Home Blog Pagina 5537

Nasce Camst è di casa, ricette, giochi e menù

Nasce Camst è di casa, ricette, giochi e menù

Nasce Camst è di casa. Online menu, ricette, giochi e indicazioni nutrizionali per i bambini e tutta la famiglia.

Camst Group, una delle principali aziende operanti nella ristorazione scolastica, mette a disposizione delle famiglie tutta la propria esperienza e il proprio know-how in materia di nutrizione ed educazione alimentare per bambini in età scolare e pre-scolare in questo periodo di chiusura delle scuole.

Come mangiare in maniera corretta e quali errori evitare? Quali giochi si possono realizzare insieme a casa per scoprire insieme ai bambini i segreti di una giusta alimentazione?

https://camstgroup.com/camstedicasa/

Nasce così “Camst è di casa” un sito internet dove le famiglie potranno trovare menu settimanali elaborati dai nutrizionisti di Camst Group, ricette per tutta la famiglia, consigli nutrizionali, giochi e attività con finalità educative da realizzare insieme a casa.

Le attività proposte sono il frutto della lunga esperienza dell’azienda nel settore della ristorazione scolastica dove, oltre a occuparsi della preparazione dei piatti, l’azienda affianca le scuole nella proposta di progetti di educazione alimentare. Da 75 anni ogni giorno Camst serve il pranzo a oltre 250mila bambini in tutta Italia, per un totale di oltre 45milioni di pasti all’anno nel settore scolastico.

“In questo periodo, a causa delle misure restrittive necessarie per contenere il propagarsi del Coronavirus, le scuole sono chiuse e i bambini sono a casa – ha dichiarato il Presidente di Camst Francesco Malaguti. È fondamentale curare l’alimentazione dei bambini nel corso della giornata, rispettando i principi nutrizionali dei pasti senza dimenticare varietà e gusto. In questo momento così particolare, vogliamo essere vicini ai genitori offrendo suggerimenti e consigli per sostenerli nella quotidianità”.

Giovane chiama la polizia e denuncia lite in famiglia, ma aveva fumato

Spinello (foto di repertorio)

Il giovane e un coetaneo da cui aveva comprato la cannabis sono stati segnalati

Nella giornata di ieri, domenica, intorno a mezzogiorno, una volante della Questura è stata inviata in un’abitazione del centro per una segnalazione di lite in famiglia.

Una volta arrivati gli agenti hanno trovato i due coniugi stupiti dal loro arrivo in quanto non avevano ne’ litigato ne’, tanto meno, chiamato la Polizia aggiungendo che forse era stato il figlio a fare la telefonata, dopo essere uscito di casa per fare la spesa.

Il padre a quel punto lo ha chiamato al cellulare e quando il giovane, un 20enne, è rientrato a casa, ha dichiarato agli agenti, con fare delirante, che aveva fatto lui la telefonata perché il padre tradisce la madre, raccontando particolari poco attendibili.

Gli agenti hanno immediatamente notato i classici comportamenti di chi assume sostanze stupefacenti ed hanno così deciso di controllarlo trovandolo in possesso di un involucro di cellophane contenente 3.50 gr d cannabis.

Il giovane ha poi dichiarato di aver comprato la sostanza da un suo amico coetaneo che vive poco distante, utilizzando i 50 euro che i genitori gli avevano dato per fare la spesa.

I poliziotti, dopo aver segnalato il 20enne come assuntore di droga, sono andati a fare visita al suo amico.

Una volta entrati nell’appartamento hanno trovato, nella cameretta, 5 gr di cannabis e una banconota da 50 euro presumibilmente ricevuta dall’amico per l’acquisto di droga.

Assessore Mai a Bellanova: anche emergenza animali selvatici, occorre aiuto cacciatori

Genova Nervi, 18 aprile 2020: un cinghiale a spasso per strada

L’assessore regionale a Caccia e Agricoltura, Stefano Mai, oggi ha inviato una missiva al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e alla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova per chiedere un immediato intervento sul problema animali selvatici.

“Sempre più esemplari di cinghiali, caprioli e lupi vicini alle case – ha spiegato l’assessore Mai – c’é un rischio per l’uomo e per l’ecosistema.

Ci sono troppi animali selvatici in città e vicino ai vari centri abitati della nostra regione. Abbiamo bisogno che sia consentito l’utilizzo dei coadiutori al controllo, ossia cacciatori selezionati e formati per aiutarci nelle azioni di vigilanza faunistica regionale. Il personale regionale e provinciale non può bastare. Parliamo di superfici troppo estese.

A oggi la Liguria è l’unica regione d’Italia che non si può avvalere di questo aiuto perché il Governo ci ha impugnato le leggi regionali che lo consentivano.

