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World Press Exibition 2025: la grande fotografia internazionale a Genova

Dal 30 aprile al 24 giugno 2025 la Loggia degli Abati di Palazzo Ducale ospita la mostra simbolo del fotogiornalismo mondiale, con 144 scatti capaci di raccontare il nostro tempo

Per la prima volta Genova apre le porte alla World Press Photo Exhibition, la più importante mostra internazionale di fotogiornalismo, che inaugura proprio dal capoluogo ligure il tour italiano dell’edizione 2025. Dal 30 aprile al 24 giugno, nella suggestiva Loggia degli Abati di Palazzo Ducale, il pubblico potrà ammirare 144 immagini selezionate tra oltre 59.000 scatti realizzati da 3.778 fotografi provenienti da 141 Paesi. Un’esposizione che attraversa il nostro presente con uno sguardo lucido, potente, spesso scomodo, ma sempre necessario.

Organizzata da CIME – Ambassador Italia della World Press Photo Foundation di Amsterdam – in collaborazione con la Fondazione Palazzo Ducale Genova, la mostra riunisce le immagini pubblicate dalle più autorevoli testate internazionali, come The New York Times, Der Spiegel, Time, Reuters, France Presse, Associated Press, Tass e molte altre. Le fotografie selezionate sono il risultato del 68° World Press Photo Contest, valutato da una giuria indipendente presieduta dalla fotografa italiana Lucy Conticello, direttrice della fotografia per M Le Magazine du Monde.

I temi affrontati riflettono le emergenze e le tensioni della nostra epoca: guerre, crisi umanitarie, migrazioni, cambiamento climatico, diritti umani. Come ha dichiarato Conticello, il concorso «è un importante riconoscimento per professionisti che lavorano in condizioni difficili, e anche un riassunto, per quanto incompleto, dei principali avvenimenti internazionali. Come giurati, siamo andati in cerca di immagini che possano favorire il dialogo».

E dialogo significa anche libertà di stampa, un valore quanto mai fragile. Secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti, il 2024 è stato l’anno con il più alto numero di giornalisti uccisi nel mondo: almeno 103, di cui il 70% in contesti di guerra, soprattutto nella Striscia di Gaza. La World Press Photo si fa così anche strumento di denuncia, consapevolezza e resistenza culturale.

Ad aprire la rassegna genovese è stata l’immagine vincitrice del World Press Photo of the Year 2025, firmata dalla palestinese Samar Abu Elouf: uno scatto struggente che ritrae il piccolo Mahmoud Ajjour, mutilato da un attacco israeliano a Gaza, mentre fugge insieme alla famiglia. Un’immagine pubblicata da The New York Times, capace di condensare il dolore e la resilienza in un singolo fotogramma.

Accanto a lei, tra i finalisti, spiccano altri due lavori simbolici: Attraversamento notturno dello statunitense John Moore, che documenta l’immigrazione clandestina dal Messico agli Stati Uniti, e Siccità in Amazzonia del peruviano-messicano Musuk Nolte, che racconta gli effetti devastanti della crisi climatica sulla popolazione locale.

Non mancano progetti a lungo termine come quello dell’italiana Cinzia Canneri, che ha seguito le vite di donne in fuga dal regime eritreo, o del colombiano Federico Ríos, che ha attraversato la giungla del Darién con i migranti. Ogni fotografia è un tassello di un racconto collettivo che attraversa continenti, culture e drammi.

Il concorso ha infatti una struttura geografica che copre sei macroaree del mondo – dall’Africa all’Asia, dalle Americhe all’Europa – e si articola in tre categorie: scatti singoli, reportage e progetti a lungo termine. I fotografi selezionati provengono da decine di nazioni, tra cui Italia, Iran, Corea del Sud, Brasile, Bielorussia, Nigeria, Palestina, Russia, Francia, Regno Unito e Venezuela, a testimonianza di una reale pluralità di sguardi.

World Press Photo non è solo una mostra da visitare, ma un’esperienza da vivere, come sottolinea Vito Cramarossa, direttore di CIME: «In un tempo in cui l’informazione è veloce e frammentata, questa esposizione invita a rallentare, soffermarsi, comprendere. Ogni fotografia è un incontro, e ogni incontro può essere l’inizio di una nuova consapevolezza».

