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Carcassa di cinghiale recuperata in mare, la rabbia dell’Enpa

Un cinghiale in spiaggia (foto di repertorio)

La carcassa di un cinghiale è stato recuperato in mare questa mattina all’ingresso del porto, tra Albissola Marina e Savona, dagli operatori dei servizi nautici Transmare.

La prima ipotesi, da verificare, secondo la Protezione Animali, è che si tratti di un soggetto ferito durante una battuta di caccia e gettatosi in mare per sfuggire all’inseguimento dei cani dei cacciatori, dove forse è annegato.

Secondo i volontari dell’Enpa quella al cinghiale è “forse la forma di caccia più barbara, con molti cacciatori e cani alla ricerca di un cinghiale, che viene poi spinto dai cani verso i cacciatori appostati.

Il cinghiale è un animale tranquillo, che tuttavia non esita a difendersi e spesso squarta i cani inseguitori con le sue robuste zanne.

Ferimento o morte dei cani, e qualche volta anche dei cacciatori, non sono infrequenti. Spesso il cinghiale ferito percorre decine di chilometri nei boschi, prima di essere finito dai cacciatori o sbranato dai cani e, se invece riesce a seminarli, va a rintanarsi e, se le ferite sono gravi, a morire lentamente”.

 

Lavori Ponte Morandi proseguono: lunedì prove di carico pila 8 e 9 | Video

Lavori Ponte Morandi proseguono: lunedì prove di carico pila 8 e 9

Proseguono i lavori nel cantiere allestito per la demolizione del troncone ovest del Ponte Morandi.

“In questa fase – hanno riferito i responsabili della Struttura commissariale governativa per la ricostruzione – è necessario procedere al collaudo della pila 8.

A questo scopo, ieri è stato montato un contrappeso di 400 tonnellate sotto la parte a sbalzo della pila 8 insieme al cosiddetto ‘cravattamento’ della pila (una sorta di fasciatura). Il contrappeso servirà per la sua messa in sicurezza.

Oggi, secondo quanto previsto, il contrappeso sarà messo in trazione tramite i due ‘strand jack’ montati a bordo pila.

Tra domenica e lunedì si procederà alle prove di carico tra la pila 5 e la pila 8 con i carrelli radiocomandati, gli stessi già utilizzati nelle scorse settimane.

Una volta superata la prova di carico, si potrà procedere con la scarifica anche in questo tratto, l’ultimo che deve essere alleggerito.

L’impalcato del troncone Ovest del Ponte Morandi potrà poi essere gradualmente portato a terra, una volta liberato anche da tutte le parti metalliche che saranno tagliate e fatte scendere nei prossimi due-tre giorni.

Il cantiere prosegue anche a levante del vecchio viadotto. Si è iniziato infatti il trasporto delle strutture di sostegno delle pile in prossimità delle stesse nella zona di via Fillak”.

Il Comune di Genova ieri ha informato che via 30 giugno 1960 rimarrà chiusa al transito veicolare e pedonale da oggi fino a mezzanotte di lunedì prossimo o “comunque fino a cessate esigenze”. La disposizione si è resa necessaria al fine di eseguire delle prove di carico tra la pila 5 e la pila 8 del viadotto autostradale.

Il Nano Morgante | Il Confine Invisibile

Il Nano Morgante | Il Confine Invisibile

Qualunque idea di “confine”, di delimitazione di una proprietà, è per natura priva di senso.

A maggior ragione, quando la si compone materialmente, per esempio con l’elevazione di un solido muro, non si può evitare di chiederci il senso vero di tale sua esistenza. Ed anche della nostra, con riferimento ad una così ristretta identificazione di funzione.

Il più delle volte, comporre una demarcazione, una linea separativa tra  luoghi attigui e continui (anche di pensiero), imprimere tra loro una soluzione di continuità,  è un’idea sconsiderata.

Similmente, un discrimine tra due qualsivoglia, anche opposte, espressioni e condizioni della stessa natura  innesta una dualità, conflittuale in quanto tale.

Ben alla larga da immanenti “tecnolatrie”, consideriamo  semplicemente  le attese insite nei comportamenti  socialmente prevedibili, nelle consuetudini, nella manifestazione di valori etici.

