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Agguato Genova Est, commemorato brigadiere Volpi: ucciso per far evadere Cesare Chiti

Genova Est, commemorazione brigadiere Ruggero Volpi

Ucciso senza pietà. Stamane, alla presenza dei famigliari della vittima degli anni di piombo, del prefetto e del questore di Genova, è stata commemorata la ricorrenza del 42° anniversario dell’omicidio del brigadiere Ruggero Volpi.

Il 12 ottobre 1977 il sottufficiale dei Carabinieri era a capo della scorta per il trasferimento dal carcere di Genova a quello di Trani di un pericoloso detenuto, Cesare Chiti, appartenente alla banda di Marietto Rossi.

All’imbocco della rampa autostradale di Genova Est fu teso un agguato per permettere l’evasione del pregiudicato. In quella circostanza, oltre al brigadiere, rimasero feriti l’autista e un altro carabiniere.

Il brigadiere Volpi, a seguito delle ferite riportate, morì il 27 ottobre successivo e gli fu concessa la Medaglia d’oro al Valor Civile con la seguente motivazione: “Capo scorta di un automezzo adibito a trasporto di detenuti, veniva proditoriamente aggredito ed attinto da numerosi colpi di arma da fuoco, unitamente ad altro militare ed all’autista civile, da parte di alcuni malviventi intenzionati a far fuggire il malfattore ivi trasportato. Sebbene mortalmente ferito raccoglieva le sue ultime energie preoccupandosi di far soccorrere gli altri feriti e di fornire utili notizie per l’identificazione degli aggressori. Nobile esempio di grande altruismo e totale dedizione al dovere spinti fino all’estremo sacrificio. Genova, 12 ottobre 1977”.

Stamane, presso la Cappella del Comando Legione Carabinieri Liguria, all’interno della caserma “Vittorio Veneto” di Sturla, il cappellano militare dell’Arma ha celebrato la Santa Messa in suffragio del brigadiere.

Successivamente, in prossimità della rampa autostradale che porta al casello di Genova Est, il comandante della Legione Carabinieri, generale di brigata Pietro ORESTA, alla presenza delle varie autorità, ha deposto una corona d’alloro alla lapide che ricorda il sacrificio del brigadiere.

 

Tigullio, Micheli e Armanino a Pd: Lega fa crescere Liguria, voi pensate solo a poltrone

Davide Micheli con Matteo Salvini a Sestri Levante (foto d'archivio)

“Continuiamo a far crescere la Liguria. questo è lo slogan con cui rispondiamo al circolo Pd di Sestri Levante e ai Giovani Democratici del Tigullio”.

Lo hanno dichiarato ieri i commissari della Lega di Chiavari e Sestri Levante Davide Micheli e Albino Armanino, insieme al responsabile organizzativo Nicholas Fadda.

“Secondo loro – hanno aggiunto i leghisti – la Liguria, in questi cinque anni di centrodestra in Regione, è stata ferma senza lavorare, il bilancio riguardante temi fondamentali è negativo e l’ente non affronta temi per il futuro. Ma si sbagliano.

Partendo dalla Sanità, in 10 anni di gestione Burlando (Pd) non si è mai pensato di fornire e ristrutturare gli ospedali della nostra regione. Mentre il proficuo lavoro svolto dall’assessore Sonia Viale e dai suoi collaboratori è sotto gli occhi di tutti.

Riguardo le opere pubbliche, basti citare l’esempio della demolizione e ricostruzione del viadotto autostradale sul Polcevera, con la cosiddetta “Legge Genova” che grazie alla perseveranza e determinazione di Edoardo Rixi vale da sola oltre un miliardo di euro per il capoluogo ligure.

Entro pochi mesi, quindi, restituiremo alla Liguria il suo ponte e la nostra regione non sarà più spaccata in due.

A questo punto invitiamo elettori e sostenitori del Pd a pensare solo se questo risultato sarebbe mai stato possibile se al governo del Paese, della Regione e del Comune ci fossero stati Paita, Burlando e l’ex sindaco Doria.

Ci sono altre opere che invece quelli del Pd hanno bloccato in Liguria.

Ad esempio, la Gronda, opera importante e strategica non solo per Genova, ma anche per la nostra regione e il Paese intero.

