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A Genova pulizia strade e sospesi i pagamenti delle mense

Refezione scolastica (foto di repertorio)

Mense, pulizia delle strade, parcheggi e senza dimora. Le disposizioni del Comune di Genova nei giorni dell’emergenza.

Per venire incontro alla cittadinanza in questi giorni di emergenza Coronavirus, il Comune di Genova rende noti i seguenti provvedimenti:

Sospesi i pagamenti delle mense scolastiche

Su proposta dell’assessore alle Politiche dell’Istruzione Barbara Grosso, la Giunta ha deliberato che fino alla riapertura delle scuole, ad oggi prevista per il prossimo 3 aprile, vengano sospesi i pagamenti delle mense scolastiche. «Le famiglie non riceveranno il bollettino mensa sino a quando non si tornerà a scuola – spiega Grosso –. Un provvedimento che arriva come logica conseguenza della sospensione dell’attività didattica, in ottemperanza alle disposizioni ministeriali per l’emergenza da Covid-19».

Parchi e giardini restano aperti

Tutti i parchi e i giardini pubblici della città sono regolarmente aperti. Non ci sono infatti disposizioni contenute nei DPCM emanati dal Governo che invitano o obbligano alla chiusura di queste strutture. La chiusura può eventualmente essere decisa con ordinanza del sindaco per motivi contingibili ed urgenti, come nel caso di allerta meteo o avviso per vento di burrasca. Restano naturalmente valide tutte le prescrizioni per impedire il diffondersi del contagio: evitare assembramenti e mantenere la distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra.

Non bisognerà spostare l’auto per la pulizia delle strade

Lo spazzamento meccanizzato delle strade e la pulizia dei tombini proseguono, con l’unica differenza che ai cittadini non viene richiesto di spostare l’auto e quindi di  dover uscire di casa. Le strade, precisa Amiu, vengono pulite lo stesso, utilizzando ad esempio soffiatori e addetti ecologici di supporto alle spazzatrici e ai mezzi meccanici; l’attività di pulizia prosegue con attenzione su tutto il territorio genovese e comprende anche la sanificazione giornaliera dei cassonetti.

Persone senza fissa dimora accolte anche di giorno

Un’attenzione particolare è stata dedicata a chi non ha una casa, ma deve comunque adeguarsi al decreto #iostoacasa. Per i senza fissa dimora, in una serie di incontri tra gli uffici del Comune e i referenti delle strutture di accoglienza, è stato deciso che l’accoglienza notturna diventerà continuativa, offrendo cioè uno spazio chiuso in cui poter stare 24 ore al giorno.

Tale accoglienza è stata organizzata, per quanto riguarda il Massoero, con l’ausilio delle realtà del terzo settore Afet e Agorà, già presenti nel Patto per i senza Dimora, che hanno convertito le ore lavoro dei servizi attualmente chiusi per effetto del DPCM 8 marzo (come le docce pubbliche e le mense) in ore di gestione diurna al Massoero. Anche Auxilium, Rifugio-Baobab (Massoero 2000-Il Cesto) e Ceis-Odissea hanno provveduto ad organizzare le strutture garantendo l’apertura 24h/24h con pasti interni o da asporto, questi ultimi per chi è in condizioni di povertà ma ha comunque una casa. Le persone non possono lasciare la struttura che le accoglie senza un giustificato motivo, quindi se non per i motivi previsti nel modulo di autocertificazione.

«Abbiamo lavorato insieme ai volontari per offrire alle persone senza fissa dimora un luogo in cui essere accolte anche durante il giorno e abbiamo cercato di convincere gli ospiti dell’importanza di restare nelle strutture. Per chi vive sulla strada e ha molte fragilità è importante poter contare su un posto dove ripararsi senza il pericolo di contrarre il virus. Aspettiamo di vedere se l’accoglienza diurna che garantiamo sarà esaustiva – dichiara l’assessore ai servizi sociali Francesca Fassio -. Se riusciremo a intercettare altri senza fissa dimora non ancora accolti in strutture diurne, siamo pronti ad attivare un’altra struttura, per la quale abbiamo già individuato una sede, e potremmo anche allestire per l’accoglienza una tenda della protezione civile».

