Home Blog Pagina 5

Sappe, ancora una notte di violenza nel carcere di Valle Armea a Sanremo

Sappe, ancora una notte di violenza nel carcere di Valle Armea a Sanremo
Il carcere di Valle Armea a Sanremo

Tre detenuti aggrediscono la Polizia Penitenziaria: un agente sfregiato con una lametta

Un nuovo episodio di violenza ha colpito il carcere di Valle Armea a Sanremo, dove tre detenuti di origine nordafricana hanno inscenato una protesta notturna culminata in un’aggressione ai danni della Polizia Penitenziaria. I fatti si sono verificati intorno alla mezzanotte, all’interno della Casa Circondariale sanremese: secondo quanto riferito dal Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE), i tre uomini sarebbero stati alterati dall’assunzione di alcol rudimentale ottenuto macerando frutta all’interno della cella.

La situazione è degenerata rapidamente. Per motivi futili, i detenuti hanno colpito più agenti, compreso un Ispettore, e uno di loro è stato sfregiato con una lametta. Solo il tempestivo intervento e la professionalità del personale in servizio ha evitato conseguenze ancora più gravi.

Il SAPPE denuncia: “Sistema penitenziario al collasso”

A denunciare l’accaduto è il segretario per la Liguria del SAPPE, Vincenzo Tristaino, che ha dichiarato: “Un grave episodio di violenza che testimonia ancora una volta la tensione in atto nel carcere sanremese. La professionalità degli agenti in servizio ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, ma la grave situazione vissuta accende i riflettori su una realtà sempre più preoccupante: il crescente numero di eventi critici all’interno degli istituti penitenziari”.

Tristaino ha poi aggiunto: “Quanto avvenuto nella notte a Sanremo dimostra quanto alta resti la tensione nelle carceri regionali. Le condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari sono da tempo insostenibili, ed è più che mai necessario che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Provveditorato di Torino facciano la loro parte con un corposo scollamento di detenuti di media sicurezza al fine di riportare l’istituto in condizioni almeno dignitose di vivibilità. Ed è ora che la Liguria non dipenda più dal Piemonte ma abbia il suo Provveditorato autonomo e indipendente a Genova, in grado di gestire le criticità liguri”.

Capece (SAPPE): “Servono interventi urgenti e strutturali”

Duro anche il commento del segretario generale del SAPPE, Donato Capece, che ha affermato: “Chi aggredisce un poliziotto, un appartenente alle Forze dell’Ordine, aggredisce lo Stato. Ci attiveremo presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché le giuste proteste dei colleghi di Sanremo e di tutta la Liguria trovino attenzione e conseguenti provvedimenti. Il dato oggettivo è che anche questa denuncia ci conferma che la tensione che caratterizza le carceri regionali, al di là di ogni buona intenzione, è costante”.

Capece ha quindi invocato misure strutturali: “Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze”.

Infine, Capece ha rilanciato la richiesta di dotazione di strumenti adeguati: “Rivendichiamo la dotazione del taser per la Polizia Penitenziaria. Si riparta da questi gravi fatti per porre fine all’onda lunga dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari attuato nel passato! Smembrare la sicurezza interna delle carceri con vigilanza dinamica, regime aperto ed assenza di Polizia Penitenziaria ha infatti favorito inevitabilmente gli eventi critici, che sono costanti e continui. E non è certo l’affettività in carcere a favore dei detenuti la priorità di intervento per il sistema carceri!”

Non perdere gli ultimi aggiornamenti su cronaca, eventi e politica in Liguria! Iscriviti sui canali di Liguria Notizie di TelegramFacebook, Twitter e YouTube

Ad Albenga associazioni unite per fare rete

Un momento dell'incontro (Foto Daros)