In dieci anni di governo regionale, il Pd non è stato in grado di far nulla. Mentre in un anno di Lega al Governo del Paese, è stato messo tutto a posto e il progetto ora necessita solo della firma da parte del Ministro delle Infrastrutture del Pd, che tuttavia non vuole dare il via libera rimandando ancora l’inizio dei lavori. Una vergogna.

Per quanto riguarda il futuro, inoltre, ricordiamo al centrosinistra che la Liguria è tra le sette regioni di punta riguardo l’innovazione tecnologica e l’evoluzione digitale delle imprese.

Dicono di voler ‘riaccendere’ la Liguria? La smettano di essere parte della vecchia politica, di fare inciuci con i ‘signor no’ del M5S e di pensare solo alle poltrone”.

 

 

 

Cloroformio, bonifica completata. Puggioni: ora rimuovere carro cisterna

Treno con cloroformio deragliato a Rapallo (foto di repertorio)

“Prima battaglia vinta. Secondo quanto riferito dai responsabili di Rfi, ieri sono state concluse le operazioni di bonifica del carro cisterna in sosta da un anno sul binario di Santa Margherita Ligure dopo lo sviamento di un treno merci carico di cloroformio, avvenuto la notte tra il 24 e 25 ottobre scorsi in centro città a Rapallo”.

Lo ha dichiarato stamane il consigliere regionale Alessandro Puggioni (Lega).

“Anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini, che ringrazio, nei mesi scorsi su questa inaccettabile situazione avevo presentato due interrogazioni in Regione Liguria.

La prima, lo scorso giugno, per chiedere lo svuotamento e quindi la bonifica della cisterna.

La seconda per chiedere che il carro cisterna venisse rimosso definitivamente dal binario di Santa Margherita Ligure, a spese dei francesi ossia i proprietari del carro cisterna.

I tecnici di Rfi ora hanno completato l’attività di bonifica della cisterna, già svuotata lo scorso luglio dal cloroformio attraverso una ditta specializzata e in accordo con la procura, che sta concludendo le indagini sull’incidente ferroviario.

Tuttavia, adesso occorre rimuovere il carro cisterna e mi auguro che ciò avvenga al più presto. Anche se, secondo quanto riferito, a partire da oggi non sarà più necessaria la vigilanza speciale in zona”.

Agosto 2019, Toti e Berrino: in crescita arrivi e presenze di turisti in Liguria

Governatore ligure Giovanni Toti e assessore regionale di FdI Gianni Berrino (foto d'archivio)

Torna il segno più su arrivi e presenze in Liguria nel mese di agosto 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018.

Secondo quanto riferito oggi dai responsabili di Regione Liguria si tratta di “dati ormai consolidati” che saranno pubblicati sul sito web di piazza De Ferrari lunedì prossimo.

“Si conferma – hanno spiegato – la tendenza a vacanze più brevi: gli arrivi (+6,95%) aumentano molto di più delle presenze, che comunque sono anch’esse in positivo (+0,29).

In numeri assoluti si sono registrati quasi 750mila arrivi nel mese di agosto per oltre 3 milioni di presenze.

Ai consueti report pubblicati mensilmente sul sito ufficiale (unica Regione in Italia a fornire con questa frequenza il servizio) si aggiungono i report di dettaglio su altri 12 comuni, scelti come gli altri in base al numero di strutture presenti e alla rilevanza della località per i flussi turistici d’area.

Erano 688.155 gli arrivi e 2.936.571 le presenze nell’agosto del 2015; nell’agosto di quest’anno gli arrivi sono stati 747.558 e le presenze 3.028.346.

Notevole la crescita degli arrivi anche rispetto all’anno record 2017 (699.130): un confronto che dice, più di tanti altri dati, che la tendenza alle vacanze più brevi è ormai consolidata.

Quanto al dato annuale, gli arrivi su otto mesi hanno già cambiato di segno (+0,29) rispetto al totale dei sette mesi registrato a luglio, mentre le presenze continuano a essere negative (-2,09).

Nei mesi estivi di giugno, luglio e agosto complessivamente gli arrivi sono stati +3.14% e le presenze -0,24. I dati ancora parziali di settembre indicano un ulteriore recupero che porterà le presenze a un sostanziale pareggio del risultato dell’estate 2018.

“Il lavoro paga e questi risultati lo dimostrano – ha spiegato il governatore ligure Giovanni Toti – se togliamo l’anomalia di maggio con tutti i weekend segnati dal maltempo, il dato è in crescita anche sul totale annuale. E se andiamo ancora più indietro rileviamo che, nonostante tutte le fluttuazioni di questi anni dovute a diverse cause nazionali e internazionali, il dato assoluto dal 2015 è in crescita”.

