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Nautico 2019, tutto pronto per inaugurazione di domani: 986 espositori a Genova

Salone Nautico 2018

Oltre mille imbarcazioni, 986 espositori e 763 giornalisti accreditati da tutto il mondo. Quattordici nuovi brand a Genova, di cui quasi la metà proveniente dall’estero.

E’ tutto pronto in Fiera per l’inaugurazione del Salone Nautico 2019, prevista per domani.

Alle 10 è in programma l’arrivo in città della neo ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli (Pd) e alle 10,45 ci sarà il tradizionale alzabandiera. Seguirà il saluto della fregata Alpino all’entrata del porto.

La 59^ edizione del Nautico si terrà da giovedì 19 a martedì 24 settembre.

Oltre alla ministra, al presidente di Ucina Confindustria Nautica Saverio Cecchi e alla presidente di Saloni Nautici Carla Demaria, ci saranno il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimo Fedriga, il responsabile Infrastrutture e Trasporti della Lega onorevole Edoardo Rixi.

Nel 2018 il fatturato della nautica italiana è cresciuto per il quarto anno consecutivo a doppia cifra superando la previsione di Ucina Confindustria Nautica del +9,5% rispetto all’anno precedente.

A trainare ancora una volta è l’export e gli anni della crisi sembrano ormai passati.

In ogni caso, questa edizione Salone nautico di Genova si preannuncia con afflusso di visitatori da record.

 

27enne truffa donna facendosi ricaricare carta per 5000 euro

Poste Italiane mette a disposizione il prelievo cardless (senza carta)
Uno sportello Postamat

Ieri la polizia ha denunciato a Ventimiglia un giovane italiano per truffa. La vicenda risale a qualche mese fa quando una signora di 67 anni, residente a Ventimiglia, metteva in vendita alcuni mobili su un sito di annunci online.

Dopo qualche giorno veniva contattata da un uomo che si dichiarava interessato all’acquisto di un mobile e che spiegava alla signora di recarsi presso uno sportello ATM di un ufficio postale e seguire le indicazioni che lui le avrebbe fornito per ricevere il versamento di denaro direttamente sul conto corrente.

La signora si recava prima alle Poste di Ventimiglia e poi il giorno seguente all’Ufficio Postale di Vallecrosia ove effettuava diverse operazioni sulla base dei suggerimenti telefonici forniti dall’interlocutore.

In tutte le operazioni effettuate sul display del bancomat compariva la scritta “operazione non consentita”, motivo per cui la signora non si accorgeva di nulla ed anzi riteneva di non aver disposto alcunché.

Qualche giorno dopo, tuttavia, scopriva di aver effettuato svariate ricariche a favore di una carta postepay per una spesa complessiva di 5.000€.

La polizia attivava immediatamente le indagini sulla carta postepay e sull’utenza telefonica utilizzata al fine di individuare l’autore ed oggi procedeva a deferire all’Autorità Giudiziaria per truffa un giovane ragazzo di 27 anni, residente in provincia di Brescia e con precedenti di polizia per reati specifici.

Pallavolo – Presentati dallo Spezia Volley Autorev i rinforzi

Sette arrivi 7 per affrontare il campionato di B2 nazionale

Spezia – Lo Spezia Volley Autorev ha presentato i suoi sette rinforzi in vista del prossimo campionato nazionale femminile di Serie B2 di pallavolo, mentre la preparazione al riguardo procede a gran ritmo al Palamariotti spezzino, a un mesetto dal via.

Eccole.

BENEDETTA FUSANI, schiacciatore carrarese del ’95 iniziatasi alla pallavolo a casa, successivamente gran girovagare da parte sua con tante tappe. Rovereto, Altino Chieti, Castelsardo, Olbia, Argentario Trento, Castellanzese.

