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Marina di Chiavari Calata Ovest, soffia la brezza di rilancio

Marina di Chiavari Calata Ovest Veduta aerea

Dopo la riapertura della nautica Calata Ovest guarda al futuro: parola d’ordine destagionalizzare

Anche a Marina di Chiavari – Calata Ovest soffia la brezza della ripartenza. Oggi si ripensa ad offerte e iniziative per la stagione imminente, bisogna progettare una fruizione nuova per soddisfare le disposizioni di legge, anche grazie alla prestigiosa qualifica di “Marina resort” ricevuta per gli alti standard dei servizi del porticciolo turistico privato.

«Siamo contenti che il Governo abbia incluso la nautica nelle attività che sono pronte per il rilancio – spiega Franco Cavagnaro, presidente di Tigullio Shipping – Il nostro porto è rimasto aperto, nei limiti del rispetto della legge e i nostri operatori hanno controllato e accudito al meglio le barche durante il periodo in cui nessuno poteva accedere all’area del porto.

Questa riapertura ci permetterà di rilanciare la marina ulteriorimente con nuove iniziative». La decisione del Consiglio di Presidenza di Confindustria Nautica, in accordo con il C.d.A. de I Saloni Nautici, di rimandare le date della 60ma edizione del Salone Nautico di Genova, ad ottobre (le date potrebbero essere da sabato 3 a domenica 11 ottobre, con un’estensione a nove giorni), è vista con favore dai vertici di Calata Ovest, per inserirsi in un piano di destagionalizzazione, già allo studio dall’approdo chiavarese.

«Reputo la riapertura del comparto della nautica un’iniziativa positiva e tesa ad un rilancio immediato, non soltanto del comparto stesso ma dell’economia della città di Chiavari.   ̶   Così afferma, Eugenio Michelino, AD di Calata Ovest nonché vice presidente nazionale di Assonat   ̶   Occorrerà allungare la stagione, destagionalizzare il più possibile e lo slittamento del Salone Nautico può rappresentare anche per noi un’occasione importante in questo senso.

Stiamo studiando nuove modalità e nuove promozioni per avere più presenze sul territorio e dare immediatamente una risposta alle aziende del terziario che lavorano con noi. Avere in porto più imbarcazioni e per un periodo più lungo, significherà avere più presenze, con una ricaduta positiva per i ristoranti, per chi fa accessoristica, per chi fa cambusa.» ABov