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Calcio, ancora quattro campionati ancora attivi nel mondo

Quasi tutto il mondo del calcio si è fermato a causa della pandemia: quasi è però il termine più corretto da usare.

Sono infatti quattro i campionati di calcio nel mondo che non si sono fermati nonostante la pandemia da Coronavirus: Bielorussia (unica in Europa), Tagikistan, Nicaragua e Burundi. Nel Paese africano il campionato si è fermato in questi giorni, ma non a causa della pandemia di Covid-19, bensì per le elezioni.

Si continua a giocare anche in Bielorussia, dove il campionato è appena alla 4ª giornata dal momento che la stagione calcistica segue l’anno solare, in Nicaragua, dove è in corso il torneo di Clausura, giunto alla 16ª giornata, e nel Tagikistan, dove, nel prossimo weekend, si giocherà la 3ª giornata del massimo campionato.

Calcio, IIS negativo sulla ripresa della Serie A

Lega Calcio

Infuria la polemica istituzionale sulla ripresa del campionato di calcio di serie A:

Il parere di Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, sulla ripresa della Serie A a fine maggiotorna a scatenare la polemica nel mondo del calcio.

Il componente del Comitato tecnico scientifico del Governo, rispondendo ad una domanda sulla ripresa del campionato di calcio durante la conferenza stampa della Protezione Civile, ha bocciato l’eventualità di una ripartenza del torneo: “Se dovessi dare un parere tecnico non lo darei favorevole e credo che il Comitato tecnico scientifico sia d’accordo. Poi sarà la politica a decidere”.

“Il calcio è uno sport di contatto quindi comporta dei rischi di trasmissione. Qualcuno ha proposto un monitoraggio stretto sui calciatori, con test quasi quotidiani, a me sinceramente sembra un’ipotesi un po’ tirata. E poi siamo quasi a maggio…”.

Samp solidale, donati tablet all’Ospedale Villa Scassi

Tifosi della Samp

Non si ferma l’impegno benefico della Sampdoria in favore delle strutture genovesi che stanno affrontando l’emergenza Coronavirus-COVID-19.

Tablet. Mentre continua la distribuzione di pasti giornaliera a “San Martino” e “Galliera” in collaborazione con Eataly (clicca qui per conoscere l’iniziativa), la società ha infatti donato dieci tablet all’Ospedale “Villa Scassi”. I dispositivi saranno utilizzati per mettere in contatto i degenti in isolamento del nuovo reparto COVID con i propri familiari.

Uova. Sempre in chiave-Samp for People – l’insegna di responsabilità sociale del club del presidente Massimo Ferrero – sono state intanto 5.000 le uova di Pasqua blucerchiate distribuite nei giorni scorsi al personale sanitario dei tre ospedali cittadini.

Ursula e Christine, le menti d’Europa, poveri noi!

Ursula Von der Leyen e Christine Lagarde

Europa, ricapitoliamo. Non si erano ancora spenti gli echi delle banalità, per non dire altro, sfornate a ruota libera dall’ineffabile Kienge che già il coronavirus permette agli intelletti europei di deliziarci e rassicurarci.

Come preludio ad una Pasqua da rinchiusi, dopo settimane davvero sante e da santi, il viso compunto di saggia zia della signora Lagarde sfornava frasi incaute e superficiali che facevano crollare le borse e perdere un sacco di soldi alla nostra economia già gravemente impoverita e maciullata.

E la mattina di Pasqua, mentre rompevamo un uovo faticosamente conteso al supermercato, arriva un’ulteriore sorpresa da Ursula dalle chiome rigide: anziani a casa fino a tutto il 2020 (per proteggerli naturalmente…) e niente programmi per le vacanze, cari signori, (r)estate in casa!  Come se non bastasse, qualche commentatore ne approfitta per riportare l’inizio della senescenza a sessant’anni: ma gli studiosi non avevano detto che la vecchiaia comincia allo scoccar dei settantacinque?

Chissà cosa ne pensano le schiere di sessantenni che accudiscono figli e nipoti, permettendo loro di lavorare in serenità e spesso mettono a disposizione la loro pensione per  aiutarli economicamente.

E dove sono finiti i dotti e prolifici studi sulla vecchiaia attiva, una volta riscossi i relativi finanziamenti? E i medici che raccomandavano la passeggiata quotidiana che allontanerebbe  osteoporosi, infarti, adipe e depressione, ora non hanno nulla da dire? Tutto dimenticato di fronte alla soluzione più semplice, rinchiuderli!