Anche Giuseppe Costa, presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, ha voluto sottolineare l’importanza di questa prima genovese: «Un appuntamento iconico che abbiamo fortemente voluto per continuare la nostra tradizione di mostre fotografiche di rilievo e affrontare, attraverso le immagini, i grandi temi della contemporaneità».

Fondata ad Amsterdam nel 1955, la World Press Photo Foundation è un’organizzazione indipendente e no profit che promuove il fotogiornalismo e la fotografia documentaria di alta qualità. Dal 1972 porta la mostra dei vincitori in tour mondiale, rendendo accessibile l’informazione visiva a milioni di spettatori.

INFO UTILI

Date:
30 aprile – 24 giugno 2025
Luogo:
Loggia degli Abati – Palazzo Ducale, Genova

Orari di apertura:
Da domenica a venerdì: 10.00 – 19.00
Sabato: 10.00 – 20.00
(la biglietteria chiude 30 minuti prima)

Biglietti:

  • Intero: €12
  • Ridotto: €10 (gruppi, docenti, giornalisti, guide turistiche, over 65, dipendenti Iren, Amici di Palazzo Ducale e Musei Liguri)
  • Palazzo Ducale Card / Under 27: €8
  • Under 18 / Gruppi scolastici: €4.

Photo Gallery

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Saint Charles, Biasi: ospedale performante, il Pd parla a vanvera

Consigliere regionale e presidente III commissione Attività produttive Armando Biasi (Lega)

“Il consigliere regionale del Pd Enrico Ioculano, che evidentemente non ha validi argomenti, si affida all’ironia per confutare quanto espresso dai politici del territorio, positivamente, circa la possibilità di aumento del ‘budget’ per l’ospedale Saint Charles di Bordighera, che sta funzionando bene.

Ancora una volta, anche in qualità di vicepresidente della II commissione regionale Salute e Sicurezza sociale, ha dimostrato di essere poco informato di quanto oggi accade nell’ospedale del nostro territorio e soprattutto, senza citare i dati,  parla a vanvera.

Noi, invece, parliamo con i fatti e la sostanza senza fare sterili polemiche.

E’ anacronistico continuare a cavalcare la solita affermazione ‘pensiamo al pubblico invece di dare al privato’ come sostiene il Pd. Anzitutto, le considerazioni sulla parte del SSN, al quale nulla è stato tolto, sono già state diligentemente fatte nelle sedi appropriate e in maniera approfondita. Quindi niente contro il SSN, ma un sistema innovativo che collabora con il medesimo in modo efficace.

Dati alla mano, il Saint Charles è una presenza attiva e performante, che lavora alacremente per il nostro territorio.

A tutt’oggi fa fronte a tutto il bacino di Ventimiglia per quanto riguarda i ricoveri di Medicina interna e fa fronte a tutta la Chirurgia in emergenza-urgenza proveniente dal Pronto soccorso, oltre alla stabilizzazione dei pazienti che transitano e vengono stabilizzati per potere essere condotti in maniera sicura e appropriata presso gli Hub della rete sanitaria regionale.

Lo stesso Pronto soccorso fornisce prestazioni ai pazienti, che prima dal Punto di primo intervento venivano invece inviati presso Sanremo e Imperia.

A Ioculano forse sfugge che il nostro ospedale è dedicato in gran parte a servizi di ‘setting’ assistenziali di tipo medico: 30 letti di Medicina, 10 letti di Cure intermedie, 15 letti di Riabilitazione, 13 letti di Dialisi, rispetto a solo 22 letti di natura chirurgica.

Ciò nonostante la società GVM riesce a dare metodo a un efficace turn-over assistenziale che permette di abbattere le fughe passive verso altre regioni e di dare una risposta completa ai cittadini del territorio, che non sono più costretti a muoversi altrove per farsi curare.

