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Rissa sul bus tra senegalese, egiziano e marocchino: tre denunciati

Forza posto di blocco e tenta d’investire agente: individuato a Bargagli

Genova. Ieri mattina, intorno alle 8.50, la polizia è intervenuta per sedare una rissa scoppiata tra due 32enni, un senegalese ed un egiziano ed un 28enne marocchino.

Appena saliti sul bus in piazza Montano che dalla Stazione marittima va a Pontedecimo, il 32enne egiziano ed il marocchino hanno iniziato a gridare e cantare ad alta voce disturbando i passeggeri.

Ne è scaturito un diverbio tra il 28enne ed il 32enne senegalese che sono poi passati alle vie di fatto costringendo l’autista a fermare la corsa dell’autobus.

Ad avere la peggio nella colluttazione è stato il 28enne che, con una probabile frattura nasale, ha lasciato a bordo del bus numerose tracce di sangue.

All’arrivo degli agenti i due 32enni sono stati accompagnati in Questura e denunciati per rissa ed interruzione di pubblico servizio.

Il 28enne, anch’egli denunciato, è stato trasportato in ospedale per le cure del caso che ha poi rifiutato allontanandosi.

In cassa pagano 5 euro ma hanno anche una playstation

Arrestato per furto all’Ipercoop, in Questura viene denunciato anche per altro furto
Centro commerciale L'Aquilone a Genova Bolzaneto (foto d'archivio)

Il furto è avvenuto all’Ipercoop di via Romairone

Genova. Sabato pomeriggio, intorno alle 16, i poliziotti delle volanti del Commissariato di Cornigliano hanno denunciato due italiani per furto aggravato in concorso.

I due sono stati notati da personale addetto alla vigilanza dell’Ipercoop di via Romairone, mentre, nonostante fossero muniti di dispositivo “Salvatempo”, riponevano merce nel carrello senza prima effettuarne la lettura con lo scanner dell’apparecchio.

Una volta raggiunta la barriera delle casse automatiche, hanno pagato l’importo registrato che ammontava a meno di 5 euro per dirigersi poi a passo svelto verso l’uscita.

Il vigilante a quel punto li ha raggiunti invitandoli a mostrare il contenuto delle borse.

Tra la merce trafugata, il cui valore commerciale era di circa 800 euro, anche una consolle Playstation a cui era stato staccato il dispositivo antitaccheggio.

Serie A: Conte fa slittare la data della ripresa del campionato

Premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi

Sulla ripresa del campionato irrompe il Governo che allontana la data di ripresa del campionato di Serie A.

Il nuovo Dpcm blocca la Serie A: niente partite di calcio fino al 14 giugno! La ripresa del campionato è prevista per il prossimo 13 giugno ma il nuovo Dpcm firmato ieri dal Premier Conte, blocca la ripresa del campionato.

Il provvedimento, entrato in vigore da oggi, resterà fino al 14 giugno: «Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati». Al momento dunque, niente partite almeno fino al 13, a meno che non arrivi un altro Dpcm. A riferirlo è il Corriere dello Sport.

Pista ciclabile Foce-Boccadasse, genovesi su fb: spostarla sul marciapiede o cancellarla

Pista ciclo pedonale sul marciapiede a mare

Molti lettori di LN e tanti genovesi sui social network, in sintesi, hanno giudicato la nuova pista ciclabile Foce-Boccadasse come il mitico Ugo Fantozzi aveva considerato il film sulla corazzata Potëmkin.

Oltre alla ovvia, ulteriore congestione del traffico genovese, già di per sé al collasso per la conformazione delle nostre strade, gli utenti hanno osservato che la nuova pista ciclabile è pericolosa.

In diversi hanno quindi suggerito di cancellarla.

Altri hanno invece avanzato l’idea di spostarla sullo spazioso marciapiede che parte da corso Marconi e continua fino a corso Italia per arrivare a Boccadasse, ricordando il percorso già esistente a Cogoleto.

