Allarme topi a Genova. Specialmente in lungomare Canepa e nel Centro storico, dove vi sono colonie di roditori che stanno crescendo.
La capogruppo comunale Lorella Fontana (Lega) ha chiesto all’assessore all’Ambiente e Rifiuti Matteo Campora a che punto siano gli interventi di derattizzazione.
“Le aree del Centro storico, dei Magazzini del sale e di via Sampierdarena – ha spiegato Campora – sono sottoposte a periodiche derattizzazioni da parte di Amiu Bonifiche, mediante l’installazione di 40 erogatori di esca rodenticida.
L’ultima, straordinaria, è stata eseguita il 12 luglio scorso.
Nel caso di Lungomare Canepa le ditte impegnate nei cantieri avrebbero dovuto, a norma di regolamento, procedere alla derattizzazione preventiva prima dell’avvio dei lavori.
A seguito delle numerose segnalazioni, l’Ufficio animali critici del Comune ha inoltrato una richiesta di sopralluogo alla Polizia locale per la verifica del caso.
Contestualmente, si è provveduto a dare mandato ad Amiu bonifiche affinché effettuasse una derattizzazione ulteriore.
L’invito che rivolgo a tutti i cittadini genovesi è di non abbandonare i rifiuti per strada”.
E’ stato presentato nella “Città del Muretto” il programma delle passeggiate con Amnesty International nei prossimi mesi di agosto e settembre. La prima uscita è prevista per venerdì 2 agosto, alle ore 17 per visitare le chiese fuori delle antiche mura di Alassio.
“ Ad accompagnare i partecipanti sarà il benemerito animatore e promotore di queste belle visite- dice lo scrittore ed editor Armando D’Amaro- il professor Bruno Schivo. Sono numerosi gli itinerari che Amnesty organizza in collaborazione con gli assessorati al Turismo ed alla Cultura del Comune di Alassio e con l’ Istituto Internazionale degli Studi Liguri, sezione di Albenga, e che ottengono sempre un notevole successo. Percorsi cittadini e collinari alla scoperta di luoghi incantevoli della Baia del Sole e dei suoi dintorni”.
Per i prossimi due mesi sono previsti di altri nove appuntamenti riservati non solo ai turisti, ma anche a quei residenti che spesso non conoscono bene la storia e le vicende dei luoghi in cui abitano.
“Ogni anno- spiega il professor Schivo – organizziamo una serie di interessanti escursioni, anche facili da compiere, che contribuiscono ad ogni estate a far conoscere la storia e le bellezze di Alassio. Sono passeggiate che riscuotono grande interesse tra residenti e turisti ed offrono davvero l’opportunità di fare facili escursioni alla scoperta della città e delle bellezze naturali ed architettoniche del territorio”.
Questa serie di escursioni, poco impegnative, di soli pochi chilometri, hanno lo scopo di far conoscere le bellezze naturalistiche ed artistiche delle chiese e degli edifici storici del primo entroterra alassino per educare al rispetto di questo importante patrimonio culturale, naturale, religioso, devozionale ed artistico che rende così bella la nostra Riviera. Per partecipare, o iscriversi non è necessaria alcuna prenotazione. Basta presentarsi all’appuntamento cinque minuti prima del via. Le gite sono gratuite, con offerta libera a favore di Amnesty International.
Questo il calendario dei prossimi appuntamenti dei mesi di agosto e settembre.
2 agosto: Alassio fuori dalle mura: borgo Barusso e i S. Maria degli Angeli. In programma la visita alle chiese Extra moenia di Sant’Anna e Santa Maria degli Angeli. Ritrovo alle ore 17 presso il Palazzo Comunale. Da qui partiranno alle 17 quasi tutte le altre passeggiate.
5 agosto: Il Burgus Alaxii. Ritrovo alle ore 21 presso il Palazzo del Comune di Alassio per la Visita guidata alle chiese e ai carrugi del vecchio borgo.
8 agosto: La collina e le chiese di S.Rocco, Loreto e Madonna delle Grazie per un percorso privo di qualsiasi difficoltà, ma si consigliano scarpe adatte a percorrere sentieri e mulattiere.
10 agosto, 30 agosto e 25 settembre: La strada romana Julia Augusta, che prevede la visita guidata ai monumenti funerari di epoca imperiale lungo la via romana tra Albenga ed Alassio.
Ritrovo ad Albenga in piazza San Michele alle ore 17.
