Spartaco Schergat: “Sei italiani equipaggiati con materiale di costo irrisorio hanno fatto vacillare l’equilibrio militare nel Mediterraneo a vantaggio dell’Asse”.

La fregata Spartaco Schergat è la nona unità italiana del programma FREMM (Fregata europea multimissione della Marina Militare).

“Oggi – ha spiegato il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana – viene confermato il ruolo di primo piano al mondo della cantieristica navale italiana e siamo orgogliosi che una parte di questa importante esperienza industriale venga scritta proprio qui, in Liguria, attraverso i cantieri presenti sul nostro territorio, che hanno permesso di creare un’occupazione vasta e qualificata.

Il gruppo Fincantieri ha saputo nei decenni investire in ricerca per raggiungere altissimi livelli produttivi e una grande versatilità tecnologica, che ha permesso alla società di cimentarsi nelle più disparate tipologie di mezzi navali. E tutto questo anche grazie alle maestranze liguri”.

Il presidente Piana ha inoltre sottolineato il ruolo strategico svolto da Regione Liguria per creare nuovi sbocchi formativi e occupazionali nel settore della cantieristica navale: “La presenza del gruppo Fincantieri nella nostra regione è un’occasione preziosa per potenziare la nostra vocazione marinara e aprire ulteriori sbocchi lavorativi di alta specializzazione”.

 

Scolmatore rio Vernazza a Sturla, Pd in piazza con gli abitanti: inaccettabili ritardi

Ritardi scolmatore rio Vernazza, protesta a Sturla

“Questa mattina abbiamo partecipato alla manifestazione, organizzata dai cittadini di Sturla, per chiedere che venga realizzato, nei tempi più rapidi possibili, lo scolmatore del rio Vernazza, per il quale si è già perso fin troppo tempo”.

Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri comunali e regionali del Pd, che insieme a circa 200 abitanti della zona hanno manifestato in piazza Sturla.

Rio Vernazza, Fanghella a Pd: opera ferma da anni, avevate fatto nulla. Entro 2019 i lavori

“I lavori – hanno aggiunto i consiglieri del Pd – interamente finanziati dal Patto per Genova con i sedici milioni di euro ottenuti grazie al lavoro delle precedenti amministrazioni comunale e municipale, avrebbero dovuto partire un anno fa. E, invece, non se ne vede ancora l’inizio.

A seguito di una nostra interrogazione in consiglio regionale, sappiamo che l’opera è sottoposta a screening ambientale, che si concluderà a febbraio.

Considerato che il Comune di Genova è soggetto attuatore dell’opera, presto, attraverso una interrogazione a Tursi, chiederemo un preciso cronoprogramma per sapere quando partiranno e saranno ultimati i lavori.

Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Vigileremo affinché chi ha il dovere di concludere l’opera lo faccia nei tempi più brevi possibili, perché i cittadini di Sturla hanno il diritto di vedere il loro territorio messo in sicurezza dal rischio idrogeologico”.

 

Romani tentano furto da Mediaworld: lui preso, lei fugge

Fiamme sul tetto della Fiumara, evacuato centro commerciale
Centro commerciale Fiumara di Genova Sampierdarena (foto d'archivio)

Ieri un 38enne romano si è presentato presso il negozio Mediaworld della Fiumara in compagnia di una donna.

Fin da subito i due hanno destato l’attenzione di un vigilante che non li ha mai persi di vista. In particolare quando hanno prelevato dagli scaffali 4 giochi da console per videogiochi e un dvd, hanno rotto le confezioni e hanno staccato i dispositivi antitaccheggio.

Superate le barriere delle casse senza pagare alcunché, i due sono quindi stati fermati dall’addetto alla sicurezza e informati dell’imminente arrivo della Polizia.

La donna a quel punto è riuscita a fuggire, mentre il 38enne romano è stato bloccato dagli agenti intervenuti nel giro di pochi minuti.

Pg Fazio: crollo ponte ha mostrato inefficienza controlli e vulnerabilità di Genova

Genova, inaugurazione anno giudiziario (foto di repertorio 2018)

“Il tragico crollo del Ponte Morandi ha assunto, per noi genovesi, un significato anche simbolico: ha disvelato, in modo clamoroso, la fragilità della nostra modernità, la vulnerabilità della città, l’inefficienza dei sistemi di gestione e controllo, pubblici e privati”.

Lo ha dichiarato oggi, secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, la procuratrice generale della Repubblica Valeria Fazio (massimo organo inquirente della Liguria) durante la relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Genova.