Il percorso ciclabile Arenzano-Varazze nel tratto Arenzano-Cogoleto è completamente ciclo pedonale ed è costituito in gran parte dal rifacimento del vecchio tratto ferroviario, così come il tratto Cogoleto (ex area Bruzzone Sport) – Varazze.

Il tratto Arenzano-Cogoleto, dopo le gallerie, si sviluppa però lungo il marciapiede a mare di Cogoleto e le corsie stradali non sono state toccate.

Sul tratto ciclo pedonale sono presenti indicazioni e cartelli che consentono di distinguere quale sia l’area dedicata ai pedoni e quella riservata alle biciclette.

Un video di LN effettuato ieri, domenica 17 maggio 2020, della nuova pista ciclabile

Ecco alcuni dei commenti degli utenti genovesi.

“Si poteva riservare alla bici un pezzo della passeggiata visto che e’ grande. Fatto come ora la pista e’ molto pericolosa”.

“Andava fatta sul marciapiedi di Corso Italia e non sulla corsia. Non c’è sufficiente spazio”.

“Con un marciapiede di 8 metri di larghezza forse non levare una corsia x le macchine era meglio”.

“Andava fatta sul marciapiede!!!”.

“Era più logico e sicuro farla sul marciapiede”.

“Data la dimensione del marciapiede, su quello ci stanno sia la ciclabile sia i pedoni”.

“Forse era meglio tracciarla su quell’immenso marciapiede”.

 

 

 

Alessandro Del Piero ricoverato in ospedale. Colica renale

Alessandro Del Piero, ricoverato in ospedale colica renale

Alessandro Del Piero, ex giocatore della Juventus nella giornata di domenica 17 giugno è stato ricoverato in un ospedale a Los Angeles, dove risiede, per una forte colica renale.

Le condizioni dell’ex attaccante sono costantemente monitorate, e “Pinturicchio” non è grave: lo stesso del Piero ha voluto tranquillizzare i suoi tifosi, pubblicando una foto sui social dal suo letto e con la rigorosa mascherina anti Coronavirus.ABov

In corso sciopero lavoratori Arcelor Mittal Genova, alle 16 incontro in Prefettura

In corso sciopero lavoratori Arcelor Mittal Genova, alle 16 incontro in Prefettura

Genova. E’ in corso lo sciopero dei lavoratori Arcelor Mittal indetto dalla Fiom Cgil.

Questa mattina alle 7 si è svolta l’assemblea dei lavoratori.

Lo sciopero è stato indetto contro la cassa integrazione Covid richiesta dall’azienda.

Oggi alle 16 ci sarà un incontro in Prefettura con le parti.

Cornigliano, confermato sciopero di lunedì nello stabilimento ArcelorMittal

Alassio ricorda il promoter Roberto Baldassarre

Roberto Baldassarre

Alassio. Sono passati dieci anni dalla scomparsa nella “Città del Muretto” del promotore culturale Roberto Baldassarre. A causa delle prescrizioni, dovute al Coronavirus, non si sono ancora potuti organizzare gli eventi per ricordare adeguatamente questo personaggio di rilievo della cultura del Ponente savonese che, quando è mancato improvvisamente a Pieve di Teco, stava lavorando, malgrado i suoi problemi di salute, per realizzare l’ edizione 2010 di “ Un Autore per l’Europa”, una delle sue tante creazioni culturali.

Baldassare quando è mancato aveva 68 anni ed era molto stimato ed amato in tutto il Comprensorio ingauno non solo per essere stato l’appassionato direttore della Biblioteca di Alassio, ma anche perchè era l’ anima della vita culturale alassina da più di 40 anni.

Insieme a Biagio Stalla, Romano Strizioli e Carlo Bertolino, infatti già verso la fine degli anni Sessanta era stato promotore di numerose iniziative e manifestazioni di rilievo nazionale.
Nato a Torino nel 1942, iniziò a collaborare con il Comune di Alassio già in occasione del censimento del 1961 e come bibliotecario nel 1965. Nominato direttore della biblioteca nel 1975, ha realizzato centinaia di manifestazioni e mostre che hanno visto protagonisti autori ed artisti di fama provenienti da tutta Italia ed anche dall’estero.

