Home Blog Pagina 5598

A Bergeggi servizio di consegna acquisti a domicilio

A Bergeggi servizio di consegna acquisti a domicilio

Restiamo tutti a casa. A Bergeggi consegna gratuita a domicilio. Tempi e modalità del servizio da concordare con l’operatore. Vediamo l’elenco di chi fornisce questo servizio.

LATTERIA ANTONIA tel 019858070

DROGHERIA FARNESE tel 0192160083

MACELLERIA LUCA E MONIA tel 019880091

FARMACIA LIGURE tel 019859338

ZANIN Marco (vendita frutta e verdura fresche) tel 347.3880313 – a19662@tin.it

PAPALE CLAUDIA (vendita frutta e verdura fresche) Via Garibaldi 7 a Vado Ligure per consegne il giovedì mattina e sabato tutto il giorno tel. 339 2180779

SOTTOZERO Via Nizza 62 n. verde 800395267 – whatsApp 3710145404 – mail sottozero@sottozero.it – 019862468

Il CIRCOLO BERGEGGINO fornisce volontari per fare acquisti.

Il Comune ha attivato un protocollo con la CROCE BIANCA di Spotorno per consegna FARMACI e SPESA esclusivamente per le persone anziane e le fasce deboli. Contattare i servizi sociali del Comune 019257901

Coop annuncia prezzi fermi per 2 mesi fino al 31 maggio

COOP annuncia prezzi fermi per 2 mesi fino al 31 maggio

Coinvolti tutti i prodotti confezionati industriali sia a marchio Coop che di tutte le altre marche

“Un impegno concreto per proteggere la spesa delle famiglie e per evitare l’insorgere di rischi speculativi. E’ una misura preventiva che abbiamo deciso di attuare a garanzia dei nostri soci e consumatori. Inoltre se si rendesse necessario, tuteleremo i nostri produttori e allevatori italiani da altri fenomeni speculativi garantendo loro la giusta remunerazione”.

Coop annuncia prezzi fermi con effetto immediato e per i prossimi 2 mesi (fino al 31 maggio). Coinvolti tutti i prodotti confezionati industriali sia a marchio Coop che di tutte le altre marche. Una sorta di misura preventiva e una garanzia che Coop sottoscrive a vantaggio dei propri soci e consumatori, ma anche a tutela dei produttori e degli allevatori italiani nel momento eccezionale che stiamo vivendo. In una fase di emergenza Coop s’impegna ad agire sia a monte (verso i  fornitori), che a valle (verso i consumatori) per garantire la stabilità dei prezzi e delle remunerazioni dei diversi attori della filiera. Per questo motivo Coop sta contattando i fornitori di propri prodotti a marchio al fine di operare insieme per il contrasto ad ogni logica speculativa. Tra le filiere che possono avere prime  tensioni va segnalata quella del latte. “Lì si registra una tensione legata all’eccesso di produzione generato dalla chiusura di alcune tipologie commerciali – spiega Maura Latini AD di Coop Italia – Insieme ai nostri fornitori garantiremo agli allevatori che forniscono latte fresco il prezzo precedentemente pattuito. Più in generale ci muoveremo per i nostri prodotti Coop in maniera tale che sia garantito a ogni anello della filiera produttiva del nostro Paese la giusta remunerazione. Mai come ora il nostro primario impegno è proteggere le famiglie e il tessuto produttivo italiano”.

Intesa Sanpaolo: beneficenza per 14 milioni di euro

Intesa Sanpaolo Beneficenza per 14 milioni

Intesa Sanpaolo, un milione di euro alla ricerca scientifica Covid-19

Nel 2020 saranno 14 milioni di euro le risorse che il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla Presidenza, potrà erogare dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea della Banca fissata il prossimo 27 aprile. Di questi un milione di euro, il 16% del totale, sarà destinato a progetti di ricerca medica sul Covid-19 a contrasto dell’emergenza Coronavirus. Università ed enti di ricerca italiani riconosciuti possono candidare i progetti secondo le procedure standard di accesso alle risorse del Fondo. I progetti vengono individuati attraverso un processo di selezione condotto da una commissione di esperti con criteri definiti e trasparenti e seguito in ogni fase.