Siamo gli unici verso cui è stato intrapreso questo procedimento anche se altre Regioni hanno normato i coadiutori nella nostra identica maniera.

Chiedo ora al Presidente Conte e al Ministro Bellanova che sia consentito di introdurre i coadiutori a livello nazionale. La situazione si sta facendo grave e forse irreversibile.

Con l’isolamento in casa delle persone, questi animali selvatici si stanno spingendo sempre più verso i centri abitati.

Vediamo gruppi di cinghiali che arrivano fino ai vicoli del centro di Genova, caprioli che fanno il bagno in mare o lupi che scendono a valle per cacciare anche di giorno.

Questa situazione porta rischi concreti, come la pericolosità per gli incidenti stradali, o i danni che oramai continuiamo a registrare in agricoltura. Condizioni che già hanno colpito duramente tutta la Liguria negli anni passati.

La preoccupazione più grande, però, è che con un periodo così lungo di quarantena, questi animali possano cambiare definitivamente le loro abitudini, restando vicini ai centri abitati dove è per loro facile trovare nutrimento nei rifiuti. Ciò rappresenterebbe un rischio per le attività umane e un grave danno per l’ecosistema ligure.

Quello che chiedo è un intervento chiaro e rapido da parte del Governo.

Si potrebbe con efficacia permettere a livello nazionale l’utilizzo della figura dei coadiutori. Quello che colpisce è che quest’opportunità è già prevista dalla legge 394 del 1991, ossia la legge quadro delle aree protette che consente di utilizzare i coadiutori nei Parchi regionali.

Ora, se questo è consentito nelle aree di maggior pregio naturalistico, tanto che godono di maggiori tutele, dovrebbe essere ancor di più permesso nel bosco ordinario.

La Liguria è coperta all’incirca per il 75% del suo territorio da boschi. Siamo la regione che in percentuale ne ha di più. Per questo servono strumenti chiari ed efficaci per arginare il problema degli animali selvatici, soprattutto ora che ci apprestiamo a riaprire le attività economiche.

Spero che Conte e Bellanova recepiscano questo nostra proposta e predispongano immediatamente una norma nazionale.

Desidero ringraziare i nostri agenti del Nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale che sono costantemente impegnati nel risolvere i problemi dei cittadini e delle aziende che ci contattano.

Va precisato che in buona parte di questi animali vengono rilasciati nei boschi, come nel caso di caprioli e tassi, mentre per quanto riguarda i cinghiali, vengono rilasciati nelle aziende faunistico venatorie o nei campi addestramento cani. Solo nel caso in cui non ci siano alternative, e se esistono le condizioni per garantire la sicurezza, vengono abbattuti”.

 

La polizia ferma in via Gramsci ghanese con marijuana e 420 euro

Trovato in casa con la marijuana, arrestato 46enne genovese
Marijuana (foto di repertorio)

Una volante del Commissariato Centro, durante il regolare controllo del territorio, intorno alle 3.30 di sabato notte, ha notato un 23enne ghanese seduto su di una panchina vicino alla fermata del bus di via Gramsci.

Gli agenti hanno deciso di controllarlo “pizzicandolo” in possesso di circa 7 gr di marjiuana. Il giovane, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato anche trovato in possesso della somma di 420 euro suddivisa in banconote di piccolo taglio.

Gli uomini del Commissariato Chiavari fermano pusher albanese

Arrestati fratelli pusher, erano conosciuti fin dagli anni ‘80
Il Commissariato di Chiavari (foto d'archivio)

Fermato anche un acquirente, un genovese di 47 anni

Gli uomini del Commissariato di Chiavari, a seguito di indagine e dopo alcuni servizi di appostamento, hanno visto un 44enne albanese uscire e rientrare più volte dalla sua abitazione dopo aver preso contatti con persone che lo attendevano in strada.

Sabato mattina gli agenti hanno così deciso di intervenire entrando all’interno della casa dell’uomo trovandolo in possesso di alcune confezioni di cocaina per di 11 gr, della somma di euro 150 suddivisa in banconote di piccolo taglio e di numerosi pezzi di cellophane idonei a confezionare la droga.

Durante la compilazione degli atti sul telefono del 44enne sono arrivate alcune chiamate tra le quali un messaggio vocale “Whatsapp” di un certo “Marcello” che gli diceva: sto per arrivare a Chiavari per acquistare il solito, come l’altra volta. Gli agenti a quel punto si sono recati nel luogo dell’appuntamento, fissato in una via di Chiavari, fermando così un soggetto risultato poi essere “Marcello”, un genovese di 47 anni che ha poi confessato di essere lì per comprare droga dal pusher.