Albenga. Un incontro ad Albenga fra i presidenti ed i delegati di alcune associazioni di volontariato che operano a Ponente si è svolto nei giorni scorsi ad Albenga. In rappresentanza di ANTEAS sezione di Albenga c’era Livio Bertonasco, per l’Unitre Comprensoriale Ingauna  Claudio Almanzi, per la Croce Bianca Dino Ardoino, per Anteas Savona Giancarlo Debernardi e Patrizia Valsecchi. I delegati hanno anche potuto visitare il Museo storico della Croce Bianca: “Siamo onorati di aver ricevuto la visita al nostro Museo- commenta il presidente Dino Ardoino- E’ stata una grande soddisfazione essere riusciti a realizzare questo museo che ricorda come siamo partiti, come è andata avanti la storia della Croce e come siamo arrivati ai giorni nostri”. Il museo è stato allestito in occasione del centenario in esso sono raccolti vetture, materiali, fotografie, documenti e testimonianze d’epoca di quella che è stata la storia di questa importante associazione: fra le altre cose sono visibili due barelle a mano, una del 1911 e l’altra del 1947, un carro lettiga destinato ad essere trainato da cavalli, risalente al 1916, il polmone d’acciaio e quattro culle isotermiche del 1962, utilizzate per trasportare i neonati e la mitica Annamaria, una FIAT 1100 del 1938. La Croce Bianca di Albenga nel 2024 ha svolto oltre 16 mila e percorso oltre 500 mila chilometri.                                                        Anteas è un’Associazione di Volontariato no profit iscritta al registro regionale di volontariato promossa dalla FNP – CISL che crede nell’importanza di creare reti di relazioni umane che formano una comunità e rompano il muro dell’isolamento per l’affermazione degli anziani e delle persone deboli. Realizza iniziative per l’invecchiamento attivo, momenti d’incontro e scambio tra le generazioni, per una società solidale in cui l’anziano sia considerato un’importante risorsa. Durante l’incontro sono state presentate le varie iniziative che Anteas a livello locale realizzerà. Anteas dallo scorso anno fa parte della Consulta del Volontariato di Albenga e svolge molteplici attività che vengono messe in rete per collaborare fattivamente con tutte le altre realtà del volontariato operanti nel comprensorio albenganese. Oltre al servizio di traporto, i volontari del nucleo albenganese di Anteas danno vita ad altre iniziative, anche nello spirito di favorire un contatto più stretto tra varie generazioni: corsi di memory per anziani organizzati in varie località, di apprendimento rapido, per nonni e nipoti, di scacchi a scuola. Alcuni volontari sono impegnati inoltre a recarsi settimanalmente presso anziani soli per offrire un po’ di compagnia e sbrigare eventualmente qualche commissione. L’Unitre Comprensoriale Ingauna ha invece la missione non solo di divulgare il sapere, ma anche di costruire un’“Accademia di Umanità”, in cui l’incontro, la comunicazione e la condivisione siano valori cardine. Nell’anno accademico 2024-2025, nei tre plessi di Albenga, Borghetto Santo Spirito e Ceriale, sono stati attivati 70 corsi per 500 studenti, con oltre duemila ore di insegnamento erogate da 100 docenti. Sono state promosse venti conferenze, tutte improntate alla crescita culturale e all’inclusione. L’insieme delle proposte ha reso l’Unitre una delle realtà più vivaci e dinamiche del panorama culturale del comprensorio ingauno.

Hulk Hogan, leggenda del wrestling, è morto a 71 anni: addio all’icona della WWE

Hulk Hogan, leggenda del wrestling, è morto a 71 anni: addio all’icona della WWE
Hulk Hogan

Un arresto cardiaco improvviso ha spento l’eroe del ring a Clearwater, in Florida

Il mondo del wrestling dice addio a una delle sue più grandi leggende: Hulk Hogan, nato Terry Bollea, è morto all’età di 71 anni. Secondo quanto riportato da TMZ Sports, l’ex superstar della WWE è stato colpito da un arresto cardiaco nella sua casa a Clearwater, in Florida. Medici e ambulanze sono accorsi sul posto, ma per il campione non c’è stato nulla da fare. La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo, lasciando sgomenti fan, colleghi e appassionati di uno sport che Hogan ha contribuito a rendere mainstream.

Il simbolo della “Hulkamania” che ha rivoluzionato il wrestling negli anni ’80

Hulk Hogan non era solo un lottatore: era un fenomeno culturale. Il suo debutto sulla scena mondiale avvenne nel 1984, quando sconfisse The Iron Sheik al Madison Square Garden, conquistando per la prima volta il titolo mondiale della WWE. Da quel giorno, nacque ufficialmente la “Hulkamania”, un’onda travolgente di entusiasmo che avrebbe cambiato per sempre il volto del wrestling professionale.

