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Eventi al Cap di via Albertazzi, botta risposta Lega-M5s | Video

In merito agli eventi che hanno caratterizzato l’incontro interrotto a Genova della Lega presso la sala del Cap di via Albertazzi, è in corso un botta e risposta tra la Lega e il Movimento 5 Stelle.

Infatti in zona era presente il consigliere e candidato dell’M5s Ceraudo.

Da una parte la Lega con Edoardo Rixi che dichiara: “Che ci faceva consigliere M5s di sera in zona porto, fan della Lega o dei violenti?”… “Il candidato sindaco della sinistra a Genova batta un colpo e con lui i vertici del M5s, aggiunge Rixi. La presenza di un consigliere comunale grillino nel corso di una manifestazione palesemente anti democratica, che blocca addirittura un comizio elettorale, deve essere chiarita. Le immagini parlano chiaro, insieme a decine di testimoni oculari. Il grillino Ceraudo spieghi il motivo della sua presenza di sera, in una zona che non è di passaggio né di passeggio, in un momento di scarsa sicurezza per l’ordine pubblico. Si trovava al Circolo Cap perché è un fan della Lega o perché stava dalla parte del gruppo di violenti? La verità è che la bugia ha le gambe corte e soprattutto immagini chiare.”

La replica anche con un video, non si è fatta attendere. “Ieri sera – replica Fabio Ceraudo (M5s) sono stato attaccato (verbalmente ndr) per la mia presenza alla Sala Cap, dove ero presente per motivi puramente personali, e ho potuto assistere mio malgrado alla solita sceneggiata messa in piedi dalla propaganda politica targata Lega.

Esiste il diritto di espressione come chiaramente enunciato dall’articolo 11 della Costituzione e, fino a prova contraria, da lavoratore rimarco che esiste anche il diritto a manifestare il proprio dissenso in maniera pacifica, e così è andata ieri al Cap come ho potuto constatare. Non sono accaduti incidenti. Se fossero accaduti, sarei stato il primo a condannarli”.

“La Lega come al solito cerca la provocazione per poi passare da vittima, e dunque sfruttare mediaticamente persino il nulla, strumentalizzando sotto elezioni situazioni e avvenimenti che erano certamente prevedibili. Non si può certo pretendere di andare a tifare per la propria squadra del cuore nella curva avversaria e di non essere neanche contestato”.

“Ma questa è la Lega, distante anni luce dalla mia idea di politica, un partito che a Genova dopo la tragedia enorme del ponte Morandi sosteneva insieme alla sua maggioranza in Regione e in Comune che la ricostruzione potesse essere fatta da Atlantia, per poi prendersi il merito del modello Genova”.

“Quindi la mia solidarietà va a chi fa politica responsabile e non a chi provoca consapevolmente come ho potuto assistere ieri sera”, conclude Ceraudo.