Al proposito, il consigliere regionale del Pd forse dovrebbe impegnarsi a studiare anche il concetto di DRG, prima di parlare a vanvera. Magari scoprirà che occorre un metodo efficace per riuscire a spendere adeguatamente il ‘budget’ assegnato per tutti i tipi di ‘setting’ assistenziale e arrivare a pari con i conti”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale Armando Biasi (Lega).

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Donzelli al Bristol: centrosinistra incapace di decidere

Presentazione candidati FdI al Bristol di via XX Settembre a Genova

“Genova ha bisogno di avere ancora una classe dirigente capace di decidere, l’alternativa purtroppo non è capace di decidere, perché è un’alternativa che mette insieme tra loro cose non compatibili, quindi è necessario per il bene della città che ci sia ancora e sempre di più una maggioranza forte e coesa”.

Lo ha dichiarato ieri il responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI Giovanni Donzelli, a margine della presentazione dei candidati di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni comunali di Genova.

“Siamo tutti impegnati al massimo – ha aggiunto Donzelli – per fare avere a Genova la possibilità di continuare il percorso che ha iniziato.

Noi siamo preoccupati non tanto per noi, ma per i cittadini di Genova dall’ipotesi di tornare, anche nel capoluogo ligure, a una classe politica come ha avuto l’Italia per anni, in cui maggioranze impossibili stavano insieme solo per il potere e tutto questo portava come unica conseguenza che non si decideva mai niente”.

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Tari, Piciocchi: giunta Doria lasciò 185 milioni di debiti. Al lavoro per ridurla

Centrosinistra, l'ex sindaco di Genova Marco Doria

“Nel primo nostro ciclo amministrativo del 2017 abbiamo dovuto affrontare, tra i tanti problemi lasciati dalle giunte precedenti, l’enorme problema dei 185 milioni di euro di debiti che il Comune di Genova aveva accumulato verso Amiu per la questione rifiuti e per un livello di raccolta differenziata bloccato al 33%.

Dopo la giunta Doria abbiamo trovato l’Amiu distrutta, senza soldi, senza continuità aziendale, con un contratto di servizio in scadenza e con i fidi delle banche revocati. In poche parole, un’azienda a un passo dal fallimento.

In questi anni abbiamo soprattutto difeso la nostra azienda pubblica che la sinistra nel 2017 stava svendendo a Iren per due soldi con i lavoratori.

Inoltre, siamo riusciti ad arrivare al 52% di raccolta differenziata a fine 2024.

Adesso abbiamo un nuovo obiettivo. Arrivare al 65% entro il 2027 e, insieme a Regione Liguria, realizzare un impianto di valorizzazione energetica dei rifiuti che è il solo modo per ridurre in modo cospicuo la Tari, che oggi risente ancora degli strascichi della valanga di debiti lasciati dalla giunta Doria, come certificato dalla Corte dei Conti nel 2020.

Le nostre soluzioni sono pratiche e operative, chiunque promette la riduzione della Tari senza alternative plausibili a queste nostre soluzioni sta semplicemente mentendo ai genovesi.

In particolare, per il nuovo impianto di chiusura del ciclo e di valorizzazione energetica dei rifiuti svilupperemo un impianto che veda Amiu, da sola o in partnership con altri enti, nel ruolo di soggetto attuatore e gestore del ciclo dei rifiuti e della valorizzazione energetica. Con i ricavi derivanti dalla gestione del nuovo impianto, oltreché rendere più solida l’azienda, si potrà abbattere la Tari in modo consistente”.

Lo ha dichiarato ieri sera il sindaco f.f. di Genova Pietro Piciocchi.

“Il tema dei rifiuti – ha aggiunto Piciocchi – è l’esempio perfetto per spiegare agli elettori la differenza tra le parole e i fatti, tra noi e chi vorrebbe prendere la gestione del Comune di Genova.

Dal 2017 al 2024 abbiamo stanziato 82 milioni di euro per impianti, automezzi e sistemi evoluti nella raccolta dei rifiuti, investimenti che sono valsi il premio di Legambiente per il comune più virtuoso nel riciclo, sia nel 2021 che nel 2024.

Basti pensare che nel 2016 i dipendenti Amiu erano 1470, nel 2024 sono arrivati a 2100.