SAMANTHA MAESTRI, centrale del ‘92 di Poggibonsi, trapiantata a Massa: cresciuta nel “vivaio” dell’ Empoli, poi Monsummano Terme, Valdinievole e Castelfiorentino tra Serie C e B2 e B1. Tappa più recente l’ Oasi Viareggio.

MATILDE PANCIROLI, libero annata 2002 che in provincia spezzina ha sperimentato di tutto e di più, dall’ Avis all’ Olimpia e dallo Spedia appunto al Centro Volley Spezia.

ALESSIA SGHERZA, banda classe ’97 di Massa cresciuta nella Robur Ms prima e nel San Carlo Borromeo poi, parecchia B alle sue spalle fra B1 e B2…andando dall’ Anderlini Modena a Jesolo, da Ostia a San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini, da Verona a Garlasco vicino a Pavia. Ha avuto un’esperienza pure nel Club Italia che, come noto, è quella struttura con cui la federvolley italiana fa partecipare a campionati nazionali (in maglia azzurra) le giovani particolarmente promettenti.

ALESSIA VITA, libero classe 2000 cresciuta nel Cpo Ortonovo, già in B2 con l’ Autorev due stagioni or sono, quindi una stagione alla Serteco a Genova nella stessa categoria.

CRISTINA RE, palleggiatore annata ’98 di Torino, settore giovanile sino alla Serie C al Lilliput Settimo Toronese e quindi Calton Boys in C; Canavese Rivarolo in B2 e C.

LUISA ROLLA, palleggiatore viareggino del ’98, Dream Pisa e Oasi Viareggio nel suo passato.

 

Nella foto Cristina Re

Giovane algerino ruba portafogli sul bus: preso dalla polizia

La Spezia, borseggiate durante lo shopping: denunciate due bulgare
Furto portafoglio (foto di repertorio)

Sabato pomeriggio, intorno alle 16.30, grazie alla collaborazione dei passeggeri e dell’autista dell’autobus della linea Ventimiglia – Dolceacqua, la polizia ha fermato uno straniero per il furto di un portafoglio.

Il malfattore, un algerino del 1991, dopo essere salito sul bus si è avvicinato ad una donna, un’italiana di 65 anni, e, agendo con particolare destrezza, sottraeva dalla borsa della stessa il portafogli, senza che la vittima se ne accorgesse.

Un viaggiatore, seduto a poca distanza, osservava l’intera scena e subito dava l’allarme.

In quel frangente, mentre il pullman stava percorrendo corso Genova, a pochi metri di distanza stava transitando una volante della polizia in servizio di vigilanza.

I poliziotti, allertati dal conducente, salivano a bordo dell’autobus, controllavano lo straniero e gli trovavano addosso la refurtiva, che veniva subito riconsegnata alla legittima proprietaria

Gli agenti della Volante denunciavano il giovane straniero per furto aggravato e a suo carico veniva anche attivata la procedura amministrativa dell’espulsione per violazione delle norme sugli stranieri.

Pensioni minime e truffe all’Inps: 13 denunciati. Furbetti in Albaro e Castelletto

Carabinieri (foto di repertorio)

Secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero percepito la pensione minima e l’assegno sociale pur non avendone diritto, causando un danno all’Inps di oltre 500mila euro.

Lo hanno scoperto i carabinieri di Genova che hanno denunciato 13 persone.

L’indagine è partita dalla segnalazione da parte dell’Inps di una lista di 5 mila ‘sospettati’.

I carabinieri hanno incrociato i dati forniti all’istituto previdenziale con quelli bancari, scoprendo i primi 13 “irregolari”.

Tra i casi più eclatanti, una ricca coppia di pensionati di Castelletto con un patrimonio di circa mezzo milione di euro e un ex imprenditore di Albaro che ogni mese otteneva il sostegno al reddito pur avendo numerose abitazioni, fondi azionari, investimenti e soldi in banca per diverse centinaia di migliaia di euro.

Nella provincia genovese risultano circa settemila le persone che percepiscono la pensione minima.

