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Emilio Carta: tra giornali, libri e la passione per il mare

Emilio Carta, giornalista scrittore

Emilio Carta, giornalista e scrittore è mancato ieri sera all’ospedale di Lavagna dove era ricoverato da pochi giorni. Descriviamo la sua biografia con la speranza di non dimenticare tutto il lavoro che è nato prima dalla sua macchina da scrivere e poi dalla tastiere del computer.

Era nato a Rapallo, dove viveva e lavorava. Prima di approdare al giornalismo tra il 1968 e il 1971, con la qualifica di ufficiale marconista, ha fatto il giro del mondo su navi battenti “bandiera ombra”, sui famosi Liberty, le navi del dopoguerra, attraversando più volte l’Atlantico e l’Oceano Indiano, risalendo grandi fiumi come il Karnapuli River, nel Pakistan Orientale, il Niger e il Congo in Africa.

La sua attività giornalistica incomincia sui quotidiani Avvenire, Il Lavoro e Il Secolo XIX e poi nel Nuovo Levante è stato il primo Direttore Responsabile. Nel 1999 ha pubblicato il libro “Navi e relitti tra il Promontorio di Portofino e Punta Mesco” seguito, l’anno successivo, da un altro libro “Navi e relitti tra Montecarlo e Portofino”. La trilogia si è conclusa nel dicembre 2008 con “Navi e relitti – da Sestri Levante a La Spezia”. Assieme al sub Lorenzo Del Veneziano ha realizzato il volume storico-fotografico dedicato al sottomarino individuato al largo di Portofino, l'”U Boot 455″ corredato da relativo filmato.

Appassionato velista e studioso di ex voto marinari ha collaborato alla stesura di innumerevoli di pubblicazioni storico-documentali su Rapallo e la Liguria. Dopo la sua prima spy story, “Il segreto di Cala dell’Oro”, un romanzo legato al mare e all’avventura, si è ripresentato nuovamente ai lettori con un secondo romanzo, “Bandiera gialla, colera a bordo” seguito a un anno di distanza da “Il collezionista d’armi”. Nel 2015 ha editato “DRAGUT”, Le avventure dell’Ammiraglio-pirata acerrimo nemico di Andrea Doria”. Con filmato documentario edito dal Museo Marinaro di Chiavari. E poi ancora “I Liberty”, le navi che hanno vinto la guerra e poi la pace.

Decine e decine sono le sue pubblicazioni, Carta era un vero vulcano anche nel raccontare la storia e cultura Rapallina. Ricordiamo soltanto le varie edizioni di “Rapallin e Furesti”, “All’inferno e ritorno” e le decine e decine di pubblicazioni annuali scritte a volte con l’amico il com.te Carlo Gatti, a volte con Maurizio Brescia e qualche volta con il com.te Ernani Andreatta sempre edite da “Busco Editore”.

Ultimamente Emilio Carta era il Direttore Responsabile di due testate: Il Mare, il periodico mensile del Tigullio e del trimestrale Penisola che segue la vita dei ragazzi diversamente abili dell’Anffas.”
Uno degli ultimi suoi lavori letterari è “Il tesoro di Valle Cristi” presentato nel il 7 Aprile 2018. Pochi giorni fa, il 30 Novembre, doveva presentare una conferenza a Villa Queirolo ma …purtroppo ….non ha fatto in tempo.