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L’Italia per due giorni area arancione, poi in fascia: le regole

L’Italia per due giorni area arancione, poi in fascia: le regole

I prossimi due giorni l’Italia sarà in area di criticità arancione.

Poi da lunedì 11 ogni regione passerà ad una specifica fascia a seconda dell’indice di diffusione del contagio da Covid-19, inferiore o superiore all’1.

Alla Liguria, che risulta con indice R(t) attorno a 0,95, è stata assegnata l’area di criticità gialla.

Da tenere presente come, con il decreto del 5 gennaio, sia stata abbassata la soglia dell’R(t) che determina il posizionamento nelle aree di criticità: con R(t) superiore a 1,25 anche nel valore minimo e rischio moderato si passa in zona rossa, con R(t) superiore a 1 si va in arancione, inferiore a 1 in gialla.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato questa sera le nuove ordinanze: da lunedì cinque regioni saranno in fascia arancione.

Si tratta di Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto, mentre altre 12 regioni sarebbero a rischio alto.

Questo secondo quanto elaborato dalla cabina di regia del ministero, utilizzando i dati dell’Istituto Superiore di Sanità.

“Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione – ha dichiarato il ministro Speranza – il virus circola molto e l’indice di contagio è in crescita”.

Quello che è sicuro è che la stretta arriverà con il nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio.

Per prima cosa si parla già della conferma del divieto di spostamento anche tra le regioni in zona gialla.

Da domani tutta l’Italia torna in area arancione. Mentre oggi è stato l’ultimo giorno di area gialla, che in Liguria riprenderà lunedì e per tutta la prossima settimana.

Ecco cosa si può fare e non si può in area arancione nei giorni giorni 9 e 10 gennaio

Sono consentiti gli spostamenti all’interno del Comune. Per uscire dal Comune, invece, è necessario avere delle ragioni legate al lavoro, alla salute o alla necessità, che dovranno essere sempre comprovate tramite l’autocertificazione.

Anche dal 9 al 10 gennaio rimane valida la deroga per cui è consentito uscire per andare a fare visita ad amici o parenti una sola volta al giorno e ci si potrà muovere al massimo in due (sono esclusi dal conteggio i figli fino a 14 anni). Mentre si potrà rientrare sempre alla propria residenza o abitazione.

Per quanto riguarda i piccoli Comuni con meno di 5 mila abitanti sarà concesso spostarsi in un raggio di 30 chilometri, indipendentemente dai confini comunali. Non ci si potrà comunque recare verso i capoluoghi.

Per quanto riguarda l’attività motoria, si potrà spostarsi liberamente all’interno del proprio Comune, e per quella sportiva si potrà anche uscire. “È possibile recarsi in un altro Comune, dalle 5 alle 22 – si legge nel sito del governo – per fare attività sportiva in quella località qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune. Inoltre è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento, entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Si ricorda che, durante lo svolgimento dell’attività sportiva, è sempre necessario mantenere la distanza di almeno 2 metri dalle altre persone.”

E’ sempre valido il “coprifuoco” dalle 22 alle 5 del giorno dopo coprifuoco. Ma è sempre concesso rientrare nella propria residenza o abitazione.

Bar e ristoranti rimangono chiusi al pubblico e funzionano solo con l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio.

I negozi restano aperti rispettando, naturalmente, tutte le regole anti-contagio, quindi con limitazioni agli ingressi e con l’obbligo di utilizzare la mascherina.

Ecco la guida da scaricare QUI (in formato pdf) per le regioni poste in area arancione.

Dove trovare l’autocertificazione