13 agosto: Gli Inglesi ad Alassio. Ritrovo alle 17, per una visita ad alcune delle testimonianze del periodo “inglese” di Alassio tra le quali la “West Gallery”, la English Library, ed il tennis Hanbury.
27 agosto: Non solo spiaggia… 100 e più anni di tursimo ad Alasio. Ritrovo alle 17 per una visita ai luoghi simbolo della storia del turismo alassino.
22 settembre: Alta Via della Baia del Sole. Ritrovo alle 9 e 30 presso il Piazzale di Santa Croce per la Salita al monte Bignone (m. 520) e prosecuzione verso Vegliasco. Alle ore 13 Sosta alla Madonna della Guardia (pranzo al sacco). Alle 14 Visita alla chiesa e ripresa dell’ escursione verso la torre “pisana”, S.Bernardo, Poggio Brea e Colla Micheri. Arrivo previsto alle ore 17 a Laigueglia. Il percorso si svolge quasi per intero su sentieri, per cui è indispensabile calzare scarpe adatte. Il piazzale di Santa Croce è raggiungibile per carrozzabile (da Piazza Stalla), a piedi (Via Romana di S.Croce, nei pressi del passaggio a livello) o con autobus di linea (fermate sulla via Aurelia, ore 9.04). Ritorno da Laigueglia con autobus di linea. Soltanto per questa ultima gita è consigliabile la prenotazione.
Comunque per coloro che desiderassero avere maggiori informazioni su queste ed altre iniziative di Amnesty International è possibile contattare il numero telefonico 3283066168, oppure scrivere direttamente all’ accompagnatore all’indirizzo di posta elettronica bruno.schivo@iol.it.
Sparviere intrappolato in abitazione liberato dagli uomini del Cites
Uno sparviere era rimasto intrappolato tra la finestra e le imposte di una abitazione a Genova Castelletto ed è stato recuperato e liberato dai carabinieri del Cites.
Il rapace era entrato nello spazio tra la persiana e la finestra da un buco delle imposte.
L’apertura però non era sufficiente per permettere all’animale di riprendere il volo con il rapace che era, così rimasto intrappolato.
Gli uomini del Cites si sono così prodigati e, usando le dovute cautele, lo hanno catturato.
Lo sparviere era in buone condizioni di salute ed è stato portato in una zona isolata sulle alture di Genova e liberato.
Lo sparviere è un rapace diurno tutelato dalla convenzione di Washington per le specie minacciate d’estinzione.
Violano decreto coronavirus, trovati nel savonese con 140 kg di coca
La GdF di Genova, in collaborazione con la Dea degli Stati Uniti, ha sequestrato 368 kg di cocaina, oltre 953 mila euro in contanti e arrestato tre italiani per importazione di droga dal Sudamerica.
Tra questi un affiliato alla cosca di ‘ndrangheta Alvaro di Sinopoli, in procvincia di Reggio Calabria.
L’operazione era finalizzata al contrasto delle narco-mafie. Gli arrestati sono accusati di traffico internazionale di droga con le aggravanti di mafia,quantità di stupefacente e transnazionalità. Il sequestro della droga è avvenuto in porto a Genova. La droga sequestrata valeva 100 milioni.
Organizzatore e finanziatore del traffico era Antonio Alvaro, 39 anni, minore di cinque fratelli tutti appartenenti alla cosca malavitosa Alvaro di Sinopoli.
L’uomo era stato localizzato questa primavera a Bogotà in Colombia con la collaborazione della Dea mentre contrattava l’acquisto di un ingente quantitativo di cocaina da far arrivare in Italia.
Alvaro Per il trasporto dello stupefacente aveva utilizzato un veliero non sapendo, però, di aver a che fare con agenti sotto copertura.
Anche il pagamento del trasporto, avvenuto in due tranche a Sanremo ad aprile e poi a Genova all’arrivo della merce è stato consegnato in realtà ad altri agenti sotto copertura.
Oltre ad Antonio Alvaro sono stati arrestati due suoi uomini di fiducia e un terzo è ricercato: si tratta di Filippo Ierinò e Rodolfo Militano mentre Domenico Romeo, ritenuto dagli investigatori il contabile della ‘ndrina, è riuscito a fuggire.
A Genova San Fruttuoso un uomo di 70 anni ha ferito gravemente un educatore colpendolo con un coltello.
L’aggressione è avvenuta questa mattina in piazza Terralba con l’uomo che è stato colpito ad una mano.