Un virus, questo, che sfoltisce la popolazione, ma che porta alla luce le tante ipocrisie sulla cosiddetta terza età, per fortuna ancora con un bel numero di attivi: se i governanti daranno retta ad Ursula, alla fine dell’anno ci troveremo, forse, senza virus ma con un aumento spaventoso di depressi e di anchilosati. E con qualche morte in solitudine in più.

Perchè non restituire un po’ di vita vera anche alle anagrafi avanzate, mediante la possibilità di attestare nell’ autocertificazione (che ora tutela, leggete bene, solo i controllori), di essere  privi, oltre che di febbricola, anche di patologie gravi tipo diabete, cardioproblemi ecc.?

Che dire infine di un’ Europa che ancora una volta brilla per la sua assenza in tema di emergenza ma che continua a straparlare e a bacchettare?

Mentre gli aiuti arrivano dagli extraeuropei: da ultimo un grazie a Cuba, per chi non lo sapesse, all’avanguardia nella medicina. Elisa Prato

Recco: Impianti di riscaldamento accesi fino al 3 maggio

Recco, sfilata di moda sul palco: stile e creatività artigianali
Recco, sfilata di moda sul palco: stile e creatività artigianali

In merito alle misure di prevenzione per l’emergenza epidemiologica, il sindaco di Recco Carlo Gandolfo, consente la proroga dell’accensione degli impianti di riscaldamento.

La proroga ha inizio il 16 aprile 2020 fino al 3 maggio 2020 compreso, su tutto il territorio comunale per una durata giornaliera di 12 ore con una media ponderata delle temperature dell’aria di 20°C + 2°C per singolo ambiente riscaldato.

Questa agevolazione è mirata a rendere più confortevole la permanenza nelle proprie abitazioni della popolazione, soprattutto a quella più anziana. ABov  Per maggiori informazioni e chiarimenti vedi:  Proroga accensione impianti di riscaldamento      JDCA000018

A Ceriale controlli anti contagio nel weekend di Pasqua

A Ceriale controlli anti contagio nel weekend di Pasqua

Ceriale, controlli a tappeto della polizia locale nel weekend pasquale: 9 sanzioni.

In tutto sono state 255 le persone controllate ai posti di blocco messi in atto dalla polizia locale di Ceriale durante il periodo pasquale nell’ambito delle misure restrittive per l’emergenza coronavirus.

Sono state sanzionate 9 persone in quanto circolavano senza avere un valido motivo, di cui 5 soggetti sorpresi sull’arenile e in aree interdette per la situazione sanitaria legata al Covid-19.

Sono stati intensificati i controlli presso abitazioni occupate stagionalmente senza riscontrare irregolarità.

In totale sono stati effettuati nel periodo pasquale una decina di servizi specifici per l’emergenza coronavirus, con particolari attenzioni a luoghi di aggregazione, supermercati, passeggiate a mare e parchi, principali vie di comunicazione e stazione ferroviaria.

Un ulteriore rafforzamento dei controlli si è avuto con posti di blocco in ore notturne con l’impiego di diverse pattuglie, dove sono stati fermati nelle serate di venerdì e sabato scorso, tutti i veicoli in entrata e in uscita da Ceriale presso la rotonda di Capo Santo Spirito.

Tali controlli sono stati disposti dal Questore di Savona e prevedono un controllo coordinato e capillare su tutto il territorio provinciale con l’impiego di tutte le forza di polizia.

Ad incremento delle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il sindaco di Ceriale Luigi Romano ha emesso particolare ordinanza con ulteriori misure di divieto sulla passeggiata, sull’arenile e nei parchi cittadini.

Da parte del comando di polizia locale continuano gli sforzi per servizi particolari volti a sanzionare le trasgressioni, svolti a tutela della sicurezza pubblica; sono stati pertanto incrementati i controlli sul territorio utilizzando le risorse apposite stanziate da parte dell’amministrazione comunale di intesa con il Ministero dell’Interno.

“Prendo atto che in questo weekend pasquale i provvedimenti di restrizione messi in atto dall’amministrazione comunale  e le operazioni di controllo sul territorio hanno prodotto un risultato positivo – sottolinea il sindaco Luigi Romano -. Sono certo che i risultati li vedremo nei prossimi giorni controllando l’andamento dei contagi”.

