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Elezioni regionali a inizio settembre? Salvatore contro Toti e Bonaccini: assurdo

Capogruppo regionale Alice Salvatore (Il Buonsenso)

“Il presidente e il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini e Giovanni Toti, hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e ai ministri competenti, chiedendo che le elezioni regionali avvengano entro la metà di settembre.

Una richiesta assurda ed espressione delle insicurezze e paure elettorali di entrambi”.

Lo ha dichiarato oggi la capogruppo regionale Alice Salvatore (ilBuonsenso).

“Bonaccini e Toti – ha aggiunto la candidata presidente di Regione Liguria – sostengono che in questo modo si può evitare di disturbare la ripresa scolastica dei ragazzi perché organizzare i seggi nelle aule potrebbe portare a rinvii dell’inizio delle lezioni.

Questi due presidenti di Regione sembrano assolutamente privi di fantasia.

È giusto tutelare e non voler disturbare gli alunni che tornano a scuola? Certo che sì. La soluzione? Basta semplicemente allestire i seggi elettorali altrove.

Invece di utilizzare le scuole, si possono sfruttare caserme e strutture militari. O ancora sagrestie e sale parrocchiali: tutti luoghi che possono essere impiegati per un weekend e dare modo ai cittadini di votare rispettando i diritti costituzionali di tutti.

Volere anticipare le elezioni a metà settembre, significa voler impedire al cittadino di avere il tempo necessario per informarsi e quindi votare in modo consapevole con una campagna elettorale degna di questo nome: è ingiusto sottoporre il cittadino ad una campagna blitz ferragostana.

L’impressione è che invece di trovare una soluzione elettorale dettata dal buonsenso, si cerchi piuttosto di evitare un vero confronto elettorale, per assicurarsi una riconferma delle proprie poltrone azzerando il pluralismo di espressione.

Senza dare tempo alla popolazione di verificare il programma.

Senza dare spazio e voce a tutte le forze politiche diverse da quelle di coloro che già governano le varie regioni e godono quindi di maggiora visibilità, violando i diritti costituzionali di tutti.

Non lasciamoci prendere in giro da questi assetati di poltrone. Il momento del confronto elettorale è sacro in una Repubblica democratica, e non va sacrificato per la fretta e le smanie di potere di alcuni”.