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Operazione Ombre Rosse, terroristi in libertà vigilata in Francia

I terroristi in una foto dell'epoca

I 9 terroristi italiani posti in stato di fermo nell’ambito dell’operazione ‘Ombre Rosse’ sono tutti tornati in libertà con diverse restrizioni, fra cui il divieto di lasciare il territorio francese.

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A partire da mercoledì prossimo, inizieranno i processi davanti alla Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello di Parigi, che dovrà pronunciarsi, caso per caso, riguardo la richiesta di estradizione dell’Italia nei loro confronti.

Ieri Luigi Bergamin e Raffaele Ventura che erano latitanti, si sono costituiti, recandosi in compagnia dei loro avvocati al Palazzo di Giustizia.

Tutti i nove terroristi hanno dovuto lasciare i propri documenti di identità alle autorità giudiziarie e hanno l’obbligo di presentarsi ad ogni convocazione.

Luigi Bergamin, ex militante dei PAC, i Proletari Armati per il Comunismo, deve scontare una pena di 16 anni e 11 mesi di reclusione come ideatore dell’omicidio del maresciallo Antonio Santoro, capo degli agenti di polizia penitenziaria ucciso a Udine il 6 giugno 1978 da Cesare Battisti.

L’8 aprile per Bergamin sarebbe scattata la prescrizione, ma i termini sono stati interrotti dal magistrato di sorveglianza milanese Gloria Gambitta su richiesta del pm Adriana Blasco, che ha dichiarato Bergamin un “delinquente abituale”.