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Genoa, Romulo: pro e contro dei ritiri

Romulo

Beati gli ultimi che saranno i primi. Non c’è pranzo o cena in cui la colonia brasiliana abbandoni il tavolo al fischio della sirena nel ritiro di San Pedro del Pinatar. Integrata con il resto del gruppo, quando viene il momento di alzarsi, resta a presidiare il posto. Allegria. “Ci piace stare insieme, chiacchierare, scambiare impressioni, raccontare le nostre storie” chiosa Romulo tra gli acquisti della sessione estiva. Quella invernale, aggiungi un posto a tavola, ha portato Jandrei. “L’aspetto che più mi piace dei ritiri è condividere il tempo con i compagni. Quello meno? I doppi allenamenti tutti i giorni. Sappiamo che vanno fatti. Ma la stanchezza si fa sentire…”. Prove e controprove. Gli allenamenti durano tanto. Le novità introdotte da mister Prandelli sono il leit-motiv. “E’ facile assorbire quello che chiede. Spiega nei minimi dettagli, si rivolge a noi come un padre fa con i propri figli. La sua tranquillità porta a essere lucidi e sereni. Stiamo lavorando in più direzioni: avere alternative è un vantaggio. Vedremo poi la strada che prenderemo”.