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Garibaldi: consiglio regionale approva legge per riconoscimento endometriosi

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Capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi (foto di repertorio fb)

“Approvata all’unanimità la legge regionale sul riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi. Si tratta di strumenti per migliorare la vita delle donne che soffrono di questa patologia, e riconoscerne l’impatto sociale, relazionale e psicologico su tutta la comunità.”.

Lo ha riferito oggi il capogruppo regionale Luca Garibaldi (Pd).

“Credo – ha spiegato Garibaldi – che le leggi abbiamo come prima funzione quella di aiutare e migliorare la vita delle persone: e quello che è successo oggi in aula può essere un esempio, dando davvero un buon servizio alla comunità ligure.

Dagli ultimi dati, l’endometriosi colpisce il 10% della popolazione in età in età fertile. In Italia sono 3 milioni.

Per arrivare ad una diagnosi corretta spesso ci vogliono 10 anni: dieci anni significa sofferenza ogni mese, non sapendone i motivi, cambiando medici e ginecologi, non sentendosi accolte e capite.

Quando ho presentato questa proposta di legge, che mi ha fatto molto piacere che sia stata sottoscritta da tutti i Gruppi Consiliari, volevo porre l’accento sulla consapevolezza sulle criticità di questa patologia per costruire uno strumento normativo e una rete per non far sentire sole le donne che ne soffrono.

La legge quindi sarà uno strumento che aiuta la comunità ligure, riconoscendo la rilevanza sociale della patologia, costruendo una nuova forma di consapevolezza: individuare con chiarezza dei centri di riferimento per l’endometriosi;
l’istituzione di un registro per l’endometriosi per acquisire dati e informazioni; costruire una rete che favorisca la diagnosi e la prevenzione; una campagna di formazione e aggiornamento del sistema sanitario rispetto alla patologia;
delle campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro.

Si tratta quindi di un tema di responsabilità di tutti. Di tutti coloro che devono capire quali sono le difficoltà di una persona che non riesce a portare avanti una vita normale ogni mese.

Ringrazio tutti i miei colleghi, tutti gli specialisti che hanno aiutato nella formulazione della legge e chi ha permesso di velocizzare l’iter di questa mia proposta perché venisse approvata nel minor tempo possibile”.