Essi rassicurano per le loro modalità, connotando i luoghi in cui prendono forma. Per converso, non rassicurano quando mutano d’emblee  il percorso intrapreso e pregiudicano sensibilmente   tali attese.

Ecco perché, ad esempio, ci e-straniamo, dopo aver appellato “normale” il comportamento  di un individuo, quando nello stesso si palesa, di lì a poco, un diverso contraddittorio intento, cui porre immediati rimedio e riparo.

Sortisce assenso, per altro verso, la prima facie, il luogo comune riferibile a ciò che appare a prima vista, in specie quando vi si trova conferma.

L’attribuzione stereotipata di “fiducia” verso un preciso modello umano è un concetto con cui, prima o poi, potremmo fare i conti.  Per questo non è certamente opportuno accantonare il concetto come desueto, né disporre arginature.

Se prima, nell’immaginario collettivo, il soggetto da tenere fuori dall’uscio era (seppur sempre con margine d’errore) visivamente identificabile, oggi tale identikit  viene sensibilmente a ridefinirsi. L’uno vale potenzialmente  l’altro, entrambi  in egual misura ritenuti correi e motivo di una ragionevole “tattica difensiva”.

In conclusione, è in questa alternanza  vittima-carnefice, carceriere-carcerato, buono-cattivo, che situiamo il confine, invisibile ed aleatorio, sul quale, tra dentro e fuori, transitiamo.

Massimiliano Barbin Bertorelli

No al razzismo: dal senatore nero di Salvini al corazziere nero di Mattarella

Il primo senatore nero della Repubblica e il primo corazziere nero del Quirinale

No al razzismo, sì alla legalità. Dal primo senatore nero della Repubblica (il leghista e fedelissimo di Salvini, Toni Iwobi) al primo corazziere nero del Quirinale (un giovane carabiniere di origine brasiliana).

L’altro ieri, durante una delle commemorazioni in vista della Giornata della Memoria che si celebra in tutto il mondo il 27 gennaio per ricordare la Shoah ebraica, nella residenza ufficiale del Presidente della Repubblica è stato schierato il corazziere di pelle nera, che ha accolto le varie autorità.

Si tratta di un 29enne adottato da una famiglia siciliana, che grazie all’Arma e ai suoi nuovi genitori è stato formato ed educato a rispettare le nostre regole, come tanti giovani italiani seri e perbene. Ha rigato dritto, ha studiato, si è impegnato e ha partecipato ai concorsi per diventare corazziere, come chiunque altro.

Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tra le altre autorità presenti all’evento c’era anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Apriti cielo. Molti quotidiani nazionali ci hanno fatto i titoloni.

Da “Salvini accolto dal corazziere nero al Quirinale” a “Quirinale, Salvini accolto da un corazziere di pelle nera” a “Matteo Salvini al Quirinale accolto dal corazziere nero: gira una strana voce al Colle” fino addirittura a “Salvini e il corazziere nero: che faccia avrà fatto quando se l’è visto davanti?” e “L’intuizione del corazziere nero. L’accoglienza di Mattarella a Salvini è un magico colpo di genio ‘civile’ di chi custodisce il naturale e reattivo sentimento democratico unito al necessario sarcasmo antifascista”.

Uno dei pochi che ha bacchettato i colleghi e i vari buonisti è stato il sempreverde Vittorio Feltri: “Veri razzisti sono quelli che usano il corazziere nero per fare ironia su Salvini. Se un corazziere italiano è nero non importa niente a nessuno, dov’è il problema? In realtà, nel nostro Paese c’è un razzismo ribaltato che diventa quasi paradossale. Il ministro dell’Interno vuole solo combattere l’immigrazione selvaggia, molti italiani lo seguono e lo apprezzano”.

 

Genova, senatore nero Toni Iwobi (Lega) con viceministro Rixi e sindaco Bucci

 

 

Zona rossa, versati da Aspi 115 milioni: effettuati da Bucci primi pagamenti immobili

Ponte Morandi a Genova

Sono stati effettuati nel pomeriggio di ieri i primi 130 mandati di pagamento per l’acquisto degli immobili della zona rossa, dopo l’arrivo effettivo dei 115 milioni di euro versati da Autostrade Spa nella contabilità speciale del Commissario Bucci.