Trasportato all’ospedale San Martino, i medici lo hanno medicato. Per lui una prognosi di 40 giorni.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile che hanno arrestato l’aggressore, un sassarese senza fissa dimora che spesso è ospite di un centro di accoglienza per anziani e bisognosi.
Il 70enne, che ha aggredito l’educatore, un genovese di 47 anni, ora dovra rispondere di lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere.
L’anziano ha incontrato l’educatore ad una fermata dei bus ed ha cominciato a minacciarlo accusandolo di avergli rubato la pensione, fatto che è stato assolutamente escluso dai carabinieri.
Poi ha estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello a serramanico e ha colpito il 47enne.
L’argomento “musica” è utile per rimarcarne la funzione, il canone ampiamente titolato a sintonizzare l’anima dell’essere umano, chiamato a sollecitarne e coglierne l’essenza, richiamando per comoda comparazione quanto afferma l’edenico Holderlin: “sono stato allevato dall’armonia del bosco”.
Non possiamo trascurare il fatto che la natura stessa abbia in sé una originaria musicalità, espressa a più voci, la cui melodia, divina o diabolica, è, tra l’altro, l’oggetto di una appassionata ricerca nel testo “Melodien” di Helmut Krausser.
Sia come sia, transitando dalla musicalità delle fronde di un bosco a quella delle corde di una chitarra elettrica o del battere delle percussioni, la serata del 6 luglio us ai bagni Liggia di Genova ha ottimamente espresso l’ambiente ideale in cui razzola l’interessante sonorità di Federico Branca “Ragazzetto” e del suo gruppo.
Una sonorità, per sua sintetica descrizione, “elettro blues dalle tinte pop, con brani orecchiabili, con elettronica ed influenze black”.
Questa sonorità, mescolanza dei vari generi sopra enunciati, elaborati in una resa da un “sound” caloroso e conviviale, rappresenta bene l’energica spinta che “ragazzetto” dona: un impegno, il suo e quello della sua generazione, nel disseppellire e ricostituire quei valori, quei sentimenti, quegli ideali semplici, che la nostra società consumista ed individualista ha, con somma evidenza, destituito. A tal punto da giungere alle odierne confuse sorti.
Il mash-up etico-conviviale si legge (si ascolta) proprio nella forza spontanea dei testi e nel ritmo generoso che irrompe e dirompe dal palco: e riecheggiato, tra l’altro, dai video che, coerentemente, espongono la naturalistica filosofia di “Ragazzetto” e del suo gruppo.
Un’esibizione avvincente, in cui alcuni brani percussivi hanno richiamato, in qualche modo, la sonorità dei Prodigy.
A Federico “Ragazzetto” Branca, “front man” del gruppo, possiamo assegnare la capacità e la sensibilità di ideare ed interpretare una “musica” (che etimologicamente significa “arte delle Muse”) d’intrattenimento multi-tasking, che, sotto forma di una energia udibile ed edibile socialmente, transita e fluisce in ciascuna nota musicale. Per il gioioso e spontaneo dimenarsi dei presenti.
La terra è piatta: è quanto sostengono i 'terrapiattisti'
Ed adesso anche i seguaci del mondo “piatto”, i terrapiattisti, più noti che numerosi, hanno la loro squadra di calcio.
Si tratta del club spagnolo Mostoles Balompié, che in giugno si è trasformato in Flat Earth FC, compagine che affronterà da neopromossa la serie D spagnola, in un girone che comprende la provincia di Madrid.
C’è da dire che Mostoles è una città mediamente grande, che come abitanti in zona ne ha meno soltanto di Madrid e Valladolid. Ed uno stadio niente male, che ospita quasi 15.000 spettatori.
Javi Poves
Nel Mostoles in passato ha giocato l’ex milanista – dove non lasciò traccia – Harvey Esajas. L’idea di cambiare nome e di abbracciare la causa dei terrapiattisti mondiali è stata del presidente Javi Poves, 32 anni. “Sarà una squadra di calcio professionistica che nasce per riunire la voce di milioni di ‘terrapiattisti’ e di tutte quelle persone che cercano risposte” ha detto Poves alla presentazione alla stampa. Javi Poves, difensore e giovane stella dello Sporting Gijon, lasciò all’improvviso il calcio giocato tra lo stupore generale a soli 24 anni, nel 2011.
