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Ex Ilva, corteo dei lavoratori a Cornigliano: presidio alla stazione e ponente bloccato

Ex Ilva, corteo dei lavoratori a Cornigliano: presidio alla stazione e ponente bloccato
Il corteo del lavoratori (Foto CGIL FIOM)

La protesta degli operai prosegue senza sosta: mezzi pesanti in corteo, presidio alla stazione di Cornigliano e dure dichiarazioni dei sindacati dopo l’incontro a Roma

La mobilitazione dei lavoratori ex Ilva di Genova continua a crescere di intensità. Questa mattina gli operai hanno lasciato lo stabilimento di Cornigliano con alcuni mezzi pesanti e hanno raggiunto piazza Savio, davanti alla stazione ferroviaria del quartiere, dove da ore è attivo un presidio permanente. La decisione di spostarsi in corteo verso la stazione è arrivata dopo l’ennesima giornata di tensione e di incertezza sul futuro dello stabilimento genovese, parte della filiera dell’ex Ilva nazionale.

Gli operai hanno chiarito la volontà di non abbandonare l’area fino a quando non arriveranno comunicazioni concrete da parte del Governo. La situazione ha provocato il blocco della viabilità nel ponente cittadino, con ripercussioni sul traffico locale e rallentamenti anche nei collegamenti tra Cornigliano e Sampierdarena.

Uno striscione contro il ministro Adolfo Urso

“Non ce ne andiamo”: il presidio e il messaggio al Governo

Durante il presidio, Armando Palombo, rappresentante Fiom e storico rsu dell’ex Ilva, ha espresso con durezza la posizione dei lavoratori. “Nel caso questo governo avesse veramente deciso di chiudere, il prezzo che gli faremo pagare è altissimo ed è per quello che oggi facciamo quello che abbiamo interrotto giovedì”, ha dichiarato rivolgendosi ai presenti. Palombo ha poi aggiunto che gli operai non intendono muoversi: “Devono venirci a sfollare con le forze dell’ordine perché noi non molliamo, siamo dalla parte della ragione, produciamo, abbiamo tenuto gli impianti in piedi”.

Il riferimento è all’incontro al Ministero a Roma, giudicato fallimentare dai rappresentanti sindacali. “L’incontro è andato malissimo e si devono vergognare di quello che ci hanno proposto”, ha proseguito Palombo. “Siamo qui per dire a tutta l’Italia e al Governo che Genova, prima che venga chiuso questo stabilimento, ne farà di tutti i colori”.

Le reazioni sindacali: “Le rassicurazioni di Urso? Favole”

A fargli eco è stato il segretario regionale della Uilm, Antonio Apa, che ha definito insufficienti e poco credibili le posizioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Le rassicurazioni di Urso? Favole”, ha affermato Apa, sottolineando come l’esecutivo, a suo giudizio, non abbia gestito adeguatamente il percorso di cessione dell’ex Ilva. “Il ministro ha fallito sulla cessione dell’ex Ilva, ma il governo oggi è in una fase di relativa stabilità con conti pubblici in ordine, pertanto occorre l’individuazione di una cordata italiana con partecipazione diretta dello Stato”.

Nel frattempo, il presidio prosegue senza interruzioni e i lavoratori restano in attesa di nuovi sviluppi, decisi a mantenere alta la pressione in difesa del futuro dello stabilimento di Cornigliano.

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