Abbiamo investito anche 3 milioni di euro per la bonifica delle discariche abusive, riaperto la discarica di Scarpino che era chiusa dal 2014, eliminato i miasmi dalla Volpara e potenziato con forza il servizio dell’Ecovan, con 45 mezzi che ogni giorno ritirano rifiuti ingombranti in giro per la città, il doppio dei mezzi che c’erano nel 2016. Tutto questo spiega esattamente qual è la differenza tra le parole e i fatti”.

Gambino: problema Tari creato da Doria e Pd, Salis prende in giro i genovesi

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Slow Fish 2025, al Porto Antico di Genova una festa tra mare, laghi e biodiversità

Slow Fish 2025, al Porto Antico di Genova una festa tra mare, laghi e biodiversità
Slow Fish 2025

Dall’8 all’11 maggio 2025 il Porto Antico di Genova 

Dall’8 all’11 maggio 2025 il Porto Antico di Genova torna a essere il cuore pulsante della cultura del mare con Slow Fish 2025, la manifestazione di Slow Food Italia che celebra i suoi vent’anni con un’edizione ricchissima di appuntamenti. Degustazioni, showcooking, laboratori del gusto, attività per bambini, mercato e conferenze compongono un programma pensato per ogni età e per ogni palato. L’ingresso è gratuito.

In scena ci saranno i sapori autentici delle acque dolci e salate d’Italia, con proposte che spaziano dal coregone di Nemi alla tinca dorata di Ceresole d’Alba, passando per il tonno rosso di Carloforte e il granchio blu, la specie aliena sempre più presente nei nostri mari. Non mancheranno piatti simbolo del patrimonio gastronomico italiano, come il tegame Vernazza, il brandacujun o gli spaghetti con pomodoro, acciughe e sgombro, fino alle sperimentazioni più recenti a base di pesce siluro e ostrica dello Spezzino.

La cucina si fa spettacolo con gli showcooking gratuiti firmati dai cuochi dell’Alleanza Slow Food, mentre l’area Masaf ospiterà profumi e colori delle tradizioni gastronomiche costiere da tutta Italia.

Slow Fish 2025 sarà anche occasione per riflettere sul futuro del mare e delle sue comunità. Nelle conferenze in Arena Slow Fish si parlerà di crisi climatica, pesca sostenibile, consumo consapevole e tutela delle specie a rischio, come gli squali del Mediterraneo. Si discuterà inoltre delle politiche di rigenerazione delle aree costiere, di turismo responsabile con il progetto Slow Food Travel, e di tutela dei paesaggi agricoli storici.

Grande spazio è dedicato ai più piccoli nella Ludoteca, dove i bambini potranno conoscere pesci palla, granchi blu e squali, imparando l’importanza della biodiversità e della conservazione marina attraverso attività educative e coinvolgenti.

Infine, il grande mercato di Slow Fish offrirà un vero e proprio viaggio gastronomico lungo la costa italiana, grazie alle bancarelle provenienti da tutte le regioni marittime, dalla Liguria alla Sicilia, dalla Sardegna alla Puglia.

Slow Fish 2025 è organizzato da Slow Food Italia con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, della Regione Liguria e il sostegno della Camera di Commercio di Genova.

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Il fiore dono della vita: al Palazzo Interiano Pallavicino di Genova

Il fiore dono della vita: al Palazzo Interiano Pallavicino di Genova
Il taglio del nastro

Un omaggio floreale a Euroflora 2025

Genova celebra Euroflora 2025 con un evento d’eccezione: nella storica cornice di Palazzo Interiano Pallavicino è stata presentata ufficialmente la varietà di orchidea Dendrobium nobile “Il fiore dono della vita”, simbolo di rinascita, bellezza e armonia tra arte e natura. L’iniziativa, promossa da Pallavicino & Friends e fortemente voluta dal Principe Domenico Antonio Pallavicino, si inserisce nel programma degli eventi collaterali della prestigiosa manifestazione florovivaistica in corso fino al 4 maggio nel rinnovato Waterfront di Levante.