Parcheggi gratis ma con l’autocertificazione

Parcheggi gratuiti in centro ma solo per chi, in questi giorni di emergenza, è obbligato a spostarsi per le ragioni inderogabili previste dal decreto del governo. Su decisione della giunta, è stato sospeso il pagamento della sosta per le auto nelle aree blu e isole azzurre gestite da Genova Parcheggi, per far fronte all’emergenza Coronavirus. Ma la gratuità non è per tutti: per poterne usufruire bisognerà mostrare sul cruscotto il modulo con l’autocertificazione che spiega il motivo dello spostamento, consapevole delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni false. All’iniziativa non aderiscono i parcheggi di piazza alla Vittoria gestiti da Apcoa.

«In questo momento così delicato, vogliamo fornire un servizio e favorire le persone che, per lavoro, per ragioni sanitarie o di necessità, sono costrette a spostarsi – spiega Stefano Balleari, vicesindaco e assessore con delega a Genova Parcheggi – la sosta gratuita aiuterà le persone a scegliere il mezzo che ritengono più consono e a rendere meno affollati i mezzi pubblici, riducendo ancora di più le possibilità di contagio». I parcometri saranno comunque in funzione, ma è esonerato dal pagare chi esporrà all’interno dell’automobile l’autocertificazione.

Coronavirus: colpito anche il settore ittico in Liguria

Coronavirus- Colpito anche il settore ittico in Liguria

Dallo strascico alla piccola pesca, con l’emergenza Coronavirus, è ferma in porto la maggior parte delle imbarcazioni liguri, mentre le lampare che avrebbero dovuto iniziare a fine marzo la stagione della pesca all’acciuga, hanno deciso al momento di non armare le barche, non potendo garantire la distanza necessaria tra l’equipaggio e non avendo, una volta giunti a terra, garanzia di vendita del loro pescato a miglio zero, essendo chiusi i classici canali, che  stagionalmente, attendono questo pesce locale, come ristoranti e alberghi.

È l’allarme lanciato da Coldiretti Liguria nel sottolineare che gli ulteriori limiti agli spostamenti imposti dal Decreto Emanato dal Governo per fermare il contagio da Coronavirus, stanno colpendo duramente anche le marinerie liguri dove si registra un crollo della domanda di pesce fresco causato principalmente dal cambio delle abitudini dei cittadini. Se la ristorazione aveva, infatti, già drasticamente ridotto le richieste di prodotto, visto il calo dei clienti, la nuova tendenza a fare la spesa ogni 2-3 giorni per evitare di doversi recare spesso al supermercato, ha portato i consumatori ad orientarsi verso conservati e surgelati, che peraltro in 9 casi su 10 contengono prodotto straniero.

“Il calo delle richieste da parte di ristoranti e mense scolastiche, chiuse, ed i cambi delle abitudini alimentari delle famiglie, – afferma la Responsabile di Coldiretti Impresa Pesca, Daniela Borriello –  stanno fortemente penalizzando la nostra pesca. Il risultato è la chiusura a cascata delle pescherie e dei mercati ittici all’ingrosso,  fino alle limitazioni della vera e propria attività di pesca, con il paradosso di favorire ulteriormente le importazioni dall’estero e la perdita di nuove quote di mercato. In Liguria, inoltre, a breve sarebbero dovute salpare le lampare con circa 70 membri di equipaggio che, vista la situazione, hanno deciso di posticipare l’inizio della pesca all’acciuga. È fondamentale prevedere fin da subito degli aiuti al settore e vista l’attuale situazione di emergenza sanitaria, sarebbe opportuno concordare, ad esempio per la pesca a strascico, l’anticipazione a questo periodo del fermo biologico previsto per legge. Inoltre per garantire, ad emergenza finita, una rapida ripresa di tutta la marineria ligure sarebbe importante prevedere la concessione di mutui a tasso zero finalizzati all’estinzione dei debiti bancari, garantiti dallo Stato direttamente o attraverso l’Ismea e strumenti agevolati di accesso al credito”.​

