La sindaca di Genova incontra i lavoratori a Cornigliano e chiede risposte chiare al Governo sul futuro dell’ex Ilva e sulla tutela dell’occupazione
La tensione attorno al futuro dell’ex Ilva continua a crescere e, nelle ultime ore, ha portato la sindaca di Genova, Silvia Salis, direttamente al presidio dei lavoratori a Cornigliano. La prima cittadina ha incontrato gli operai nel corso della mattinata, ribadendo la necessità di ottenere certezze da Roma dopo l’ennesimo incontro ritenuto insoddisfacente.
«Stamattina sono stata a Cornigliano, al presidio con i lavoratori dell’ex Ilva. Questa settimana tornerò a parlare con il ministro Adolfo Urso, sperando ci siano delle novità», ha dichiarato Salis, ricordando come nell’ultimo confronto con il Ministero non siano arrivate garanzie. «Ci è stato presentato un piano transitorio che non offre certezze né ai lavoratori né alla città. Sono risposte che non ci vanno bene, qui è in gioco lo sviluppo di questa città e la sua sostenibilità sociale».
Salis: Che cosa fa lo Stato se non arrivano investitori?
Il nodo centrale, per la sindaca, resta il ruolo dello Stato nel caso in cui non si presentino investitori privati pronti a sostenere finanziariamente il rilancio del sito. «Da sindaca l’unica domanda che mi interessa è: che cosa fa lo Stato se non intervengono investitori privati? Al ministro l’ho chiesto tre volte senza ottenere una risposta chiara. Se ha un’idea, deve dircela», ha spiegato Salis.
Nelle sue parole anche un richiamo alle promesse non mantenute dei mesi scorsi: «Il governo e la Regione dicono che sarebbe bello se arrivassero investitori a febbraio, ma ricordo che anche quando a settembre, quando ci siamo resi disponibili a ragionare sul forno elettrico, sembrava che ci fosse qualcuno pronto a investire subito. E invece non c’era nessuno».
Salis su ex Ilva: Difenderò i lavoratori fino in fondo
La sindaca ha annunciato che venerdì tornerà a confrontarsi con il ministro Urso, portando nuovamente sul tavolo le richieste dei lavoratori e dell’amministrazione comunale. «Al ministro dirò che la politica che sta portando avanti non mi convince e non convince la città. Stiamo parlando di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie. È una linea strategica per il Paese», ha sottolineato.
La Salis ha ribadito il proprio impegno nei confronti del tessuto industriale di Genova: «Difenderò i lavoratori fino in fondo, perché sono parte integrante dello sviluppo di Genova. Questa amministrazione è al loro fianco e non farò sconti a nessuno: farò qualsiasi cosa per ottenere delle risposte».
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