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Meteo | Arpal emette avviso per vento burrasca forte

Arpal: avviso per vento di burrasca forte in Liguria

Il Centro Meteo Arpal ha emanato l’Avviso per vento di burrasca forte su tutta la regione per domani, giovedì 26 marzo.

Già da oggi, mercoledì 25 marzo, sono attesi venti da nord, nord-est, con rinforzi di burrasca sui rilievi e raffiche oltre 100km/h, in ulteriore intensificazione in serata. Durante la notte e le prime ore del mattino condizioni di diffuso disagio fisiologico per freddo su DE e nell’interno di ABC, localmente lungo le coste.

Per giovedì 26 marzo precipitazioni sparse fin dal mattino a carattere nevoso a tutte le quote su DE, sopra i 200-300m nell’interno di ABC. A fine giornata ci aspettiamo spolverate diffuse e cumulate localmente deboli su A e sulla parte occidentale di D. Su tutte le zone e per tutta la giornata venti da NordEst 60-70km/h con rinforzi di burrasca forte sui crinali e raffiche sui 120-140km/h. Mare localmente agitato sui capi di A; diffuso disagio per freddo soprattutto nell’interno.

La situazione al saltelli alle ore 11 di oggi

Alassio, mascherine e dispositivi di protezione distribuiti a soggetti a rischio

Mascherine e dispositivi di protezione distribuiti a soggetti a rischi ad Alassio

Il vice sindaco di Alassio, Angelo Galtieri ha ritirato a Genova 650 mascherine e dispositivi di protezione che sono stati consegnati alla Polizia Municipale, ai volontari della Protezione Civile, della Croce Bianca e della Croce Rossa, quindi ai cantonieri, ai giardinieri ai tecnici della Sca.

Nel frattempo è diminuito il numero delle persone in quarantena.

Si era partiti con 58 persone tra cui i dipendenti degli hotel alassini che a febbraio avevano ospitato i gruppi piemontesi e lombardi.

Oggi si è scesi a 10 persone ancora sotto quarantena obbligatoria per essere venuti a contatto con portatori del virus.

Nono ricovero tra i passeggeri della Costa Luminosa a Savona

Savona, Costa Luminosa

Savona – Sale a nove il numero dei ricoverati perché contagiati dal Covid 19 imbarcati sulla Costa Luminosa.

La nave di Costa Crociere è ancora attraccata nel porto di Savona.

Un filippino sintomatico è stato trasportato con l’ambulanza all’ospedale San Paolo di Savona.

Al momento sulla Costa Luminosa sono ancora imbarcati quattro membri dell’equipaggio pure loro sintomatici che saranno accompagnati al loro domicilio o in strutture dedicate. Per gli interventi di manutenzione della Costa Luminosa resteranno a bordo 80 membri dell’equipaggio.

Residuato bellico in Salita N.S. del Monte a Genova, sul posto artificieri

Residuato bellico in Salita N.S. del Monte a Genova, sul posto artificieri

Intervento, ieri, degli artificieri dell’esercito per il ritrovamento di un residuato bellico in una fascia.

E’ quanto è successo in Salita Nuova di Nostra Signora del Monte a Genova quando un cittadino stava zappando nella propria fascia, ha rinvenuto l’ordigno e ha chiamato il 112.

Sul posto sono giunti due mezzi dell’esercito e sono state avviate le operazioni necessarie alla rimozione del residuato.

Recco: Gandolfo ordina pulizia e sanificazione condomini

Sciopero addetti pulizia ospedali e distretti Asl3 contro riduzione stipendi
Sciopero addetti pulizia ospedali e distretti Asl3 contro riduzione stipendi

Il sindaco di Recco Carlo Gandolfo, avendo rilevato che in alcuni condomini era stato sospeso il servizio di pulizia di scale e spazi comuni.

Il primo cittadino  è intervenuto con una ordinanza in merito (vedi doc. a termine articolo), perché venga garantito tale servizio di pulizia settimanale, abbinato all’attività di sanificazione per ridurre il rischio di contagio da virus covid-19 dell’intero condominio.