 

Genova, mazzette a necrofori S. Martino: indagato brigadiere della GdF

Sequestro da 9 milioni ai nomadi, intercettazione: Rubiamo ogni giorno
Guardia di Finanza (foto di repertorio)

Un finanziere del nucleo di Polizia tributaria di Genova risulta indagato nell’inchiesta su un giro di mazzette ai necrofori dell’obitorio dell’ospedale San Martino da parte di titolari di pompe funebri per ‘accaparrarsi’ le salme.

Inoltre, tre necrofori e tre agenti di pompe funebri risultano indagati dalla procura per corruzione.

L’ipotesi che riguarda il brigadiere capo della GdF è di accesso abusivo a sistema informatico.

Secondo l’accusa, il finanziere avrebbe preso informazioni su un titolare di agenzia funebre e le avrebbe girate a un amico, anche lui del settore e suo rivale, tramite l’accesso al sistema Serpico che custodisce dati delle persone indagate.

La circostanza è emersa dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari, inviato nelle scorse settimane dal pubblico ministero Massimo Terrile ai legali degli indagati (gli avvocati Paolo Costa, Pietro Bogliolo, Riccardo Savi, Paolo Scovazzi, Irene Russo, Francesco Saia, Marco Marino e Patrizia Cecconi).

 

Genova, capo Polfer indagato per peculato e rimosso: contestati viaggi in Sardegna

Polfer (foto d'archivio)

Il capo della polizia ferroviaria della Liguria, Pasquale Di Donato, 62 anni, risulta indagato dalla procura di Genova per peculato e falso con l’accusa di avere fatto un centinaio di viaggi privati con l’auto di servizio.

Secondo il pm Sabrina Monteverde, il dirigente di Polizia avrebbe anche costretto il suo autista a falsificare i report di servizio.

I viaggi, secondo l’accusa, servivano per recarsi nei fine settimana da Genova in un aeroporto del Nord Italia da dove prendere l’aereo per andare in Sardegna e raggiungere casa a Sassari.

I trasferimenti sarebbero stati giustificati come missioni per ispezioni in vari uffici regionali.

Nelle scorse settimane Di Donato è stato rimosso dall’incarico operativo.

Amiu, giro di escort per appalti: condannati imprenditori e dirigenti

Controlli carabinieri in Amiu (foto di repertorio)

I giudici del Tribunale di Genova oggi hanno condannato gli ex dirigenti di Amiu e gli imprenditori coinvolti nell’inchiesta, avviata cinque anni fa, su un giro di escort in cambio di appalti.

I giudici hanno disposto il pagamento di quasi 200mila euro come danno all’azienda partecipata dal Comune stessa.

L’ex responsabile Affari generali Amiu Corrado Grondona è stato condannato a 5 anni e nove mesi; gli imprenditori Vincenzo e Gino Mamone a 4 anni e 6 mesi; Daniele e Stefano Raschellà a 4 anni e un mese; Claudio Deiana a 4 anni e 6 mesi.

I pm avevano chiesto il rinvio a giudizio per dieci persone con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e la turbativa d’asta. I giudici hanno riconosciuto solo la corruzione.

E’ stata quindi disposta la confisca di quasi due milioni di euro alle tre società gestite dagli imprenditori condannati.

Le tre ditte (ImpresAres, Edildue e Rgd) sono state condannate anche alla pena accessoria del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per due anni non appena la condanna sarà definitiva.

Le altre persone condannate sono Carlo Sacco, 3 anni e un mese; Massimo Bizzi, 1 anno e due mesi: Roberto Ademio 3 anni e 1 mese.

Inoltre, la Edildue avrebbe ottenuto, in consorzio con altre imprese, i lavori di rifacimento di una parte della strada di Portofino distrutta durante la mareggiata dello scorso ottobre. Secondo quanto si apprende da fonti della procura, l’ipotesi sarebbe stata segnalata al gruppo che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione.

