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Liguria: fino a oggi decretate 1.870.126 ore di cassa integrazione a 26.427 lavoratori

Assessore regionale Gianni Berrino (FdI)

“Come ogni giorno, Regione Liguria ha trasmesso all’Inps le ore di cassa integrazione decretate: 4907 ore relative a 71 lavoratori di 35 aziende, per un totale di 39.746,70 euro. Sono le domande approvate solo oggi, che si sommano alle altre approvate nelle settimane scorse”.

Lo hanno comunicato stasera i responsabili di Regione Liguria.

“Generalmente – hanno aggiunto – l’Inps approva l’acquisizione il giorno dopo. Decretazione e trasmissione non si sono mai fermate, neanche nelle giornate di sabato e domenica.

Fino a oggi Regione Liguria ha decretato e trasmesso all’Inps 1.870.126 ore relative a 26.427 lavoratori di 12.200 aziende, per un totale di 15.148.020,60 euro.

Delle 11.473 domande processate e trasmesse, l’Inps ne ha già autorizzate 6340.

“Si tratta di una delle migliori percentuali tra le regioni – ha spiegato l’assessore al Lavoro Gianni Berrino (FdI) – l’ottima performance è dovuta alla scelta di mandare all’Inps solo le pratiche già rendicontate dalle aziende, risparmiando all’istituto il passaggio di verifica”.

 

Fase 2, senatore ligure Mantero: a fianco dei pomodori io mi coltivo la cannabis

Senatore ligure del M5S Matteo Mantero (foto fb)

“Io coltivo perché oggi più che mai è fondamentale avviare un dibattito serio che porti alla legalizzazione della cannabis anche in Italia”.

Emergenza coronavirus. Il senatore loanese Matteo Mantero (M5S) ieri sera ha pubblicato su fb un video in cui nel giardino di casa “a fianco ai pomodori” coltiva la canapa indiana.

“Questo è un seme di canapa. Io coltivo – ha spiegato il senatore Mantero – perché in Italia è consentito l’uso personale di cannabis, ma è punito penalmente coltivare una o due piante presso il proprio domicilio e questo costringe migliaia di consumatori a rivolgersi alla criminalità organizzata alimentando il business della mafia e mettendo a rischio la loro salute. Io coltivo perché una sentenza della Corte di Cassazione ha reso palese che le leggi dello Stato italiano sono sbagliate”.

Al momento, non risulta che le Forze dell’ordine siano intervenute nei confronti del senatore Mantero, il quale non è la prima volta che si schiera a favore della liberalizzazione della cannabis.

L’anno scorso aveva infatti presentato un disegno di legge per consentire a tutti di coltivare almeno tre piantine di canapa e di tenere 15 grammi in casa.

 

 

 

 

Toti: ora basta manipolazione dati, Liguria tra regioni del Nord con mortalità più bassa

Coronavirus, pubblicati i nuovi dati Iss-Istat

La Liguria è tra le regioni del nord che nel primo trimestre del 2020 hanno registrato la mortalità più bassa a causa della pandemia da Covid-19.

È quanto emerge dal rapporto sulla mortalità della popolazione residente pubblicato oggi dall’Istituto superiore di sanità e dall’Istat, che si può scaricare QUI.

L’analisi ha preso in considerazione come periodo di riferimento il primo trimestre del 2020 rispetto alla media dello stesso periodo del quinquennio precedente (2015-2019), tenuto conto che la diffusione geografica dell’epidemia è stata molto più elevata al nord rispetto al centro e sud Italia.

Per quanto riguarda la Liguria, in relazione ai decessi complessivi registrati nel periodo considerato, emerge un calo della mortalità nel mese di febbraio (-14,1%) a fronte di un incremento del 50,3% nel mese di marzo (quando la media in Italia è stata di +49,4%).

Lo scorso marzo la Liguria si è quindi collocata dietro a Valle d’Aosta (+60,1%), Trentino Alto Adige (+ 65,2%), Emilia Romagna (+70,1%) e Lombardia (+186,5%).

Più o meno come Marche (+53,3%) e Piemonte (+47%).

Davanti a Veneto (+24,3%), Toscana (+13,8%), Friuli (9,8%) e Umbria (+7%).

La variazione di mortalità in Liguria risulta circa la metà rispetto al dato medio dell’Italia settentrionale (+94,4%).

Inoltre, lo studio Iss-Istat ha rivelato che l’eccesso di mortalità più consistente si riscontra per gli uomini di 70-79 anni, segue la classe di età 80-89 (quasi 2,2 volte di aumento).