Liguria, consegnati già 20mila dispositivi a 200 attività

Liguria, consegnati già 20mila dispositivi a 200 attività

Covid-19, prosegue la distribuzione di mascherine alle imprese da parte di Confesercenti 

Si è conclusa negli scorsi giorni la prima distribuzione da parte di Confesercenti Liguria di circa 20mila mascherine chirurgiche messe a disposizione gratuitamente dalla Regione tramite la Protezione civile regionale e il coordinamento dell’assessorato allo sviluppo economico.

«Abbiamo distribuito quasi 20mila mascherine a duecento imprese tra Genova, Savona e La Spezia – afferma Marco Benedetti, presidente di Confesercenti Liguria –, dispositivi essenziali innanzitutto per la sicurezza di imprenditori, collaboratori familiari e dipendenti, ma con ovvi benefici anche per la clientela».

«La gran parte della distribuzione è avvenuta su Genova e provincia – aggiunge Massimiliano Spigno, presidente di Confesercenti Genova – dove abbiamo potuto usufruire dello straordinario aiuto della rete delle edicole. Grazie al coinvolgimento di una sessantina di punti vendita, abbiamo infatti effettuato la capillare distribuzione pressoché porta a porta su tutta la provincia alle imprese che ci avevano fatto richiesta,dimostrando ancora una volta l’importanza e il potenziale del servizio fornito dalle rivendite di quotidiani e periodici, giustamente annoverate tra i servizi essenziali.

«Tutto questo però – prosegue Spigno – non sarebbe stato possibile senza l’impegno a titolo completamente gratuito di Liguria Press e di tutto il suo personale, a cui va il sentito ringraziamento di Confesercenti e di tutte le imprese beneficiarie».

Per i prossimi giorni Confesercenti Liguria ha già predisposto, con il coinvolgimento delle proprie strutture territoriali, una nuova tornata di distribuzione di migliaia di mascherine, fornite ancora dalla Regione e destinate, in particolare, all’entroterra, al Tigullio e alla provincia di Imperia. Per l’occasione, oltre alle edicole, verranno coinvolte nella consegna dei dispositivi anche alcune amministrazioni comunali.

«Invitiamo tutti a sostenere l’acquisto di materiale sanitario attraverso il conto corrente attivato dalla Regione Liguria – concludono Benedetti e Spigno –. Desideriamo inoltre ringraziare, a nome di tutti, la Regione Liguria, l’assessore Giampedrone, la struttura della Protezione civile regionale e Liguria Digitale per il grande lavoro svolto per fornire il materiale, nonché l’assessore Benveduti ed il suo staff per la preziosa funzione di collegamento del mondo imprenditoriale, che ha consentito di raggiungere questo risultato».

Lezioni yoga online a casa

Lezioni yoga online a casa

Yoga @ Home, lezioni di Yoga nelle nostre case. Progetto gestito da Lucia Ragazzi e lo Staff di Essere Yoga e Benessere, Free Yoga e Insegno Yoga. 

In casa stiamo al sicuro, ma per mantenersi davvero in salute è importante anche gestire lo stress derivante da questa situazione. La pratica dello yoga permette il raggiungimento di un benessere che coinvolge corpo, mente, emozioni ed in questo difficile periodo può diventare un aiuto per tutti.

Per questo è nato il progetto Yoga @ Home – lezioni online a casa, gestito da Lucia Ragazzi e lo staff di Essere Yoga e Benessere, Free Yoga e Insegno Yoga, coinvolgendo centri, insegnanti e praticanti di tutta Italia.

Lezioni yoga online a casa per adulti, bambini, terza età, sportivi e donne in gravidanza, per principianti e per praticanti più esperti. Per chi ama un approccio dolce o per chi desidera una pratica dinamica.
Spazio anche alla meditazione ed alle tecniche di respirazione pranayama.
Tutti possono praticare yoga, comodamente da casa, al mattino, al pomeriggio ed alla sera.

I praticanti sono guidati in diretta da insegnanti qualificati che interagiscono con loro in ogni momento, rendendo la lezione yoga online molto simile ad una normale lezione.
Questa è la grande differenza rispetto a video pre-registrati di insegnanti yoga che eseguono la pratica senza alcun contatto, neppure virtuale tra insegnante ed allievo.

Il web offre oggi uno strumento indispensabile per avvicinare studenti ed insegnanti.
Cogliere questa opportunità permette di continuare a diffondere la scienza dello yoga e contribuire al benessere di tutti.

Per ulteriori info consultare il sito di essere yoga e benessere.