Il Presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro commenta: “In un momento così difficile per l’Italia, destiniamo alla ricerca sul Covid-19 un milione di euro, una misura che si aggiunge alle donazioni alla sanità nazionale, al sostegno economico a privati e imprese, a iniziative di raccolta fondi per progetti meritori. La ricerca scientifica è sempre stata un campo di azione del Fondo di beneficenza e oggi vogliamo essere ancora più incisivi per favorire l’apprendimento di conoscenze che ci permettano di uscire dall’emergenza rapidamente e in modo duraturo. Orientare parte delle risorse a debellare il Coronavirus non significa tuttavia interrompere il sostegno a quei soggetti del terzo settore impegnati a restituire dignità alle persone e a garantire i diritti fondamentali che sono i tradizionali beneficiari del Fondo e a cui vorrei assicurare oggi continuità di intervento”.

Nel 2019 il plafond di13,5 milioni ha sostenuto 818 progetti realizzati da enti non profit. Il 90% delle donazioni è stato erogato in Italia coprendo tutte le Regioni italiane. L’82% per cento, oltre 10 milioni, è stato destinato al sociale (+10% rispetto al 2018), a favore delle componenti più deboli, e il restante ripartito uniformemente tra ricerca scientifica (6%), iniziative presentate da enti religiosi (6%) e cultura (6%).

La gestione del Fondo privilegia le iniziative relative a inclusione sociale, contrasto al disagio sociale e alla povertà, prevenzione e cura delle malattie, sostegno alla disabilità e a progetti di cooperazione internazionale. Il Fondo ha sostenuto anche nel 2019 iniziative a supporto della realizzazione degli obiettivi sociali del Piano d’Impresa, erogando complessivamente 1,9 milioni di euro per iniziative contro la povertà alimentare con 1,2 milioni pasti annui pari a circa il 34% del target fissato. Tra i progetti sostenuti anche numerosi di respiro internazionale, con particolare riguardo per i Paesi in cui opera il Gruppo, in particolare in Albania, Ucraina, Egitto, Libia, Romania e Moldavia.

A livello metodologico, un panel di istituzioni universitarie gestisce il processo di Monitoraggio e Valutazione dei progetti sostenuti con importi pari o superiori a 100 mila euro. Nel campo della Ricerca è stata avviata una

collaborazione con Fondazione Cariplo con l’ingaggio di valutatori terzi esperti al fine di garantire un’analisi basata su una disamina specialistica dei progetti ricevuti.

Previsto dallo Statuto di Intesa Sanpaolo, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale fa capo alla Presidenza della Banca e permette di stanziare una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona. In coerenza con gli obiettivi del Codice Etico del Gruppo, l’obiettivo è condividere con la comunità l’attenzione alla persona, ai diritti umani, alla solidarietà economica e sociale, allo sviluppo sostenibile, alla conservazione dell’ambiente e la promozione delle iniziative culturali a favore delle fasce svantaggiate. Le erogazioni, assegnate sulla base di selezioni secondo puntuali meccanismi predefiniti prevedono liberalità territoriali (fino a un importo massimo di euro 5.000), indirizzate al sostegno di progetti e iniziative di impatto locale, e liberalità centrali (fino a un massimo di euro 500.000), riferite al sostegno di progetti di più ampio rilievo. L’attività si svolge all’interno dell’adesione del Gruppo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Tracciamento dei cittadini sul modello sudcoreano

Tracciamento dei cittadini sul modello sudcoreano

La soluzione informatica sudcoreana si basa su un contesto e un concetto completamente diversi da quelli attualmente praticati in Italia

 