Il sindaco ricorda inoltre, che su tutto il territorio comunale stanno proseguendo le azioni di sanificazione. ABov   Vedi Ordinanza  del comune di Recco doc05420720200324150647(1)

 

 

Viviani: tutelare lavoratori, Governo garantisca contratti su commesse interne ed estere

Deputato ligure Lorenzo Viviani con ex assessore regionale Stefano Mai (foto d'archivio)

“I lavoratori di grandi aziende con commesse statali ed estere, che lavorano in particolare per il comparto della Difesa, vanno tutelati e con loro anche il tessuto sociale in cui gravitano. Condividiamo pertanto le preoccupazioni sia dei cittadini dei quartieri in cui insistono grandi aziende come Fincantieri, Mbda e Oto Melara, in apprensione per gli spostamenti sul territorio di centinaia di lavoratori, e sosteniamo la legittima richiesta dei lavoratori stessi di poter essere messi in sicurezza durante questa emergenza Covid-19”.

Lo ha dichiarato ieri il deputato spezzino Lorenzo Viviani (Lega).

“Governo e in particolare Ministero della Difesa – ha aggiunto Viviani – devono impegnarsi a tutela dei contratti su commesse interne, ma anche estere, facendosi garante su eventuali slittamenti di consegna.

Sono coinvolti grandi gruppi industriali, con sedi e stabilimenti in tutta Italia. Il Governo deve assumere decisioni chiare e dettare una linea precisa da trasmettere alle prefetture sul territorio.

Se la chiusura e lo stop temporaneo di alcune produzioni è necessario alla tutela della salute dei lavoratori e alla salubrità dei posti di lavoro, il Governo deve mettere in condizione le aziende di poter assumere, in totale serenità, anche soluzioni drastiche di sospensione”.

 

Melis e Tosi nel caruggio di Zaia: fare tamponi ad asintomatici anche in Liguria

Consiglieri regionali Melis e Tosi (M5S)

“Vogliamo tenere alta la guardia su una proposta che anche altri hanno promosso, su cui recentemente l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale ha dato apertura e per cui crediamo vi possa essere un corretto equilibrio e buonsenso da parte di tutti”.

Lo hanno dichiarato ieri i consiglieri regionali Andrea Melis e Fabio Tosi (M5S).

“Noti gli elementi che anche attraverso circolari dell’Istituto Superiore di Sanità hanno emesso riguardo l’indicazione di concentrarsi sui soggetti che presentano sintomatologie, è altresì vero che la comunità scientifica ha posizioni ampiamente possibiliste  sulla casistica che soggetti asintomatici possano essere veicolo di contagio.

Anche altre Regioni si stanno muovendo sul dibattito di estendere o meno i tamponi a soggetti asintomatici.

Se però un approccio complessivo anche dal punto di vista organizzativo può essere difficile e lungo, consideriamo allora di affrontare la questione su aree e settori più a rischio, per intervenire quindi in modo settoriale sempre più ampio.

La valutazione che deve porsi la politica è se adottare o meno il principio di maggior cautela e in questo caso ci sono dei settori in cui questa opzione deve essere sul tavolo.

Come Regione Liguria, tenuto conto dell’età media fra le più alte d’Italia, abbiamo notoriamente un’ampia fetta di nostri concittadini anziani ricoverati in case di cura, nelle varie e numerose RSA o strutture similari dove sono seguiti da personale medico, infermieristico e assistenziale.

I soggetti anziani sono fra i più a rischio non solo del contagio da Covid-19, ma delle evoluzioni maggiormente pericolose che portano anche a, mediamente, saturare i nostri reparti di terapia intensiva. Ragioni per le quali possiamo e dobbiamo considerare questo settore certamente a rischio per i soggetti coinvolti, mediamente più deboli dal punto di vista clinico, e impattanti sul settore ospedaliero perché ci sono più probabilità di un aggravio delle condizioni di salute.