Lo hanno riferito i responsabili della Struttura commissariale di Governo per la ricostruzione del viadotto autostradale sul Polcevera.

“Gli uffici si sono immediatamente attivati per procedere con i primi pagamenti per un importo di circa 25 milioni di euro. Il lavoro degli uffici proseguirà a ritmo serrato da lunedì (primo giorno utile per la contabilità) per garantire ai cittadini e alle aziende coinvolte che il saldo avvenga nei tempi più rapidi possibili”.

Contestualmente, i responsabili della Struttura commissariale hanno comunicato che “per chi dovesse procedere con la consegna di chiavi o documenti relativi agli immobili, gli uffici al terzo piano del Matitone (via di Francia, 3) sono a disposizione dal lunedì al giovedì con orario 9 – 13 e 14.30 – 17.30 e il venerdì dalle 9 alle 11. E’ possibile anche prendere un appuntamento, concordando l’orario con la Segreteria (tel. 010 557 71 07)”.

 

Salvatore attacca Costa: ha chiesto rimborso da 31mila euro al Comune di Beverino

Andrea Costa (Liguria Popolare)

“Apprendiamo che il consigliere regionale Andrea Costa ha chiesto al Comune di Beverino, di cui è stato sindaco dal 2004 al 2015 e dove peraltro egli risiede, un rimborso di contributi ai sensi dell’articolo 86 comma 2 del D.lgs 267/2000, secondo cui i liberi professionisti prestati alla politica devono essere rimborsati per gli anni di inattività”.

Lo ha dichiarato oggi la capogruppo regionale del M5S Alice Salvatore.

“Il consigliere Costa, che immaginiamo abbia dimostrato per gli anni in questione la propria rinuncia agli incarichi professionali di geometra – ha aggiunto Salvatore – ha presentato un conto salato: quasi 31.905 euro. Cifra importante, soprattutto per un piccolo Comune come Beverino, che quasi certamente potrebbe destinare quei soldi a risolvere le piccole o grandi criticità del proprio territorio.

Il modulo di rimborso è stato protocollato il 14 dicembre scorso e, se non andiamo errati, il diritto di credito del geometra Costa dovrebbe essere prescritto.

Al di là dei tecnicismi, la questione è anche morale. Non pago di aver lasciato in eredità al Comune debiti cospicui come sindaco, cui l’attuale giunta comunale sta faticosamente cercando di far fronte, ora chiede che gli venga versato un cospicuo rimborso dei contributi minimi versati alla Cassa dei Geometri. Davvero poco ‘popolare’ per chi milita sotto il simbolo di Liguria Popolare”.

 

Donna incinta intossicata da monossido di carbonio in via Sampierdarena

Intossicamento da monossido a Ronco Scrivia: marito e moglie in ospedale
Salvata dai vigili del fuoco. Una semplice disattenzione, un’installazione forse non eseguita a regola d’arte e poca conoscenza delle apparecchiature, hanno portato questa notte a ciò che poteva essere un incidente fatale.

Una stufa a gas posizionata sotto la finestra di una camera di un’abitazione in via Sampierdarena era in funzione mentre una giovane in stato interessante dormiva nella stessa stanza.

Gli inquilini dell’appartamento probabilmente non avevano notato era che i panni stesi ad asciugare stavano ostruendo il tubo di scarico dei fumi della caldaia, che anziché disperdersi fuori rientravano nella camera.

Per fortuna, sono tempestivamente intervenuti i VVF, che hanno salvato la donna, poi trasferita al Villa Scassi e dichiarata fuori pericolo di vita.

Le cause dell’incidente sono state appurate dal nucleo investigazioni antincendio territoriale NIAT del Comando di Genova.

Gli esperti dei VVF hanno ricordato e raccomandato: “Ogni combustione genera monossido di carbonio. Questo gas, inodore e incolore si lega con molta più forza all’emogoblina andando a sostituirsi all’ossigeno indispensabile per la vita.

I primi sintomi sono mal di testa ma durante il sonno è facile non rendersi conto del pericolo.

Fondamentale è far installare le apparecchiature da tecnici qualificati e far verificare il buon funzionamento ogni anno. Anche fonti di calore apparentemente senza fiamma, come potrebbe essere un braciere, sono ghiotti di ossigeno e rendono in cambio una grande quantità di monossido.