Alto oltre due metri, con i celebri “24-inch pythons” – i bicipiti scolpiti diventati il suo marchio di fabbrica – Hogan entrava sul ring strappandosi la maglietta tra le urla del pubblico, sulle note di Real American. I suoi pantaloncini gialli e il gesto della mano all’orecchio per incitare la folla sono diventati parte dell’immaginario collettivo degli anni ’80 e ’90.

Sei titoli mondiali WWE e otto main event a WrestleMania

Nel corso della sua carriera, Hogan ha vinto sei volte il titolo di campione del mondo WWE e ha partecipato a otto main event di WrestleMania, il più famoso dei quali resta quello del 1987 contro André the Giant. Quel match, davanti a oltre 93.000 spettatori al Pontiac Silverdome, è ancora oggi considerato uno dei momenti più iconici della storia del wrestling.

Da eroe a villain: la rivoluzione del personaggio Hollywood Hogan

Nel 1996, Hogan scioccò i fan passando al “lato oscuro”: aderì alla fazione New World Order (nWo) nella rivale WCW, reinventandosi come Hollywood Hogan. Con barba nera, occhiali scuri e atteggiamento da ribelle, fu protagonista della leggendaria “Monday Night War” contro la WWE. Anche in WCW conquistò sei titoli mondiali, sfidando avversari leggendari come Sting, Ric Flair, Lex Luger, Randy Savage e The Ultimate Warrior.

La Hall of Fame, il cinema e la tv: un’icona della cultura pop

Nel 2005, Hogan è stato inserito nella WWE Hall of Fame, introdotto dall’amico Sylvester Stallone, con cui aveva già recitato in Rocky III nel 1982. Ma la sua carriera non si è fermata al ring. Ha partecipato a numerosi film, tra cui Senza esclusioni di colpi, Missili per casa, Forza Babbo Natale e The Ultimate Weapon, diventando un volto familiare per diverse generazioni.

In televisione è apparso in serie cult come Baywatch, A-Team e Thunder in Paradise, ed è stato protagonista del reality Hogan Knows Best con la sua famiglia. Ha anche doppiato se stesso in American Dad! e Robot Chicken, senza dimenticare il cartone animato Hulk Hogan’s Rock ‘n’ Wrestling, che ha accompagnato tanti bambini negli anni ’80.

Le smentite recenti e l’ultima apparizione pubblica

Solo poche settimane fa, la moglie di Hogan aveva smentito le voci secondo cui l’ex wrestler fosse in coma, rassicurando i fan sulle sue condizioni di salute dopo una serie di interventi chirurgici. Aveva detto che il suo cuore era “forte”, ma evidentemente la situazione era più grave di quanto apparisse.

La sua ultima grande apparizione pubblica risale alla Convention Nazionale Repubblicana del 2024, dove aveva infiammato la platea con la sua inconfondibile teatralità e carisma.

Un’eredità indelebile per lo sport e l’intrattenimento

Hulk Hogan lascia un’impronta indelebile nel mondo del wrestling, della cultura pop e dello spettacolo. Ha trasformato un genere di nicchia in un fenomeno globale, rendendo il wrestling un vero e proprio intrattenimento familiare. Il suo carisma, la sua forza scenica e il suo spirito combattivo continueranno a ispirare generazioni di atleti e fan.

Con la sua scomparsa, si chiude un’epoca. Ma la leggenda di Hulk Hogan vivrà per sempre nei ring, nei film, nei cuori di chi ha creduto nella Hulkamania e in quel motto che lo ha reso immortale: “Say your prayers and eat your vitamins!”

Non perdere gli ultimi aggiornamenti su cronaca, eventi e politica in Liguria! Iscriviti sui canali di Liguria Notizie di TelegramFacebook, Twitter e YouTube

Sestri Ponente, finisce fuori strada per evitare i cinghiali

Sestri Ponente, finisce fuori strada per evitare i cinghiali
Sestri Ponente, finisce fuori strada per evitare i cinghiali

Ieri la conducente di un’auto che percorreva salita Tuvio, sulle alture di Sestri Ponente, per evitare dei cinghiali è finita fuori strada. 

