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Leone fiuta piante di marijuana, la polizia arresta genovese ed americano

Nel fine settimana appena trascorso è stato predisposto un potenziamento del dispositivo di sicurezza alla Spezia.
Il cane antidroga della polizia, Leone

Ieri sera i poliziotti del Commissariato Centro, con l’ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine, di una pattuglia dei Cinofili della Polizia con il cane Leone, e di varie unità operative dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, hanno svolto un servizio di controllo straordinario del territorio per prevenire il traffico di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione nelle zone di via delle Vigne, piazza delle Vigne, via Maddalena, Vico Mele, Vico San Sepolcro, via di Soziglia, via San Luca, Vico Boccanegra e Vico dei 4 Canti di San Francesco.

Durante il servizio sono state controllate 55 persone di cui 21 con precedenti.

In particolare transitando in Vico Morchi gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine hanno avvertito uno strano odore in prossimità di una porta di un magazzino, tanto che anche il polizotto a quattro zampe “Leone” ha iniziato ad abbaiare con insistenza.

A quel punto, i poliziotti hanno fatto accesso al magazzino trovando un genovese di 25 anni ed una statunitense 46 anni particolarmente nervosi.

La serra di marijuana trovata dalla polizia

Era evidente il motivo: i poliziotti si sono imbattuti in una piantagione ben attrezzata munita di impianto idrico e illuminazione.

La perquisizione ha permesso di rinvenire 39 piantine di marijuana, numerosi involucri contenenti infiorescenze e foglie essiccate, svariati sacchetti con centinaia di semi di piantine della medesima sostanza e di materiale finalizzato alla raccolta ed imbustamento, come ad esempio l’apparecchio per creare involucri in sottovuoto, della droga.

Il bottino rinvenuto nel locale adibito a magazzino è stato di circa 945 gr. di sostanza stupefacente, la somma di euro 5770, suddivisa in banconote di piccolo taglio e tre bilancini di precisione.

Il 25enne inoltre, dopo un primo momento di spavalderia, ha ammesso di dimorare in un’altra abitazione consentendo agli agenti di rinvenire anche in quella casa ulteriori 40gr. di marijuana, altri tre bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento della droga.