Raccomandiamo pertanto la massima prudenza e un minimo di conoscenza delle apparecchiature, in modo da non correre rischi nell’ambiente che ci sembra più sicuro, la nostra casa”.

 

Donna incinta intossicata da monossido di carbonio in via Sampierdarena: la parte esterna dell’edificio

Pallanuoto, A1M: classica Posillipo-Recco oggi in vasca

Pallanuoto

Proseguono senza sosta i campionati di serie A1. Per il torneo maschile si disputa la quindicesima giornata, seconda di ritorno.

In diretta su Waterpolo Channel, dalle 18.00 con telecronaca di Ettore Miraglia e il commento tecnico di Francesco Postiglione, Iren Genova Quinto-Lazio Nuoto per un match che promette spettacolo tra le rivelazioni della regular season. Impegni, sulla carta, non proibitivi per le capoliste AN Brescia e Pro Recco impegnate rispettivamente in trasferta casa contro la Rari Nantes Florentia e in trasferta contro il Circolo Nautico Posillipo. Occhi puntati, invece, in chiave salvezza su Roma Nuoto-Catania Nuoto. Seguono programma e arbitri

A1 maschile

15^ giornata – sabato 26 gennaio

15.00 CC Ortigia-CC Napoli
Arbitri: Navarra e Pinato
16.30 CN Posillipo-Pro Recco
Arbitri: Petronilli e Zedda
18.00 Bogliasco Bene-Pallanuoto Trieste
Arbitri: Calabrò e Colombo
18.00 RN Savona-Sport Management
Arbitri: Scappini e Ricciotti
18.00 AN Brescia-RN Florentia
Arbitri: Fusco e Centineo
18.00 Iren Genova Quinto-Lazio Nuoto – live su Waterpolo Channel
Arbitri: Lo Dico e D’Antoni
18.00 Roma Nuoto-Catania Nuoto
Arbitri: D. Bianco e Rovida

Genoa, Sturaro riabbraccia il Grifone: la sua storia

Parabola con punto di ritorno. E’ stata chiusa l’operazione con Juventus Fc per il ritorno di Stefano Sturaro, tra i prodotti di eccellenza del settore giovanile sotto la presidenza Preziosi. Titolo temporaneo con obbligo di riscatto a determinate condizioni. Come per l’accordo impostato a parti invertite con il club campione d’Italia per l’attaccante Luca Zanimacchia.

Dagli anni giovanili, alla vittoria della Supercoppa con la Primavera, passando per l’esordio in Serie A e alle stagioni dal 2013 al 2015 con il Grifone. Un cordone ombelicale che non si è mai spezzato del tutto. “Sono strafelice di questa nuova opportunità. Tutti sanno cosa rappresenti per me il Genoa” dice lui. Un pezzo di pelle come il tatuaggio rossoblù che porta addosso.

Ligure di Sanremo, canterano doc. Dopo l’esperienza in Portogallo allo Sporting Cp, non resta che aspettare di ritrovare quello smalto, che lo ha portato a indossare la maglia delle squadre nazionali giovanili, sino alla maggiore. “Diamo il bentornato a Stefano. Il suo senso di appartenenza, al di là del valore sul campo, saranno molti utili a tutti” lo saluta il capitano Mimmo Criscito.

Genoa, Preziosi ieri in visita alla squadra a Pegli

Enrico Preziosi

Giornata genovese per il presidente Enrico Preziosi. Il patron del Grifone è arrivato a Villa Rostan stamane e ha fatto in tempo a dare il benvenuto ad Antonio Sanabria, l’attaccante appena giunto a Pegli da Malpensa su un autoveicolo inviato dalla società. Una stretta di mano prima delle visite all’Istituto Il Baluardo, necessarie per sviluppare l’iter burocratico finalizzato alla formalizzazione della sua prossima acquisizione.

Prima della seduta di allenamento il proprietario del Genoa ha incontrato mister Prandelli e salutato lo staff, radunato la squadra per trasmettere carica e fiducia, quindi ha assistito a tutto l’allenamento in compagnia dei dirigenti con cui ha fatto il punto della situazione, non solo in chiave mercato, ma soprattutto in vista della trasferta di Empoli. Un passaggio importante per il prosieguo della stagione.