L’incremento della mortalità nelle donne è invece più contenuto per tutte le classi di età. Raggiunge alla fine di marzo il 20% in più della media degli anni 2015-2019, tanto per la classe delle 70-79enni che per quella delle ultra 90enni.

“Questi dati – ha commentato il governatore ligure Giovanni Toti – confermano che le nostre azioni per contrastare e contenere la pandemia sono state tempestive ed efficaci e smentiscono, speriamo una volta per tutte, le voci di chi rema contro per principio, manipolando i dati e la loro interpretazione e denigrando così il lavoro dei nostri sanitari.

La Liguria è tra le Regioni del Nord che hanno registrato una minore mortalità a causa del Covid-19 nel primo trimestre del 2020.

Premettendo che per noi ogni vittima di questa emergenza è stato un dolore e alle famiglie va tutta la nostra vicinanza, questi numeri però sono particolarmente significativi, considerato che siamo la Regione più anziana d’Europa e ci confortano ancor di più in questo inizio di fase 2.

Grazie a una rimodulazione immediata del nostro sistema sanitario e allo straordinario lavoro svolto da tutto il personale, la Liguria ha sempre garantito a tutti i cittadini le cure di cui avevano bisogno e ora, con prudenza e regole precise, è pronta a ripartire.

I soliti oppositori lo capiranno oppure continueranno a leggere i numeri solo in senso negativo per fare un dispetto a Toti?”.

 

Tamponi in Liguria, Ardenti replica al Pd: da noi 4 per trovare un positivo, in Toscana 11

Vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega)

“Il Pd continua a sostenere che in Liguria si fanno meno tamponi rispetto ad altre regioni. Sarebbe un valido ragionamento se non fosse che per trovare un positivo la Liguria fa 4 tamponi e la Toscana 11”.

Lo ha dichiarato oggi il vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega) che ha replicato alle dichiarazioni (v. sotto) dei consiglieri del Pd.

“Pertanto – ha aggiunto Ardenti – spendere risorse pubbliche per fare il triplo di tamponi e ottenere lo stesso risultato appare propaganda politica e senz’altro è un cattivo utilizzo dei soldi dei cittadini in un momento in cui, invece, viste e considerate le difficoltà generali e il dissesto economico pubblico e privato, bisognerebbe utilizzare al meglio ogni centesimo per aiutare le nostre aziende e le famiglie.

Ricordo che il Governo dovrebbe sostenere le Regioni, come la Liguria, che hanno già fatto acquisti di strumentazione per potenziare i laboratori, ma che vedono i tempi di consegna allungati.

Infatti, molte nazioni del mondo stanno richiedendo tali strumentazioni e il Governo italiano non sta tutelando questi acquisti con una precisa ed efficace azione politica, che dovrebbe essere messa in campo almeno a livello europeo.

Lo stesso discorso vale per i reagenti.

Inoltre, ricordo ai consiglieri regionali del Pd che l’utilizzo dei tamponi segue precisi protocolli emanati dal Ministero e quindi dal Governo di cui fanno parte e che il buon utilizzo varia al variare della fase del contagio”.

Ecco quanto hanno sostenuto oggi i consiglieri regionali del Pd.

“Siamo la regione del Nord che fa meno tamponi – hanno dichiarato i consiglieri dell’opposizione – gli ultimi dati del Ministero della Sanità (aggiornati alle 17 di ieri) ci dicono che la Liguria ha effettuato finora solo 54492 tamponi su 34613 persone, a fronte di una popolazione di 1 milione e 600 mila abitanti.

La Toscana ne ha fatti 150 mila, il triplo di noi pur avendo poco più del doppio della nostra popolazione.

In Emilia Romagna i tamponi, al momento sono 197 mila: 4 volte la Liguria con meno del triplo degli abitanti.

D’altra parte la Giunta Toti ha iniziato molto tardi a effettuare test e tamponi e anche l’obiettivo di farne almeno 2000 al giorno non sempre viene rispettato (ieri, per esempio, i tamponi sono stati appena 1290).

Con questi numeri è difficile capire se chi oggi torna al lavoro sia positivo o negativo. E il rischio è quello di aumentare ancora la curva dei contagi, che già vede la Liguria fra le regioni con il maggior numero di contagiati per abitanti. Anche i medici di famiglia continuano a chiedere più test e tamponi. Ma i loro appelli restano inascoltati.