L’orchidea Dendrobium nobile

La nuova varietà di Dendrobium sarà collocata nel giardino segreto del palazzo nobiliare, arricchendo uno degli angoli più suggestivi del centro storico di Genova. L’evento ha visto la partecipazione di personalità di rilievo del mondo istituzionale e culturale: tra gli ospiti, Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico S.p.A., Ettore Zauli, agronomo e paesaggista già direttore dei giardini comunali di Genova e Firenze, nonché membro della Commissione tecnica di Euroflora, e Massimiliano Nannini, Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione Liguria.

Principe Pallavicino: Il valore simbolico dell’orchidea presentata

A fare gli onori di casa il Principe Pallavicino, che ha sottolineato il valore simbolico dell’orchidea presentata: “Abbiamo scelto di dedicare questa varietà a Euroflora perché rappresenta il legame indissolubile tra la bellezza naturale e il valore della vita”. Madrina dell’evento è stata l’Assessore alla Cultura del Comune di Genova, che ha ribadito come iniziative di questo livello contribuiscano a valorizzare il patrimonio storico e botanico della città in un momento di forte visibilità internazionale.

Il Dendrobium nobile, originario dell’Asia meridionale, è noto per la sua eleganza e per la ricca simbologia che lo accompagna. In Cina è considerato uno dei “quattro nobili”, in Thailandia è conosciuto come il “fiore della regina”. La sua presenza a Genova, in omaggio a Euroflora, rinnova un’antica tradizione orientale, facendosi portatore di un messaggio di rispetto, ammirazione e amore duraturo.

“Euroflora è un volano di promozione per tutto il comparto florovivaistico italiano. Una vera eccellenza del nostro made in Italy”, ha dichiarato Ferrando, ringraziando il Principe Pallavicino per l’iniziativa. Nannini ha invece sottolineato il momento di trasformazione e rilancio che sta vivendo Genova. “Stiamo riscoprendo la città come capitale internazionale della cultura e della natura. Eventi come questo ne sono l’emblema”, ha detto.

Il Principe Domenico Antonio Pallavicino

Con oltre 400 espositori e 154 giardini su 85.000 metri quadrati, Euroflora 2025 si conferma come una delle manifestazioni florovivaistiche più importanti a livello mondiale. Riconosciuta ufficialmente da AIPH – International Association of Horticultural Producers. La presentazione dell’orchidea “Il fiore dono della vita” consolida il ruolo di Genova come crocevia tra storia, innovazione e arte floreale. L.B.

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Sampdoria, con la Cremonese 1° maggio ore 15 ultima chiamata: o si vince o è Serie C

Uscire dal campo della Carrarese accompagnati dal coro “serie C, serie C” avrebbe rovesciato le budella a chiunque.

Ora, giovedì primo Maggio alle ore 15, vediamo chi ha un po’ di amor proprio e chi no come ha tuonato Chicco Evani a Bogliasco.

La Sampdoria affronta la Cremonese, a Marassi, in una gara a dir poco drammatica. La retrocessione in serie C è veramente ad un passo e l’avversaria per niente abbordabile, anzi!
I grigiorossi di Stroppa sono saldamente al quarto posto della classifica tranquillamente in zona playoff ed all’inseguimento di uno Spezia in debito di ossigeno.
Da sette giornate sono in serie positiva e l’ex Manuel De Luca con otto gol guiderà la Cremonese all’assalto dell’armata brancaleone Sampdoria.
Dopo la retrocessione della squadra primavera e la situazione comatosa della compagine femminile, la Sampdoria cerca di scongiurare un tristissimo triplete nell’ avvicinarsi del suo ottantesimo compleanno.
Un’eventuale discesa di categoria, oltre l’infamia sportiva, creerebbe notevoli difficoltà alle anemiche casse societarie con un crollo degli introiti accompagnati dagli impegni pressanti verso i creditori.
Ora la speranza, che è l’ultima a morire,  deve essere supportata dai fatti e da una prestazione maiuscola anche se, certamente, la gara interna con la Cremonese e quella successiva, di domenica 4 maggio, a Catanzaro non si addicono a voli pindarici.
Evani deve prendere coraggio ed osare le due punte per cercare di invertire la rotta e soprattutto accantonare i giocatori recidivi di prestazioni altamente deludenti.
Si sono alternati nella stagione più di 40 calciatori e la maggior parte ha denunciato carenze tecniche e mentali insopportabili ad una tifoseria che si è dimostrata meritevole di ben altre prestazioni.
E’ probabile un ennesimo cambio di modulo e di formazione nella speranza di trovare il coniglio nel cilindro con poche certezze.
Infatti soltanto Altare, Curto e Beruatto saranno nell’undici iniziale;  mentre Cragno e Sibilli sono alle prese con l’infermeria nella speranza di un sollecito quanto necessario recupero.
Venuti, Akinsanmiro e Abiuso reclamano un posto da titolare ma le incognite di formazione verranno risolte soltanto allo stadio.
Sampdoria-Cremonese si gioca, ormai, nel ricordo di Gianluca Vialli che ha militato in entrambe le compagini e dove ha lasciato un ricordo indelebile.
Arbitro della gara sarà Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido con Abisso al VAR. Alberto Squeri
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Manifesti Pro Vita a Chiavari, Pd attacca sindaco Messuti che non li rimuove