“Il suo ricordo rimane sempre vivo in tutti gli alassini- spiega Rinaldo Agostini – Era un uomo di grande cultura sempre impegnato a trovare idee per rendere Alassio sempre più interessante e viva. Ha sempre operato con passione e bonomia per il bene della nostra città”.

Nel 2001 gli era stato assegnato l’Alassino d’oro e dal 2004, pur andando ufficialmente in pensione, aveva continuato a collaborare, con entusiasmo, in forma volontaria all’attività della biblioteca.

“Con professionalità e competenza- spiega Angelo Galtieri- ha seguito tutte le fasi di realizzazione della nuova biblioteca, della Pinacoteca Levi e della Richard West Memorial Gallery. Diede vita al progetto letterario Alassio Cento Libri. Nella lunga esperienza ha saputo trasmettere agli alassini l’ amore e la passione per la cultura”.

Grazie proprio a Baldassarre Alassio ha così potuto entrare con soddisfazione nel novero delle città italiane più impegnate in campo culturale.

“Roberto- conclude Marco Melgrati- in tanti anni di impegno culturale è stato capace di organizzare tanti eventi portando ad Alassio centinaia di scrittori ed artisti. E’ stato proprio grazie a lui se abbiamo avuto l’occasione di ospitarli e conoscerli direttamente. Per questo gli e ne saremo per sempre grati. E tutti gli alassini lo ricordano con ammirazione, affetto e nostalgia”.
CLAUDIO ALMANZI

Divieto di assembramenti, ma sindacati in piazza: presidio A.Mittal, forse corteo in Prefettura

Acciaierie d'Italia in Amministrazione Straordinaria
Stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano (foto d'archivio)

Secondo l’ultimo decreto Conte sull’emergenza coronavirus vige ancora il divieto di assembramenti, ma i sindacati scendono in piazza lo stesso.

I rappresentanti dei lavoratori oggi hanno chiamato a raccolta i dipendenti genovesi di ArcelorMittal che hanno deciso di prolungare lo sciopero a domani.

L’astensione dal lavoro era scattata venerdì scorso, dopo l’annuncio dell’azienda che, dopo 15 giorni di attività, ha deciso di mettere in cassa integrazione 200 lavoratori.

Alle 7 di domani è previsto un presidio davanti all’ingresso dello stabilimento di Cornigliano “con guanti e mascherine e distanziamento sociale anti Covid-19”.

Tuttavia, hanno riferito i sindacalisti, sarà “poi possibile un corteo fino alla Prefettura di Genova, ma questo lo decideremo soltanto domattina”.

“Vogliono sfruttare – ha spiegato il segretario della Fiom-Cgil Bruno Manganaro – la cassa Covid-19, ma il coronavirus non c’entra nulla. Gli ordini ci sono per la banda stagnata e per lo zincato”.

“Abbiamo chiesto – ha aggiunto il segretario della Fim-Cisl Alessandro Vella – al prefetto e alle istituzioni di avere un incontro con il ministro Patuanelli e l’azienda per capire quale sia il piano di ArcelorMittal”.

“Abbiamo registrato l’irresponsabilità dell’azienda – ha sottolineato il segretario della Uilm Antonio Apa – e l’utilizzo illegittimo della cassa Covid-19”.

Attualmente i dipendenti genovesi di ArcelorMittal sono 1001, di questi al lavoro ce ne erano 650, poi l’annuncio che per 200 di loro scattava la cassa integrazione per cinque settimane. Le lettere sono già state inviate ai lavoratori.

I sindacati e l’azienda sono stati convocati per domani alle 16 in prefettura per verificare le possibili soluzioni “ma ArcelorMittal rimane indifferente”.

La Fiom-Cgil ha inoltre annunciato di avere intenzione di presentare “un esposto alla procura di Genova sull’utilizzo illegittimo dello strumento della cassa integrazione, avendo le prove che gli ordini per lavorare esistono”.