Gli errori compiuti dalla Giunta Toti e da Alisa sono stati molti. Prima di tutto sulla Rsa, dove i tamponi per operatori e ospiti sono arrivati in forte ritardo. E poi l’incredibile sottoutilizzazione del laboratorio di virologia molecolare del Santa Corona di Pietra Ligure, capace di eseguire l’analisi molecolare su circa 600 tamponi in 12 ore, fornendo i risultati in circa 3 ore: un’opportunità mai colta, che avrebbe consentito di smaltire i test sulle residenze per anziani.

La giunta ha provato a dare la colpa al Ministero della Salute sostenendo che mancasse l’accreditamento da Roma, ma sono le Regioni che devono segnalare i laboratori da accreditare. E la Liguria, anche in questo caso, l’ha fatto con grave ritardo”.

 

In Italia 195 morti (29.079): incremento in lieve rialzo. Malati: 199 in meno di ieri

Angelo Borrelli, capo della Protezione civile nazionale (foto di repertorio fb)

Sono 29.079 i morti co coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 195. Domenica l’incremento era stato di 174 (il più basso dal 14 marzo scorso).

Sono 99.980 i positivi accertati finora e malati, con una diminuzione rispetto a ieri di 199 persone. Domenica il decremento era stato di 525.

Sono 82.879 i positivi accertati finora e guariti con un aumento rispetto a ieri di 1.225.

Il numero complessivo dei positivi accertati finora (compresi morti, malati e guariti) ha quindi toccato quota 211.938 con un aumento rispetto a ieri di 1.221.

In Italia 174 morti (28.884): incremento in calo. Malati: 525 in meno di ieri

I dati sono stati forniti intorno alle 18 di oggi dai responsabili della Protezione civile nazionale.

Intanto, continua il calo dei ricoverati in terapia intensiva per coronavirus. A oggi risultano 1.479 (22 in meno rispetto a ieri). Resta invariato il dato della Lombardia a quota 532, circa un terzo del totale.

 

 

In Liguria 12 morti (1219): incremento in lieve calo. Malati: 30 in meno di ieri

Coronavirus (foto repertorio fb)

Sono 1219 i morti con coronavirus in Liguria, con un aumento rispetto a ieri di 12.

Sono 5218 i positivi accertati finora e malati, con una diminuzione rispetto a ieri di 30.

Sono 1973 i positivi accertati finora e guariti con due test consecutivi, con un aumento rispetto a ieri di 71.

I dati sono stati comunicati intorno alle 18 di oggi dai responsabili di Regione Liguria.

In Liguria 14 morti (1207): incremento in lieve rialzo. Malati: 31 in meno di ieri

“Regione Liguria – ha spiegato il governatore Giovanni Toti – attraverso il consueto bollettino quotidiano con i dati forniti da Alisa, rappresenta la prevalenza, misura di frequenza universalmente utilizzata per rappresentare un fenomeno sanitario. La prevalenza è la fotografia del quadro epidemiologico nel momento della rilevazione. Quando si riporta il numero di positivi, si fa esattamente riferimento ai cittadini liguri con Covid-19 del giorno. Ovviamente vengono esclusi coloro che non sono più ammalati ovvero i guariti e, purtroppo, i deceduti”.

In altre parole, Regione Liguria indica gli “attualmente positivi” e potenzialmente contagiosi. Significa che conteggia solo chi è stato accertato finora positivo al coronavirus (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti = attualmente positivi), escludendo però dal computo chi è guarito sviluppando gli anticorpi e chi è deceduto.

La Protezione civile nazionale invece conteggia anche questi ultimi (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti che hanno sviluppato gli anticorpi + deceduti = casi totali) che poi vengono pubblicati online pure dal Ministero della Salute.

Inoltre, è bene precisare che secondo il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli: “avere un test sierologico positivo per gli anticorpi non esclude che in quel momento un soggetto possa essere infettante. È possibile infatti aver prodotto gli anticorpi, ma avere ancora in circolo il coronavirus e dunque essere ancora contagiosi. Per questo va fatto anche il tampone. Solo se questo esame è negativo si ha la certezza di non essere più contagiosi”.

Ecco l’ultimo bollettino di Regione Liguria.

Entella, Gozzi: 4 maggio data indelebile per noi

Antonio Gozzi

Il 4 maggio 2014, Cremonese-Entella. Il 4 maggio 2019, Entella-Carrarese. Giornate storiche, indimenticabili. Dopo un secolo di vita la prima volta in serie B.

“Dopo una grande ingiustizia e un campionato disputato in soli sei mesi il meritato ritorno nel campionato cadetto.

Due imprese talmente sbalorditive da far gridare al miracolo.