“la pesca, e tutte le attività ad essa connesse, è un settore di punta dell’economia regionale – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa –  che, come quello agricolo, sta subendo dei forti contraccolpi dettati dall’emergenza sanitaria in atto. Servono quindi immediati interventi di sostegno alle imprese e ai lavoratori, a partire dall’estensione al settore ittico delle esenzioni e delle misure per gli altri comparti produttivi in caso di perdita del fatturato derivante dall’emergenza Covid19, come nel caso in cui componenti dell’equipaggio siano messi in quarantena con conseguente arresto totale dell’attività.  Necessarie anche azioni straordinarie di sostegno all’occupazione tramite l’immediata estensione alla pesca della Cassa integrazione salariale operaia dell’agricoltura o l’utilizzo della Cassa integrazione straordinaria in deroga. Inoltre le norme previste per le attività agrituristiche in merito a mancate presenze e disdette vanno estese anche alle imprese di pesca che svolgono attività di ittiturismo e pescaturismo”.

A Loano sospesa la sosta a pagamento fino al 3 aprile

A Loano sospesa la sosta a pagamento fino al 3 aprile

Sospeso il pagamento dei “parcheggi blu” a Loano. Stop al divieto di sosta per lo spazzamento strade

Loano. Sospeso il pagamento della sosta nei “parcheggi blu” di Loano. La giunta comunale del sindaco Luigi Pignocca ha stabilito che, per tutta la durata dell’emergenza coronavirus, i cittadini potranno usufruire della sosta nelle aree blu presenti sul territorio loanese in maniera del tutto gratuita, ossia senza corrispondere la relativa tariffa e senza limiti di tempo.

L’amministrazione, inoltre, ha sospeso il divieto di sosta nelle aree che, giornalmente, sono interessate dalle operazioni di pulizia e spazzamento delle strade: i cittadini, dunque, non avranno più necessità di spostare il loro veicolo per “liberare la strada”. Le operazioni di spazzamento avverranno lo stesso, compatibilmente con la presenza dei mezzi in sosta.

Spiegano il sindaco Pignocca e l’assessore alla polizia locale Enrica Rocca: “L’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri stabilisce che, in questa fase di grave emergenza sanitaria, i cittadini possano uscire di casa unicamente per comprovate esigenze. La decisione della nostra giunta ha proprio questo obiettivo: non dovendo più preoccuparsi di pagare la sosta o di dover spostare l’auto per consentire lo spazzamento delle strade, i loanesi potranno parcheggiare quanto più vicino possibile alla loro abitazione senza poi essere costretti a uscire nuovamente per cercare parcheggio in un’altra zona, magari anche molto distante dal loro domicilio”.

Il Comune di Loano ha disposto anche la chiusura al pubblico dei cimiteri cittadini (capoluogo, Berbena e Verzi) salvo che per lo svolgimento dei servizi funebri. In accordo con Tpl Linea è stata disposta anche la sospensione del servizio di bus-navetta verso il cimitero Berbena.

Entrambe le misure saranno in vigore fino al 3 aprile prossimo.

Nella notte prima disinfezione di strade e giardini ad Alassio

La seconda fase ad Alassio riparte dal commercio

Alassio: compatibilmente con le condizioni meteo inizierà questa notte il lavaggio, la disinfezione e la sanificazione attraverso atomizzazione delle strade, dei vicoli e dei giardini comunali.