 

Dl Liquidità: incentivati acquisti monopattini anziché moto e auto a basso impatto ambientale

Rixi: fondo di garanzia da 1.5 milioni per le società sportive liguri
Edoardo Rixi (Lega)

“Nel decreto legge ‘Liquidità’ il Governo, con assoluta miopia, ha preferito incentivare l’acquisto di monopattini, inutili per gli spostamenti tra i quartieri e i centri extraurbani, anziché agevolare la sostituzione del parco mezzi delle famiglie italiane con auto, moto o veicoli commerciali a minore impatto ambientale”.

Lo ha dichiarato ieri il deputato genovese Edoardo Rixi (Lega).

“Infatti – ha spiegato Rixi – sono 120 i milioni di euro stanziati sotto forma di buoni per bici e monopattini e solo 100 milioni quelli stanziati per l’acquisto di mezzi a ridotte emissioni, di fatto semplicemente implementando quanto già lo scorso anno, con la Lega al governo, senza emergenze in corso, aveva stanziato.

Una disparità di stanziamento, quello tra auto e bici, che oltre a essere assurdo ha delle gravissime ricadute economiche.

Il comparto dell’automotive, con un peso del 10-11% sul Pil nazionale, ha visto l’azzeramento delle vendite per il mese di aprile: 1.400 imprese sono a rischio con 160 mila posti di lavoro diretti in pericolo per un totale 1,2 milioni di lavoratori di filiera.

Le associazioni di categoria avevano lanciato l’allarme, caduto totalmente nel vuoto, avevano chiesto l’incremento dell’ecobonus, una misura necessaria per accompagnare famiglie e imprese all’acquisto di mezzi ambientalmente compatibili”.

 

Bucci: fino al 2 giugno accessi in spiaggia, ma ‘senza stazionare’. Mascherine obbligatorie sempre

Sindaco di Genova Marco Bucci (foto d'archivio)

“Nel Comune di Genova si potrà tornare in spiaggia, ma senza stazionare“.

Lo ha riferito stasera il sindaco Marco Bucci illustrando la nuova ordinanza sulla fase 3 nel capoluogo ligure, che entrerà in vigore da domani e fino a martedì 2 giugno.

In tal senso, occorre ricordare che, secondo la nuova ordinanza regionale in vigore da domani in Liguria, gli accessi alle spiagge libere sono regolati da apposite ordinanze sindacali dei Comuni.

“Già prima – hanno spiegato da Tursi – era consentito l’accesso del pubblico a spiagge, scogliere ed arenili per svolgere attività sportive (pesca, nuoto, windsurf, canoa e similari).

Ora si aggiunge la possibilità di accedere per passeggiate motorie.

È consentito transitare, però è vietato lo ‘stanziamento’ nelle suddette spiagge, scogliere ed arenili”.

In sostanza, fino al 2 giugno si potrà camminare sui litorali genovesi, ma non ci si potrà fermare per prendere la tintarella o rilassarsi.

“Non siamo ancora in grado – ha precisato poi il sindaco Bucci – di poter gestire gli affollamenti, per cui non possiamo consentire lo stazionamento in spiaggia. Prevediamo un sistema di controllo degli accessi nelle spiagge attraverso la Protezione civile e alcune associazioni di volontariato”.

“Resta consentito – hanno aggiunto dal Comune di Genova – l’accesso del pubblico a parchi, ville, giardini, con l’esclusione delle aree gioco per i bambini, che restano interdette, e cimiteri comunali, nonché l’accesso alle passeggiate prospicenti il mare, compreso corso Italia lato mare e Boccadasse.

Per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine, diventa obbligatorio sempre in tutte le aree al di fuori della proprietà privata, tranne per chi pratica attività sportiva.

Resta inoltre obbligatorio all’interno di parchi, giardini e ville pubbliche, dei cimiteri, dei locali privati ad uso pubblico, dei locali adibiti ad attività commerciali e dei mezzi di trasporto pubblico.

Sono esclusi dall’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni e le persone con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina o i soggetti che interagiscono con loro.

Possono essere utilizzate le cosiddette ‘mascherine di comunità’ ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche autoprodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.

L’uso delle mascherine si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio, come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani, che restano prioritarie”.