“La Liguria – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino – si conferma un’importante destinazione per le vacanze nel mediterraneo. I dati positivi di agosto confermano quella che è la percezione degli operatori: sempre più turisti arrivano nella nostra regione e, grazie al lavoro di questi anni sulla promozione e sui prodotti turistici territoriali, possiamo garantire un’offerta sempre più varia”.

Tra i comuni spicca l’ottima performance della Spezia, in controtendenza anche rispetto alla media regionale: aumentano di più le presenze (+7,82) rispetto agli arrivi (+6,64%). Il capoluogo del levante si sta imponendo come base di elezione per la visita alle Cinque Terre e al Golfo dei Poeti.

Tornata alla normalità anche la situazione nel Tigullio. Rapallo, che aveva sofferto più degli altri comuni le conseguenze delle mareggiate di un anno fa, dopo un luglio difficile è tornata a valori positivi (+3,98% di presenze).

Nella riviera di Ponente si segnala invece Diano Marina, che da sola, con un notevole +19,62% di arrivi e il +5,81% di presenze, porta tutta la provincia di Imperia in percentuali positive (presenze +0,96%).

Stabili le presenze nella provincia di Genova (+0,21%), in leggero calo in provincia di Savona (-0,57%); in crescita, trainata dal capoluogo, la provincia della Spezia (+1,72%) trainta da Monterosso al Mare e le Cinque Terre.

 

 

 

Via Prè in mano a loro: 44enne nigeriano arrestato per spaccio di droga

Caruggi, nigeriano spaccia droga e aggredisce carabinieri: arrestato
Carabinieri arresto (foto d'archivio)

Ieri nel Centro storico genovese, durante uno dei tanti servizi antidroga dei carabinieri, un cittadino nigeriano è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti dagli instancabili militari della Stazione dell’Arma di Genova Maddalena.

Si tratta di un 44enne, gravato da precedenti di polizia, senza fissa dimora e mai rimpatriato, che è stato sorpreso in via di Prè mentre cedeva 15 grammi di marijuana a un cliente genovese di 28 anni.

Per l’africano sono quindi scattate le manette e per il genovese la segnalazione alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.

 

 

Assessore Mai: la Liguria è sempre stata e resta Xylella free

Liguria Xylella free

Non si dovranno etichettare tutti i vasi per il passaporto verde che certifica lo stato di Xylella Free. Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai.

“Negli ultimi mesi – ha spiegato Mai – da parte dei produttori agricoli, ma anche da parte mia, c’è stata grande preoccupazione di dover etichettare con il passaporto verde ogni singolo vaso delle piante vendute, anche quelli da 3 centimentri. Sarebbe stata un’opzione disastrosa per tutto il settore, in particolare per realtà come la produzione di piante aromatiche. Oggi posso dire che non sarà così.

Il problema derivava dagli obblighi previsti dall’applicazione del Regolamento comunitario 2016/2031 che all’art. 88 prevede che il passaporto verde venga posizionato su ogni singola unità venduta. Così poteva sembrare che fosse obbligatorio per ogni singolo vaso. L’interpretazione che abbiamo dato, e concordato a livello nazionale, è quella di posizionare il passaporto verde per ogni lotto venduto e non su ogni vaso.

Lo scorso luglio, insieme ai dirigenti di Regione, ho incontrato tutti gli addetti ai lavori ad Albenga. A seguito di questa riunione i miei ispettori fitosanitari hanno monitorato lo stato di avanzamento nel comitato fitosanitario nazionale e ora sarà possibile etichettare, anziché ogni singolo vaso, il lotto di piante venduto. Significa che l’azienda che carica un camion dovrà prevedere un unico documento.

Grazie al nostro impegno è intervenuto anche il Governo.

La scorsa settimana a Roma è  stata infatti presentata una circolare interministeriale delle Politiche agricole che esplicita meglio alcuni adempimenti previsti dal Regolamento 2031.

Il testo di questa circolare sarà disponibile a breve sul nostro sito regionale agriligurianet.it, come la modulistica per provvedere alla richiesta d’iscrizione al Registro Ufficiale, mentre siamo ancora in attesa da parte della Commissione Europea di integrazioni al Regolamento per avere indicazioni precise su temi come l’elenco definitivo delle specie passaportabili, delle specifiche sulla Tracciabilità e sul Registro per la movimentazione dei prodotti.

