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Donne della Federcaccia fanno colletta e donano ventilatore polmonare al S. Martino

Giovane cacciatrice (foto di repertorio)

“E’ in consegna un ventilatore polmonare che il Coordinamento Nazionale Cacciatrici Federcaccia ha donato all’Ospedale. L’acquisto dell’apparecchiatura e dei numerosi accessori che la completano (per il valore di circa 12.000 euro)  è stata resa possibile grazie a una raccolta fondi pubblicata sui social network”.

Lo hanno riferito oggi i responsabili della direzione sanitari del Pliclinico San Martino, che hanno fatto anche il punto sulla situazione del Policlinico di Genova.

S.Martino, operativo da oggi ventilatore polmonare donato da donne Federcaccia

“Ad ora – hanno spiegato – sono 35 (2 sono stati appoggiati sulla nave) i ricoverati in Malattie Infettive, 43 nelle 3 rianimazioni del Policlinico + 5 pazienti in sub intensiva, 30 al Padiglione 10, 81 al Padiglione 12, 25 al 5° piano della palazzina laboratori, 41 quelli al piano terra e al 1° piano del Pronto Soccorso.

Confermati i due percorsi separati al Pronto Soccorso, uno per pazienti Covid e uno per pazienti con altre patologie. Al fine di evitare la permanenza di pazienti in Covid in aree considerate a rischio, dopo la visita seguita al tradizionale triage, i pazienti vengono trasferiti direttamente nei reparti attinenti all’eventuale patologia riscontrata.

L’esperienza dei medici e degli infermieri operativi presso il 5° piano del padiglione Maragliano (Neuro-riabilitazione del prof. Trompetto) nella gestione di pazienti anziani con plurime patologie, ha spinto la Direzione Sanitaria a destinare i degenti dell’area in altri locali del medesimo padiglione e dunque a spostare i professionisti operativi in esso presso il 5° piano dei nuovi laboratori (oggi Covid) a sostegno dei colleghi sul campo.

Su 317 tamponi effettuati dalla Medicina del Lavoro diretta dal dottor Copello su medici, infermieri e operatori socio sanitari in struttura ad ora, con alcuni referti in attesa, sono risultati positivi in appena 17.

Il repentino abbassamento delle temperature, ha spinto la direzione a contattare la Protezione civile, che sta provvedendo a consegnare coperte termiche e termosifoni a olio per riscaldare l’area della tenda Covid (in massima sicurezza), all’esterno del Pronto soccorso”.