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Lunedì nero nei Pronto soccorso genovesi: picco di accessi e ambulanze ferme agli ingressi

Situazione critica nelle ore centrali

Oggi, lunedì 10 novembre, si è verificato un improvviso sovraccarico nei Pronto soccorso di Genova: alle 13 circa si è registrato un picco nell’afflusso di ambulanze al Policlinico San Martino, molte delle quali sono rimaste in attesa nei dintorni della struttura. Contemporaneamente anche il ­Galliera e il ­Villa Scassi hanno affrontato condizioni molto difficili.

Secondo i dati raccolti tramite la piattaforma regionale PS Live, all’ora di pranzo erano in cura 327 persone e in attesa 76, per un totale di 403 pazienti complessivi nelle sale d’attesa e nei reparti emergenza-urgenza.

Criticità differenziate tra le strutture

Nel pomeriggio, alle ore 16, la maggiore criticità risultava al Policlinico San Martino e al Galliera, insieme all’Ospedale Evangelico Internazionale e al pronto soccorso di Lavagna: queste strutture risultavano con l’affollamento più alto. Al contrario, il Villa Scassi presentava una situazione relativamente meno critica rispetto alle altre.

Cause e tipologie di accesso

Tra le cause principali dell’afflusso spiccano in particolare le patologie respiratorie, soprattutto tra la popolazione anziana fragile con più comorbilità. Tale condizione ha determinato un maggiore impatto sulla capacità di risposta dei pronto soccorso, aggravando la situazione.

Va però sottolineato che l’esatta dinamica dei codici di accesso (rosso, arancione, azzurro e bianco) non è stata resa pubblica in dettaglio per ogni struttura in questo momento, ma la Regione Liguria stessa promuove il monitoraggio in tempo reale degli affollamenti attraverso PS Live.

Contesto e osservazioni

È importante considerare che i pronto soccorso della Liguria pubblicano dati in tempo reale (o quasi) sull’afflusso e le attese, permettendo una lettura immediata della pressione che grava su questi reparti.

In situazioni come quella odierna, il blocco delle ambulanze in attesa può indicare problemi nel deflusso dei pazienti (ricoveri, trasferimenti, disponibilità letti) oppure un’improvvisa concentrazione di accessi.

Questo tipo di evento evidenzia la vulnerabilità del sistema quando condizioni stagionali (ad esempio patologie respiratorie) colpiscono soggetti fragili.

Perché questo vale attenzione

Un afflusso così intenso ha ripercussioni non solo sui pazienti che arrivano in emergenza, ma anche su quelli in attesa di visite o reparti, e aumenta il rischio di sovraffollamento, rallentamenti, attese prolungate e potenziale peggioramento clinico.

La segnalazione per tempo dell’affollamento è utile: la piattaforma PS Live consente di consultare in tempo reale i pronto soccorso della Liguria e scegliere, quando possibile, una struttura con minore attesa.

 

Caos Pronto soccorso genovesi, ambulanze bloccate. M5S: Caporetto sanità ligure

 

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