“Se le precipitazioni atmosferiche lo consentiranno – spiegano i tecnici incaricati del servizio – nella notte faremo il primo passaggio con i presidi medici di disinfezione. Se la pioggia abbondante infatti vanifica l’intervento, quella più debole lo rende addirittura più efficace. Valuteremo sul momento”.

“L’intervento sarà ripetuto ogni quindici giorni per i prossimi tre mesi – spiega l’Assessore all’Ambiente Giacomo Battaglia – Mentre da lunedì inizieremo la disinfezione e la sanificazione degli immobili pubblici”.

Nuovi provvedimenti COVID-19 del sindaco di Ceriale Romano

Nuovi provvedimenti COVID-19 del sindaco di Ceriale Romano

Coronavirus a Ceriale: uffici comunali off limits, assistenza domiciliare, sanificazione e aiuti all’economia locale

Quattro persone in isolamento. E proseguono i controlli della polizia locale

“Valutata l’evoluzione del contagio da “Coronavirus” (COVID-19) al fine di limitare al massimo l’ulteriore diffusione dell’epidemia e ridurre i rischi di contagio per tutti, credo sia opportuna un’ulteriore stretta sul rispetto dei provvedimenti emessi dal governo”.

Parole del sindaco di Ceriale Luigi Romano, che sta monitorando assieme agli organi comunali competenti la situazione riguardante l’emergenza sanitaria in atto.

“Tutti dobbiamo prendere atto delle indicazioni dello Stato e della Regione che invitano i cittadini a rimanere a casa, in particolare gli over 65”.

“Costatato anche che il DPCM dell’8 marzo 2020, prescrive che occorre stare nelle proprie case in modo da evitare qualsiasi spostamento non dovuto e sono ammessi spostamenti solo per motivi di lavoro, di salute per l’acquisto di generi alimentari e per il rientro presso il proprio domicilio, residenza o abitazione, questo è assolutamente il miglior modo per sconfiggere il virus. RESTARE A CASA”.

In questo contesto il Comune di Ceriale ha adottato e sta adottando una serie di provvedimenti per far fronte all’emergenza.

Da oggi gli uffici comunali, pur non sospendendo il proprio lavoro, saranno di fatto chiusi al pubblico. L’accesso è consentito solo ed esclusivamente per servizi e procedure urgenti e non rinviabili, previo appuntamento con gli uffici competenti da contattare preferibilmente a mezzo e-mail o telefonicamente.

L’accesso fisico agli uffici sarà organizzato secondo le disposizioni del Titolare di Area interessato che terrà conto delle disposizioni di cui al DPCM del 4/3/2020.

Ogni altra richiesta di informazione o inoltro di istanza che non presenta i caratteri della indifferibilità e dell’urgenza dovrà essere prodotta unicamente per via telematica, a mezzo posta elettronica certificata, al seguente indirizzo: comuneceriale@postecert.it.

“Stiamo predisponendo, in stretta collaborazione con la Protezione Civile e la Croce Rossa cerialese, un servizio di assistenza a domicilio per gli anziani che non avessero un supporto familiare, con la possibilità di avere consegnata a casa la spesa o medicinali o quant’altro di loro necessità. Tale servizio è in parte già svolto dal nostro ufficio dei servizi sociali, ma potrà essere implementato con l’aiuto delle associazioni di  volontariato. Per questo stiamo attivando un numero telefonico che sarà reso pubblico appena possibile”.

“Per quanto concerne la diffusione del virus sul nostro territorio ad oggi non abbiamo evidenza di casi di positività, siamo in costante contatto con l’Asl per eventuali criticità si dovessero determinare. Al momento ci sono persone in stato di isolamento sanitario obbligatorio presso il loro domicilio”.

“Nei giorni scorsi abbiamo provveduto alla disinfezione di tutti i plessi scolastici, degli uffici e magazzini comunali e stiamo avviando una serie di interventi per una disinfezione di strade e piazze del territorio”.