Usciti illesi sia la signora che il nipotino, hanno chiamato i Vigili del Fuoco per recuperare il veicolo. Questi hanno dapprima stabilizzato il mezzo e dopo, grazie a degli argani manuali, hanno rimesso in strada la vettura.

Non perdere gli ultimi aggiornamenti su cronaca, eventi e politica in Liguria! Iscriviti sui canali di Liguria Notizie di TelegramFacebook, Twitter e YouTube

A 66 anni sul tetto a lavorare: operaio cade e muore. Tragedia a Bergeggi

Bolzaneto, cade da impalcatura: morto 56enne
Casco di sicurezza di un operaio (foto d'archivio)

Un operaio edile di 66 anni oggi pomeriggio è morto sul lavoro cadendo dal tetto di una villetta in ristrutturazione in via Torre d’Ere a Bergeggi, in provincia di Savona.

L’allarme è stato lanciato intorno alle 16:30 da alcune persone presenti nella zona e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con la Croce bianca di Spotorno, ma per l’operaio purtroppo non c’è stato nulla da fare.

È deceduto sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate nella caduta.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che hanno cominciato a effettuare i primi accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica del tragico incidente sul lavoro e verificare eventuali responsabilità.

 

Edoardo Bennato al Porto Antico: un concerto da favola rock

Edoardo Bennato al Porto Antico: un concerto da favola rock
Il concerto di Edoardo Bennato

Il Porto Antico si è trasformato, per una sera, in una piccola isola che c’è. Un luogo sospeso tra mare e musica, dove Edoardo Bennato ha regalato al pubblico un concerto travolgente, poetico, e senza tempo. Tantissima gente, tutte le età, tutte le generazioni. 

Dal ragazzino che cantava a squarciagola Il Gatto e la Volpe al nonno che annuiva su Rinnegato.

E sullo sfondo, Genova che ascolta con il mare negli occhi, il porto che non smette mai di far transitare i suoi piroscafi. Bennato sale sul palco con l’energia di sempre: armonica, chitarra, voce graffiante, e quella miscela inconfondibile di rock, teatro, satira e fiaba.

Già dall’apertura si capisce quale sarà lo stile della serata: un viaggio tra i suoi mondi: Pinocchio e Capitan Uncino, la luna e la guerra, Napoli e Nisida, i sogni e le accuse.

Edoardo Bennato al Porto Antico: un concerto da favola rock
Il concerto di Edoardo Bennato

Non mancano le chicche: La torre di Babele, È stata tua la colpa, Cantautore e una toccante A Napoli 55 è ‘a musica, con un Bennato che si fa quasi narratore urbano.

E poi ci sono loro, i brani che fanno tremare i polsi.

Con Quando sarai grande il pubblico si ferma e ascolta. Un brano che oggi suona ancora più vero: lucido, ironico, profondo. 

E L’isola che non c’è, e lì non c’è più palco o platea: solo un coro unico, migliaia di voci e luci che ondeggiano, ognuno con la propria idea di fuga, di speranza, di “altrove”.

E ancora, ormai alla fine, Una settimana… un giorno, cantata con malinconia e consapevolezza. Un pezzo che racconta il tempo che scappa, ma anche il valore di ciò che resta.

Il Porto Antico ha risposto alla grande: una location eccezionale, un’acustica generosa, e un’atmosfera perfetta per chiudere gli occhi e lasciarsi portare lontano, tra le favole e il rock.

Edoardo Bennato è stato, ancora una volta, un moderno menestrello ribelle, con le sue storie in musica e la voglia di dire qualcosa. 

Senza retorica. Con energia. E con stile. Un concerto che non è stato solo canzonette. È stato cuore, gambe, memoria e libertà. E Auguri Edoardo! Andrea Trombini

Non perdere gli ultimi aggiornamenti su cronaca, eventi e politica in Liguria! Iscriviti sui canali di Liguria Notizie di TelegramFacebook, Twitter e YouTube

Photo Gallery

Foscolo: donne vittime di violenza esenti da ticket per tutte prestazioni sanitarie

Capogruppo regionale Sara Foscolo (Lega)

“L’Assemblea legislativa della Liguria ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno della Lega, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, che impegna la giunta Bucci a introdurre l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le donne vittime di violenza in riferimento a tutte le prestazioni mediche e psicologiche correlate alla violenza subìta”.