“Ringrazio per il lavoro svolto, anche per i turni pesanti a cui si sono sottoposti, gli agenti della polizia municipale che hanno controllato il territorio in maniera scrupolosa ed attenta, controlli cui hanno partecipato anche volontari della Protezione Civile che si sono alternati con la Croce Rossa anche per l’assistenza a famiglie in difficoltà”.

“Sono stati effettuati controlli presso abitazioni occupate come seconde case senza riscontrare irregolarità. Personalmente sono convinto che qualche arrivo non autorizzato si sia verificato, ma non certo “l’invasione” che si temeva. D’altra parte non si può controllare casa per casa le migliaia di abitazioni che abbiamo sul territorio”.

“Ora non bisogna allargare le maglie e occorre ancora molta attenzione, purtroppo i numeri sono tutt’altro che tranquillizzanti” conclude il primo cittadino cerialese.

La genovese Assotrasporti ed Eumove plaudono il Governo

La genovese Assotrasporti ed Eumove plaudono il Governo

Istituzione del Comitato di esperti per la “fase 2” e si candidano a supporto della task-force

“Ritenendo che la scelta del Governo di rivolgersi a un gruppo di esperti competenti, che auspicano distaccati dalla politica e dalla casta, possa portare alla formulazione di un progetto di ripresa efficace ed efficiente, la genovese Assotrasporti ed Eumove si candidano in qualità di tecnici del settore dell’autotrasporto e della mobilità”.

Lo hanno dichiarato oggi i responsabili delle associazioni.

“Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – ha spiegato Secondo Sandiano, presidente di Assotrasporti e vicepresidente vicario di Eumove – ha annunciato che, per lo sviluppo della “fase 2” dell’emergenza, si avvarrà di un Comitato di esperti in materia economica e sociale.

La genovese Assotrasporti ed Eumove, favorevoli all’iniziativa che avrà il delicato compito di creare le basi per la ripresa delle nostre imprese, si candidano in qualità di tecnici del settore dell’autotrasporto e della mobilità di persone e cose per supportare la task-force e contribuire con le proprie proposte.

Favorevoli all’iniziativa del Governo, abbiamo deciso di organizzare una nostra task-force interna, formata da tecnici e operatori del settore, aperta a chiunque voglia candidarsi per portare il proprio contribuito; abbiamo iniziato da un primo questionario, cui seguirà un secondo ed altri ancora, in conseguenza ai temi che emergeranno.

Riteniamo che la scelta del Governo di rivolgersi a un gruppo di esperti competenti, distaccati dalla politica e dalla casta, possa portare alla formulazione di un progetto di ripresa efficace ed efficiente, con la speranza che i prescelti dimostrino queste caratteristiche.

In questa prima fase di creazione del gruppo di lavoro interno all’associazione e di richiesta di partecipazione ai soggetti interessati, Assotrasporti può già elencare le prime proposte volte a favorire la ripartenza del settore e il superamento di problemi che gravano sul comparto da diversi anni”.

“La messa in sicurezza delle infrastrutture – ha aggiunto Fabrizio Civallero, segretario Nazionale di Assotrasporti – è al primo posto: dopo il crollo del ponte di Albiano ad Aulla (MC) della scorsa settimana, la necessità di intervenire immediatamente è imprescindibile.

Un sistema della viabilità sicuro ed efficiente è alla base della ripartenza e avrà risvolti positivi non solo per l’autotrasporto, ma per l’economia di tutto il Paese e per l’immagine dell’Italia nel mondo.

Di conseguenza, i lavori che affolleranno la rete stradale, autostradale e ferroviaria, dovranno essere compiuti nel più breve tempo possibile, così da causare il minor disagio possibile per automobilisti e autotrasportatori”.

“A tal proposito – hanno sottolineato i responsabili delle associazioni –  proponiamo di adeguare le tariffe autostradali/ferroviarie alla reale condizione di fruibilità: il protrarsi di cantieri nel tempo corrisponderà a minori entrate per i concessionari che saranno quindi incentivati a terminare gli interventi nei tempi prestabiliti.

In materia di crediti, riprendiamo la proposta di legge n. 2584 presentata il 30 luglio 2014 dall’On. Ivan Catalano, e presentata durante gli eventi organizzati da Assotrasporti nel 2014, per l’istituzione di una Camera di Compensazione per la regolazione dei rapporti di debito/credito nel settore del trasporto delle merci.