In Regione ci rendiamo, come sempre, disponibili a fornire le informazioni a nostra disposizione e tutto il supporto possibile ai nostri floricoltori e commercianti, anche ovviamente attraverso le nostre sedi dislocate dell’ispettorato agrario.

Credo infine che, come proposto, un Tavolo di coordinamento a livello nazionale tra Ministero e rappresentati del florovivaistico e delle associazioni di categoria agricole, possa essere assolutamente d’aiuto al fine di rendere meno difficoltosa questa transizione normativa”.

Per ottenere l’autorizzazione all’emissione del passaporto delle piante, rilasciata dal Servizio Fitosanitario della Regione Liguria, occorre essere iscritti al RUP (Registro Ufficiale Produttori), che diverrà RUOP (Registro Ufficiale Operatori Professionali) dopo il citato 14 dicembre.

Al fine di assicurare una continuità operativa vi sarà un passaggio d’ufficio degli operatori professionali attualmente iscritti, dal RUP al RUOP, che potranno continuare ad emettere il passaporto se già autorizzati, mentre coloro che ora coltivano piante che non necessitano del passaporto, ma lo saranno dopo il 14 dicembre, possono già ora presentare domanda d’iscrizione e di autorizzazione all’uso del passaporto, che avrà valore dalla citata data.

 

Proseguono le operazioni dei VVF per la rimozione dei detriti causati dalla frane

Proseguono le operazioni dei VVF per la rimozione dei detriti causati dalla frane

Proseguono anche ad opera dei vigili del fuoco le operazioni di rimozione di fango e detriti in Valle Stura, nei comuni di Campoligure e Rossiglione, colpiti da forti precipitazioni con la formazione di frane e smottamenti che hanno anche investito edifici.

Il personale GOS, Gruppo Operativo Speciale, specializzato nell’uso di mezzi necessari al movimento di terra, ha operato con escavatori e pale gommate per consentire il più rapido ritorno alle condizioni di normalità per le popolazioni colpite.

Il Nano Morgante | L’indice di ascolto sociale

Il Nano Morgante | L’indice di ascolto sociale

Il piacere di banchettare presuppone una priorità sul convivio, a prescindere dal tipo di cibo, dal luogo, dal numero dei commensali; presuppone l’idea gratificante ed autarchica di crearne ed estenderne le occasioni ben oltre a quelle tradizionalmente concesse.

Una qualsivoglia esperienza aggregativa che ci gratifichi in uno spazio condiviso diviene trascendente, mistica. Occasione propizia, tra l’altro, per rifondare e ricollocare affettivamente l’esausto ed avvilito concetto di “famiglia”.

Cosicché, intrattenersi tra le singole “vite”, per plutarchiana memoria, “non ha prezzo”, estrapolando la frase virgolettata dalla  pubblicità televisiva:  constatando quanto la pubblicità riassuma il luogo del tempo presente. Il luogo dove desideri e mancanze si confezionano in base ad una cifra commerciale.

Ora, annichiliti da una fredda logica mercantile che relega l’individuo alla solitudine, l’accoglienza, anche domestica, è atto rivoluzionario, controcorrente. Come controcorrente è riporre entusiasmo nel fattore comune.

Esattamente l’opposto della convinzione con cui indoriamo ed invochiamo l’arroccamento difensivo, con cui assegniamo al domicilio la funzione di bunker inespugnabile: quasi un antico fortilizio attraverso le cui caditoie si versava olio bollente  sul nemico.

In contraggenio, l’idea del banchetto, del festeggiamento, dell’àgape, non è un’idea superficiale, da morale provvisoria.  E’ un’idea “portante”: portante é  l’ idea conviviale, garante della saldezza delle fondamenta di ogni organismo affettivo-sociale.

L’ “amicizia” (a latere del tradizionale sentimento “amoroso”) può colmare la precarietà di un assetto affettivo contemporaneo, di fatto piuttosto anemico.

A ben vedere, sebbene trascurati, sia il legame amicale che il senso di fratellanza  possono degnamente rappresentare l’indice di ascolto di una Società verso le sommesse richieste di soccorso dei suoi componenti.

