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Informazioni sugli alimenti, la Lega attacca la UE: marchio regionale per i prodotti liguri

Assessore regionale Stefano Mai e ministro delle Politiche agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio

“Chi acquista prodotti genuini e di qualità deve sapere che cosa mangia e ha diritto di avere tutte le garanzie che il cibo acquistato sia effettivamente genuino e di qualità.

L’Unione Europea non può tutelare le multinazionali a discapito delle aziende sul territorio, come invece ha fatto lo scorso aprile adottando il Regolamento relativo alle informazioni sugli alimenti. Oggi più che mai occorre invece tutelare i consumatori e l’impegno lavorativo dei nostri produttori.

Sono sicuro che il nuovo ministro delle Politiche agricole alimentari, Gian Marco Centinaio, darà risposte importanti rispetto all’immobilismo del suo predecessore, Maurizio Martina”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega) successivamente alla discussione in aula della sua interrogazione sul nuovo Regolamento varato dalla UE, che non offre idonee garanzie al consumatore anche perché “gli obblighi e le fattispecie di etichettatura previste risultano estremamente generiche o possono negare l’origine presunta dai consumatori, lasciando desumere agli stessi la reale provenienza della materia prima”.

“E’ stato previsto – ha risposto l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai – che le disposizioni del nuovo Regolamento UE si applichino dal 1° aprile 2019. Tuttavia, ora abbiamo finalmente al Governo un interlocutore affidabile come Gian Marco Centinaio e un ministro con cui parlare, visto e considerato che con Maurizio Martina era praticamente impossibile. Inoltre, il ministro Centinaio è molto sensibile al tema della tracciabilità degli alimenti e sul Made in Italy.

Nell’epoca della globalizzazione spinta, noi abbiamo il dovere di informare correttamente il consumatore e di difendere le aziende sul territorio. Per esempio, siamo riusciti, con grande fatica, a vincere la battaglia sulla tracciabilità del latte, che era cominciata su mia iniziativa e quindi era stata portata avanti a livello nazionale seguendo il modello Liguria.

Nei mesi scorsi, stante la continua assenza e i rifiuti al dialogo sul tema da parte del ministro Martina, ho avviato un percorso per dotare i prodotti della Liguria di un marchio regionale che tuteli i consumatori e le aziende sul territorio. Spero di riuscire a portarlo a termine entro la fine dell’estate per poter quindi completare l’iter amministrativo”.