Si tratta di un progetto economico-finanziario-monetario che prevede l’istituzione di conti correnti virtuali, sui quali circola moneta elettronica, e dai quali possono attingere tutti gli operatori iscritti, a fronte di garanzie concesse. In questo modo, lo Stato, anziché alimentare l’autotrasporto con fondi a pioggia, senza la certezza della loro reale destinazione, immetterà le risorse nel fondo di garanzia della camera di compensazione, fungendo da moltiplicatore economico.

Inoltre, considerando che il settore dell’autotrasporto è uno dei comparti del Paese più colpito, si chiedono interventi di rinvio/sospensione/riduzione di imposte di tutti i tipi (fino a quella sulle assicurazioni), contributi previdenziali e assistenziali, versamenti dell’Iva, canoni di lavoro e diritti doganali, etc. come già parzialmente previsto nel Decreto #CuraItalia per quanto dovuto nel mese di marzo, per i mesi/anni a venire fino alla normalizzazione economica e finanziaria.

Infine, proponiamo di rivedere completamente il sistema di organizzazione e integrazione del trasporto per la riduzione del rischio di contagio da Covid-19: normative, linee guida operative e servizi per l’autotrasporto.

L’emergenza sanitaria in corso ha fatto emergere anche la carenza di strutture adibite al riposo e ristoro dei camionisti in viaggio nel nostro Paese; in questo siamo indubbiamente indietro rispetto ad altri paesi della comunità come ad esempio le aree di Francia e Spagna.

Con l’obiettivo di contrastare epidemie presenti e future, e garantire un livello di comfort minimo per gli autisti, proponiamo inoltre di creare dei punti di controllo sanitario nei quali il personale viaggiante troverà, oltre a servizi igienici, docce, servizi di ristorazione, anche personale con competenze/procedure mediche per la verifica delle condizioni standard di salute, onde ridurre al minimo il rischio di contaminazione tra i colleghi, presso le aziende mittenti e destinatarie e i cittadini in generale.

Sono queste le prime proposte che, Assotrasporti ed Eumove, le associazioni capofila della proposta Salva Vite e del Coordinamento Trasporti e Logistica, formato da associazioni e confederazioni del settore, portano all’attenzione del Governo e del Comitato di esperti in materia economica e sociale.

Assotrasporti ed Eumove, colgono l’occasione per invitare operatori del settore ed esperti a partecipare alla task-force interna e alla campagna Salva Vite”.

 

Casa di Riposo Torriglia, sindaco Di Capua: la verità è un valore assoluto, sempre

La casa di riposo Pietro Torriglia

“La verità è un valore assoluto sempre, ma ancora di più al tempo del Covid-19”.

Esordisce con questa frase il sindaco Marco Di Capua in merito alla situazione della casa di Riposo Pietro Torriglia di via Preli a Chiavari.

Il sindaco di Chiavari, in merito a quanto sta accadendo presso la Casa di Riposo Torriglia “in accordo con tutta la maggioranza di giunta” ha dichiarato: «Durante una situazione di allarme generale è necessario comunicare i fatti secondo verità. La nostra amministrazione lo sta facendo, condividendo giornalmente le problematiche nella loro cruda e difficile realtà, proprio per riuscire ad affrontarle nel migliore dei modi grazie all’apporto di tutti.

Invece, altri non si comportano in maniera totalmente trasparente. Ci riferiamo al presidente della Fondazione Torriglia che, ieri alle 21, con un comunicato stampa apparso su un quotidiano online del levante ha affermato: “ritengo opportuno precisare la situazione della casa di riposo Torriglia visto quanto riportato su alcuni organi di informazione e social” e prosegue “unica contagiata certa è un infermiera che, terminato il servizio il 27 marzo ha successivamente manifestato lo stato di contagiata coronavirus”.

Tale circostanza non corrisponde al vero.

In un mio post facebook del 10 aprile, durante la mia consueta comunicazione alla città (i cui dati riportati sono forniti ufficialmente dall’Als4), avevo dato notizia circa la positività al Covid-19 di 5 ospiti della Casa di Risposo Torriglia, oltre al ricovero di un altro anziano sempre appartenente alla struttura.

Ieri sono stato informato che un uomo, nato a Milano nel 1933 ma residente a Chiavari, è deceduto presso l’ospedale di Sestri Levante: purtroppo anche lui ospite del Torriglia.

Di conseguenza, io e tutta la mia amministrazione non comprendiamo e non giustifichiamo l’atteggiamento non trasparente tenuto del Presidente della Fondazione Torriglia e non comprendiamo neanche la necessità di inviare comunicati stampa che riportano dati non veritieri. 