Lo ha dichiarato oggi la capogruppo consiliare della Lega Sara Foscolo.

“Si tratta – ha spiegato Foscolo – di un passo in avanti per tutelare e sostenere le donne e garantire loro un’adeguata assistenza sanitaria a 360 gradi.

L’accesso tempestivo a cure mediche e di supporto psicologico di qualità è infatti fondamentale per garantire il recupero fisico e psichico delle vittime di violenza e favorire il recupero dell’autonomia e autodeterminazione della donna abusata, che spesso ha difficoltà nel reinserimento sociale e lavorativo.

Ricordo che nel 2024 in Liguria, secondo i dati Istat, sono state 981 le chiamate d’aiuto al numero antiviolenza e stalking 1522 (+ 29% rispetto all’anno precedente) e che nel 2023 sono risultate dieci le Case rifugio attive, con una crescita significativa rispetto alle sole 4 presenti nel 2010″.

Televendite e truffe, tutti prosciolti e assolti. Prescritta associazione a delinquere

Uccise la nonna a Chiavari: Simone Monteverdi a processo nonostante l’infermità mentale
Tribunale di Genova (foto di repertorio)

L’associazione a delinquere è stata riconosciuta fino al 2014, ma ormai è prescritta. Mentre per gli anni successivi il fatto non sussiste o non è stato commesso.

Si è chiuso così, con tutti prosciolti e assolti, il processo in Tribunale a Genova nei confronti del “re delle televendite” Giuseppe D’Anna, ai figli Ruben e Joanna Golabek e altri.

Padre e figlio erano stati anche arrestati nel 2016. La Procura di Genova aveva già chiesto il proscioglimento per D’Anna senior, mentre per Ruben e per Joanna aveva chiesto rispettivamente 4 anni e mezzo e 3 anni di reclusione.

Quando l’inchiesta era deflagrata erano stati sequestrati beni per un totale di oltre 15 milioni di euro.

Un anno dopo i legali difensori avevano chiesto e ottenuto il dissequestro della metà.

Secondo la pubblica accusa, i D’Anna compravano gioielli scadenti in Asia e li rivendevano gonfiando il valore reale.

I periti avevano stabilito che i gioielli piazzati durante le trasmissioni avevano un valore del 30% inferiore a quello di mercato.

La sentenza è arrivata dopo nove anni dagli arresti per una serie di “stop and go” dovuti a questioni procedurali facendo rifare per ben tre volte l’udienza preliminare.

Nel frattempo, i presunti reati si sono prescritti.

Di quell’inchiesta restano solo le confische, passate in giudicato nel 2022, di numerosi beni immobili, conti correnti e società (per un valore di circa 10 milioni) come misura di prevenzione con un percorso giudiziario parallelo rispetto al processo.

I legali difensori, però, quando la sentenza di proscioglimento e assoluzione diventerà definitiva, potrebbero chiedere una revisione della misura di prevenzione.

 

 

Protesta RSU Regione Liguria, ma Ripamonti li ha incontrati più volte

Protesta Rsu di Regione Liguria: interrotti i lavori dell'aula

“I lavoratori della RSU di Regione Liguria lamentano di non essere stati convocati da mesi e hanno protestato in aula consiliare interrompendo i lavori, mentre in realtà l’Assessorato ai Rapporti con le organizzazioni sindacali non soltanto ha incontrato più volte i rappresentanti della RSU, ma ha già programmato un’altra riunione per mercoledì 30 luglio, concordata da tempo”.

Lo hanno dichiarato oggi pomeriggio i consiglieri regionali della Lega, a seguito della protesta in aula consiliare di un piccolo gruppo di rappresentanti RSU di Regione Liguria che ha interrotto i lavori denunciando “la totale assenza di convocazioni ai tavoli di trattativa da mesi, nonostante i ripetuti solleciti. Un segnale grave di disattenzione verso il personale e le relazioni sindacali”.