Manifesti dell'associazione Pro Vita a Chiavari

“Il sindaco di Chiavari Federico Messuti ha deciso di non far rimuovere i manifesti dell’associazione Pro Vita, come invece è avvenuto in altri Comuni tra cui Roma (a Rapallo e in altri Comuni liguri i manifesti dei Pro Vita contro la teoria gender non sono stati rimossi, ndr). È una scelta che condanniamo”.

Lo ha dichiarato oggi la parlamentare ligure del Pd Valentina Ghio, insieme alle consigliere regionali dem Katia Piccardo e Carola Baruzzo sulla scelta del sindaco di Chiavari di non rimuovere i manifesti dell’associazione Pro Vita della campagna anti gender nelle scuole “Mio figlio no”.

“Questi manifesti – hanno aggiunto le esponenti del Pd – promuovono una becera propaganda contro la sedicente ‘teoria gender’ che in realtà non esiste.

Quello che chiediamo insieme alle associazioni che tutelano i diritti della comunità Lgbtqia+ è di creare dei veri percorsi di educazione all’affettività, al rispetto reciproco e alla cittadinanza consapevole, volti ad includere tutti senza che nessuno debba sentirsi giudicato o discriminato per quello che è.

Questi percorsi devono coinvolgere anche le scuole perché si tratta di formare dei cittadini consapevoli, che non vogliano escludere nessuno.

Non possiamo accettare l’insegnamento della discriminazione travestita da educazione, non possiamo accettare che chi divide ci venga ad insegnare il rispetto”.

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Duro attacco Cgil a Rixi. Assessori Lega: abbassino i toni e chiedano scusa

Presunta aggressione a sindacalista Cgil: Silvia Salis in piazza a Sestri Ponente. A fianco Armando Sanna (Pd)

“Caso Cgil-Salis e fascismo che a Genova non c’é. Dopo le tempestive risultanze delle indagini della Digos e dopo che, secondo quanto riportato dai media, il segretario Fillea, a loro ben conosciuto, avrebbe ammesso perfino davanti al pm di avere problemi personali, anche di salute, e di avere in sostanza inventato un’aggressione ‘di stampo fascista’ a Sestri Ponente, al punto che risulta indagato per simulazione di reato, i responsabili della Cgil non hanno nemmeno avuto l’umiltà e l’onestà intellettuale di chiedere scusa ai genovesi e ai liguri”.

Lo hanno dichiarato stasera gli assessori del Comune di Genova Paola Bordilli, Marta Brusoni, Francesca Corso e il commissario della Lega provinciale di Genova Renato Falcidia.

“Tuttavia – hanno aggiunto – anziché almeno tacere, oggi hanno attaccato duramente il vice ministro e segretario della Lega Liguria Edoardo Rixi soltanto perché, prima di tutto da genovese, ha invitato il sindacato ad abbassare i toni e ha ribadito la richiesta di scuse da parte della Cgil alla Città di Genova.