Liquigas sostiene la Protezione Civile con 75mila euro

Liquigas sostiene la Protezione Civile con 75mila euro

Liquigas, primo operatore in Italia nella distribuzione di GPL e GNL, ha sostenuto la campagna di raccolta fondi, Aiuta chi ci aiuta

Aiuta chi ci aiuta, lanciata dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil per far fronte all’emergenza sanitaria, mettendo a disposizione della Protezione Civile 75mila euro che saranno dedicati a potenziare le strutture di terapia intensiva del Servizio Sanitario Nazionale. Più di 200 dipendenti hanno partecipato all’iniziativa, devolvendo oltre 1200 ore di stipendio, pari a 25mila euro, a sostegno degli operatori in prima linea nella lotta alla pandemia generata dal Covid-19.

 

“In un momento di grande criticità e limitazioni imposti dal Covid-19, la collaborazione e la solidarietà sono l’energia che permette di supportare concretamente le comunità nel far fronte a difficoltà impreviste”, ha dichiarato Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas. “Sono orgoglioso dello spirito con cui i nostri dipendenti hanno accolto questa iniziativa e voglio ringraziarli per la grande responsabilità che dimostrano ogni giorno nel garantire la continuità dell’approvvigionamento energetico agli italiani e alle tante aziende che sono l’eccellenza del nostro paese.Oggi e ancor più domani, quando saremo chiamati a disegnare il nostro nuovo futuro sarà importante farlo in modo responsabile, sicuro e sostenibile, per noi e per l’ambiente. Per questo Liquigas si impegna con maggiore motivazione e determinazione ad essere al fianco degli italiani.”

Senza interruzioni e nel pieno rispetto delle norme a tutela della sicurezza di tutti i propri dipendenti e collaboratori, Liquigas ha continuato a garantire fornitura e servizi assistenziali di un bene fondamentale quale l’energia, su tutto il territorio nazionale, permettendo a famiglie e imprese di avere a disposizione le risorse necessarie per proseguire con le proprie attività anche in un momento così delicato.

Ore 13, Asl 2 | Segnalati 4 decessi Covid nel Savonese

Barca affonda al largo di Savona: gravissimo un diportista
Ospedale San Paolo di Savona (foto d'archivio)

Poco prima delle 13 di oggi i responsabili dell’Asl 2 di Savona hanno comunicato altri quattro decessi di persone positive al coronavirus.

Si tratta di due donne e due uomini, tutti della provincia di Savona.

Ecco l’ultimo bollettino dell’Asl 2.

“La direzione medica del Presidio di Levante – ASL 2 (ospedale S. Paolo) segnala 3 decessi.

Un uomo di 88 anni della Provincia di Savona; una donna di 85 anni della Provincia di Savona e di un uomo di 82 anni della Provincia di Savona.

La direzione medica del Presidio di Ponente – ASL 2  (ospedale di Albenga) segnala 1 decesso: una donna di 81 anni della Provincia di Savona”.

 

‘Fondi cassa integrazione non coprono 34mila lavoratori liguri, Governo intervenga’

Parlamentari liguri Bruzzone, Di Muro, Foscolo, Ripamonti, Rixi, Viviani, Pucciarelli (foto di repertorio)

“I fondi destinati alla cassa integrazione in Liguria non sono sufficienti a coprire le 34mila richieste di cassa integrazione delle aziende sul territorio per una platea totale di circa 65 mila lavoratori”.

Lo hanno dichiarato oggi i parlamentari liguri della Lega Edoardo Rixi, Francesco Bruzzone, Flavio Di Muro, Sara Foscolo, Paolo Ripamonti, Stefania Pucciarelli, Lorenzo Viviani.

“Dopo – hanno spiegato – un balletto di cifre passate dagli iniziali 82 milioni di euro agli attuali 67 destinati alla Liguria, le risorse sono insufficienti a soddisfare la richiesta di copertura di oltre 260mila ore di cassa integrazione, per cui, per altro, i lavoratori, in stop attività ormai da settimane, non hanno ancora visto un euro.

Pensiamo poi alle piccole imprese, all’artigianato che solo nel primo trimestre di quest’anno ha visto 30mila chiusure in tutta Italia, 270 solo in Liguria.

Se non ci sarà un intervento immediato di liquidità nelle casse delle imprese, la sospensione di tributi e bollette, l’emorragia di piccole imprese sarà inarrestabile e porterà con sé una perdita incalcolabile di posti di lavoro.

Per la ‘fase 2’ è indispensabile mettere in campo tutti gli strumenti perché non si arrivi a un’onda d’urto sulla tenuta sociale dei territori, che travolga imprese e famiglie. Il Governo deve intervenire con urgenza”.