Massimiliano Barbin Bertorelli

Maltempo, linea ferroviaria Genova-Acqui chiusa da lunedì: riaperta stamane

Aggredisce capotreno perché vuole scendere col mezzo in movimento
Treni (foto di repertorio)

Maltempo in Liguria e Basso Piemonte. Dopo cinque giorni dal violento nubifragio che ha provocato frane e smottamenti e purtroppo due vittime, stamane è stata riaperta la linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme.

Lo hanno riferito oggi i responsabili di Trenitalia.

“Sono terminate – hanno spiegato – le attività di ripristino dell’infrastruttura dovuti ai movimenti franosi di lunedì scorso a causa del maltempo che aveva colpito il Basso Piemonte e zone confinanti della Liguria nella provincia di Genova”.

Trenitalia in questi giorni ha svolto il servizio pubblico mettendo a disposizione dei bus per i viaggiatori.

 

Trilogy in Two al Duse, un rutilante mosaico di arti

Trilogy in Two al Duse, un rutilante mosaico di arti

Con Trilogy in Two, lo spettacolo in corso al Teatro Duse, Andrea Liberovici, non a caso figlio di un compositore e di una cantante, arrivato alla regia dopo un esordio rock e lo studio della composizione musicale, si propone a tutto tondo come autore attuale, ovvero indagatore del proprio tempo, il ‘900.

Fatale l’incontro  nel 1996 con Edoardo Sanguineti, con il quale fonda il “teatro del suono”, sperimentando ciò che arriva allo spettatore dall’incontro-elaborazione tra musica, testo, immagine e relative tecniche di espressione.

E’ lo stesso autore  a  spiegare che “il tema dell’opera  è l’identità europea, anch’essa costituita da mille tasselli diversi; oltre Faust, ecco  Florence Nightingale, la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna; e infine Venezia, città dove Liberovici è cresciuto, simbolo di una architettura unica dell’ascolto. L’egoismo del primo,  l’attenzione verso l’altro della seconda, la bellezza oggettiva della città lagunare, che nella sua struttura fatta di acqua e mosaici, è testimone di ascolto e incontro, sono spunti per riflettere su ciò che chiamiamo Bellezza: la capitalista brama di possesso di Faust, l’umanesimo insito nella solidarietà di Nightingale, e Venezia che nasce dal fango su cui è costruita”.

La vicenda  sembra non avere una linea di svolgimento: al centro della scena,  buia forse non a caso, troneggia uno specchio di grandi dimensioni, nel quale la  protagonista si osserva in un gioco di immagini che prendono vita  intorno alla sua. Un percorso  che appare senza fine e senza scopo, momenti caleidoscopici, performance, sprazzi di colore,  interrogativi intimisti,  un’opera mosaico  che incastra  tasselli di musica, recitazione, video che compongono un disegno complesso, che conduce in realtà ad una lenta trasformazione dell’essere e del pensare: la conoscenza di noi stessi passa attraverso la comunicazione con l’altro.

Helga Davis, sempre presente in scena con le sue belle doti vocali e il fisico androgino assai adatto a ruoli bisex, è affiancata dai valenti musicisti del gruppo Schallfeld Ensemble, che fanno emettere  suoni originali di cristallina perfezione  mediante  strumenti conosciuti o meno, come   strutture ad acqua, noci, bastoni. Suoni  non allineati alla tradizione che stupiscono e magnetizzano l’attenzione, senza disdegnare il “ tacet”.

Per la verità lo spettacolo, nel suo complesso, può non risultare di immediata comprensione allo spettatore, avvezzo a moduli, anche musicali, più vicini al gusto mediterraneo o europeo.

Il testo è denso, a volte marcatamente poetico  e scorre con una velocità  che ne attenua la piena usufruibilità, considerato anche che viene recitato in inglese con sovratitoli in italiano.

Uno spettacolo che desta l’attenzione e induce a pensare (specie a posteriori…), con frequenti riferimenti a Venezia, città d’arte antica ma anche sede  sedimentata e riconosciuta del messaggio artistico all’avanguardia della Biennale.

Il secondo tempo costituisce una sorpresa ulteriore: ancora una festa  ad episodi di suoni e poesia dai titoli divertenti ed insoliti: il punto di vista dell’armadio, il primo amore dal punto di vista della goccia, la cultura secondo un verme, punti di vista di un capro espiatorio stanco di esserlo…

Lo spettacolo resta al Teatro Duse fino a mercoledi 30 ottobre.

Elisa Prato