Le restrizioni previste dai provvedimenti ministeriali stanno inoltre provocando difficoltà economiche a molte attività economiche, produttive e commerciali. Stiamo pertanto valutando con l’Ufficio Tributi e quello della polizia locale, per le rispettive competenze, la possibilità di posticipare ed eventualmente rateizzare le scadenze dei vari tributi. Contiamo inoltre sulla richiesta fatta tramite l’Anci al Governo dell’istituzione di un fondo da ripartire tra i comuni per consentire una riduzione della Tari per le utenze non domestiche.

Nell’ambito delle restrizioni previsti a livello governativo e regionale, la polizia locale sta svolgendo tutti i controlli e gli accertamenti del caso per il rispetto delle norme e delle misure previste.

“Concludo con uno speciale ringraziamento a tutti gli operatori e addetti impegnati in questa situazione senza precedenti, così come desidero ringraziare tutti i cerialesi che in queste ore stanno dimostrando un grande senso di responsabilità e senso civico, con l’obiettivo di comune di sconfiggere la diffusione dei contagi e vincere questa difficile battaglia. CE LA FAREMO…” conclude il sindaco Luigi Romano.

Coronavirus non ferma porto di Prà: raggiunto l’accordo, opera regolarmente

Emergenza coronavirus. L’accordo è arrivato la notte scorsa e da stamane il terminal portuale Psa di Genova Pra’ ha ripreso a operare regolarmente, anche se ci vorrà tempo per smaltire i 400 tir in attesa da ieri più quelli arrivati oggi a caricare e scaricare merci.

A sbloccare la situazione dopo la protesta di ieri di dipendenti del terminal e dei ‘camalli’ per chiedere la sanificazione di locali e mezzi e regole codificate per garantire la sicurezza dei lavoratori, è stata l’emanazione delle linee guida per la prevenzione della diffusione del Covid-19 in ambito portuale.

“E’ stato un parto doloroso – ha dichiarato alla’genzia Ansa Enrico Poggi, segretario della Filt-Cgil – ma siamo riusciti ad avere regole obbligatorie uguali per tutti, in tutto il porto, emanate dal presidente dell’autorità portuale.

Un fatto positivo, ma bisogna monitorare l’evolversi della situazione per implementare, se necessario, queste misure.

Lavoratori e cittadini sono la stessa cosa. Bisogna stare all’interno di quanto stabilito dal decreto del presidente del Consiglio”.

Le linee guida parlano di sanificazioni di mezzi e locali, igienizzazione dei mezzi a ogni cambio operatore, rispetto della distanza di sicurezza fra le persone, organizzazione di sistemi di ricezione dell’autotrasporto per evitare affollamenti di autisti come accaduto al terminal Psa.

 

Chiusura temporanea del punto di Primo intervento di Albenga

A partire dalle ore 8 di domani, 14 marzo 2020, il punto di Primo intervento dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Albenga sarà temporaneamente chiuso.

Lo ha comunicato oggi Alisa, insieme al commissario straordinario di Asl 2 Paolo Cavagnaro, con “la piena collaborazione” del sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis.

L’ospedale di Albenga sarà interamente dedicato all’emergenza Coronavirus; qui verranno trattati sia i casi sospetti sia quelli accertati.

La chiusura temporanea del PPI di Albenga risulta necessaria al fine di ridurre al minimo i contatti tra i soggetti potenzialmente COVID-positivi e quelli con altre patologie e rientra tra le azioni poste in essere da Asl 2 per ridurre il rischio di contagio.

Il ricovero presso l’Ospedale di Albenga avverrà esclusivamente attraverso il trasferimento da altri ospedali e attraverso altri canali previsti dalle procedure definite in base alle esigenze di contenimento dell’infezione.