Il nostro invito è dunque quello di avviare celermente, in tutte le strutture sociosanitarie che ospitano gli anziani, una campagna di tamponi da effettuarsi immediatamente al personale coinvolto e ai pazienti ricoverati, così da individuare preventivamente soggetti positivi al CoVid-19 che non hanno ancora manifestato i sintomi e quindi adottare procedure dedicate proprio a questi soggetti esposti che per ovvie ragioni professionali sono a stretto contatto con i pazienti anziani ricoverati”.

 

 

“Riteniamo che questo possa rappresentare un primo approccio ‘settoriale’ con cui poi avviarne altri in parallelo come ad esempio tutto il personale sanitario in prima linea, che ringraziamo per lo sforzo e l’abnegazione messa in campo”, concludono Melis e Tosi.

E’ morto il professor Lorenzo Acquarone, decano avvocati amministrativi liguri

E’ morto il professor Lorenzo Acquarone, decano avvocati amministrativi liguri

E’ deceduto a Genova all’età di 89 anni il professore Lorenzo Acquarone, decano degli avvocati amministrativisti liguri.

Nato a Ventimiglia, nel 1931, iscritto alla Democrazia Cristiana, è stato senatore dal 1987 al 1994.

Come esponente del Partito Popolare Italiano, era stato eletto alla Camera dei deputati per le successive tre legislature.

Anche lui era positivo al Cov-19.

Libero docente di diritto amministrativo nel 1961 e professore di diritto amministrativo nel 1962, dal 1966 al 2006 è stato professore ordinario, titolare della 1ª Cattedra di diritto amministrativo nella Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Genova, ricoprendo la carica di Pro Rettore dal 1969 al 1974 e di Preside della Facoltà di giurisprudenza dal 1975 al 1981.

Nel 2002 aveva partecipato alla costituzione della Margherita e nel 2003 aveva aderito ai Popolari-Udeur.

10 anni or sono a Sanremo la retrospettiva di Nello Pasquali

Una incisione del Maestro (Foto Daros)

IMPERIA. 25 MARZ. Sono passati dieci anni dalla grande retrospettiva dedicata al Maestro Nello Pasquali ospitata nel Museo Civico del prestigioso Palazzo Borea d’Olmo, in corso Matteotti a Sanremo.

Pasquali fu artista dalle molteplici espressioni: nella retrospettiva a lui dedicata dalla Città dei Fiori vennero esposte incisioni, acquerelli e disegni di spessore che offrirono, soprattutto a chi non lo aveva ancora conosciuto, l’ occasione per comprendere la ricchezza e complessità del suo percorso artistico, che dal realismo iniziale approdò ad uno sperimentalismo concettuale aderente alle correnti più nuove della seconda metà del Novecento. In mostra vennero proposte circa novanta opere su carta, corredate da una interessante documentazione di lavoro (appunti, schizzi, lettere) tra cui spiccava la corrispondenza con Italo Calvino e l’amicizia con Massimo Mila.

A curare l’evento furono Leo Lecci e Vincenzo Pasquali (figlio dell’artista). La mostra fu elogiata da molti esperti, collezionisti e critici fra i quali Umberto Mastroianni, Loretta Marchi, Armando D’Amaro, Adalberto Guzzinati, Daniele Decia, Roberto Almanzi, Augusto Andreini e Carlo Alessi.
La mostra, che era intitolata “Nature, città, segni”, le visioni su carta di Nello Pasquali”, è stata la seconda grande retrospettiva dedicata al Maestro (la prima a Torino nel 1966) che la “Città dei Fiori” volle allestire per ricordare questa importante e visionaria figura d’artista, uno dei più incisivi disegnatori ed illustratori liguri del secolo scorso.