“In realtà – hanno spiegato i consiglieri regionali leghisti – dallo scorso mese di gennaio ad oggi, con cadenza mensile, si sono succeduti gli incontri cercando di affrontare, di volta in volta, i temi più urgenti e di interesse della parte sindacale.

E’ parso pertanto strano ciò che è accaduto oggi in aula consiliare.

Anche perché, proprio alla luce dei costanti rapporti tra la Rsu e l’Assessore Paolo Ripamonti, ogni istanza sarebbe sicuramente stata oggetto di confronto, come ad esempio il tema del patrimonio regionale.

Siamo convinti che il confronto sia sempre costruttivo e che l’Assessore sia assolutamente disponibile a farlo.

Ecco perché quanto è successo oggi in aula consiliare è difficilmente comprensibile.

Se la minoranza ha cavalcato la situazione facendo, come al solito, sterili polemiche, sicuramente le istanze della RSU sono meritevoli di attenzione e continueranno a esserlo, ma nelle modalità e nelle sedi opportune”.

E Avs rincara la dose: Piciocchi scorretto e ridicolo. Aumento costi Amiu era noto

AMIU Genova contro le molestie sul lavoro
La sede di Amiu in via D'Annunzio a Genova (foto d'archivio)

Il gruppo consiliare Alleanza Verdi Sinistra prende posizione contro l’ennesimo tentativo dell’ex vicesindaco e assessore comunale al Bilancio Pietro Piciocchi (Vince Genova) “di riscrivere la realtà. Dopo aver perso le elezioni, anziché accettare il verdetto delle urne, non si dà pace e continua a strumentalizzare ogni occasione pur di attaccare la sindaca Salis e l’attuale maggioranza”.

Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri comunali di Genova Francesca Ghio, Massimo Romeo e Lorenzo Garzarelli, intervenendo sulla polemica-boomerang su Amiu e Tari innescata proprio da Piciocchi.

“L’ex vicesindaco – hanno aggiunto i consiglieri comunali di Avs – strumentalizza il Piano Economico Finanziario di AMIU, un documento approvato dal Consiglio di amministrazione dell’azienda il 26 maggio 2025, ma la cui elaborazione è partita già nell’ottobre 2024, durante il suo mandato, e con la sua piena partecipazione come assessore al Bilancio e vicesindaco facente funzione.

A ricordarlo non siamo solo noi. Sono stati i vertici di AMIU stessa, con il presidente Giovanni Battista Raggi e il direttore generale Roberto Spera, che nel loro comunicato di oggi hanno chiarito come il PEF 2026 sia frutto di un lungo lavoro tecnico, svolto in costante interlocuzione con l’amministrazione comunale dell’epoca, incluso lo stesso Piciocchi.

Le previsioni di aumento dei costi erano note, condivise e verbalizzate. Far finta di nulla ora è non solo scorretto, ma anche ridicolo.

In questo mese stiamo assistendo a un vero e proprio teatrino da parte della minoranza, capitanata dall’ex vicesindaco Piciocchi, in cui si tenta ogni giorno di addossare responsabilità alla maggioranza appena insediata.

Ma così facendo non si fa che dimostrare l’incapacità, politica e amministrativa, di chi ha avuto anni per governare e non ha saputo trovare soluzioni ai problemi reali dei cittadini.

Strumentalizzare un atto tecnico condiviso solo per gettare fango sulla sindaca Salis è un’operazione politica meschina, che squalifica chi la mette in campo. Non si può governare per otto anni e poi non assumersi la responsabilità delle scelte compiute.

Se l’ex assessore comunale al Bilancio e vicesindaco Piciocchi pensa di costruirsi un’opposizione sulle bugie e sulle omissioni, sappia che troverà in noi un argine saldo. Genova ha bisogno di verità, responsabilità e rispetto istituzionale. Non di teatrini post-elettorali di chi non ha ancora accettato la sconfitta”.

Amiu, presidente Raggi: aumento costi e ricavi già noto da mesi

Amiu e Tari, Salis attacca: Piciocchi smentito, da lui spettacolo grottesco