 

Lasciano bimba di due anni con il cane in macchina: denunciati

polizia generica
Polizia (foto di repertorio)

Una coppia di ungheresi ha lasciato in auto a Sanremo la propria figlia di due anni con il cane ed è stata denunciata dalla polizia per abbandono di minore.

Nel pomeriggio di ieri una donna notava all’interno del parcheggio interrato di un noto esercizio commerciale di Corso Matuzia una bambina di circa due anni che, lasciata all’interno dell’auto con i finestrini abbassati e in compagnia del proprio cane, piangeva disperatamente.

La donna immediatamente si avvicinava alla piccola per cercare di tranquillizzarla e chiedeva aiuto al personale dell’esercizio commerciale anche al fine di rintracciare i genitori.

Nel frattempo veniva richiesto l’intervento di un’ambulanza e di un equipaggio della Squadra Volante tramite il Numero Unico di Emergenza 112.

Gli agenti giungevano immediatamente sul posto e, dopo aver verificato le condizioni della bimba, si attivavano per la ricerca dei genitori.

Dopo circa mezz’ora da quando si erano allontanati  i genitori della piccola giungevano presso l’autovettura e, alla vista dell’ambulanza e della polizia, accorrevano dalla bambina molto spaventati.

La coppia, due ungheresi rispettivamente di 30 e 40 anni circa, si mostrava sorpresa per l’intervento del personale medico e di polizia, ritenendo normale l’aver lasciato la bimba in auto, considerato anche che la stessa dormiva ed era “sorvegliata” dal suo cagnolino.

I due incauti genitori venivano pertanto segnalati all’Autorità Giudiziaria ritenendo che la loro condotta fosse tale da integrare il reato di abbandono di minori e comunque venivano diffidati dal compiere in futuro una simile leggerezza.

Afghano 25enne prende a pugni 80enne: denunciato

Pugno (foto d'archivio)

Aveva colpito lo scorso 24 agosto nella zona pedonale della Spezia un uomo di ottanta anni e si era, poi, dato alla fuga.

Per questo gli uomini della Questura spezzina avevano avvito le indagini del caso e hanno identificato l’autore del gesto.

Si tratta di un afghano, venticinquenne, regolare sul territorio nazionale, identificato grazie ad una meticolosa analisi dei filmati tratti dalle telecamere di sicurezza installate nella zona ed alle testimonianze raccolte.

È stato così possibile accertare che quel sabato, in tarda mattinata, mentre l’ottantenne stava passeggiando in via Sapri, cadeva a terra dopo essere stato urtato con il manubrio della bicicletta da un giovane, che era al telefono e stava percorrendo l’area pedonale.

Alle rimostranze della vittima, anziché scusarsi, lo affrontava in modo minaccioso.

Nonostante la vittima cercasse di indietreggiare, per sottrarsi all’aggressione fisica e verbale, il giovane lo inseguiva nella vicina via Cristoforo Colombo dove, dopo essersi nuovamente avvicinato, lo colpiva con un pugno al volto, che lo faceva cadere a terra, procurandogli lesioni personali refertate dapprima al pronto soccorso, con prognosi di gg. 2 e di successivi 20 giorni.

Gli investigatori ricostruivano dettagliatamente la vicenda ed acquisivano alcune immagini, particolarmente nitide, sia dell’autore del reato che della dinamica, assolutamente casuale.

Gli accertamenti si concentravano, in particolare, sulla bicicletta, che nei giorni successivi veniva rinvenuta parcheggiata poco distante dal luogo dei fatti.

Le successive indagini in zona, con prolungati appostamenti di personale in borghese, permettevano di identificare il possibile autore del reato, il cui aspetto somatico collimava perfettamente con quello del giovane ripreso dalle telecamere.

Il giovane afghano veniva identificato, con certezza assoluta e deferito in stato di libertà per lesioni personali, aggravate dal fatto di aver agito contro persona che, a causa dell’età, versava in una situazione oggettiva di minorata difesa.