Nato a Genova nel 1912, le sue due città del cuore furono Torino e Sanremo, dove frequentò la scuola del padre Vincenzo, scultore di rilievo, celebre soprattutto per aver realizzato la statua della Primavera, simbolo di Sanremo.
All’ inaugurazione della mostra il professor Lecci ha voluto illustrare il percorso artistico del Pasquali: erano presenti anche alcuni amici torinesi dell’artista, il figlio Vincenzo, che ha portato la sua testimonianza, la moglie Maria Cottini Pasquali e la figlia Antonella.

“I frondosi paesaggi dell’entroterra ligure gremiti di giunchi, di sterpi, di cespugli in riva a acque nere, di casupole, ponticelli e cappellette abbarbicate sui colli, in cima al taglio rovinoso dei calanchi, con una verticale assenza di prospettiva cui sfuggono solo i corsi d’acqua. Paesaggi pullulanti di segni in cui occhieggiano motivi di figure trasparenti, teste, cappellature, corpi, foglie giganti, alberi morti, rami secchi, stecchiti come graffiti di figure rupestri”.

Così scriveva Massimo Mila nel presentare la “serie delle acque” nel catalogo che accompagnava la mostra di Nello Pasquali presso la Galleria Dantesca di Torino nel 1966. Mila apprezzava di Pasquali lo stile asciutto e il tratto nervoso e soprattutto amava i “ paesaggi interiori, estesi nello spazio del ricordo”.

“Gli sviluppi della grafica di Pasquali- ha spiegato a Palazzo Borea d’ Olmo Leo Lecci, docente di storia della grafica contemporanea all’Università di Genova e curatore della Mostra sanremese su Nello Pasquali- approda, negli anni settanta, ad un utilizzo del segno grafico che si dispone sulla carta in un alfabeto dalle infinite ed inedite valenze comunicative, risultato delle sue sperimentazioni sulla linguistica di Barthes, De Sussure e Martinet”.

La biografia di Pasquali si è sviluppata, come detto, tra Sanremo e Torino. Insegnante presso le scuole di Sanremo, nel 1942 sposò Maria Cutini. Si trasferì a Torino dove si specializzò nell’ incisione ed espose le sue opere in varie mostre. Negli anni cinquanta tornò a Sanremo, come insegnante di disegno tecnico presso le scuole sanremesi e proseguì l’attività artistica: scultore, incisore ed acquarellista. Per motivi di salute ritornò a Torino fra il 1962 ed il 1966: si curava per le conseguenze di una lesione polmonare causata dallo scoppio nel 1943 di una bomba durante un bombardamento a Torino. A Sanremo ha vissuto poi fino alla scomparsa avvenuta il 14 febbraio 2002.

A conclusione della mostra, la moglie Maria ed il figlio Vincenzo hanno donato al Museo Civico alcune delle opere in esposizione che così sono entrate a far parte del patrimonio comunale, a testimonianza del legame fra il Maestro e Sanremo. Il Museo civico matuziano si è così arricchito di disegni e schizzi dell’ artista che si sono aggiunte alle importanti sculture di Pasquali già in esposizione permanente nel Museo ed alle preziose sculture presenti in città fra cui spiccano i busti di Mario Calvino (alla Stazione Sperimentale di Floricoltura), di Vittorio Emanuele III (nei Giardini della Chiesa Russa), della Tuffolina (alla piscina del Mediterranee) e le spettacolari ceramiche che abbelliscono tanti palazzi nobiliari e privati cittadini.
CLAUDIO ALMANZI

Sindaco Bucci: a Genova sospesa Tari per utenze domestiche e attività commerciali

Sindaco di Genova Marco Bucci

“Abbiamo approvato la sospensione del pagamento della Tari per le attività commerciali a Genova fino a settembre e la sospensione della Tari per un mese per le utenze domestiche”.

E’ la misura annunciata ieri sera dal sindaco di Genova Marco Bucci.

L’obiettivo del Comune di Genova è quindi quello di rimandare nel tempo il pagamento della tassa sui rifiuti sia per le attività commerciali sia per i cittadini colpiti dalla situazione dovuta all’emergenza coronavirus.