“Un’indagine di tale portata ha aggiunto Fazio – ha bisogno di risorse. Il Ministero della Giustizia ha provveduto con misure diverse a dotare la Procura e il Tribunale di Genova di ulteriore personale. Il Comune di Genova ha preannunciato che potrà fornire agli impiegati temporaneamente trasferiti degli aiuti concreti. Sono tutti importanti segnali di attenzione, che la magistratura ligure ha molto apprezzato”.

In riferimento all’inchiesta sulle responsabilità del crollo (attualmente gli indagati sono 21 tra cui vertici e dirigenti di Autostrade per l’Italia e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) la presidente della Corte d’Appello Maria Teresa Bonavia ha aggiunto: “L’impegno della Procura è straordinariamente gravoso, al di là dell’immaginazione”.

 

Ruba nelle auto, pregiudicata 54enne genovese arrestata di nuovo

Furti nelle auto in centro storico, denunciata una coppia
Furto in auto (foto di repertorio)
Ci risiamo. Il giorno prima era stata arrestata per lo stesso reato dai carabinieri. Uscita dal Tribunale è tornata subito a rubare.
Ieri pomeriggio, i poliziotti delle volanti dell’U.P.G. hanno arrestato di nuovo per furto aggravato una genovese di 54 anni pregiudicata.

Ruba al Porto Antico, ladra genovese arrestata dai carabinieri. Pregiudicata 54enne

La donna è stata segnalata al 112 da un cittadino che l’aveva vista frugare all’interno di un’auto parcheggiata in via Rubattino, per poi rifugiarsi dentro un edificio abbandonato ubicato nelle vicinanze.

Gli agenti l’hanno trovata poco dopo con ancora in mano uno zaino, appena rubato dalla vettura.

Dopo gli accertamenti, i poliziotti hanno scoperto che la 54enne pregiudicata era stata arrestata dai carabinieri il giorno prima e al mattino era stata appena giudicata per direttissima.

Tuttavia, anziché finire in galera era stata lasciata libera, sia pure con l’obbligo di dimora presso la sua abitazione.

 

Luxuria insegna ai bimbi. Prof. liceo D’Oria: no a teoria gender nelle scuole. E’ bufera

L'immagine pubblicata su fb da Vladimir Luxuria

“Teoria Gender”. Il prof. Andrea Del Ponte è uno dei docenti più noti del celebre Liceo classico statale D’Oria a Genova. Insegna greco e latino ed è anche un discreto alpinista, amante della natura e della montagna. Inoltre, è presidente nazionale del “Centrum Latinitatis Europae”.

Mercoledì scorso ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook (che oggi non risulta più visibile al pubblico) con la fotografia dell’ultima puntata del programma Rai3 “Alla lavagna” in cui è immortalata l’ex deputata e paladina transgender Vladimir Luxuria intenta a parlare con degli scolari in classe.

A corredo dell’immagine, il prof. Del Ponte ha condiviso un il link che rimanda a una petizione online per la cancellazione del programma: “No alle ‘lezioni di transessualità’ per bambini coi soldi pubblici: chiudete il programma ‘Alla lavagna”’su Rai3″.

Tuttavia, ha aggiunto: “Firmiamo in massa! Basta con il plagio delle menti dei bambini ad opera dei pervertiti sulla Tv di Stato”.

Oltre alla protesta sul web, il caso era venuto alla luce anche attraverso un articolo del quotidiano Il Giornale al quale Luxuria ha replicato su fb così: “Il Giornale titola in prima pagina che ho fatto una lezione su come diventare trans ai bimbi in Rai. Non hanno visto la trasmissione o sono in malafede menzognera: ho detto che si nasce, non si diventa e ho parlato di bullismo e discriminazione. Il pregiudizio è solo di certi adulti ed è quello che non deve essere insegnato ai piccoli”.

In riferimento al post su fb del prof. Del Ponte, il caso è tornato alla ribalta con un articolo sull’edizione genovese del quotidiano Repubblica.

Luxuria si è definita “amareggiata” dalle sue parole “perché essendo laureata in Lettere speravo che chi ha avuto la possibilità di studiare la letteratura, come è nel caso del professor Del Ponte, ne avesse ricavato un’apertura mentale più ampia”.

Non solo. L’opinione del professore genovese per Luxuria sarebbe addirittura pericolosa: “Sono spaventata perchè penso che questo docente sia un vero pericolo. Non voglio immaginare cosa potrebbe provare un adolescente gay nella sua classe dopo aver letto le sue considerazioni sui social”.

Se Luxuria ha inoltre chiesto che il professore sia cacciato dalla scuola genovese, i vertici del liceo D’Oria sono corsi ai ripari e dopo averle chiesto scusa per quanto sostenuto da Del Ponte hanno invitato la trans più famosa d’Italia presso l’istituto di via Diaz. Un dibattito che si preannuncia divertente e interessante.