PER NESSUN MOTIVO È PREVISTA L’AUTO-PRESENTAZIONE DEI PAZIENTI

Per i cittadini che sospettano un’infezione da coronavirus: telefonare al Medico di famiglia o chiamare 1500. E’ inoltre attivo il servizio dedicato dell’Igiene pubblica al numero telefonico 019 8405769, da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 17 o è necessario chiamare il 112. Per tutte le altre urgenze utilizzare la chiamata al 112 o rivolgersi al Pronto Soccorso di Pietra Ligure (Dea di II Livello). Nell’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga rimane attiva l’attività ambulatoriale di Dialisi con percorso protetto.

 

Coronavirus, sindaca Raggi vuole poteri speciali come ha Bucci per il Ponte di Genova

Beppe Grillo con Roberto Fico e Virginia Raggi (foto d'archivio)

“Il Governo Conte ha stanziato 25 miliardi e ora noi sindaci siamo in prima fila per supportare le categorie portando al Governo le loro istanze ma ci servono anche poteri straordinari per portare queste misure direttamente sul Paese. Il Ponte di Genova e’ in corso di ricostruzione grazie ai poteri speciali conferiti al sindaco: questo ci fa vedere che gli strumenti normativi ordinari non siano idonei, non possiamo impiegare 2 o 3 anni per dare delle risposte”.

Lo ha dichiarato oggi la sindaca di Roma Virginia Raggi, intervenendo in diretta su SkyTg24, sull’emergenza coronavirus.

 

Rimandato il Giro dell’Appennino

Giro Appennino rimandato. Costa: “la salute prima di tutto. Torneremo alla normalità recuperando tradizioni come la nostra corsa”.

L’U.S. Pontedecimo Ciclismo, consapevole della gravità dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, ha preso la decisione di richiedere all’U.C.I., Unione Ciclistica Internazionale, una nuova data per lo svolgimento della  gara che doveva tenersi il 26 aprile.

” La salute prima di tutto. Il modo dello sport si sta progressivamente fermando, anche il ciclismo deve dare il buon esempio garantendo sicurezza per corridori e appassionati – sottolinea il presidente del Pontedecimo Ciclismo, Enrico Costa -. Appena tutto sarà finito saremo pronti a cercare una nuova data con l’Unione Ciclistica Internazionale. Il ritorno alla normalità passerà anche grazie al recupero di appuntamenti tradizionali come la nostra corsa. Il Giro dell’Appennino si è fermato solo in tempo di guerra: sono sicuro che questo non accadrà, questa emergenza la risolveremo con l’aiuto di tutti.

L’immagine di questi giorni dei tanti ragazzi che con le loro bici portano il cibo a casa, è uno dei tanti simboli di un Paese che non si arrende”.

Continuano a Savona i lavori sulla strada SP 8

Continuano a Savona i lavori sulla strada SP 8

Proseguono i lavori di consolidamento della SP 8 in prossimità della progressiva km. 18+300, in località Calvisio, nel Comune di Finale Ligure, strada interessata da un movimento franoso durante gli eventi alluvionali del 24 novembre 2019.

“Dopo la prima fase dell’intervento, che ha previsto la messa in opera della palificazione, ora si dovrà procedere con la demolizione e successiva ricostruzione del muro di contenimento di valle della strada, allargando l’attuale sede di carreggiata di circa 1,00 -1,50 m, dichiara il Consigliere provinciale con delega alla viabilità, Luana Isella.

Questa operazione, estremamente delicata in considerazione della conformazione dell’area necessiterà, per la sua corretta esecuzione, di chiusure al traffico programmate a partire dal prossimo lunedì 16 marzo: durante il giorno, dalle ore 8.00 alle ore 18.00, la strada resterà chiusa per consentire i lavori mentre sarà aperta al traffico dalle ore 18.00 alle ore 8.00 del mattino successivo.

Un disagio per i cittadini, certamente, ne siamo consapevoli, ma stiamo lavorando affinché il cantiere si possa concludere al più presto, la stima dei lavori è di circa tre mesi, per poter restituire a tutto il territorio una strada più sicura e agevole”.