Allora definì senza mezzi termini il calcio “marcio e pieno esclusivamente di denaro e corruzione”. “Il complotto ordito dai poteri forti ai danni dell’umanità – ha spiegato Poves durante la conferenza stampa di presentazione della nuova società – mirato a illudere gli abitanti della Terra che questa sia sferica e non piatta, come intuito in tempi antichi, è preso di mira ormai da anni dai membri della Flat Earth Society, associazione che affonda le proprie radici alla fine del XIX secolo. Noi vogliamo contribuire a questa causa, a ristabilire la verità”.
Javi Poves
C’è da dire che il presidente fa le cose in grande. Nello staff tecnico c’è addirittura l’ex Direttore Tecnico della Nazionale argentina, Alfredo “Coco” Basile, che si è detto entusiasta del progetto. Poves è ricordato ancora in Spagna per le sue prese di posizione da giocatore: quando militava nello Sporting divenne noto per il rifiuto nei confronti di tutto quello che considerava opera dei poteri forti e pretese dalla società, in contrasto con le banche, di essere pagato in contanti; rifiutò persino una autovettura, dono del Gjion, per non alimentare la catena automobilistica mondiale corrotta.
“Il calcio professionistico è solo denaro e corruzione, è capitalismo, e il capitalismo è morte. A cosa mi serve guadagnare 1000 euro invece di 800, se so che derivano dalla sofferenza di tanta gente? Non voglio far parte di un sistema basato su guadagni milionari resi possibili dalla morte di altra gente in America del Sud, Africa o Asia. La fortuna di questa parte del mondo è la disgrazia del resto.”
Da giocatore rifiutava le cure mediche per contrastare le lobbies farmaceutiche. E poi si mise a fare il giramondo, a 25 anni, in cerca della verità. Birmania, Messico, Cuba, Venezuela… Senegal. Ed in Senegal contrasse la malaria, e per protesta contro le case farmaceutiche non volle né vaccinarsi né curarsi, ma guarì grazie a rimedi naturali.
Oggi Poves è un uomo che viaggia senza cellulare e che utilizza internet una volta la settimana per tenere i contatti con la famiglia. Recentemente, ad un giornale che gli chiedeva del perché del cambio di nome della sua società, ha spiegato di “essere convinto non soltanto che la terra sia piatta, ma che non esistano i satelliti lanciati dall’uomo; posso provarlo. Il modello della Terra sferica è falso. I piloti di aerei dicono che la Terra è piatta. Io assicuro che la Terra non è sferica, ma non posso assicurare al cento per cento che sia piatta. Ci sono molte cose che non si conoscono esattamente: Se venisse data una valida prova che la Terra è sferica, sarei il primo a chiudere il club”.
Intanto, il Flat Earth FC si sta preparando al campionato, con grande impegno. Obiettivo, salvarsi. Sarà dura, anche perché la palla è rotonda, e non certo piatta…
La carcassa di un delfino adulto, è stata recuperata dalla capitaneria di porto nel mare di Rapallo e portata sulla spiaggia di San Michele di Pagana.
Qui il delfino, che aveva la pelle completamente rossa, è stato caricato su un furgone della Capitaneria e trasferito in un centro specializzato per studiare la causa della morte.
A interessarsi di questi decessi sono i tecnici dell’Istituto zooprofilattico.
Si tratta del terzo delfino che viene trovato morto in una settimana lungo le coste del Mar Ligure.
Lo scorso 21 luglio uno è stato trovato spiaggiato a Genova sulla spiaggia di Priaruggia e il 24 una giovane stenella era stata recuperata sulla spiaggia di Bordighera.
Tra la Liguria e la Toscana è in atto una vera e propria moria di questi cetacei. In Toscana ne sono stati trovati morti 9 a luglio.
Gli esperti pensano che possa essere in atto una epidemia di morbillo.
FaceApp, i volti usati da società russe, violano la privacy!
Come sarò da vecchio? L’agognata risposta ha contagiato oltre 80 milioni di utenti nel mondo. Per trovare la risposta si deve usare FaceApp. L’App per far invecchiare il proprio volto è il nuovo “gioco” che imperversa nelle bacheche dei social come Facebook e Instagram.
Questa applicazione elaborata nel 2017 è ottenuta modificando e adattando, software facenti parte dell’Intelligenza Artificiale, creando così, un’ applicazione che trasforma digitalmente il viso ottenendo un ringiovanimento o invecchiamento abbastanza realistico.
Come si può realizzare questo “gioco” dalle sorprese a volte poco gradevoli? Come si incomincia?