Per questo oggi ci è sembrato giusto dedicare tutta la giornata a far rivivere, attraverso i nostri canali ufficiali, quei momenti magici con le immagini delle partite, della festa, regalandovi le fotografie più belle da custodire come prezioso ricordo.

Mi piace evidenziare come la nostra Virtus Entella sia stata capace di estrarre quel settebello dal mazzo per la solidità della sua società, per un senso di appartenenza viscerale da parte di tutti gli interpreti, per quel concetto secondo cui vincere non è tutto, visione spesso presa a  calci nel mondo pallonaro, ormai sfuggito a ogni regola. Per noi invece quel tutto è esserci, condividere i nostri valori con persone vere e uomini di spessore prima che dirigenti, allenatori o giocatori. Per noi esserci significa far crescere i giovani del vivaio e formarli per la vita, usare il calcio come cassa di risonanza per aiutare i più deboli, creare un legame forte con tifosi e le aziende che ci sponsorizzano, tutti membri insostituibili della nostra famiglia.

Questo il modello dell’Entella e specie oggi in cui il calcio sta combattendo per la sua sopravvivenza, sono convinto che sia l’unica strada da percorrere.

Entusiasmo e pragmatismo, passione e equilibrio, dunque. Senza se e senza ma. Perché, mai come in questo momento, io e la mia famiglia siamo impegnati nello sforzo continuo di garantire un sereno e proficuo futuro alle nostre aziende e proteggere tutti i nostri collaboratori. Vogliamo permettere alla Virtus Entella di andare avanti, ma per questo servirà il sacrificio di tutti.

Come in quei pomeriggi abbiamo gioito insieme, adesso occorre rimboccarsi le maniche e costruire uniti un domani che si presenta carico di incognite.

Quando la clessidra del tempo avrà fatto il suo corso, sono convinto che la nostra Entella saprà dirci grazie. Magari in un altro pomeriggio di inizio maggio e sarà ancora più bello.

Il presidente Antonio Gozzi”

Spezia, ripresa allenamenti individuali dal 5 maggio

Spezia, Aquile imbattute in A contro la Salernitana
Spezia Calcio

Lo Spezia Calcio comunica che, considerate:

– la direttiva del Ministero dell’Interno n. 15350/117 del 03 maggio 2020;

e

– l’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale della Regione Liguria n. 25/2020 del 3 maggio 2020,

a partire dal 5 maggio 2020 sarà consentito ai calciatori della Prima Squadra solo lo svolgimento facoltativo di attività sportiva individuale presso il centro sportivo “Comunale” di Follo.

L’accesso al centro sportivo degli atleti che decideranno di usufruire di tale possibilità, verrà regolamentato dal Club, in modo da evitare assembramenti e rispettare le regole di distanziamento sociale sancite dal Governo.

Genoa, prima protocollo sanitario poi la ripresa degli allenamenti

Genoa-Napoli, Nicola: Dobbiamo ripartire dalla prestazione
Nicola

Nessuna ripresa degli allenamenti, almeno per ora, in casa Genoa. La società rossoblù infatti, come per altri club,prima di riprendere gli allenamenti, anche singolarmente, attende la definizione del protocollo sanitario ufficiale.

Il club di Enrico Preziosi è comunque pronto a ripartire in qualunque momento avendo già eseguito tutte le sanificazioni necessarie all’interno del centro sportivo Signorini. Gli stessi giocatori a disposizione del tecnico Nicola sono tutti presenti a Genova da metà aprile.

Rimane invariata la posizione della società,che è quella di portare a termine la stagione, in merito all’eventuale ripresa del campionato come aveva già spiegato il presidente Preziosi subito dopo lo stop del campionato

Samp, ripresa allenamenti individuali il 6 maggio

È arrivato ieri sera il tweet, dal profilo ufficiale della Sampdoria, che annunciava la ripresa degli allenamenti, in data 6 maggio.

Ovviamente si tratta di allenamenti individuali, in modo da non correre alcun tipo di rischio in termini di sicurezza. Quindi da mercoledì 6 maggio, come deciso dalla giunta regionale, la Sampdoria apre i cancelli del suo centro sportivo il Gloriano Mugnaini di Bogliasco, ai giocatori che vorranno allenarsi li, infatti questa scelta sarà assolutamente facoltativa senza alcun obbligo.

Questo è un primo passo verso una ripresa che però appare sempre più incerta, nonostante la volontà dei club, che stanno cercando in qualsiasi modo di far riprendere prina gli allenamenti collettivi e poi il campionato in modo da poterlo portare a termine