Ricordiamo che martedì 15 aprile proprio i responsabili del sindacato, senza verificare prima i presunti fatti, né attendere almeno i primi esiti delle indagini della Digos, che avevano tempestivamente rilevato varie incongruenze nel racconto del segretario Fillea-Cgil, avevano diffuso la notizia dell’aggressione ‘di stampo fascista’ e insieme alla candidata a sindaco per il centrosinistra e allo Stato maggiore del Pd avevano chiamato a raccolta la piazza a Sestri Ponente alzando i toni e agitando lo spauracchio del fascismo in città”.

Nel pomeriggio di oggi i responsabili della Cgil di Genova e della Liguria avevano sferrato un duro attacco al vice ministro genovese e segretario ligure del Carroccio: “E’ molto grave che il viceministro Edoardo Rixi attacchi la Cgil per avere organizzato una manifestazione antifascista contro ogni tipo di violenza, così come sono gravi gli attacchi suoi e del suo partito al ruolo e alla funzione della magistratura, della politica e della libera informazione.

Nel suo ruolo istituzionale il vice ministro dovrebbe mettere da parte la permanente campagna elettorale e ringraziare la Cgil per la funzione democratica che svolge, gli organi inquirenti, che anche in questo caso in tempi rapidi hanno attivato i controlli necessari, la libera stampa che ha raccontato tutti i fatti, facendo in modo che, al di là delle sentenze, l’opinione pubblica fosse messa a conoscenza delle vicende.

In questo Paese la destra continua a far finta di non capire questo concetto, tanto è vero che il vice ministro trova il tempo per attaccare le manifestazioni democratiche antifasciste e fa finta di non vedere i raduni nostalgici come quello di Dongo o la manifestazione razzista e fascista convocata da Casapound per sabato 17 maggio alla Spezia.

Genova è antifascista. L’ha dimostrato a Sestri Ponente e lo ha ribadito con l’oceanica manifestazione del 25 aprile e siamo certi che si mobiliterà ogni volta che sarà necessario.

Se proprio c’è qualcuno che deve chiedere scusa, questo è il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per come sta gestendo il comparto. Il vice ministro trovi il tempo per fare il suo mestiere adoperandosi per far arrivare i treni in orario e mettere fine all’emergenza delle aggressioni al personale viaggiante ignorata da ministero e Regione Liguria”.

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Euroflora: visita a sorpresa dell’arcivescovo di Genova Marco Tasca

Euroflora visita a sorpresa dell’arcivescovo di Genova Marco Tasca
Euroflora visita a sorpresa dell’arcivescovo di Genova Marco Tasca

Euroflora: visita a sorpresa dell’arcivescovo di Genova Marco Tasca, nel pomeriggio il religioso si è detto lieto di visitare la Fiera

Euroflora: visita a sorpresa dell’arcivescovo di Genova Marco Tasca, “Come francescano io amo molto la natura, mi piace vedere le bellezze delle creature che il Signore ha fatto, anche fiori e piante, e questo è un momento di bellezza e di ringraziamento verso Dio. Vedere la passione di tutta questa gente è altrettanto bello, ammirare questa armonia tra il creato e l’ingegno, la fantasia e l’arte dell’uomo”.

Padre Tasca si è soffermato anche su Papa Francesco: “Apprezzo molto il ricordo del Papa che ho visto al Palasport. Francesco è stato un grande papa, di lui ho un bellissimo ricordo. È lui che mi ha mandato a Genova, nel colloquio che avemmo a Roma mi disse: non ti preoccupare, io sono con te”. L’arcivescovo Tasca dopo aver visitato varie aree, tra cui il Palasport, la marina, l’area bonsai al secondo piano di Padiglione Blu, è stato salutato dal coordinatore dell’area bonsai Enrico Puppo e dall’esponente della Giunta della camera di Commercio Paolo Corsiglia.

Sempre oggi, nell’ambito di Euroflora 2025, la riunione della Conferenza Permanente per l’Agricoltura (CPA) con la partecipazione di tutti gli assessori regionali all’agricoltura.  “Un momento cruciale per confrontarsi sui principali temi strategici del comparto agricolo nazionale, in un contesto simbolico e fortemente rappresentativo come quello della Liguria – ha dichiarato il vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura Alessandro Piana. – “La nostra regione è la culla della floricoltura industriale italiana: nata nel Ponente nel 1860, si è poi estesa in tutta la nazione e nel mondo.