Sulla possibilita’ di cui si discute in queste ore di adottare in Italia un sistema di tracciamento informatico dei cittadini sul modello sudcoreano “percepiamo un significativo rischio di derive e utilizzi gratuiti”. E’ quanto scrive l’Associazione Nazionale degli Operatori e Responsabili della Conservazione dei dati (ANORC) in una lettera aperta rivolta alla Presidenza del Consiglio, al ministri Paola Pisano
(Innovazione), Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) e Gaetano
Manfredi (Universita’ e Ricerca), al Garante per la protezione
dei dati personali Antonello Soro, al commissario straordinario
per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri e a Invitalia.
Nel testo inviato alle istituzioni coinvolte (che le associazioni di settore hanno sottoscritto), i giuristi Andrea Lisi ed Enrico Pelino spiegano che “la protezione dei dati personali non si pone come un ostacolo alle iniziative di tutela della salute pubblica necessitate dalla pandemia in atto “ma cio’ “non deve in alcun modo implicare ‘dare carta bianca’ a qualsiasi soluzione di tracciamento informatico dei cittadini”.
Innanzitutto, si legge nella lettera, “la soluzione informatica sudcoreana si basa su un contesto e un concetto completamente diversi da quelli attualmente praticati in Italia”, perche’ “quel sistema si basa su un una strategia di tamponi a tappeto e su una quarantena limitata ai soli soggetti risultati positivi al tampone”. Ci si domanda, dunque, “quale potra’ mai essere il senso di ricostruire retrospettivamente il percorso di milioni di persone, se poi la conoscenza di tale informazione e’ resa
inutile dalla mancanza di tamponi: se non conosco chi siano i positivi asintomatici, non posso comunque evitare luoghi da loro frequentati”
“Ove lo scopo fosse uno studio a posteriori- si legge ancora- sarebbe corretto circoscriverlo a campioni e aree delimitate, anziche’ all’intera popolazione nazionale”. Se invece “l’applicazione italiana fosse progettata solo con l’intento di svolgere attivita’ di polizia/repressiva”
questa “e’ gia’ egregiamente svolta dalle forze dell’ordine e non
abbiamo bisogno di un Grande Fratello orwelliano”.
“Infine- continua il testo- si e’ parlato perfino di un utilizzo dell’applicazione per segnalare gli orari di minor affollamento di supermercati e mezzi pubblici: non comprendiamo come tutto cio’ richieda un tracciamento individuale, infatti gli stessi obiettivi possono essere raggiunti altrimenti e in modo non invasivo”.
“Tenendo presente che alcune universita’ italiane stanno
sviluppando, in ambiente GDPR compliant, alcune app pienamente
rispondenti alla protezione dei dati, ci piacerebbe sapere se, a livello nazionale, sono in fase di progettazione applicazioni informatiche e quali siano le esatte finalita’”, conclude l’Associazione avvertendo del “pericolo rappresentato anche, e non da ultimo, dalla normalizzazione sociale di un monitoraggio di Stato condotto a tale livello di pervasivita’”. Per questo, aggiungono, “ci piacerebbe poter consultare un DPIA, ossia una
valutazione d’impatto. Si tratta di un adempimento obbligatorio e
riteniamo peraltro corretto che il documento di analisi venga reso pubblico in ragione di esigenze di trasparenza, buona fede e correttezza. Inoltre, ci piacerebbe essere rassicurati sul fatto che il team che sta lavorando in queste ore all’applicazione (di cui si ignora la composizione e forse sarebbe preferibile garantire trasparenza in tal senso) stia seguendo, come per legge, un rigoroso approccio di privacy-by-design, che cioe’ stia costruendo il prodotto informatico integrando fin dalla
progettazione la massima tutela per i dati personali”.

ASL 1, aggiornamento ore 14: altri 4 morti con coronavirus

ASL 1 Coronavirus, aggiornamento ore 14

Coronavirus: aggiornamento dalla Provincia di Imperia

Si segnalano 4 pazienti deceduti nelle ultime 24 ore, positivi al Covid-19:

-Una donna di 92 anni, della provincia di Imperia, deceduta oggi all’Ospedale di Sanremo, con patologie pregresse associate;

-Un uomo di 77 anni, della provincia di Imperia, deceduto il 25 marzo all’Ospedale di Sanremo,

-Una donna di 71 anni, della provincia di Imperia, deceduta il 25 marzo all’Ospedale di Sanremo;

-Una donna di 81 anni, della provincia di Imperia, deceduta il 25 marzo all’Ospedale di Sanremo, con patologie pregresse associate;

Si segnala inoltre un decesso del 24 marzo:

-Un uomo di 88 anni, della provincia di Imperia, deceduto all’Ospedale di Sanremo con patologie pregresse associate.

I carabinieri di Imperia raccolgono le denunce anche via web

Carabinieri (foto d'archivio)

Imperia – Le denunce di smarrimento o furto si ricevono anche on line. Lo ricorda il comando compagnia dei carabinieri di Albenga.

Entrando nel sito www.carabinieri.it, dal menù si accede all’area Servizi per il cittadino, poi in Denuncia Vi@ Web; occorrerà, quindi, avviare l’iter premendo “Inizia denuncia”. Da computer, si può accedere al servizio anche direttamente tramite l’apposita icona collocata nella parte destra della schermata ovvero digitando l’indirizzo http://www.carabinieri.it/denuncia-via-web.

“Diverse persone invece – ricordano al comando dell’Arma di Imperia – continuano a presentarsi anche per avere semplici precisazioni e/o notizie relative ai comportamenti corretti da adottare, che possono essere forniti anche telefonicamente ovvero tramite internet utilizzando l’hashtag #iorestoacasa, tenendo presente che il DPCM 22 marzo 2020 prevede il divieto di spostarsi dal comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano”.

