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Il Sappe chiede un nuovo carcere a Savona

Carcere Sanremo, Alberto Scagni picchiato e torturato da detenuti
Carcere Valle Armea a Sanremo (foto di repertorio)

“E’ di difficile comprensione la scelta adottata di riaprire le porte del carcere di Sanremo per ospitare gli arrestati ma nulla si muove per il nuovo carcere di Savona”. Esordisce così Vincenzo Tristaino, vice segretario regionale del Sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe.

Tristaino spiega come “da oggi gli arrestati nel territorio compreso tra Ventimiglia e Sanremo dovranno essere associati nel carcere di Sanremo”, carcere ritenuto “molto problematico per una serie di eventi critici causati da una popolazione abbastanza riottosa alle regole” e come tale carcere sia “una casa di reclusione che ospita detenuti con pena definitiva ed ergastolani”.

“Questa segreteria Regionale è venuta a conoscenza – prosegue Tristaino – che a causa del contrasto alla diffusione da coronavirus, e del cronico sovraffollamento la nostra amministrazione ha deciso che tutti gli arrestati della provincia di Savona vengano associati nel carcere di Marassi e nel piccolo carcere di Imperia che deve farsi già carico degli arrestati da Sanremo a Finale Ligure e, questa è la novità, gli arrestati da Ventimiglia sino a Sanremo verranno condotti presso il carcere matuziano di Valle Armea, istituti già di per se sovraffollati e in carenza di posti letto”.

“Evidentemente – continua il SAPPe – sono state individuate soluzioni palliative che non risolvono il problema causato dai vertici dell’Amministrazione che cinque anni fa avevano deciso di sopprimere il Carcere di Savona e che oggi andrebbe riaperto subito, per fare respirare i tre istituti liguri ormai al collasso, ci si chiede altresì cosa intendono fare le rappresentanze politiche affinché si trovi una pronta soluzione alle criticità che soffocano gli istituti penitenziari liguri.

E’ chiaro che la criticità degli istituti liguri è sotto gli occhi di tutti o, perlomeno a conoscenza degli addetti ai lavori. Nonostante tutto rimane nei meandri dell’indifferenza, come Sindacato autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe della Liguria siamo delusi dalla politica e dall’Amministrazione, sembrava che l’edificazione del nuovo carcere di Savona era cosa fatta ed invece si continua con rattoppate soluzioni che non risolvono il problema delle carceri liguri.”