Ancora oggi, l’80% della produzione ligure viene esportato oltre Alpi e oltre oceano. È il nostro biglietto da visita, e dobbiamo continuare a valorizzarlo”. Il vicepresidente ha sottolineato l’importanza di aver ospitato la CPA proprio a Euroflora, evento fortemente voluto in Liguria dal presidente della Regione: “Dopo le edizioni ai Parchi di Nervi, Euroflora è tornata nella sua sede naturale sul Waterfront di Levante, simbolo di innovazione e sostenibilità.

Una occasione preziosa per accogliere i colleghi da tutta Italia e discutere insieme le principali sfide del settore agricolo”.  A margine della riunione, i rappresentanti regionali hanno partecipato a una visita guidata a Euroflora, immergendosi tra le eccellenze florovivaistiche italiane ed europee.

In sala Elleboro, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali CONAF, nel corso del talk show “Coltivare e curare un futuro verde: sostenibilità e parità di genere”, ha ribadito il ruolo cruciale delle infrastrutture verdi per il benessere e la qualità della vita nelle città del futuro. In un contesto in cui la sostenibilità urbana è diventata una priorità inderogabile, i dottori agronomi e forestali hanno sottolineato come la pianificazione e la realizzazione di spazi verdi debbano essere considerati elementi fondanti dello sviluppo urbano, al pari delle tradizionali infrastrutture.

 In questo spirito, il vicepresidente Conaf Renato Ferretti, ha annunciato il prossimo Congresso Nazionale, intitolato “Radici nel Futuro”, che si terrà a Roma dal 5 al 7 novembre. “Questo evento si propone come un momento di confronto e di elaborazione di strategie per il futuro della professione e per il contributo che i Dottori Agronomi e Forestali possono offrire alle sfide ambientali e territoriali contemporanee”.

 “In Liguria crediamo fortemente nel contributo dei dottori agronomi e forestali, in particolare delle donne che, con competenza e sensibilità, stanno ridisegnando l’approccio alla gestione ambientale” – ha evidenziato Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria e Assessore all’Agricoltura e alla Floricoltura: “La sostenibilità, la valorizzazione delle filiere verdi e la tutela del paesaggio sono sfide che affrontiamo ogni giorno grazie alla sinergia tra istituzioni, professionisti e comunità. Euroflora è il contesto ideale per dare voce a questi temi e per costruire, insieme, un futuro più verde per tutti”.

Alle 14:00 in Piazzale Kennedy si è tenuta la presentazione del prossimo Campionato Europeo di scherma che si svolgerà a Genova, Waterfront di Levante, Padiglione Jean Nouvel dal 14 al 19 giugno. Era presente Luigi Mazzoni, presidente della Federazione Italiana di Scherma, che ha sottolineato come questo sia un momento di grande salute per la scherma.

 Per questo primo grande appuntamento, dopo le Olimpiadi di Parigi, saranno presenti atleti del calibro di Rossella Fiammingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi per la spada femminile, e poi Tommaso Marini con i fiorettisti, Pippo Macchi che ha fatto un bellissimo Argento a Parigi.

Ha ricordato che la scherma è lo sport che ha regalato storicamente più medaglie alle Olimpiadi all’Italia, ma a Genova arriveranno grandi campioni da tutta Europa. “La Liguria è una terra di grandi campioni e di grandi maestri, una delle Regioni chiave in Italia, per cui è sicuro che Genova è stata scelta nella candidatura per ospitare il Campionato Europeo perché è una Regione guida in questo sport” – ha dichiarato.

Domani, il Comune di Genova e l’Associazione Genova Smart City presenteranno la quarta edizione del Genova Global Goals Award, quest’anno con una speciale Urban Green Edition. L’evento di presentazione si terrà mercoledì 30 aprile alle ore 10:00 presso Euroflora, nella Sala Erika al piano ammezzato del Padiglione Blu.

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