Questa non è una polemica, e non lo vuole essere, bensì una precisazione necessaria e dovuta ai nostri cittadini, oltre che ai familiari degli anziani, che seguono con apprensione l’evolversi dell’emergenza sanitaria in corso e hanno diritto di conoscere la verità dei fatti».

Il sopralluogo al Vill

Individuare eventuali spazi in cui trasferire gli ospiti, negativi al Covid-19, della Casa di Riposo Pietro Torriglia: questo l’obiettivo del sopralluogo avvenuto oggi presso i locali del Villaggio del Ragazzo insieme ai referenti dell’Asl4 (il direttore sociosanitario, Dott.ssa Cristina Giordano, la responsabile Rsa e attività geriatriche territoriali, dott.ssa Simonetta Lucarini, e il Dott. Luca Guastini della Protezione Civile Regionale), al presidente del consiglio Antonio Segalerba, all’assessore alla sanità Giuseppe Corticelli, al consigliere capogruppo Alberto Corticelli e alla dirigente Maura Meschi.

«Ci ha accolto – ha aggiunto il sindaco Di Capua – prete Rinaldo, mostrandoci una struttura dotata di spazi idonei, 15 camere disponibili, in cui potremmo ipotizzare di trasferire gli ospiti non-covid presenti al Torriglia per garantire loro maggiore isolamento.

Prima di procedere con questa sistemazione, è necessario conoscere il reale stato del contagio all’interno della struttura, attendendo l’esito dei tamponi eseguiti a tappeto il giorno di Pasqua, e da noi richiesti all’Asl4; anche se, da prime informazioni, la situazione sembrerebbe molto grave. Vi terremo come sempre aggiornati».

(Nelle foto l’ingresso casa di Riposo Pietro Torriglia e il sopralluogo di oggi al Villaggio del Ragazzo)

Rinvio degli eventi di maggio all’Arena di Verona

Rinvio degli eventi di maggio all'Arena di Verona

A seguito delle misure disposte dalle Autorità per l’emergenza covid-19, Friends&Partners e Vivo Concerti, in accordo con l’Arena di Verona, comunicano il rinvio degli Eventi in programma all’Arena per il mese di maggio.

“Modà – Testa o Croce Tour”, “Benji & Fede all’Arena di Verona”, ”Enrico Brignano – Un’ora sola vi vorrei”, “Marracash – In Persona Tour” ed “Emma – Arena di Verona” e dell’evento televisivo “Music Awards” in programma ad inizio giugno.

Tutti gli show sono rinviati, i biglietti acquistati rimangono validi, le nuove date verranno riprogrammate e comunicate entro e non oltre il 31 luglio 2020.

«Ieri sera davanti alla tv mi sono commosso nel vedere Adriano Celentano infiammare l’Arena” – ha commentato Gianmarco Mazzi, AD di Arena di Verona Srl – “e sono sicuro che anche stasera ci sarà da emozionarsi nel rivivere il concerto che il Volo tenne nel 2015; sono immagini che mettono un po’ di malinconia ma nello stesso tempo incitano alla speranza; è un momentaccio, per colpa di questo stramaledetto carognavirus, ma non dobbiamo rassegnarci, seguiamo rigorosamente le disposizioni delle Autorità e ci teniamo pronti a cogliere il primo spiraglio di luce. Voglio pensare da ottimista, immaginare che nessun concerto venga cancellato e, insieme agli artisti, inventare un sogno per i prossimi “Music Awards” all’Arena”».

Ore 15, San Martino | Quattro decessi, anche un 56enne di Albisola

Incidente in via Gobetti, scooterista in codice rosso al San Martino
Policlinico San Martino di Genova (foto di repertorio)

Intorno alle 15 di oggi i responsabili della direzione sanitaria del san martino di Genova hanno comunicato altri 4 decessi di pazienti positivi al coronavirus, spiegando che sono deceduti “anche per infezione da Covid-19“.

Ecco l’ultimo bollettino del San Martino.

“Un paziente nato a Bari e residente ad Albisola Superiore di 56 anni, presso Rianimazione Monoblocco.

Una paziente nata a Buggiano (Pistoia) e residente a Genova di 91 anni, presso il Maragliano.

Una paziente nata e residente a Genova di 79 anni, presso il 1° piano del Pronto soccorso.

Un paziente nato a Sassari e residente a Genova di 70 anni, presso il 1° piano del Pronto soccorso”.