Ore 14, direzione sanitaria ospedale Galliera segnala altri 8 decessi

Ospedale (foto di repertorio)

Bollettino dei decessi del Galliera ore 14

Pocoro prima delle 14 di oggi i responsabili della direzione sanitari dell’ospedale Galliera di Genova hanno segnalato altri 8 decessi di pazienti positivi a coronovirus, spiegando che “il Covid-19 è stato ritenuto concausa del decesso”.

Ecco l’ultimo bollettino del Galliera.

“Donna, 77 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 11.25 del 25 marzo,
ricoverata presso S.C. Malattie Infettive, con comorbità.

Uomo, 77 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 14.20 del 25 marzo,
ricoverato presso S.C. Rianimazione, con comorbidità.

Uomo, 81 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 22.15 del 25 marzo,
ricoverato presso S.C. Malattie Infettive, con comorbidità.

Uomo, 89 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 23.35 del 25 marzo,
ricoverato presso Pronto Soccorso, con comorbidità.

Donna, 80 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 00.45 del 26 marzo,
ricoverata presso S.C. Malattie Infettive, con comorbidità.

Uomo, 82 anni, di Isola del Cantone, decesso avvenuto alle ore 6.00 del
26 marzo, ricoverato presso S.C. Malattie Infettive, con comorbidità.

Uomo, 89 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 6.30 del 26 marzo,
ricoverato presso S.C. Malattie Infettive, con comorbdiità.

Uomo, 58 anni, genovese, decesso avvenuto alle ore 8.50 del 26 marzo,
ricoverato presso S.C. Rianimazione, con comorbidità”.

 

 

Asl2 | Deceduto un 81enne Covid-19 proveniente da Israele

Ore 14, Asl 2 | Deceduta donna di 88 anni

L’Asl2 segnala come nelle ultime 24 ore ci sia stato un solo decesso Covid-19.

Si tratta di un uomo di 81 anni proveniente da Israele deceduto nel Presidio di Levante.

De Paoli: muoversi per fare rientrare marittimi liguri bloccati su Costa Magica

La Costa Magica esce dal porto di Genova (foto d'archivio)

“Intervenire presso Costa Crociere e la Farnesina per avere notizie aggiornate sulla situazione e sulle iniziative intraprese per fare rientrare gli italiani, tra cui i  lavoratori liguri, alle proprie case e rassicurare così le loro famiglie”.

Lo ha dichiarato Il consigliere regionale Giovanni De Paoli (Lega) che oggi ha presentato un’interrogazione urgente sul caso della nave da crociera Costa Magica.

“La nave – ha spiegato De Paoli – sarebbe dovuta rientrare in Italia il 2 aprile, ma oggi si trova ancora ferma nel Mar dei Caraibi costretta alla quarantena in navigazione, dopo che erano stati riscontrati alcuni casi positivi al coronavirus tra i passeggeri.

I membri dell’equipaggio, circa 900, molti dei quali italiani e liguri, sono bloccati a bordo.

I passeggeri erano stati fatti sbarcare lo scorso 19 marzo e, attualmente,  Costa Magica si trova in navigazione verso Cuba.

Purtroppo, alcuni membri dell’equipaggio risultano positivi al coronavirus e il rischio della propagazione del contagio appare elevato.

Costa Crociere sostiene di fare tutto il possibile per riportare il personale a casa e ha riferito di avere attivato i protocolli di sicurezza sanitaria a bordo per garantire la salute dell’equipaggio.

Tuttavia, non è ancora stata trovata una soluzione per assicurare il rientro della nave in Europa”.

 

Due denunce della polizia per inosservanza decreto anti-contagio

Non rispettano le regole anticontagio: Due donne sanzionate, una denunciata
Controlli Polizia (foto di repertorio)

La polizia è impegnata nel far rispettare le regole anti-contagio. C’è ancora, però, chi viola il decreto e viene denunciato.

Ecco i casi più significativi:

ore 11.10 lungo Bisagno d’Istria: un cittadino contravviene alle norme anticontagio perché vuole lavare la macchina all’autolavaggio. Ai poliziotti dice che è uscito per fare la spesa, ma si trova decisamente fuori dalla sua zona. Denunciato.

ore 18.50 via Anfossi: un 37enne pregiudicato trovato in preda ai fumi dell’alcol, denunciato non solo per l’inosservanza dei divieti anticontagio, ma anche per aver tentato di asportare generi alimentari per un valore di circa €60 da due supermercati e per aver opposto resistenza nei confronti dei poliziotti dell’U.P.G. che, per placarlo, hanno dovuto usare il Capsicum;

Sanzionato infine, in via amministrativa, per ubriachezza.