Scaricare l’app e installarla su pc o sullo smartphone, poi utilizzare una foto, riuscita bene, della propria galleria di immagini e in pochi click è possibile modificare il volto, l’acconciatura, invecchiare o ringiovanire i tratti somatici, ma anche riuscendo a trasformarci in uomini o in donne. (Potrebbe essere un’idea per chi ha già qualche dubbio).
Questo gioco ha contagiato volti noti del cinema che si sono state prestate, tanto che è diventato virale l’hashtag #FaceAppChallenge. «Abbiamo sviluppato una nuova tecnologia che sfrutta le reti neurali – spiega TechCrunch, fondatore e Ceo dell’app russa, Yaroslav Goncharov – per modificare in maniera realistica il volto nelle foto».
Accantonando l’aspetto giocoso, ma facendo alcune riflessioni ci troviamo tra i numerosi rischi sulla violazione della privacy; far circolare troppe immagini personali sulle piattaforme social è un fattore delicato e pericoloso. Nella pagina dell’app dedicata alle istruzioni, si legge che il sistema operativo “potrebbe condividere i contenuti e le informazioni degli utenti con le aziende che fanno parte del gruppo di società di FaceApp”.
Questo è il primo allarme sulla protezione dei dati degli utenti: la foto del viso, comprese varie notizie legate ad essa sono cedute totalmente e per sempre alla mercé dell’app russa: «La foto del nostro volto diventa, nella sostanza, di FaceApp ̶ fa notare Guido Scorza, candidato al Parlamento, come Garante per la protezione dei dati personali – la app russa ne può fare quello che vuole perché la licenza – salvo non volersi avventurare in interminabili battaglie giudiziarie sulla validità delle relative clausole, conclude Scorza – è perpetua, irrevocabile, mondiale, cedibile e, naturalmente gratuita».
Concludendo possiamo dire: si regalano i volti per sempre alla società russa o oltre oceano verso l’ovest, che li utilizzeranno come cavia per addestrare le reti neurali e i sistemi di intelligenza artificiale su cui stanno lavorando. Tutto questo gioco e utilizzo di volti noti e meno noti per avere solo un pugno di like sui social? Ci chiediamo, giustamente, molto perplessi?! ABov
F1 ad Hockenheim: vince Verstappen, miracolo Vettel
La classifica dei piloti e quella costruttori
Il Gran Premio di Germania di Hockenheim è stato vinto dalla Red Bull di Max Verstappen. Seconda la Ferrari di Sebastian Vettel che ha compiuto un’impresa risalendo dall’ultima posizione alla seconda. Terza la Toro Rosso di Daniil Kvyat.
Quarta posizione per Stroll che ha preceduto la McLaren di Sainz e la Toro Rosso di Albon.
Settima e ottava l’Alfa Romeo con Raikkonen e Giovinazzi. Nona la Haas di Grosjean davanti al compagno di squadra Magnussen.
Invece la corsa della Ferrari di Charles Leclerc è finita al 29° giorno con il pilota monegasco che è uscita di pista alla curva 16 sbattendo contro le barriere.
Verstappen è andato al comando e ha poi vinto il Gran Premio di Germania in una gara condizionata dalla pioggia che cadendo a intermittenza a costretto i piloti a cambiare più volte gomme e strategie. In partenza, la Mercedes di Lewis Hamilton aveva mantenuto la testa precedendo il compagno di squadra Valtteri Bottas.
Alla fine il pilota inglese Lewis Hamilton chiude undicesimo dopo un’uscita di pista e una penalità di 5 secondi. Bottas gara fuori dopo un testacoda.
Max Verstappen
La classifica dei piloti
1 Lewis Hamilton 223
2 Valtteri Bottas 184
3 Max Verstappen 162
4 Sebastian Vettel 141
5 Charles Leclerc 120
6 Pierre Gasly 55
7 Carlos Sainz Jr. 48
8 Kimi Raikkonen 31
9 Daniil Kvyat 27 1
10 Lando Norris 22
11 Daniel Ricciardo 22
12 Lance Stroll 18
13 Nico Hulkenberg 17
14 Kevin Magnussen 15
15 Alexander Albon 15
16 Sergio Perez 13
17 Antonio Giovinazzi 5
18 Romain Grosjean 4
19 Robert Kubica 0
20 George Russell 0
Mondiale Costruttori F1
1 Mercedes 407
2 Ferrari 261
3 Red Bull 217
4 McLaren 70
5 Toro Rosso 42
6 Renault 39
7 Alfa Romeo 36
8 Racing Point 31
9 Haas 19
10 Williams 0